Candida: quale alimentazione seguire? La parola alla nutrizionista

Dr.ssa Valentina Fratoni

Ultimo aggiornamento – 03 Giugno, 2020

Alimentazione per la candida: quale dieta seguire?

Intervista alla dr.ssa Valentina Fratoni , nutrizionista a Firenze.


La candida vaginale è una delle infezioni più frequenti che colpiscono l’apparato genitale femminile. Si stima, infatti, che almeno il 75% delle donne ne abbiano sofferto almeno una volta nella vita. 

Data la sua alta diffusione tra la popolazione femminile, abbiamo chiesto alla dr.ssa Valentina Fratoni, nutrizionista, quale sia la miglior alimentazione per la candida.

Cos’è la candida? Quali sono i fattori di rischio per l’infezione?

Candida albicans è un fungo saprofita, dunque capace di trarre beneficio dal nostro corpo, senza però arrecargli nessun tipo di danno. È presente non solo nella vagina, ma anche nel cavo orale e nel tratto gastrointestinale. 

Di per sé, dunque, potremmo definire questo tipo di fungo totalmente innocuo. In condizioni normali, la sua proliferazione è controllata dal sistema immunitario, dai batteri probiotici che popolano l'intestino e dai lattobacilli della flora vaginale. 

I problemi sorgono quando tali difese vengono fatte vacillare da fattori come lo stress, il diabete, malattie virali, uso di antibiotici e, al contrario di quello che si è soliti pensare, un’igiene vaginale eccessiva. In questi casi la candida inizia a proliferare, prendendo il sopravvento: da qui, ha origine la candidosi, ovvero la forma patologica.  

Dunque, la causa della candida è, nella gran parte dei casi, una disbiosi intestinale (squilibrio della flora microbica intestinale). Ci sono però anche altri fattori che possono favorire l’insorgenza della patologia. Tra questi, è bene citare la predisposizione individuale, l’assunzione della pillola anticoncezionale, lievi modificazioni del pH vaginale virante verso un profilo basico, la biancheria intima in tessuti sintetici, pantaloni eccessivamente aderenti, un’alta concentrazione di estrogeni e, infine, uno stato di gravidanza.

Quali sono, invece, i sintomi della candida?

Purtroppo, i sintomi della candida sono molto fastidiosi. 

Per le donne, abbiamo prurito intenso, bruciore e dolore sia durante la minzione sia nei rapporti sessuali. Non solo. La mucosa si presenta gonfia e, non di rado, sono visibili secrezioni dense e biancastre.

Per gli uomini, invece, i campanelli di allarme sono leggermente diversi: infiammazione e bruciore in corrispondenza del glande (balanite) o anche del prepuzio (balanopostite), comparsa di chiazze rosse e, più raramente, perdite dense e biancastre dal cattivo odore.

Attenzione, però. Non tutte le forme infettive però sono sintomatiche, soprattutto se a esserne colpiti sono gli uomini. 

Al di là del sesso, seguire specifiche regole alimentari è fondamentale per riequilibrare la microflora locale e ridurre la carica funginea.

Il mio consiglio, in ogni caso, è affidarsi a un esperto, per evitare di incorrere in un tipo di alimentazione monotona o troppo restrittiva che, alla lunga, potrebbe causare deficit nutrizionali.

Dunque, quali sono gli elementi vietati se si soffre di candida?

Le regole per sconfiggere la candida impongono lo stop a tutti tipi di dolci ricchi di zuccheri semplici (industriali o casalinghi che siano), alcolici e cibi ricchi di lieviti e micotossine.

Gli alimenti lievitati, come il pane, non sono del tutto vietati: si consiglia, però, di evitare il consumo di pane pizza, focaccia, dolci confezionati o prodotti con farine raffinate. Meglio, dunque, prediligere la lievitazione naturale e, soprattutto, scegliere alimenti senza lievito.

I cereali, invece, non devono essere eliminati dalla dieta, ma è meglio moderarne il consumo. Ad oggi, non vi sono evidenze che giustifichino l’eccessiva riduzione dell’apporto di carboidrati, come invece viene spesso raccomandato. Sì ai cereali integrali ricchi di fibre: molto utili per ripulire e purificare l’intestino.

Per ciò che riguarda le bevande, è necessario bandire dalle tavole la birra, essendo ricca di lieviti. Anche l’alcool in generale è nemico della candida: la sua assunzione, infatti, potrebbe peggiorare il disturbo. 

Sulla lista nera degli alimenti da evitare per la candida anche i cibi affumicati, gli insaccati, le spezie piccanti, il the, il caffè e il cioccolato. Sconsigliati anche gli arachidi, i funghi, l’aceto e la salsa di soia.

In linea generale, invece, le regole della dieta per la candida ci dicono di:

  • Moderare il consumo di latte e prediligere lo yogurt bianco al naturale e kefir
  • Limitare il consumo di frutta, sopratutto quella secca
  • No ai pasti abbondanti
  • Evitare il più possibile tutto ciò che contiene zucchero, dunque bevande zuccherate, prodotti da forno, dolcificanti naturali e, ovviamente, zucchero bianco
  • Evitare gli alimenti ricchi di conservanti e affumicati
  • Evitare bevande alcoliche e, dunque, di sostanze che lo contengono, come l’aceto


Invece, cosa mangiare quando si soffre di candida?

La dieta per la candida prevede il consumo di yogurt non zuccherato, di integrazioni probiotiche e prebiotiche, di aglio, curcuma e di vari cibi fermentati come il misio o il kefir. Sono assolutamente consentiti anche:

  • Pesce
  • Uova
  • Carne magra
  • Olio di oliva
  • Oli di semi
  • Riso integrale
  • Verdure ben lavate
  • Succo di limone

Ci può dare qualche suggerimento per una dieta anti-candida?

Una buona dieta anti-candida prevede:

  • Colazione - Caffè d’orzo, yogurt bianco, kefir, cereali integrali, fette biscottate e ricotta, frutta a basso tenore di zucchero (mele, pere, fragole, albicocche, arance, pesche, frutti di bosco), acqua e succo di limone
  • Spuntini - frutta a basso tenore di zucchero, yogurt bianco, kefir
  • Pranzo - Pasta integrale, farro e riso, oli di semi, olio extravergine d’oliva, verdure (soprattutto carciofo, finocchio), spezie (soprattutto quelle con attività antimicrobica, es. aglio, zenzero, timo e rosmarino), sale, succo di limone
  • Cena - Pesce, uova, carni magre, oli di semi, olio extravergine d’oliva, verdure, gallette di mais, riso o integrali, pane azzimo, spezie, sale, succo di limone

In linea generale, cercate di prediligere quanto più possibile la cottura al vapore e accantonate per qualche mese alimenti di difficile digestione. Questo per evitare che all’intestino arrivi cibo non del tutto digerito che potrebbe divenire un substrato ideale per la crescita della candida. Al contrario, via libera a cibi ricchi di fibre e vitamine antiossidanti, anche per favorire la regolarità intestinale.

Ovviamente, come sempre, a un buon regime alimentare è bene abbinare un corretto stile di vita: movimento fisico, sonno regolare e assunzione abbondante di acqua.

Un ultimo consiglio: durante la fase acuta della candida, bere molta acqua è fondamentale anche per scongiurare il rischio che le urine si concentrino, andando poi a irritare durante la minzione delle mucose già di per sé infiammate, con il rischio di peggiorare un disturbo già esistente.

Come e quando reintrodurre gli alimenti esclusi?

Durante la fase acuta, è necessario escludere gli alimenti che abbiamo visto per circa 8 settimane.

Successivamente è possibile procedere a una reintroduzione - meglio se graduale - in base al seguente schema settimanale:

  • Settimane 9 e 10 - Frutta secca, noci, succhi di frutta, salsa di soia, aceto, legumi, popcorn
  • Settimana 11, 12 e 13 - Frumento e derivati, alimenti raffinati
  • Settimana 14 e 15 - Zuccheri e dolci
  • Settimana 16 - Latte e derivati

Quali probiotici scegliere in caso di candida?

I probiotici sono molto utili per sconfiggere la candidosi, soprattutto quelli contenenti batteri del genere Lactobacillus, prebiotici (FOS ed inulina), integratori a base di acido caprilico, acido sorbico e sorbati e complementi a base di fibre solubili (pectina, gomma di guar, semi di psillio e di lino).

Anche la fitoterapia per la candida può essere efficace. In particolare, si consiglia l’uso di:

  • Oli essenziali di origano, menta, timo e melaleuca sotto forma di opercoli
  • Semi di psillio, l'inulina da cicora e i semi di lino
  • Spezie digestive e antinfiammatorie, come aglio, origano, menta, timo, curcuma, cannella, cumino, finocchio, anice e zenzero
  • Piante officinali come l'uncaria tomentosa, il pau d'arco e l'echinacea, la propoli,  il rizoma essiccato di Hydrastis canadensis

Nel caso di candida recidiva, infine, quali sono sono i trattamenti consigliati?

Se si ha a che fare con una candidosi recidiva, dovrebbero essere analizzati diversi fattori che sono all’origine del persistere della patologia, tra cui la predisposizione biologica.

Una cosa è certa: in caso di candida recidiva la dieta è ancor più importante. Dunque:

  • Ridurre la percentuale di zuccheri semplici nella dieta
  • Ridurre drasticamente tutti i cibi a base di glucosio come cioccolatini, biscotti, dolci e caramelle
  • Continuare l’assunzione di riso, di pasta integrale (che contengono amidi e quindi zuccheri complessi), verdura, frutta, uova, pesce, carne e olio di oliva
  • Ridurre quanto più possibile i cibi lievitati
  • Ridurre i formaggi stagionati

È molto importante, poi, chiedere consiglio al medico, per intraprendere eventualmente una terapia antimicotica da far seguire anche al partner, a meno che la coppia non usi stabilmente il profilattico.

Anche una visita ginecologia è assolutamente consigliata, anche per escludere una possibile vestibolite, ovvero una infiammazione cronica del vestibolo vaginale.

Dr.ssa Valentina Fratoni
Scritto da Dr.ssa Valentina Fratoni

La dr.ssa Valentina Fratoni è una nutrizionista che esercita a Firenze.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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