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8 motivi per cambiare dermatologo

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 29 Marzo, 2016

Trovare un ottimo dermatologo è molto importante non solo per lo screening annuale per il cancro alla pelle, ma anche per alleviare l’acne. Secondo il dottor David Bank, dermatologo a Mount Kisco, a New York, il paziente dovrebbe sentirsi sempre a proprio agio, rassicurato dai modi e dalle capacità del medico e certo che metta la salute dei suoi pazienti al primo posto. Ecco a cosa prestare attenzione quando si sceglie il dermatologo di fiducia.

1) La sala d’attesa è un circo

Nonostante esistano molti fattori, come le emergenze, che potrebbero far saltare il programma di un medico, alcuni di loro prendono più appuntamenti del necessario, in vista che del fatto che molti pazienti potrebbero non presentarsi. Altri, invece, lo fanno per trascuratezza. Qualunque sia il motivo, aspettare oltre i 20 minuti è esasperante.

Il dottor Bank ha affermato che se lo staff sembra disorganizzato o non professionale potrebbe essere un segno che il medico è sovraccarico di pazienti o che ci sono delle problematiche di gestione. Ecco perché è importante fare attenzione al modo in cui si viene accolti alla reception. Se qualcuno si scusa spesso del ritardo, significa che vale la pena dargli una seconda possibilità.

2) Il medico non si informa sullo storico familiare

Qualunque sia il motivo della visita, cosmetico o di salute, è sempre bene tenere una breve conversazione sulla storia famigliare, specialmente per quanto riguarda il cancro alla pelle. Infatti, il medico deve essere sempre a conoscenza, prima di un eventuale intervento, delle allergie del paziente, di altri interventi eseguiti e degli esami fatti in passato. Se il dermatologo non si informa in modo adeguato, è il caso di mettere in discussione la sua professionalità.

3) Non si informa sul regime di cura della pelle

Oltre ai fattori predominanti dello stile di vita del paziente, come fumo ed esposizione solare, il medico dovrebbe approfondire la cura che si ha regolarmente per la propria pelle, per poter prescrivere farmaci compatibili con ciò che si sta utilizzando al momento.

4) L’esame di controllo è troppo rapido

Il dottor Baumann ha affermato che un buon dermatologo, durante l’esame generale, farà spogliare il suo paziente totalmente, per ispezionare ogni area del suo corpo, come il cuoio capelluto, palmi, unghie, ascelle, petto, zona genitale, piedi e via dicendo.

5) Non presta particolare attenzione

Se il paziente fa notare al dermatologo di non essere sicuro di aver sempre avuto le efelidi così marcate, il medico dovrà ispezionare per bene la zona interessata e di certo non dovrà ignorare la domanda. Si consiglia caldamente di trovare un nuovo dermatologo nel caso in cui sminuisca sempre le preoccupazioni.

6) Il medico non informa

Se si lascia lo studio in modo più confuso rispetto a quando si è entrati, allora è il caso di dire addio al dermatologo. Secondo Bank, la comunicazione è alla base delle responsabilità di un medico. Infatti, è importantissimo spiegare ai propri pazienti la diagnosi, la cura, il trattamento e soprattutto i pro e i contro di un intervento.

7) Un pubblicitario per dermatologo

Nonostante sia importante essere informati sui trattamenti e sulle cure più efficaci, l’ufficio del medico non dovrebbe essere una farmacia. Infatti, secondo Banks, il dermatologo e il suo staff non dovrebbero mai essere troppo insistenti nel presentare qualche farmaco, assolutamente non necessario allo stato di salute del paziente. Se la pubblicità persiste, potrebbe essere necessario cambiare dermatologo e cercarne uno che abbia davvero interesse nella salute dei pazienti.

8) Non prepara i pazienti adeguatamente

Sebbene in alcuni paesi, l’iniezione di botulino sia una procedura banale come essere truccati ai grandi magazzini, la pelle del paziente che si sottopone all’intervento deve ricevere comunque le adeguate cure sia prima, che dopo l’iniezione. Infatti, il dermatologo dovrà sconsigliare aspirina, ibuprofene, omega 3 e vitamina E fino a 10 giorni prima della procedura, per evitare bruciore e gonfiore. È fondamentale anche essere sempre informati sui rischi e leggere l’informativa.

 

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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