La Febbre Dengue è un disturbo di origine virale, causato da quattro virus molto simili tra loro: il Den-1, il Den-2, il Den-3 e il Den-4.
La dengue (chiamata anche Febbre del Nilo – o West Nile) viene trasmessa agli esseri umani tramite la puntura di una zanzara che ha colpito, a sua volta, una persona infetta.
Una volta nel corpo dell’uomo il virus circola nel sangue per un periodo che va dai due ai sette giorni.
Ultimamente i casi accertati di Febbre Dengue in Italia stanno aumentando: cerchiamo, insieme, di fare chiarezza.
Dove ha colpito la Dengue in Italia?
Isolato per la prima volta nel 1937, il virus di Febbre Dengue circola soprattutto in:
- Africa;
- Asia occidentale;
- Europa;
- Australia;
- America.
Come abbiamo visto, nelle ultime settimane il virus è tornato a far parlare di sé in Italia, con alcuni casi accertati in Toscana e in Lombardia.
Per quanto riguarda la prima, gli infetti confermati sarebbero due: uno nella provincia di Pisa e l’altro all’interno del capoluogo stesso.
Nelle zone interessate sono, poi, scattate le disinfestazioni che, in base ai protocolli sanitari, hanno interessato un'area di almeno 100 metri dalla residenza dei due pazienti contagiati.
Gli altri due casi di Febbre del Nilo sono stati registrati a Brescia: si tratta di una coppia di ritorno da un viaggio in una zona non europea in cui il virus è endemico.
Anche in questo caso, è partita la disinfestazione: le zanzare tigre, principali vettori, sono state trattate con adulticidi e larvicidi per ridurne la densità.
Come già sottolineato, i pazienti colpiti dalla dengue erano appena tornati da un viaggio all’estero.
Da aggiungere, alla lista di persone infette, un 83enne in Veneto che, dopo aver contratto una grave forma di encefalite dovuta al virus West Nile è – purtroppo – venuto a mancare pochi giorni fa.
L’allerta in tutto il paese rimane alta.
Dai sintomi alle cure: bisogna avere paura della Dengue?
La maggior parte delle persone colpite dalla Febbre Dengue è asintomatica.
Al contrario, il 20% di chi presenta sintomi può essere soggetto a:
- febbre;
- sfoghi cutanei;
- vomito;
- mal di testa;
- nausea.
Meno dell’uno per cento dei pazienti infetti, invece, sviluppa sintomi più gravi (soprattutto negli anziani e nei soggetti debilitati), come ad esempio:
- mal di testa molto forte;
- debolezza muscolare;
- febbre alta;
- torpore;
- disorientamento;
- tremori;
- paralisi;
- disturbi alla vista;
- convulsioni;
- coma.
Dal momento della puntura della zanzara infetta, il periodo di incubazione del virus della Febbre Dengue varia dai 2 ai 14 giorni – ma possono passare anche 21 giorni in persone con deficit del sistema immunitario.
Al momento attuale, non esistono vaccini o terapie specifiche: gli antidoti sono allo studio, ma per ora la prevenzione consiste nel ridurre l'esposizione al contatto con le zanzare.
Nella maggior parte dei casi, però, i sintomi della Dengue scompaiono autonomamente dopo qualche giorno (ma possono anche protrarsi per qualche settimana).
Purtroppo, esistono anche dei casi più gravi, in cui è necessario il ricovero in ospedale.
In questi casi estremi i trattamenti comprendono:
- respirazione assistita;
- fluidi intravenosi.
Sostanzialmente, quindi, diventano prioritari:
- repellenti antizanzare;
- vestiti adeguati e protettivi;
- zanzariere e tende.
È fondamentale utilizzare le protezioni nelle ore della giornata più infestate dalle zanzare.
Per ridurre il rischio di epidemia di Febbre Dengue, potrebbe essere utile eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate ed effettuare campagne di disinfestazione.