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Durata delle ricette del medico: ecco una panoramica

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 18 Gennaio, 2024

Un medico di base prescrive una ricetta ad una sua paziente

Le ricette mediche rappresentano il fondamento del percorso curativo, delineando il tipo di trattamento farmacologico, esami clinici e prestazioni specialistiche necessarie per il paziente.

Questi documenti, emessi da professionisti autorizzati, regolano l'accesso alle cure, garantendo un'indicazione chiara sulle opzioni terapeutiche disponibili.

Andiamo a scoprire quanto durano le diverse tipologie di ricette mediche, dalla tradizionale cartacea all'innovativa prescrizione digitale.

Quanti e quali tipi di ricette mediche esistono?

Una ricetta sanitaria, così come viene definita dal Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219, risulta essere "ogni prescrizione medica emessa da un professionista abilitato a prescrivere farmaci."

Questo documento permette di indicare il genere di terapia farmacologica, test clinico e/o diagnostico, o assistenza medica specializzata a cui il paziente deve accedere.

Le cure, sia di tipo farmacologico sia medico-sanitario, possono essere offerte a spese del Servizio Sanitario Nazionale o del paziente, secondo quanto precisato rispettivamente nelle Direttive dell'Agenzia Italiana del Farmaco e nei Livelli Essenziali di Assistenza, i LEA.

Le prescrizioni mediche possono essere emesse in vari modi, determinando così differenti tipi di prescrizioni; ne esistono 5:

  • prescrizione bianca;
  • prescrizione limitativa;
  • prescrizioni speciali del ministero.
  • prescrizione rossa (o rosa);
  • prescrizione elettronica;

Ricetta bianca

La ricetta bianca è quel documento redatto da un medico, operante in contesto pubblico o privato, in cui vengono richiesti cure, medicinali, test e verifiche da effettuare le cui spese sono a carico del paziente.

Il limite temporale varia a seconda della tipologia di medicinale indicato:

  • ha una validità di 6 mesi nel caso di ricetta farmacologica rinnovabile, ossia può essere usata per acquistare il medicinale prescritto fino a 10 volte entro i 6 mesi successivi alla data di compilazione;
  • nel caso di sostanze attive narcotiche e psicotrope, la possibilità di rinnovo del foglio è limitata a 3 volte entro 30 giorni;
  • per i medicinali a prescrizione non rinnovabile, la durata è di 30 giorni.

Ricetta limitativa

Con la prescrizione limitativa si indicano trattamenti e farmaci che possono essere forniti solo in specifici contesti, come ad esempio un ospedale o in centri specialistici.

Questa categoria di prescrizione può essere di tipo ripetibile o non ripetibile:

  • la prescrizione vincolante non ripetibile (PVNR) ha una validità di 30 giorni, esclusa la data di emissione, e può essere utilizzata solo per fornire il preciso numero di confezioni prescritte dal medico. I farmaci soggetti a prescrizione medica vincolante sono quelli la cui prescrizione o utilizzo è limitato a determinati medici o ambienti;
  • la prescrizione vincolante ripetibile (PVR) ha una validità di 6 mesi, esclusa la data di emissione, se non diversamente specificato dal medico. All'interno di questo periodo, possono essere fornite fino a dieci confezioni, a meno che il medico non specifichi un quantitativo superiore all'unità od un quantitativo limitato compreso tra 1 e 10. In questo caso, possono essere fornite solo il numero di confezioni indicate.

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Esistono poi tipi di prescrizione che possono essere emesse solo da strutture ospedaliere o specialisti, relativamente alle ricette delle seguenti tre categorie di farmaci:

  • farmaci vendibili al pubblico solo su prescrizione di centri ospedalieri o specialisti. La prescrizione deve riportare il centro o lo specialista che ha formulato la diagnosi e può essere utilizzata solo una volta;
  • farmaci utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero, con l'annotazione sulla confezione "Uso limitato agli ospedali. Vietata la vendita al pubblico";
  • farmaci utilizzabili esclusivamente dallo specialista in ambiente ambulatoriale.

Ricette ministeriali speciali

La prescrizione ministeriale speciale viene emessa per indicare medicinali impiegati in:

  • sollievo dal dolore;
  • cure per i malati terminali, inclusi stupefacenti e sostanze che influenzano la mente;
  • trattamento della dipendenza da droghe.

Questa categoria di prescrizione ha una validità di 30 giorni, escludendo il giorno di emissione. 

Ricetta rossa (o rosa)

Questa ricetta, contraddistinta dai bordi colorati, viene utilizzata per la prescrizione di farmaci e/o cure mediche coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Solo determinati dottori hanno il permesso di emettere questi moduli:

  • i medici responsabili dei servizi di assistenza continuativa pubblica;
  • i medici impiegati dal SSN;
  • i pediatri scelti in convenzione con il SSN;
  • gli specialisti che lavorano in ambulatori pubblici;
  • i medici di famiglia in convenzione con il SSN.

La durata di validità del modulo varia a seconda del tipo di prescrizione:

  • per esami, analisi e visite specialistiche: ha una validità di 6 mesi, dopo i quali la struttura sanitaria non è autorizzata ad accettarla. Le tempistiche possono variare da regione a regione, quindi è consigliabile verificare con l'ASL competente. Tuttavia, in caso di prenotazione già effettuata prima della data di scadenza dell’impegnativa, questa può essere impiegata – e quindi rimanere valida – anche in caso l’appuntamento venga dato oltre i 6 mesi massimi dalla data di emissione;
  • per farmaci: ha una validità di 30 giorni, oltre i quali non è possibile acquistare il prodotto con il costo a carico del SSN;
  • per malattie croniche: per le persone con esenzione per malattia cronica, è possibile prescrivere fino a 3 confezioni per modulo (e non 2), coprendo fino a un massimo di 90 giorni di terapia, a condizione che il farmaco sia stato usato dalla persona per almeno 6 mesi e sia specifico per la sua malattia cronica.

Questi moduli possono essere compilati a mano o al computer e sono stati (in parte) resi digitali a partire dal 2016.

Ricetta elettronica

La ricetta digitale è un'evoluzione della prescrizione cartacea, una versione digitale associata a un codice, il Numero di Ricetta Elettronica (NRE), che consente alle strutture designate di identificare la prescrizione.

Di solito, la prescrizione digitale viene stampata su carta dal medico o dal paziente stesso, ma è più un "promemoria". La validità è la medesima della ricetta rossa.

Come per la controparte della prescrizione cartacea (tranne quando questa è richiesta), si applicano gli stessi tempi, ovvero 30 giorni per i farmaci e 6 mesi per le visite specialistiche e gli esami.

Quando si parla di prescrizione digitale, è facile confondersi. Molte persone pensano che sia elettronica solo perché viene elaborata al computer, a differenza di quella scritta a mano, ma non è così: in realtà, si tratta della ricetta stampata quella su carta bianca, in formato A5, emessa solo dai medici autorizzati per le prescrizioni cartacee.

La prescrizione digitale ha portato diversi vantaggi:

  • parziale digitalizzazione, poiché viene comunque stampato un promemoria e perché, come vedremo, non può sempre sostituire la prescrizione cartacea;
  • riduzione significativa delle prescrizioni cartacee su carta speciale, con relativo risparmio;
  • possibilità di accedere alla prescrizione anche senza il documento cartaceo, purché si abbia il NRE. Se dimentichi la prescrizione a casa o chiedi a qualcuno di ritirare un farmaco, basta fornire il codice NRE al farmacista;
  • la prescrizione digitale è valida in tutto il Paese, a differenza di quella rossa. Infatti, la prescrizione cartacea ha validità solo nella tua regione di residenza, al di fuori della quale il farmaco o la prestazione sono a carico del cittadino. Ora, la validità si estende a tutto il territorio nazionale, ma il costo del ticket è quello della tua regione di residenza.

Tuttavia, non sempre la prescrizione digitale può sostituire quella cartacea.

In particolare, la prescrizione cartacea è richiesta per le seguenti prescrizioni:

  • ossigeno;
  • farmaci stupefacenti;
  • sostanze psicotrope;
  • alcune tipologie di visite (come la prima visita fisiatrica, ad esempio).
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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Christian Raddato
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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