L’appuntamento a tavola è un piacere che unisce tutti, soprattutto con l’avvicinarsi della Pasqua. Per il 6% della popolazione italiana che convive con il diabete, però, diventa un momento di preoccupazione, dovendo fare i conti con notevoli limitazioni e paletti da seguire.
Ecco, dunque, i consigli di un’esperta diabetologa e di una chef blogger, mamma di due ragazzi con diabete.
A tavola con il diabete: evitare il consumo distratto di cibo
Come tutte le festività, anche quelle pasquali devono essere vissute pienamente a tavola.
Bisogna, però, avere la consapevolezza di non consumare distrattamente il cibo: ritrovarsi a tavola con amici e parenti non deve trasformarsi in un elenco di divieti per chi ha il diabete.
“La prova più difficile – spiega Natalia Visalli, Dirigente medico UOC di Diabetologia ASL Roma1 e Direttore della Scuola di Formazione AMD (Associazione Medici Diabetologi) – sarà proprio quella con il cioccolato: è molto importante avere coscienza di quello che introduciamo nel nostro corpo, magari facendo dei piccoli esperimenti preparatori che aiutino a capire quanto pesi, in termini calorici, un dolce pasquale”.
Non sottovalutare l’assunzione di grassi a tavola
Che si tratti di un menù dolce o di un menù salato (o magari di entrambi), la proposta a tavola, per Pasqua, è ricca di grassi.
“Chi ha il diabete – continua la dott.ssa Visalli – calcola automaticamente gli zuccheri contenuti negli alimenti che andrà ad assumere, ma, spesso, sottovaluta la quantità di grassi presente nei dolci tipici della Pasqua”.
Il processo di assorbimento di grassi subisce un’accelerazione se si introducono meno fibre e verdure; di conseguenza, è molto utile aggiungerle, insieme alla frutta, in quanto prodotti che aiutano a rallentare questo utile processo.
Inoltre, la trasformazione dei grassi in zuccheri avviene anche a distanza di 5 o 6 ore dai pasti: in questo caso, quindi, si alza il rischio di trovarsi impreparati e scoprire, all’improvviso, l'innalzamento della glicemia.
Il supporto della tecnologia contro il diabete
Per tenere sempre monitorati i valori della glicemia, è intervenuta la tecnologia con l’aiuto di sistemi intelligenti, piccoli e senza fili.
La stessa affidabilità e praticità si ritrova anche nei microinfusori che, attraverso dei boli prolungati, contribuiscono a gestire i grassi, andando oltre i limiti e la scomodità delle iniezione di insulina contro il diabete.
Il valore e l’andamento dello zucchero nell’organismo devono essere costantemente tenuti sotto controllo e vanno corretti in tempo reale: non si può improvvisare, serve organizzarsi in anticipo.
I 5 consigli per un menù di pasqua a prova di diabete
Nessuno può improvvisarsi chef, soprattutto se si è mamma di due ragazzi con il diabete.
“Quando, oltre 10 anni fa, ho scoperto che mia figlia era diabetica, è stato un fulmine a ciel sereno, soprattutto perché nessuna delle rispettive famiglie aveva questa patologia cronica”.
Ilaria Bertinelli, mamma e chef blogger, ha deciso di divulgare sul web i trucchi per cucinare e organizzare la dispensa per chi ha il diabete.
Ha continuato a perfezionare i menù per rendere piacevole ogni pasto, anche quando il secondo figlio è risultato diabetico: ha, quindi, imparato a sfidare i limiti imposti dal diabete.
Per farlo, tiene sempre come riferimento questi 5 consigli:
- Pensare sempre al menù completo, non improvvisare: è utile pianificare la combinazione di quello che si cucinerà e si mangerà.
- Aggiungere sempre le fibre: frutta e verdura non possono mai mancare.
- Conoscere ciò che si mangia: se si è fuori casa, bisogna sapere gli ingredienti e i grassi contenuti nei cibi
- Muoversi dopo aver mangiato: è bene prevedere sempre una passeggiata a fine pasto.
- Leggere sempre le etichette: quando si fa la spesa, occorre soffermarsi sulla lista degli ingredienti e dei coloranti (e delle uova di cioccolato).