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Un sarcoma pleomorfo obbliga all'asportazione dell'occhio?

Buongiorno, sono un uomo di 38 anni. Mi hanno diagnosticato, 2 settimane fa, un sarcoma pleomorfo indifferenziato nel seno mascellare. Per la terapia, hanno scelto intervento di demolizione orbito-etmoido-mascellare. Devo per forza rimanere senza un occhio? Non c'è alternativa? L'occhio è spostato in avanti, un po' gonfio, ma vedo bene. Grazie mille. Referto della risonanza magnetica e tac risonanza magnetica massiccio facciale e collo senza e con mdc: "esame eseguito con sequenze tse, spair, spir, dwi pesare in t1 e t2 completato dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico. Presenza di tessuto solido patologico di significato evolutivo (apxllxcc 41x38x39 mm) nella cavità nasale destra, senza sicura riconoscibilità dei turbinati, con estensione intrasinusale nel seno mascellare omolaterale. Tale lesione: mediamente non supera il setto nasale, deviato a sinistra. Anteriormente erode focalmente la parete anteriore del seno mascellare sconfinando nel tessuto adiposo infraorbitario senza infiltrazione del piano cutaneo. Lateralmente erode la parete del seno mascellare con sconfinamento nello spazio masticatorio, senza sicuri segni di infiltrazione dei muscoli. Posteriormente invade la fosse pterigo-patalatina; libero il lume aereo rinofaringe. Inferiormente erode il processo alveolare dell'osso mascellare senza sicuri segni di riassorbimento radicolare. Superiormente erode la parete inferiore dell'orbita con estensione endorbitaria e conservazione del clivaggio adiposo dal muscolo retto inferiore. Non evidenti adenopatie latero-cervicale con asse corto sovracentimetrico nelle stazioni in esame. Fenomeni ritentivi a elevato contenuto proteinaceo a livello del seno frontale, delle cellette etmiodale e del seno sfenoidale destra. Non sono evidenti alterazioni di segnale nè enhancement di significato patologico delle strutture intraorbitale comprese nel volume d'esame. Nella norma l'ampiezza del sistema ventricolare e dei solchi corticali". Tc massiccio facciale e collo con e senza mdc: "esame eseguito per via endovena di mezzo di contrasto iodato. Lo studio del collo e del massiccio facciale evidenzia presenza di componente tissutale patologica dotata di enhancement di circa 50 mm x 47 mm sita all'interno del seno mascellare di destra, determinante lisi della corticali ossee adiacenti ed impegnato anche nella cavità nasale omolaterale, con sconfinamento inoltre nell'orbita oculare di tale lato, che presenta ampia lisi l'osso mascellare; determina sbandamento verso sinistra del setto nasale e del vomere. Non alterazioni delle ghiandole salivari maggiori, tiroide di dimensioni medie. Sintesi clinica. La lesione è stata giudicata resecabile con intervento di demolizione orbito-etmoido-mascellare destra e contestuale ricostruzione con lembo rivascolarizzato di retto addominale. Duplice acceso transcranico basale anteriore laterale transzigomatico-anteriore mascellare."

Risposta

Buongiorno,
non è mai facile confrontarsi con casi clinici come il tuo, soprattutto dal punto di vista umano. Allo stesso modo, non è corretto dare un'opinione medica valida sulla base del solo referto senza poter visualizzare le immagini e senza poter valutare tutto il quadro di un caso così complicato.
Immagino che l'indicazione ad intervento chirurgico e il tipo di resezione da fare siano stati valutati da un team di specialisti comprendente anche oncologi e radioterapisti (che viene correntemente chiamato Tumor Board), i quali hanno scelto la soluzione migliore per te. Se così non fosse stato, ti consiglio di far riferimento ai centri più grandi ove sono già istituiti questi gruppi di lavoro multidisciplinari fondamentali per la corretta gestione di chi come te è affetto da una patologia maligna.
Per quanto riguarda la preservazione dell'occhio, è questo un argomento molto controverso ma, rispetto ad una patologia così aggressiva, per evitare una diffusione anche intracranica della patologia (lungo la via dei nervi che si trovano dentro l'orbita tra cui anche il nervo ottico), a volte si rende necessario il sacrificio dell'occhio ( quando già è presente un'infiltrazione orbitaria, per esempio).
La possibile alterativa (radioterapia) comunque porterebbe a un danno funzionale (perdita della vista). 
Tengo a precisare che queste sono solamente linee generali che mi sento di trasmettere, anche in base alla mia esperienza, ma la valutazione di ogni paziente (soprattutto il tuo caso) non è facile e richiede molti elementi. 

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr.ssa Ingrid Raponi Medico Chirurgo
Dr.ssa Ingrid Raponi
chirurgo maxillo facciale
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