Calo del testosterone: sintomi, cause e quando intervenire

Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Redatto scientificamente da Dr. Christian Raddato, Medico Generale |
A cura di Mattia Zamboni

Data articolo – 08 Giugno, 2016

Medico prende appunti parlando con un paziente.

Il testosterone è il più noto degli ormoni ed è il carburante del desiderio sessuale, della massa muscolare, dell’umore e della forza ossea.

Quando i livelli di testosterone scendono al di sotto della norma, il medico può prescrivere un trattamento - ma vi è un certo dibattito su chi necessiti o meno di tali cure: una certa diminuzione del testosterone è normale se associata all’invecchiamento (tale processo è definito “andropausa” o “menopausa maschile”).

Per molti uomini, ciò non causa sintomatologie significative, mentre altri possono riscontrare vampate di calore, umore irritabile o diminuzione della libido.

Scopriamo di più.

Calo del testosterone: i sintomi e le cause

Bassi livelli di testosterone possono causare numerosi problemi o disfunzioni.

È, infatti, possibile riscontrare:

  • cambiamenti della struttura fisica, come l’assottigliamento della massa muscolare (o l'aumento della massa grassa) o la perdita di peli e capelli: i testicoli possono apparire più piccoli e molli, e i seni ingranditi;
  • osteoporosi: un basso livello di testosterone può danneggiare anche la struttura ossea de, rendendo le ossa più sottili, fragili e maggiormente esposte al rischio di frattura;
  • disfunzioni sessuali: non sempre una diminuzione del testosterone interferisce col sesso, tuttavia può compromettere l’eccitamento. Alcuni notano un calo del desiderio, mentre altri perdono totalmente interesse per il sesso. Bassi livelli di testosterone possono anche rendere difficoltoso raggiungere o mantenere l’erezione;
  • umore e funzioni cerebrali: con bassi livelli di testosterone possono presentarsi problemi come irritabilità, cambiamenti repentini d’umore, scarsa concentrazione, carenza di energia;
  • infertilità: il testosterone contribuisce alla formazione dello sperma, per cui bassi livelli di quest’ormone incidono sulla quantità della produzione spermatica, diminuendo le probabilità di procreazione.

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L’invecchiamento è la causa principale della diminuzione del livello di testosterone, ma a volte alcune malattie possono esserne una causa (o una concausa), tra queste:

  • diabete di tipo 2;
  • BPCO (Broncopneumopatia cronico-ostruttiva);
  • problemi alla ghiandola pituitaria;
  • lesioni ai testicoli.

Calo del testosterone: diagnosi e terapia

Il medico può suggerire di sottoporsi a un test diagnostico se si soffre di malattie collegate a un basso livello di testosterone o di:

  • disfunzione erettile;
  • scarso desiderio sessuale;
  • bassa concentrazione di spermatozoi;
  • perdita di peso, massa muscolare, perdita di peli e capelli.

L’analisi viene effettuata con un prelievo di sangue al mattino, quando i livelli di testosterone nel sangue sono più alti. Il normale livello di testosterone è compreso tra 300 e 1000 ng/dL.

Se si riscontrano bassi livelli di testosterone insieme a una sintomatologia che incide sulla qualità della vita, il medico può suggerire l’assunzione di testosterone.

Un basso livello di testosterone non richiede necessariamente un trattamento: se soffrite di questo disturbo, potreste decidere di voler prima consultare uno specialista (un urologo, un endocrinologo, o uno specialista delle disfunzioni ormonali) per valutare rischi e benefici di un’eventuale cura.

Il trattamento, oltre alle modifiche allo stile di vita, consiste nella somministrazione aggiuntiva di testosterone, che può apportare benefici a vari livelli (rafforzamento muscolare e osseo e una migliore prestanza sessuale); bisogna comunque tener conto che gli effetti della cura variano da persona a persona.

Medico lavora al laptop con stetoscopio e farmaci.

Esistono differenti modi di somministrazione dell’ormone:

  • iniezioni: il metodo più economico, ma il più doloroso; le dosi vanno somministrate periodicamente tra intervalli di minimo 7-massimo 22 giorni;
  • gel o cerotti: si applicano sulla pelle, che filtra l’ormone e lo rilascia del sangue, assicurando un livello costante di testosterone ogni giorno. Attenzione: la zona trattata non deve essere toccata da donne e bambini:
  • pillole: da sciogliersi in zona subgengivale. Possono comportare effetti collaterali come gengive sensibili o mal di testa.

In generale, però, durante l’assunzione di testosterone possono registrarsi alcuni disturbi o anomalie, come:

Nonostante siano ancora in corso studi sugli effetti dell’assunzione prolungata di testosterone, sembra esserci una correlazione tra questa e il cancro alla prostata. Pertanto, chi fa un regolare uso di testosterone deve sottoporsi a controlli regolari; lo screening è obbligatorio per gli over 50 e per gli over 40 che abbiano casi di cancro alla prostata in famiglia.

La terapia ormonale è, infatti, sconsigliata a chi già soffre di cancro alla prostata (o al seno), ma anche a chi manifesta problemi cardiaci o apnee notturne o a chi riscontra un elevato numero di globuli rossi nel sangue.

Ultimo aggiornamento – 13 Novembre, 2025

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