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In caso di parestesia alla braccia, l'intervento è l'unica soluzione?

Da maggio ho avuto la perdita della sensibilità bilaterale delle mani con parastesie delle braccia. Dopo visita ortopedica, ho fatto una cura a base di Lyrica, Medrol, Celebrex, i dolori si sono calmati ma le parastesie e l'insensibilità no, in più adesso ho scosse ad ogni movimento che si irradiano dalle braccia fino alle dita, è stata richiesta rmn che non ho potuto eseguire per claustrofobia, non c'è stato verso di trovare struttura ospedaliera che la facesse con sedazione. Ho effettuato tc ,ecco il responso: l'esame tc è stato eseguito con acquisizione volumetrica in corrispondenza degli spazi c5 c6 c7 marcati fenomeni spondilo-disco-artrosici, con netta riduzione degli spazi discali esaminati come per discopatia degenerativa. Si segnala spondilolistesi anteriore di c7 su d1, con secondaria stenosi foraminale bilaterale e pseudoprotrusione discale posteriore. Protrusione disco-osteofitosica posteriore con impegno dei piani subaracnoidei anteriori e dei forami di coniugazione che paiono ridotti in ampiezza in particolare bilateralmente in c4-c5 e in c5-c6 ed a sin in c6-c7". Le scosse ora sono continue ad ogni movimento, cosa devo fare è necessario l'intervento?

Risposta

Buonasera,

le parestesie possono essere legate alla spondilo-disco-artrosi, cioè alla patologia degenerativa della colonna vertebrale, nel tuo caso cervicale.

Ribadendo il concetto che è impossibile porre una diagnosi solo in base ai referti radiologici, senza visitare il paziente e studiare le immagini neuroradiologiche, sembrerebbe il caso di sottoporti ad un intervento di decompressione cervicale, attuabile con diverse tecniche. La RMN è di grande aiuto, i pazienti che soffrono di claustrofobia possono sottoporsi ad esame grazie alle RMN aperte, in pratica sono come 2 grandi dischi dove il paziente si accomoda fra gli stessi, non è un cilindro, c'è spazio a 360°. Utilissimo anche l'esame elettromiografico.

Ti invito a consultare un neurochirurgo al più presto.

Sperando di esserti stato di aiuto, ti saluto cordialmente. 

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Risposta a cura di
Dr. Carlo Pizzoni Medico Chirurgo
Dr. Carlo Pizzoni
neurochirurgoNeurologo
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