icon/back Indietro Esplora per argomento

Tiamina, a cosa serve e dove si trova la vitamina B1

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Ottobre, 2023

Tiamina-vitamina-B1-legumi

La tiamina, o vitamina B1, è una vitamina idrosolubile del gruppo B, essenziale per il metabolismo di carboidrati, proteine e grassi nel corpo, e coinvolta nella produzione di energia cellulare dalle sostanze nutritive.

Tra le sue altre funzioni, la tiamina supporta il funzionamento del sistema nervoso, del cuore e del cervello. È importante, dunque, accertarsi che non vi siano carenze di vitamina B1 e sapere quali alimenti ne contengono per provvedere all'introito giornaliero.

Una carenza importante di tiamina può portare a effetti negativi su nervi, muscoli, cuore e cervello.

Tiamina: a cosa serve e dove si trova

La tiamina, anche nota come vitamina B1 (parte del più ampio gruppo di vitamina B), è un nutriente essenziale per il nostro corpo in quanto svolge diverse funzioni:

  • per la crescita e il funzionamento di varie cellule
  • nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi, trasformando i nutrienti in energia utilizzabile dal corpo
  • per il funzionamento del sistema nervoso, del cuore e del cervello (aiuta a mantenere il sistema nervoso sano, supportando la funzione dei neuroni e delle cellule nervose)
  • per la contrazione muscolare, compresa quella del cuore
  • nel ridurre l'infiammazione, migliorare la memoria e la concentrazione, e supportare la salute mentale e cognitiva in generale
  • per i problemi digestivi, i dolori nervosi del diabete, le malattie cardiache
  • per la salute della pelle, degli occhi e dei capelli

Il fegato è in grado di immagazzinare solo quantità ridotte di tiamina, ecco perché è necessario un apporto quotidiano di alimenti ricchi di tiamina.

Vitamina B1: dove si trova

Vediamo dove si trova la vitamina B1. La tiamina si trova naturalmente in molti alimenti, tra cui cereali integrali, carne, pesce, legumi, frutta secca e verdure a foglia verde.

Tuttavia, si può disperdere durante il processo di cottura o durante la trasformazione degli alimenti, quindi può essere necessario aggiungere alla dieta integratori di tiamina per garantire un adeguato apporto di questo nutriente essenziale, sotto la supervisione di un medico o di un nutrizionista.

Tra i cibi con vitamina B1:

  • cereali arricchiti, pane, pasta e riso integrali, quinoa, avena
  • carne di maiale, carne bovina, pollo, fegato
  • pesce, come salmone, tonno, sardine
  • legumi: ceci, fagioli, lenticchie, piselli
  • semi di girasole
  • patate
  • lievito
  • frutta fresca e frutta secca: noci, noci di macadamia, mandorle
  • verdure a foglia verde: spinaci, cavolo riccio, lattuga 
  • uova, soprattutto il tuorlo
  • latte e derivati: latte, yogurt e formaggio.

Carenza vitamina B1 e sintomi

Le vitamine del gruppo B sono fondamentali per un corretto sviluppo motorio, sensoriale e psichico dell’organismo. Una carenza di tiamina può portare a diverse conseguenze e sintomi, tra questi:

  • irritabilità e stanchezza (sintomi lievi e iniziali)
  • funzioni motorie anomale nel cuore: l'insufficienza cardiaca congestizia si verifica perlopiù negli anziani, nelle persone con carenze nutrizionali o che assumono elevate dosi di diuretici. Questa condizione impedisce al cuore di pompare correttamente il sangue al resto del corpo 
  • problemi neurologici: la ricerca ha dimostrato che la carenza di tiamina può portare alla sindrome di Wernicke-Korsakoff, una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale. Spesso riscontrata nelle persone affette da alcolismo cronico, che non riescono ad assorbire la vitamina, ma anche più generalmente in persone con problemi di malnutrizione, disturbi gastrointestinali, cancro o altre condizioni che interferiscono con l'assorbimento del tiamina, la sindrome porta con sé sintomi come confusione mentale, perdita di memoria, della coordinazione muscolare e neuropatia periferica La sindrome comprende due fasi: la fase acuta di encefalopatia di Wernicke e la fase cronica di amnesia di Korsakoff

La fase acuta di encefalopatia di Wernicke è caratterizzata da sintomi neurologici, tra cui confusione, atassia (mancanza di coordinazione muscolare), nistagmo (movimenti oculari involontari), diplopia (visione doppia), paralisi dei nervi cranici e instabilità emotiva.

La fase cronica di amnesia di Korsakoff si sviluppa dopo la fase acuta e si caratterizza per i problemi di memoria a breve termine e amnesia anterograda (incapacità di formare nuovi ricordi). I pazienti con amnesia di Korsakoff possono avere difficoltà a ricordare eventi recenti, nomi e volti familiari, e possono presentare confabulazioni (invenzioni di eventi o fatti per riempire le lacune di memoria).

Studi sugli animali suggeriscono che la carenza di tiamina può causare stress ossidativo o morte delle cellule nervose, perdita di memoria, formazione di placche e riduzione del metabolismo del glucosio, tutti fattori di rischio anche per la malattia di Alzheimer. Le ricerche sull'uomo sono state limitate, quindi non è ancora chiaro se l'integrazione di tiamina possa combattere questa patologia. 

La carenza di tiamina può causare una malattia nota come beri-beri, malattia che sviluppa alterazioni nervose (polineurite), cardiache e cerebrali. Nelle sue forme (umida e secca), può causare sintomi come perdita della massa muscolare e debolezza muscolare; crampi; formicolio e perdita di sensibilità di mani e piedi (neuropatia periferica); perdita di appetito e di peso; confusione mentale; problemi di memoria; insufficienza cardiaca e difficoltà respiratorie; edema; dolori al petto e difficoltà digestive.

Quanta tiamina è necessaria?

La quantità di vitamina B1 necessaria dipende da alcuni fattori come l'età, il sesso e dallo stato di salute della persona. 

In generale, la dose giornaliera raccomandata di tiamina per gli adulti è di circa 1,1-1,2 milligrammi al giorno per le donne e di circa 1,2-1,4 milligrammi al giorno per gli uomini.

La dose può aumentare durante la gravidanza e l'allattamento (1,4 mg al giorno) o in caso di malattie o condizioni che aumentano il metabolismo, come l'ipertiroidismo.

La quantità di tiamina necessaria può variare anche in base alla dieta. Le persone che seguono diete vegane o vegetariane, ad esempio, potrebbero avere bisogno di integrare la loro dieta con fonti di tiamina aggiuntive.

Se si superano le dosi di vitamina B1, è possibile che si verifichi tossicità o ipervitaminosi

È improbabile raggiungere un livello tossico di tiamina dagli alimenti. In caso di assunzioni molto elevate, l'organismo assorbe una quantità minore di questo nutriente ed elimina la quantità in eccesso attraverso l'urina. Non è stato stabilito un livello tossico di tiamina.

Tuttavia, si presuppone che alla base di un'assunzione mirata di una sostanza a scopo terapeutico, vi sia sempre la prescrizione di un medico

Cause e diagnosi della carenza di tiamina

La carenza di tiamina può essere causata da fattori diversi, come una dieta povera e basata su cibi raffinati, farina bianca, zucchero bianco e altri carboidrati dello stesso genere; ipertiroidismo; alcolismo cronico; patologie epatiche; malattie intestinali croniche; interventi chirurgici gastrointestinali e di chirurgia bariatrica; uso di farmaci diuretici; trattamenti di emodialisi; episodi ricorrenti di diarrea; disturbi del comportamento alimentare; gravidanza e allattamento.

Queste condizioni riducono l'assorbimento di vitamina B1 nell'intestino, pertanto il fabbisogno può essere maggiore.

La carenza di tiamina può essere diagnosticata attraverso una serie di test medici, che possono includere:

  • esame obiettivo: l'osservazione di alcuni segni fisici e la valutazione dei sintomi e di alcune funzioni corporee che possono essere influenzate dalla carenza vitaminica
  • storia medica: il medico può raccogliere informazioni sulla storia medica del paziente, come la presenza di malattie gastrointestinali o l'assunzione di farmaci che possono interferire con l'assorbimento di tiamina
  • esami del cuore e del sistema nervoso
  • esame del sangue: l’esame del sangue può essere utilizzato per misurare i livelli di elettroliti ed escludere altre cause
  • miglioramento dei sintomi dopo l'assunzione degli integratori

Il trattamento per la carenza di tiamina

Se viene diagnosticata la carenza di tiamina, il trattamento può includere l'assunzione di integratori di tiamina o il cambiamento della dieta per inserire gli alimenti ricchi di tiamina.

In base ai sintomi e alle conseguenze della carenza di vitamina B1, l'integratore può essere somministrato per via orale o via endovenosa.

Gli integratori di vitamina B sono, generalmente, sicuri; raramente possono causare una reazione cutanea. Al momento, non ci sono prove che dimostrino l'interazione della vitamina B1 con altri farmaci.

Tuttavia, è bene ricordare che l'assunzione di integratori dovrebbe essere sempre consigliata dal medico curante, in particolare se si soffre di qualche malattia.

In conclusione, trattandosi di una vitamina fondamentale per la salute dell'organismo, che peraltro bisogna integrare quotidianamente, se si sospetta una possibile carenza di tiamina, è bene consultare un medico che possa valutare i sintomi, eseguire test diagnostici e prescrivere un trattamento adeguato, che potrebbe avvalersi dell'assunzione di integratori oppure prevedere un cambiamento della dieta per includere alimenti ricchi di tiamina.

Condividi
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Cristian Mastropietro
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
icon/chat