Buongiorno,
i bruschi
cambiamenti di terapia, soprattutto quando si tratta di terapie di associazione con farmaci completamente diversi, a mio parere, non sono giustificati.
L'associazione di farmaci che hanno un effetto ipotensivo (
Amlodipina,
Perindopril,
Furosemide,
Nebivololo) se come obiettivo determina il raggiungimento del target terapeutico (massima sotto 140 e minima sotto 90) non è controindicata.
In medicina, l'unica cosa chiara è che, per quanto simili, sicuramente non siamo tutti uguali.
Numerose variabili fanno sì che un farmaco che prescrivo ad una persona per un problema di
ipertensione arteriosa possa essere assolutamente inefficace in un'altra o eccessivamente forte in un'altra ancora.
La prescrizione di
diuretici inoltre va considerata sempre alla luce del caso clinico e soprattutto delle analisi del singolo paziente.
Ci sono persone che assumono mezza compressa di
Lasix da 25, altre che ne devono assumere una da 500. La prescrizione è un atto medico molto delicato che ha ripercussioni (positive e negative) sulla salute del paziente. La decisione sulla scelta del farmaco e del suo dosaggio è una responsabilità che spetta esclusivamente al medico/specialista che conosce la tua storia clinica e ti visita.
Se poi vuoi una seconda opinione, porta tutti i tuoi incartamenti (esami, analisi cartelle cliniche e farmaci) ad un altro medico/specialista, ma lascia la decisione finale ad un professionista qualificato, perché il
fai da te rischia di essere molto pericoloso.
I cambiamenti falli decidere al tuo
cardiologo o al medico curante.
Cordiali saluti