L'olio scaduto fa male alla salute?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Febbraio, 2024

Donna utilizza olio d'oliva in cucina per un'insalata

Si può usare l'olio scaduto o fa male alla salute? La durata dell'olio extravergine di oliva è un aspetto importante, considerato che questo ingrediente è essenziale non solo per arricchire il sapore dei piatti, ma anche per i benefici che apporta alla salute.

Ma cosa succede quando l'olio scade? Quando supera la sua data di scadenza, può sorgere il dubbio se sia ancora consumabile senza rischi per la salute

La scadenza dell'olio di oliva

Per la vecchia normativa l'olio avrebbe dovuto essere utilizzato entro 18 mesi dall’imbottigliamento. Dopo una modifica introdotta nel 2016 oggi è il produttore a stabilire la data di miglior consumo, annotando sulle confezioni la frase "da consumarsi preferibilmente entro". 

Di conseguenza, l'olio di oliva ha una data di scadenza non obbligatoria, ma una semplice raccomandazione.

In genere, un olio di oliva extra vergine filtrato può durare tra i 18 e i 24 mesi dalla data di imbottigliamento, se conservato correttamente. 

Oltre questa finestra di tempo può iniziare a perdere alcune delle sue caratteristiche organolettiche, benefici nutrizionali, e a diventare rancido.

L'olio scaduto fa male?

L'olio extravergine scaduto può far male alla salute? È preferibile non consumare olio di oliva vecchio che ha un odore e un sapore sgradevoli, pungenti o stantii

La qualità dell'olio d'oliva scaduto peggiora quando diventa rancido, ma non è dannoso per la salute. In alcune persone, l'olio rancido alla lunga può causare disturbi gastrici o mal di stomaco

Dunque, è consigliabile consumare l'olio di oliva entro la data di scadenza, ma soprattutto conservarlo correttamente per preservarne la freschezza e le proprietà benefiche.

L'olio può diventare rancido

L'olio di oliva può gradualmente perdere le sue qualità organolettiche, deteriorarsi nel tempo e diventare rancido. Diventa rancido soprattutto se viene conservato in modo improprio, quando si ossida a causa dell'esposizione all'aria, alla luce o al calore.

Durante questo processo di ossidazione, gli acidi grassi insaturi presenti nell'olio di oliva reagiscono con l'ossigeno atmosferico, causando la formazione di composti chimici chiamati aldeidi. Le aldeidi sono responsabili del caratteristico sapore e odore sgradevole dell'olio di oliva rancido.

Quando l'olio di oliva diventa rancido, può assumere un colore più scuro e apparire torbido. 


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Inoltre, può perdere molti dei suoi benefici nutrizionali, come gli antiossidanti e le vitamine che contribuiscono alle proprietà salutari dell'olio di oliva fresco. 

Questo è il motivo per cui è importante conservare l'olio di oliva in modo corretto, in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dall'aria, per evitare o rallentare il processo di rancidità.

Come riconoscere l'olio rancido?

I segni visibili che l'olio di oliva è diventato rancido possono includere un cambiamento nel suo colore, aspetto e consistenza.

Eccone alcuni da tenere d'occhio:

  • colore scuro: l'olio di oliva fresco ha un colore dorato o verde intenso, a seconda del tipo di oliva utilizzato. Tuttavia, quando diventa rancido, può assumere un colore più scuro, tendente al marrone o all'arancione;
  • opacità: l'olio di oliva fresco è limpido e trasparente. Tuttavia, quando si ossida e diventa rancido, può diventare opaco o presentare una leggera torbidità;
  • sedimenti: l'olio di oliva rancido può sviluppare sedimenti o particelle sospese al suo interno. Questo è un segno che l'olio è stato conservato in modo improprio o per un periodo di tempo prolungato;
  • odore sgradevole: uno dei segni più evidenti che l'olio di oliva è diventato rancido è un odore sgradevole e pungente. Potrebbe ricordare il profumo di vernice, muffa o vecchio grasso.

Come conservare l'olio di oliva

L'olio di oliva è ampiamente apprezzato per i suoi numerosi benefici per la salute. Grazie al contenuto di grassi monoinsaturi e antiossidanti, l'olio di oliva può aiutare a mantenere livelli sani di colesterolo nel sangue e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

Tuttavia, per godere appieno di queste proprietà benefiche, è fondamentale conservare l'olio in modo corretto perché come premesso, l'esposizione alla luce, all'aria e al calore può causare l'ossidazione degli acidi grassi, facendo sì che l'olio diventi rancido e perda parte delle sue qualità organolettiche e nutrizionali.

Per mantenere l'olio fresco e gustoso nel tempo, è preferibile conservarlo in un luogo fresco e buio, lontano da fonti di calore e di luce diretta.

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Ecco i consigli per conservare l'olio di oliva e mantenere la sua qualità:

  • tenere l'olio lontano dalla luce diretta del sole, poiché la luce può catalizzare processi ossidativi che portano al deterioramento dell'olio;
  • conservare l'olio in un luogo fresco: temperature elevate possono accelerare l'ossidazione e il deterioramento dell'olio.
  • utilizzare recipienti con un buon sigillo per limitare l'esposizione all'ossigeno dell'aria, che può causare rancidità;
  • preferire bottiglie di vetro scuro o contenitori di acciaio inossidabile, che proteggono meglio l'olio da luce ed esposizione all'aria;
  • considerare la dimensione del contenitore optando per dimensioni adeguate alla quantità presente in modo da ridurre il tempo durante il quale l'olio è esposto a fattori esterni una volta aperto.

Come utilizzare olio di oliva scaduto

Cosa si può fare con l'olio extravergine di oliva scaduto? L'olio di oliva scaduto può ancora essere utilizzato in vari modi, anche se non è più adatto per cucinare. 

Con l'olio scaduto si possono pulire o lucidare oggetti in metallo, come pentole o utensili da cucina. L'olio di oliva può anche essere impiegato come ingrassante per le cerniere, le porte che cigolano o i mobili in legno. 

Ecco alcune alternative interessanti nel dettaglio:

  • pulizia di oggetti in metallo: l'olio di oliva rancido può essere usato per pulire e lucidare pentole, padelle e utensili da cucina in metallo. Si può applicare su una spugna o un panno morbido e strofinarlo sull'oggetto per rimuovere macchie e segni di usura;
  • ingrassante per cerniere e porte: se le cerniere delle porte o altri meccanismi di apertura e chiusura fanno rumore o non scorrono bene, si può provare ad applicare qualche goccia di olio di oliva scaduto. Questo aiuterà a lubrificare i meccanismi e a renderli più silenziosi e scorrevoli;
  • lucidatura di mobili in legno: l'olio di oliva può essere utilizzato come un naturale lucidante per mobili in legno, mescolato con succo di limone o aceto e strofinato delicatamente sulla superficie del mobile con un panno morbido. Questo restituirà lucentezza e vitalità al legno.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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