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Come capire se si soffre di ansia, depressione o burn out

Redazione

Ultimo aggiornamento – 29 Marzo, 2024

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Ormai da decenni i disturbi psicologici sono più che mai comuni e, cosa più preoccupante, a soffrirne non sono solo gli adulti ma anche gli adolescenti e i bambini più piccoli. La quantità e la portata di situazioni e contesti a cui veniamo sottoposti ogni giorno, sia per questioni lavorative che scolastiche, sia per questioni relazionali e familiari, è così elevata da causare dei disequilibri nel modo di gestire emozioni, paure e ansie e tutto ciò provoca dei disturbi che necessitano di essere compensati in qualche modo. 

Di supporto a tutto ciò viene in aiuto, in primis, la psicoterapia ma anche dei test psicologici preliminari che possono aiutare a capire se si soffre realmente di un disturbo o se, in ogni caso, può essere d’aiuto un dialogo psicologico per evitare che si cada nel baratro di una situazione interiore più difficile da gestire. Disturbi come ansia, depressione e burn out, ma anche disturbi del comportamento alimentare e disturbi nel controllo della rabbia sono più comuni di ciò che si creda e non basta sottovalutarli per porvi rimedio. Cerchiamo di fare chiarezza su alcuni di questi disturbi per capire quando è il caso di chiedere un supporto terapeutico.

Disturbi da ansia: cosa sono e cosa comportano

L’ansia fa riferimento all’anticipazione di una preoccupazione futura. I disturbi da ansia possono indurre le persone a cercare di evitare situazioni che innescano o peggiorano i loro sintomi. Situazioni lavorative, prestazioni di studio e relazioni personali possono generare ansia e, quando questa sensazione non è controllabile o è talmente sproporzionata rispetto alla situazione che la provoca da ostacolare la capacità di svolgere delle azioni solitamente normali, si può parlare di disturbo. 

Esistono diversi tipi di disturbi da ansia: disturbo da ansia generalizzato, disturbo di panico con fobie specifiche, agorafobia, disturbo da ansia sociale, disturbo da ansia da separazione o mutismo selettivo. Per ognuna di queste casistiche si può andare a lavorare sul sintomo per alleviare il disturbo e riportare il paziente ad un equilibrio.

Disturbi da depressione: sempre più diffusi nella società moderna

La depressione (disturbo depressivo maggiore) è una patologia più comune di quanto si creda. Si tratta di una malattia che influenza negativamente il modo in cui ci si sente, si pensa e si agisce e che provoca sensazioni di profonda tristezza e di perdita di interesse per le attività che un tempo facevano stare bene.

La depressione, se non correttamente compensata, può portare ad una serie di problemi emotivi e può ridurre o azzerare anche la capacità di svolgere attività lavorative o di qualsiasi altro tipo.

A seconda del livello di depressione di cui si soffre, questa patologia potrebbe portare anche a cambiamenti nell’appetito, a difficoltà nel dormire o, al contrario, a voler dormire troppo, a perdita di energia, alla sensazione di sentirsi inutili, a difficoltà nel pensare o nel prendere decisioni ed anche a pensieri di morte o suicidio. Si stima che almeno una volta nella vita tutti sperimentano un episodio di depressione e, proprio per questo, è bene porvi rimedio ai primi sintomi.

Sindrome da burn out: cos’è e cosa provoca

La sindrome da burn out è una condizione per cui una persona soffre di un continuo esaurimento emotivo accumulato a causa dello stress e della pressione legati al lavoro, tale da diventare fuori controllo. Di conseguenza, una persona può sentirsi priva di energia, esausta, debole, scoraggiata, avere un atteggiamento negativo nei confronti del proprio lavoro o essere infelice sul lavoro, influenzando in tal modo la sua capacità di lavorare in modo efficiente e di mantenere le relazioni con coloro che la circondano. Inoltre, il disturbo da burn out, se non attenzionato, può avere anche conseguenze negative fisiche e mentali, sfociando in patologie come insonnia, depressione, stati d’animo di isolamento e altri problemi comportamentali.

La sindrome da burn out è considerata una patologia che colpisce soprattutto coloro che lavorano in ambienti professionali frenetici e stressanti, provocando una sensazione di stanchezza, perdita di energia e mancanza di motivazione. Chi soffre di sindrome da burn out dovrebbe cercare cure e terapie con uno specialista esperto per identificare la fonte del problema e collaborare alla ricerca delle migliori soluzioni possibili.

Test psicologici: una prima possibilità di diagnosi 

Quando si avvertono dei sintomi che possono rappresentare una prima avvisaglia di disturbi comportamentali e/o mentali, può essere utile sottoporsi ad alcuni test psicologici, disponibili anche online in totale privacy. Si ricorda che i test psicologici presenti online possono presentare solo un quadro generale della situazione di un individuo. Il consiglio è quello di ricercare sempre aiuto da parte di uno specialista che possa guidare il paziente nella terapia più adatta alle sue esigenze.

I test psicologici, attraverso poche domande che si focalizzano sui sintomi, possono dare una prima diagnosi sull’esistenza o meno di un potenziale disturbo legato ad ansia, depressione, burn out, comportamento alimentare o altro. Il test psicologico autonomo può essere un modo per capire se realmente si necessita di un supporto terapeutico e/o farmacologico e può rappresentare sicuramente una valida opportunità per evitare di cadere in situazioni ben più gravi legate ai disturbi psicologici.

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