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Tutti i tumori che causano prurito (e perché)

Redazione

Ultimo aggiornamento – 02 Febbraio, 2022

Prurito e Tumore

Tumore e prurito: esiste un legame? La risposta è sì.

Alcune neoplasie, infatti, possono manifestarsi con questo sintomo, non sempre semplice da riconoscere, poiché tende a verificarsi a intermittenza, anche solo dopo un evento scatenante, come un semplice bagno caldo. 

Ma capiamone di più!

I tumori che causano prurito

Non uno, ma tutti. Proprio vero: il cancro, in alcuni soggetti, può generare prurito alla pelle

Esistono, però, delle forme tumorali che si collegano maggiormente a questa sintomatologia. Tra queste, ricordiamo: 

Altri tipi di tumore che si manifestano con prurito della pelle sono:

  • Cancro della pelle (melanoma e carcinoma a cellule squamose, in primis)
  • Tumore alla vulva
  • Tumore all'ano
  • Tumore al seno
  • Tumore al fegato 
  • Tumore al pancreas

Dunque, approfondiamo meglio l'argomento.

Tumore al seno e prurito: perché?

Una delle forme di tumore più comune tra le donne è quello che colpisce il seno. 

È bene, quindi, prestare attenzione al prurito, come sintomo subdolo. Diciamo subito che non sempre si verifica, ma tende spesso ad accompagnarsi a uno stato infiammatorio, una sorta di mastite iniziale.  

In alcune pazienti, ad esempio, il prurito si accompagna a piccole eruzioni cutanee, e a desquamazioni del capezzolo, purtroppo falsamente intese come punture d'insetto o micosi. 


Leggi anche: Tumore al seno: la parola alle pazienti


Cancro del fegato, del dotto biliare, del pancreas e della cistifellea: attenzione alla pelle che prude

L'elenco è importante. C'è da sottolineare, infatti, che qualsiasi tumore che altera il funzionamento dei dotti biliari può causare l'ostruzione e l'accumulo di sali biliari nella pelle. Conseguenza? Il derma prude, si ingiallisce. 

Dunque, massima attenzione, se si dovesse sospettare la presenza di un prurito più forte del solito. 

Prurito: una conseguenza dei trattamenti contro il cancro

Guardiamo ora al prurito da un altro punto di vista, considerandolo come un effetto collaterale delle terapie anti-cancro. Si tratta, appunto, di un disturbo che tende ad essere associato a farmaci immunoterapici, in particolare l'interferone e l'interleuchina-2. Ciò dipende da reazioni allergiche o infiammazioni del fegato.

In particolare, la radioterapia provoca tale sintomo. 

Come capire qual è l'origine del prurito

Ovviamente, sebbene non sia da sottovalutare, non sempre il prurito deve indurci in allarme

É necessario, infatti, parlarne col proprio medico. Il primo passo nella diagnosi prevede un'attenta anamnesi e un esame obiettivo. 

Il medico potrà richiedere un emocromocitometrico completo e il test di funzionalità epatica; inoltre, potrebbero risultare necessari anche esami di imaging in alcune zone specifiche.  

Esistono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione? Vediamolo insieme.

Come gestire il prurito?

A seconda dei casi, scoperta la causa scatenante, risulterà necessario gestire e alleviare il prurito. In che modo? 

Il consiglio è di adottare delle pratiche come: 

  • Idratazione della pelle
  • Utilizzo di prodotti naturali, come miscele di farina d'avena sulla pelle 
  • Impiego di un umidificatore per gli ambienti
  • Bagni tiepidi 
  • Utilizzo di abiti comodi con fibre non sintetiche 
  • Impiego eventuale di farmaci 

Ricordiamo sempre di affidarsi a un esperto, che saprà aiutare nella scelta della soluzione più adatta, per ritrovare l'equilibrio della pelle, anche nei momenti di maggiore difficoltà. 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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