Acne e brufoli: cosa succede alla pelle quando non seguiamo i trattamenti in maniera corretta

Redazione

Ultimo aggiornamento – 18 Gennaio, 2022

Acne e Cure

Come trattare acne e brufoli? Questa è la domanda che ci si fa, non appena l'acne inizia a comparire su viso, schiena e petto (zona del tronco), creando pustole, cisti e punti neri antiestetici. 

A prescindere dal sesso, chiunque può esserne colpito; è la pubertà l'età più "a rischio" di insorgenza dell'acne e, a seconda dei casi, il disturbo - soprattutto se curato poco o male - può perdurare anche dopo i 20/25 anni. Certamente, la predisposizione genetica alla malattia e fattori ambientali esterni sono elementi chiave che possono condizionarne non solo l'insorgere, ma anche l'evoluzione. 

Cerchiamo di fare chiarezza, partendo proprio da un veloce sunto di cosa è l'acne, per arrivare a capire cosa accade se si trascurano o, addirittura, abbandonano le cure indicate dal medico dermatologo. 

Come si fa a capire che è acne

Un semplice sfogo cutaneo o vera e propria acne? La questione merita una risposta, che ricordiamo essere indispensabile per un corretto approccio terapeutico. 

L'acne vulgaris è una malattia della pelle generata da una eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee; il sebo, bloccato nel dotto escretore il prossimità del follicolo pilifero, dà il via a una infiammazione, divenendo un luogo ideale per la proliferazione di batteri, come il noto Cutibacterium acnes.

Questo microrganismo, che in una condizione di normalità vive in particolar modo nel follicolo pilifero, a causa del sebo e dell'ostruzione si moltiplica e infiamma il follicolo. 

Compare così l'acne che può manifestarsi e, quindi, rendersi riconoscibile con comedoni, papule, pustole e cisti. In particolar modo, si evidenzia nelle aree colpite una pelle generalmente grassa e lucida

  • Comodoni aperti e chiusi (i cosiddetti "punti neri" e "punti bianchi")
  • Papule
  • Pustole
  • Noduli e cisti 

Acne: errori e false credenze

Risolvere il problema e tornare ad avere una pelle sana è quindi molto importante, ma nella "corsa alla cura" a volte ci si può fare condizionare da false credenze sull'acne. Cerchiamo, quindi, di fare chiarezza, sfatando le convinzioni sbagliate, punto dopo punto: 

  • Alimentazione: non solo quando parliamo di pelle, ma è bene seguire sempre una dieta equilibrata e salutare. C’è da dire, però, che non esiste una chiara evidenza scientifica a supporto del tanto temuto legame tra brufoli, cioccolato e salumi, che vanno consumati con moderazione in ogni caso.
  •  Esposizione al sole: il sole fa bene, se preso con attenzione e con un’adeguata protezione solare. Sì all’abbronzatura, purché non ci si esponga troppo, ottenendo così l’effetto contrario, ovvero l’ispessimento della pelle e la comparsa delle macchie cutanee. Attenzione, poi, se si è in cura contro l’acne; alcuni trattamenti sono fotosensibilizzanti o possono rendere la pelle più sensibile al sole.
  • Temperature: le variazioni di temperatura contano; in particolar modo, ciò che può peggiorare lo stato dell’acne è il clima caldo-umido.
  • Stress: si dice che lo stress possa peggiorare lo stato della pelle; va sottolineato, però, che non c’è un nesso chiaro tra l’aggravarsi dell’acne e lo stress.
  • Schiacciare i comedoni e i brufoli sottopelle: chi ha detto che è una buona idea? Se lo si fa in modo aggressivo, ci si può far male, aggravando l’infezione e il rischio di cicatrici.

Quanto tempo ci vuole a curare l’acne e i brufoli

Ovviamente, pur avendo le idee chiare su cosa fare e non fare, non esiste una tempo univoco, ma dipende dalla gravità dell’acne. Importante è prevenire la comparsa di una ulteriore infiammazione, intervenendo precocemente e seguendo i trattamenti adeguati che possono variare anche a seconda della zona colpita.

L’obiettivo è la regolarizzazione della produzione sebacea.

C’è da dire che durante i trattamenti possono esserci periodi in cui la pelle non risponde come vorremmo, in parte dovuto alle variazioni ormonali. Non bisogna comunque scoraggiarsi, col tempo e con la giusta attenzione, la pelle trova sempre l’equilibrio desiderato.

Peggioramento dell’acne a inizio cura: è possibile?

Come detto, molti pazienti si aspettano un rapido e immediato risultato; in realtà, alcuni assistono a un peggioramento dell’acne proprio a inizio cura. Ma cosa accade, se interrompiamo le cure? 

Ovviamente, l'interruzione delle cure senza indicazione medica può portare a una nuova comparsa dei brufoli e a un peggioramento dell'infiammazione. 

Per questo, è sempre bene seguire le indicazioni dello specialista. 

*In collaborazione con Galderma. 

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