Tumore e prurito: esiste un legame? La risposta è sì.
Alcune neoplasie, infatti, possono manifestarsi con questo sintomo, non sempre semplice da riconoscere, poiché tende a verificarsi a intermittenza, anche solo dopo un evento scatenante, come un semplice bagno caldo.
Ma capiamone di più!
I tumori che causano prurito
Non uno, ma tutti. Proprio vero: il cancro, in alcuni soggetti, può generare prurito alla pelle.
Esistono, però, delle forme tumorali che si collegano maggiormente a questa sintomatologia. Tra queste, ricordiamo:
- linfoma di Hodgkin;
- leucemia;
- linfoma cutaneo a cellule T.
Altri tipi di tumore che si manifestano con prurito della pelle sono:
- Cancro della pelle (melanoma e carcinoma a cellule squamose, in primis)
- Tumore alla vulva
- Tumore all'ano
- Tumore al seno
- Tumore al fegato
- Tumore al pancreas
Dunque, approfondiamo meglio l'argomento.
Tumore al seno e prurito: perché?
Una delle forme di tumore più comune tra le donne è quello che colpisce il seno.
È bene, quindi, prestare attenzione al prurito, come sintomo subdolo. Diciamo subito che non sempre si verifica, ma tende spesso ad accompagnarsi a uno stato infiammatorio, una sorta di mastite iniziale.
In alcune pazienti, ad esempio, il prurito si accompagna a piccole eruzioni cutanee, e a desquamazioni del capezzolo, purtroppo falsamente intese come punture d'insetto o micosi.
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Cancro del fegato, del dotto biliare, del pancreas e della cistifellea: attenzione alla pelle che prude
L'elenco è importante. C'è da sottolineare, infatti, che qualsiasi tumore che altera il funzionamento dei dotti biliari può causare l'ostruzione e l'accumulo di sali biliari nella pelle. Conseguenza? Il derma prude, si ingiallisce.
Dunque, massima attenzione, se si dovesse sospettare la presenza di un prurito più forte del solito.
Prurito: una conseguenza dei trattamenti contro il cancro
Guardiamo ora al prurito da un altro punto di vista, considerandolo come un effetto collaterale delle terapie anti-cancro. Si tratta, appunto, di un disturbo che tende ad essere associato a farmaci immunoterapici, in particolare l'interferone e l'interleuchina-2. Ciò dipende da reazioni allergiche o infiammazioni del fegato.
In particolare, la radioterapia provoca tale sintomo.
Come capire qual è l'origine del prurito
Ovviamente, sebbene non sia da sottovalutare, non sempre il prurito deve indurci in allarme.
É necessario, infatti, parlarne col proprio medico. Il primo passo nella diagnosi prevede un'attenta anamnesi e un esame obiettivo.
Il medico potrà richiedere un emocromocitometrico completo e il test di funzionalità epatica; inoltre, potrebbero risultare necessari anche esami di imaging in alcune zone specifiche.
Esistono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione? Vediamolo insieme.
Come gestire il prurito?
A seconda dei casi, scoperta la causa scatenante, risulterà necessario gestire e alleviare il prurito. In che modo?
Il consiglio è di adottare delle pratiche come:
- Idratazione della pelle
- Utilizzo di prodotti naturali, come miscele di farina d'avena sulla pelle
- Impiego di un umidificatore per gli ambienti
- Bagni tiepidi
- Utilizzo di abiti comodi con fibre non sintetiche
- Impiego eventuale di farmaci
Ricordiamo sempre di affidarsi a un esperto, che saprà aiutare nella scelta della soluzione più adatta, per ritrovare l'equilibrio della pelle, anche nei momenti di maggiore difficoltà.