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Cosa potrebbe aver causato un meningioma e difficoltà motorie e cognitive?

Salve,
sono stato operato di meningioma frontale sinistro un anno e mezzo fa (meningioma a cellule chiare II sec who), il decorso è stato ottimo, non ho avuto problemi tanto da essere dimesso dopo 5 giorni. Con le dimissioni, mi fu prescritto solo il farmaco Keppra 500 che ho assunto per un anno intero (1 compressa la mattina ed 1 la sera). Dopo un anno e dopo aver eseguito il primo elettroencefalogramma, il Keppra mi è stato ridotto a ½ compressa la mattina e ½ la sera, per 2 mesi, per poi ridurre ulteriormente la terapia a ½ compressa solo la mattina, questo per abbondanti altri 2 mesi. Due settimane fa, dopo aver eseguito una leggera corsa che pratico quasi ogni mattina, improvvisamente ho incominciato ad avvertire difficoltà ad esprimermi, in effetti non esprimevo parole, ma solo suoni incomprensibili. Ho pensato di sedermi su una panchina imponendomi di stare calmo. Improvvisamente, ero cosciente, ho iniziato ad avvertire una sensazione, come se si alzasse il labbro nella parte destra per poi notare un indebolimento del braccio destro, fino a sentirlo pesante e mi pare che lo dimenavo leggermente, unitamente alla gamba. Non sono certo se muovevo anche il capo pensando che, pur mantenendo la calma, mi rendevo conto che la cosa non era normale. Tutto ciò è durato circa un minuto, dopodichè, ho notato che riuscivo a sollevare il braccio solo con l’aiuto dell’altra mano per poi conseguire, quasi immediatamente, la totale normalità. Da alcuni giorni ero molto inquieto per miei problemi ed avevo assunto circa 3 ore prima 25 mg di Sildenafil. Esami di controllo eseguiti prima dell’evento: risonanza magnetica con mezzo di contrasto: "esiti di craniotomia frontale sinistra con volet osseo in buona posizione e con sottostante piccola areola gliotico-malacica frontale. Sistema ventricolare in asse, simmetrico, non dilatato. Regolare rappresentazione degli spazi subaracnoidei pericerebrali. Assenza di aree a ridotta diffusività (dwi). Assenza di patologici potenziamenti del segnale dopo somministrazione del mezzo di contrasto paramagnetico. Conclusioni: regolare evoluzione post-chirurgica. Assenza di residuo/recidiva in atto". Elettroencefalogramma: "registrazione eseguita in veglia, ad occhi chiusi e a riposo psicosensoriale. Tracciato di fondo costituito da ritmo alfa di medio voltaggio, instabile, irregolare, simmetrico, reagente. Attività più rapida e disincronizzazione sulle regioni anteriori. L’iperpnea e la sli non modificano il tracciato. Conclusioni: disregolazione diffusa, aspecifica dell’elettrica cerebrale”. Esami eseguiti dopo l’evento: tac encefalo senza mezzo di contrasto: "pregresso intervento di craniotomia fronto-parietale sinistro; regolare aspetto strutturale e regolare posizione del lembo osseo. Come esito dell’intervento è presente una lacuna ipodensa corticale in sede parietale alta a sinistra. Non si riscontrano altre aree di alterata densità del parenchima encefalico a significato patologico. Strutture mediane in asse. Sistema ventricolare non dilatato, né deformato o dislocato. Regolare aspetto e posizione del 4° ventricolo. Non si riscontrano alterazioni morfodensitometriche degli spazi sub-aracnoidei della convessità e della base". Elettroencefalogramma: “registrazione eseguita in veglia, ad occhi chiusi ed a riposo psicosensoriale. Tracciato di fondo costituito da ritmo alfa di medio voltaggio, instabile, irregolare, asimmetrico per lieve rallentamento del ritmo di fondo a sinistra, reagente. Sporadica ricorrenza di onde lente (theta), diffuse, prevalenti sulla regione posteriore sinistra. L’iperpnea e la sli non modificano il tracciato. Conclusioni: attività elettrica cerebrale disregolata e lievemente rallentata a sinistra”. Ecodoppler tsa: "assi arteriosi pelvii con ispessimento mio-intimale diffuso su tutti i vasi esplorati bilateralmente (imt cc destro: 1,0 mm: sinistro: 0,9 mm). Carotide comune interna ed esterna di calibro e decorso regolare ad ambo i lati. Assenza di lesioni ateromasiche stenosanti e/o occlusive a carico dei vasi esaminati. Assenza di alterazioni significative all’esame flussometrico in doppler pulsato e continuo ed in color-doppler. Arterie vertebrali pervie di calibro e decorso regolare, flussi cerebropeti. Assenza di alterazione patologiche a carico delle arterie succlavie". Gradirei conoscere cosa ha potuto originare tale sintomatologia.

Grazie

Risposta

Salve,
potrebbe essere stata una crisi, vista la localizzazione dei segni (emilato destro e labbro, unitamente alle difficoltà di linguaggio); a volte, può accadere, anche a distanza, che il focolaio epilettico si attivi.

Oltre che andare a fare una visita dal neurologo, probabilmente, reinserirei la terapia, magari a dosaggio basso.

Saluti
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Risposta a cura di
Dr.ssa Cinzia Armelisasso Medico Chirurgo
Dr.ssa Cinzia Armelisasso
Neurologo
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