Pazienti.it e SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) si impegnano in una nuova campagna di divulgazione per parlare di papillomavirus umano, approfondendone i rischi e le strategie di prevenzione. In occasione del 4 marzo, giornata internazionale per la consapevolezza sull'HPV, approfondiamo quindi la tematica del papillomavirus umano con la dottoressa Ermelinda Baiocco, ginecologa oncologica della società italiana di ginecologia e ostetricia.
HPV in Italia: qualche numero
Ogni anno, infatti, migliaia di donne in Italia contraggono una delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni e, al tempo stesso, ancora fin troppo sottovalutate: il Papilloma Virus Umano.
L’Istituto Superiore di Sanità parla chiaro: la maggior parte delle donne sessualmente attive, prima o poi, l’HPV, che colpisce infatti l’80% delle donne, con particolare prevalenza tra i 25 e 35 anni. Anche se la maggior parte delle infezioni sono innocue e tendono a svanire con il tempo, a risultare rischiose sono di fatto le infezioni persistenti: oltre il 50% arriva infatti a infettarsi con un tipo di HPV ad alto rischio oncogeno, a cui corrispondono a 6.500 nuovi casi di cancro dovuti a infezione da HPV.
Il papilloma virus umano può infatti arrivare a causare il tumore della cervice uterina, ma anche tumore della vagina e della vulva, solo per citarne alcuni esempi. I sierotipi da tenere d'occhio sono in particolare l'HPV 16 e l'HPV 18, cosiddetti ad alto rischio proprio perché correlati a una maggiore insorgenza di tumori all'apparato genitale.
HPV e prevenzione: cosa fare
L'HPV si trasmette per via sessuale, anche se questa non è l'unica via, trattandosi di un virus ubiquitario altamente contagioso.
La maggioranza di queste malattie potrebbe essere evitata grazie alla vaccinazione (vaccinazione anti-hpv) di bambine, bambini e adolescenti. Dal 2006 sono infatti disponibili il vaccino bivalente, il quadrivalente e il nonavalente che coprono rispettivamente due, quattro e nove sierotipi più frequenti di papillomavirus umano.
Per quanto riguarda la prevenzione primaria è bene evitare comportamenti a rischio, come sesso non protetto, il fumo e l'abuso di alcolici.
Risulta però fondamentale anche la prevenzione secondaria: che consente diagnosi precoci grazie a esami di screening come HPV Test e Pap test nelle donne. Il Pap test, che serve a identificare eventuali lesioni dovute all'HPV, viene eseguito durante una visita ginecologica e si stima che se effettuato ogni due anni contribuisce a ridurre il tumore cervicale del 70%.
Infine, è bene ricordare che il papilloma virus non infetta solo le donne. Un terzo dei tumori da HPV colpisce anche gli uomini, nella forma di varie tipologie di cancro dell'apparato genitale.
Se si ha avuto il papilloma virus in passato ci si deve vaccinare comunque? Quanto è efficace la vaccinazione? In cosa consiste l'HPV test?
Per saperne di più ascolta il podcast sulla prevenzione dell'HPV.
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