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Basso consumo di sale? Non sempre un bene!

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 30 Maggio, 2016

Secondo numerosi studi, consumare il sale ad alti dosaggi causa l’aumento della pressione sanguigna e l’incremento del rischio di problemi legati alla salute. Tuttavia, secondo nuove ricerche, anche i bassi consumi di sale potrebbero essere dannosi. Ecco come!

Cosa ha rivelato lo studio?

Lo studio, pubblicato su The Lancet, ha rivelato che il consumo di poco sale o sodio può incrementare il rischio di infarti, ictus e decessi, rispetto al normale consumo di sale. Secondo l’autore della ricerca, il dottor Andrew Mente, e i suoi colleghi soltanto le persone con la pressione sanguigna alta, ossia affette da ipertensione, dovrebbero ridurre i consumi di sale.

Quali sono le dosi consigliate?

Secondo le linee guida americane per una dieta sana, si dovrebbe consumare meno di un cucchiaino di sale al giorno, per avere il corretto apporto quotidiano di sodio. Tuttavia, secondo il CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) il 90% del consumo medio di sale è a livelli ben oltre il limite suggerito.

Come si è svolto lo studio?

Il team di ricerca ha analizzato più di 130 mila individui appartenenti a 49 paesi differenti. I ricercatori hanno quindi registrato la quantità di sodio assunta da tutti i partecipanti e come fosse in relazione con il rischio di insorgenza di infarti, ictus e tutte le malattie legate alla pressione alta.

I dati hanno rivelato che rispetto alle persone con un’assunzione di sodio nella media, la percentuale di infarti, ictus e decessi era più alta tra chi assumeva una quantità di sodio sotto la media, senza distinzione tra chi presentasse o meno pressione alta.

Chi deve ridurre le quantità di sale?

I ricercatori hanno scoperto che solo gli individui che consumano dosi massicce di sale, affetti da alta pressione sanguigna, cioè ipertensione, devono limitare il consumo di sale al giorno, perché maggiormente esposti alle malattie cardiovascolari. Inoltre, sempre secondo il team di ricerca, la quantità massima di sale indicata dal CDC potrebbe comunque essere troppo bassa.

Quando è consigliato il sale iodato?

Lo iodio fu aggiunto nel sale per la prima volta intorno al 1924, su richiesta del governo, a causa della crescente diffusione dei disturbi, causati dalla mancanza di iodio. In questo modo risultò molto semplice aggiungere alla catena alimentare lo iodio mancante.

In generale, lo iodio è fondamentale per l’organismo, perché agisce nella regolazione del metabolismo basale, favorendolo e aumentandolo. In tal modo, i processi di crescita e sviluppo dono avvantaggiati. Tuttavia, è particolarmente consigliato ai soggetti affetti da ipotiroidismo perché aiuta la tiroide nella sintesi degli ormoni tiroidei, responsabili delle funzioni metaboliche. Lo iodio, infatti, assunto anche sotto forma di iodato di potassio, ioduro di potassio, iodato di sodio e ioduro di sodio conferisce all’organismo i necessari ormoni T4 e T3 per la tiroide.

Inoltre, il sale iodato è particolarmente indicato nei bambini che presentano mancanza di iodio, per ovviare a tutti i problemi, fisici e mentali, che potrebbero essere causati da tale deficit.

Infine, il sale iodato è consigliato alle donne che presentano possibili minacce di aborto, durante la gravidanza. Più in generale, secondo uno studio pubblicato su The Lancet, tutte le donne, fin dall’inizio della gravidanza, dovrebbero consumare sale iodato, perché lo iodio è fondamentale per lo sviluppo neurologico del feto. Inoltre, è stato scoperto che il sale iodato non solo favorisce il corretto funzionamento della tiroide materna, ma favorisce anche lo sviluppo di quella fetale.

Il sale iodato fa sempre bene?

Come è stato descritto in precedenza, lo iodio è aggiunto in maniera artificiale al sale, perché non esiste in natura il sale iodato. Infatti, nel processo di creazione si aggiunge lo iodo al cloruro di sodio. Inoltre, il sale iodato disponibile in negozi e supermercati presenta un’aggiunta di additivi chimici che se assunti in grandi quantità possono risultare tossici per l’organismo.

Da come si è visto, la moderazione è da considerare sempre il principio portante dell’alimentazione. Pertanto, è importante prestare molta attenzione al consumo di sale, specialmente in caso di stati ipertensivi, ipotiroidei e di gravidanza.

Consumi regolarmente sale iodato o preferisci il sale normale? Sapevi che il sale Himalayano è di un lieve colore rosa perché si asciuga naturalmente al sole? Lo utilizzi? Ricorda, la tua opinione è importante!

 

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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