Che cosa fare se esce la spalla?
Salve,
sono un ragazzo di 15 anni, alto 1,90 mt e peso 70 kg. Sono un soggetto che soffre di lassità legamentosa e da piccolo giocavo spesso a fare uscire la spalla dalla sua sede. Oggi pratico nuoto a livello agonistico 3 ore al giorno. Dopo averlo fatto per un lungo periodo, ero riuscito a stabilizzare le spalle, però ieri la disgrazia: mentre facevo la panca per i pettorali (70 kg), mi è scivolato il peso facendo un movimento sbagliato con la spalla, portandosi in extra flessione il braccio sinistro. Non ho sentito dolore, ma mentre nuotavo la spalla mi faceva malissimo, costringendomi a lasciare l'allenamento prima della fine. Arrivato a casa la sera, ho preso l'ibuprofene da 600 mg cosi pure la mattina successiva, cioè oggi. Pensavo di aver risolto il problema perchè non sentivo dolore, invece in acqua si è ripresentato il problema e in più ho visto che, tirando il braccio verso il basso, l'articolazione è instabile e fa uno scatto. Visto che se faccio un'attività normale non ho dolore, prima di riprendere l'attività agonistica è possibile sapere orientativamente quanti giorni dovrò aspettare?
Grazie
sono un ragazzo di 15 anni, alto 1,90 mt e peso 70 kg. Sono un soggetto che soffre di lassità legamentosa e da piccolo giocavo spesso a fare uscire la spalla dalla sua sede. Oggi pratico nuoto a livello agonistico 3 ore al giorno. Dopo averlo fatto per un lungo periodo, ero riuscito a stabilizzare le spalle, però ieri la disgrazia: mentre facevo la panca per i pettorali (70 kg), mi è scivolato il peso facendo un movimento sbagliato con la spalla, portandosi in extra flessione il braccio sinistro. Non ho sentito dolore, ma mentre nuotavo la spalla mi faceva malissimo, costringendomi a lasciare l'allenamento prima della fine. Arrivato a casa la sera, ho preso l'ibuprofene da 600 mg cosi pure la mattina successiva, cioè oggi. Pensavo di aver risolto il problema perchè non sentivo dolore, invece in acqua si è ripresentato il problema e in più ho visto che, tirando il braccio verso il basso, l'articolazione è instabile e fa uno scatto. Visto che se faccio un'attività normale non ho dolore, prima di riprendere l'attività agonistica è possibile sapere orientativamente quanti giorni dovrò aspettare?
Grazie
Risposta
Buongiorno,
da quello che hai descritto, sembri essere affetto (oltre che da una verosimile iperlassità congenita) da un'instabilità cronica scapolo-omerale (non escluderei multidirezionale).
Molta attenzione è stata ultimamente posta nella diagnosi e cura dei giovani atleti e sportivi, soprattutto lì dove, nonostante il tono muscolare, non si riesca ad avere una stabilità accettabile.
da quello che hai descritto, sembri essere affetto (oltre che da una verosimile iperlassità congenita) da un'instabilità cronica scapolo-omerale (non escluderei multidirezionale).
Molta attenzione è stata ultimamente posta nella diagnosi e cura dei giovani atleti e sportivi, soprattutto lì dove, nonostante il tono muscolare, non si riesca ad avere una stabilità accettabile.
È stato addirittura visto come, in caso di giovani atleti, l'intervento in caso di lussazione dia risultati migliori che non la terapia conservativa.
Detto ciò, però, i casi vanno sempre analizzati singolarmente ed in base alle proprie peculiarità.
Quindi, che ci sia bisogno di un intervento o meno o che ci sia bisogno di un approccio conservativo, lo potrai solo decidere insieme al tuo ortopedico di fiducia.
Di sicuro, una RMN (anche eventualmente con mezzo di contrasto) potrà dare molte più indicazioni riguardo le eventuali lesioni associate al tuo stato di salute.
Saluti
Detto ciò, però, i casi vanno sempre analizzati singolarmente ed in base alle proprie peculiarità.
Quindi, che ci sia bisogno di un intervento o meno o che ci sia bisogno di un approccio conservativo, lo potrai solo decidere insieme al tuo ortopedico di fiducia.
Di sicuro, una RMN (anche eventualmente con mezzo di contrasto) potrà dare molte più indicazioni riguardo le eventuali lesioni associate al tuo stato di salute.
Saluti
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Dr. Giorgio Rotundo
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