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Allergie autunnali: quali sono e cosa fare?

Cristian Padovano | Biologo

Ultimo aggiornamento – 27 Settembre, 2023

Allergie autunnali: quali sono le più comuni

Non è raro pensare che le allergie siano una condizione prettamente primaverile, tuttavia, non è così in quanto possono presentarsi anche in autunno.

In particolare, chi soffre di allergia o asma, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, spesso riferisce un peggioramento dei sintomi con ostruzione nasale, starnuti, naso che cola (rinite allergica) e altri sintomi collegati.

Ma come affrontare le allergie autunnali? Scopriamo insieme cosa fare in questi casi.

Allergie autunnali: quali sono le cause?

Le cause delle allergie autunnali risiedono principalmente in pollini, muffe e acari della polvere.

Pollini

Per quanto riguarda i pollini, le fioriture variano in base alle regioni e al clima:

  • Parietaria: nelle regioni calde del Centro-Sud è la parietaria a fare da padrona, scatenando reazioni allergiche in e liberando pollini da marzo fino ad ottobre.
  • Ambrosia e graminacea: in autunno, nell’area del Nord Italia sono invece presenti ambrosia e graminacee. I cambiamenti climatici, in particolare l’innalzamento delle temperature, però, permettono alle piante estive di rappresentare un problema anche fuori stagione, prolungando così il tempo di esposizione dei pazienti agli allergeni.

Muffe

Anche le muffe (Alternaria, Cladosporium, Aspergillus) possono causare reazioni allergiche in autunno, in ambienti aperti e chiusi e molto umidi, che creano un ottimo ecosistema per la crescita di questi organismi. 

Queste sono causa non solo di oculoriniti, ma anche di violente crisi asmatiche nelle persone predisposte.

Acari

Un pericolo insidioso, soprattutto nei mesi freddi, è rappresentato dagli acari

Si tratta di una sottoclasse di aracnidi (ragni) che si nutrono di forfora umana e polvere, insediandosi nei materassi e tappeti, causando asma e raffreddore, sintomi tipici dell’allergia agli acari

Questi svolgono ruolo di rilievo nell’insorgenza dei sintomi delle allergie autunnali, poiché proliferano approfittando degli ambienti chiusi a causa delle basse temperature.

Cosa fare per placare i sintomi delle allergie in autunno

Se i sintomi si manifestano per la prima volta e lasciano sospettare la presenza di un’allergia è bene consultare un medico

Infatti, una corretta diagnosi è fondamentale per identificare la vera causa del problema e studiare un trattamento mirato.

Le cure per le allergie variano in base ai sintomi che ogni individuo manifesta. La terapia è sempre personalizzata, e dipende anche dal quadro generale del paziente.

In generale, la rinite si combatte con farmaci steroidi topici, come spray nasali (in alcuni casi terapia combinata steroidea e antistaminica).

Per l’asma sono, invece, disponibili farmaci specifici: per la maggior parte dei casi, il controllo della malattia si ottiene con farmaci corticosteroidei per via inalatoria che possono essere associati anche a farmaci broncodilatatori. Per questi casi esistono nuovi farmaci studiati appositamente per avere un’emivita (durata del principio attivo) di 24 ore in modo da ridurre le dosi e prolungarne gli effetti. 

Per i casi di asma più severa è necessario studiare in modo più accurato il sistema immunitario del paziente, oltre ad un’analisi più approfondita della funzionalità dei polmoni e la loro infiammazione.

Qualora si soffrisse di bruciore agli occhi e congiuntivite, è bene ricorrere a colliri antistaminici o a base di sodio cromoglicato, che riducono il fastidio e la lacrimazione.

Esiste anche l’immunoterapia specifica, che può ridurre sensibilmente i sintomi e (spesso) eliminarli completamente: grazie alla somministrazione di dosi minime e progressive di acari, pollini o muffe, riesce nel 95% dei casi a desensibilizzare il paziente.

Infine, è opportuno evitare l’allergene. È questa la prima e più valida terapia.

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Cristian Padovano | Biologo
Scritto da Cristian Padovano | Biologo

Da sempre curioso della scienza e della divulgazione scientifica, pronto a condividere ogni nozione in mio possesso nella maniera più semplice e chiara possibile. Sono un biotecnologo medico, laureato presso l'Università del Salento.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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