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Vaiolo delle scimmie: cosa sappiamo finora

Redazione

Ultimo aggiornamento – 20 Maggio, 2022

Cosa Sappiamo Sul Vaiolo Delle Scimmie

Il vaiolo delle scimmie è una rara malattia virale localizzata principalmente in Africa centrale e occidentale.

Negli ultimi giorni, l’argomento è tornato alla ribalta a causa dello scoppio di alcuni casi in Europa – in condizioni normali il virus colpiva viaggiatori di ritorno dall’Africa.

I casi accertati di vaiolo delle scimmie, ora, si possono contare in Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Svezia, Usa e Italia (tre casi confermati) – aspettano riscontro anche alcuni individui in Canada. 

Cerchiamo di scoprirne di più.

Cosa dicono gli esperti

Secondo l’European Centre for Disease Control (Ecdc), il virus del vaiolo delle scimmie ha almeno due nuove caratteristiche rispetto alla forma conosciuta fino a ora:

  1. per la prima volta la trasmissione avviene senza legami con il continente africano;
  2. sono i primi casi di contagio al mondo che si verificano da uomo a uomo (MSM).

Dall’Istituto Spallanzani di Roma fanno sapere che il contagio può avvenire attraverso goccioline di saliva e contatti con lesioni o liquidi biologici infetti.

Attualmente, però, i casi osservati in Italia e negli altri paesi non presentano segni clinici gravi.

Secondo l’infettivologo Bassetti, in futuro si vedranno molti più casi di quelli riscontrati fino ad ora, ma il vaccino contro il vaiolo sembra funzionare.

Anna Palamara, direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di sanità (Iss), proclama prudenza nei contatti stretti o sessuali, poiché il virus del vaiolo delle scimmie si trasmette attraverso il contatto con i fluidi corporei

Il Ministero della Salute – spiegano in coro la Palamara e Pregliasco – sta monitorando attentamente i casi di vaiolo delle scimmie e l'Istituto superiore di sanità ha attivato una task force per seguire l'evoluzione della situazione.

Il virologo Pregliasco, infine, predica tempestività nel segnalare i casi sospetti.

Come avviene il contagio: i sintomi

Il contagio da virus del vaiolo delle scimmie, come abbiamo visto, avviene tramite:

  • goccioline di saliva;
  • morso o contatto diretto con sangue o liquidi organici di un animale infetto;
  • contatto diretto con i liquidi organici di una persona infetta;
  • oggetti contaminati dal virus.

C’è comunque da sottolineare che, se la malattia viene trasmessa da uomo a uomo, sembra essere molto meno contagiosa.

Il virus del vaiolo delle scimmie (che viene anche chiamato Monkeypox virus) fa parte del gruppo degli orthopoxvirus

Nell’uomo, i sintomi del vaiolo delle scimmie sono simili a quelli del vaiolo – e hanno un periodo di incubazione di circa dodici giorni.

Abbiamo: 

Dopo un paio di giorni dall'insorgere dei sintomi, il paziente può sviluppare un’eruzione cutanea con pustole:

  • sul volto;
  • sulle mani;
  • sui genitali;
  • sul resto del corpo.

La malattia del vaiolo delle scimmie può durare, solitamente, da due a quattro settimane, con un tasso di mortalità dell’uno per cento per il ceppo dell'Africa occidentale – può arrivare fino al dieci per cento per quello del bacino del Congo.

Infine, può essere riscontrato anche qualche rischio nei bambini e nelle donne in gravidanza, poiché il vaiolo delle scimmie può portare a:

  • complicazioni congenite
  • mortalità alla nascita.

Il vaccino contro il vaiolo, quindi, funziona?

In Africa, è stato riferito che il rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie si riduce nelle persone già vaccinate per il vaiolo.

Questo è stato sottolineato anche dal direttore della Clinica per le Malattie Infettive dell’Ospedale S. Martino di Genova Matteo Bassetti, che ricorda come chi non ha fatto la vaccinazione contro il vaiolo non è coperto da questi anticorpi.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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