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Che cure seguire in caso di metatarsalgia?

Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni, con piede cavo leggermente pronato. Non ho mai avuto traumi o malattie ai piedi. 6 mesi fa mentre lavoravo, ho avvertito un dolore lancinante a livello del 1° metatarso. L'ortopedico ha diagnosticato: metatarsalgia 1° raggio da sovraccarico con interessamento del sesamoide mediale (ho sempre lavorato in piedi e in quel periodo non praticavo nessuno sport); terapia: fans, ghiaccio e riposo, scarpa di talus (2 mesi) e stampelle per quasi 3 mesi, tecar, ultrasuoni in immersione, magnetoterapia, infiltrazioni (3) ed un ciclo completo di mesoterapia (4 sedute), utilizzo di un plantare realizzato su misura (dopo calco ed esame baropodometrico) con barra retrocapitata, sostegno della volta plantare e scarico teste metatarsali, totale astinenza da qualsiasi sport, persino il nuoto, visite da diversi ortopedici, un fisiatra ed un reumatologo. Ho eseguito tutti gli esami diagnostici del caso (rm, rx, scintigrafia ed ecografia) dove si parlava soltanto di flogosi e versamento nella mtp 1°, con l’utilizzo del plantare il dolore è diminuito parecchio e ho ripreso a camminare, però a mio parere il plantare ha uno scopo solo compensatorio/correttivo, non terapeutico. Ad oggi il dolore (di tipo pressorio) al carico permane. Ho ripreso da un mesetto a lavorare, e questo maledetto fastidio a fine giornata mi pesa, mi chiedo se riuscirò mai a farlo sparire. Il mio ortopedico di fiducia non sa più che fare, mi ha ritenuto non operabile e mi ha detto che “più di così, finita la mesoterapia, non sa come aiutarmi”. Ho speso tanto tempo, soldi e lacrime, sono disposta a tutto pur di trovare una soluzione, devo forse rassegnarmi a convivere con questa metatarsalgia ormai diventata cronica oppure si può fare ancora qualcosa? Sono convinta che si possa rimuovere il sesamoide o che esista qualche osteotomia in grado di risolvere il problema, ma tutti i dottori che ho interpellato non ne vogliono sapere della chirurgia. Resto in attesa di un cordiale riscontro e porgo distinti saluti.

Risposta

Buonasera, il plantare, nel momento in cui va a correggere un appoggio errato del piede, diventa curativo. Io ti consiglierei di fare un po' di terapia manuale con un bravo fisioterapista, abbinata anche a piscina o meglio ancora fisioterapia in acqua per riabituare il piede al carico in maniera graduale. Buona serata.

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Risposta a cura di
Jacopo Pisati Fisioterapista
Jacopo Pisati
fisioterapistaosteopata
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