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Acne

Dermatologia
Acne

Cos’è l’acne

L'acne è una delle malattie dermatologiche più comuni; si tratta di una malattia infiammatoria a decorso cronico-recidivante e tendente all'autorisoluzione, caratterizzata da una specifica localizzazione: il follicolo pilo-sebaceo; clinicamente, la cui lesione è detta comedone, nelle sue due varianti chiuso e aperto (il cosiddetto punto bianco e punto nero).

L'acne si caratterizza altresì per la costante presenza di una incrementata secrezione di sebo e da una localizzazione topografica tipica (volto e terzo superiore del tronco) e con un abituale inizio in pubertà. 

L’acne sembra essere una malattia geneticamente determinata, scatenata da una numerosa serie di agenti eziologici che provocano la lesione cutanea attraverso la mediazione di numerosi meccanismi patogenetici.

L'acne di solito appare su:
  • viso
  • collo
  • torace e tronco
  • schiena
  • spalle.
Sono disponibili efficaci trattamenti, ma l'acne può essere persistente. I cosiddetti brufoli (comedoni, papule e pustole) guariscono lentamente ma, vengono spesso rimpiazzati da nuove eruzioni. 

A seconda della sua gravità, l'acne può causare stress emotivo e cicatrici sulla pelle; prima si inizia il trattamento, minore è il rischio di danni permanenti fisici ed emotivi.

Chi è più predisposto all'acne

L'acne è più comune tra gli adolescenti, con una prevalenza riportata dal 70 all’87%, con picco di incidenza per le femmine a 17-18 anni, e nei maschi a 19-21 anni Recenti ricerche hanno mostrato un progressivo aumento della prevalenza dai 12 ai 18 anni, con una risoluzione dopo i 30 anni. 

Sempre più spesso, sono riportati casi di insorgenza tardiva di acne anche dopo i 30 anni e forme persistenti dopo i 50 anni.

Acne tardiva

L'acne tardiva è una condizione patologica che interessa la cute in età adulta (e non più adolescenziale). Si manifesta prevalentemente nei soggetti di sesso femminile attraverso l'insorgenza di brufoli arrossati su viso, decolleté, schiena.

Può interessare anche persone che non hanno mai sofferto prima di acne nella loro vita, e interessa le fasce d'età comprese tra i 30 e i 35 anni e tra i 40 e i 45 anni. Tra le cause, il principale responsabile è il testosterone (o altri ormoni androgeni), che stimolano le ghiandole produttrici di sebo.

La comparsa dei brufoli riguarda per la maggior parte le aree di mento, guance, tronco e schiena. L'acne tardiva ha, generalmente, una comparsa abbastanza definita, detta "a collare": i brufoletti si dispongono infatti vicino alle orecchie, sulla mandibola, sulla gola e sul mento, e tendono a comparire nei giorni prima del ciclo.

Anche stress e ansia possono essere fattori scatenanti la comparsa dei foruncoli, ma non sono i soli responsabili del problema. Un altro fattore eziologico è la natura ereditaria del problema, che è la causa di acne tardiva nel 50% dei casi. 

Uno stile di vita poco salutare e una scarsità di sonno possono determinare o accentuare il problema. L'ovaio policistico è una condizione che può causare acne tardiva. L'aver interrotto dopo anni l'assunzione di pillole anticoncezionali ad alto dosaggio può anch'essa essere una causa del fenomeno.

Per la cura dell'acne tardiva, chiedete al vostro dermatologo, che a seconda della causa scatenante il problema, saprà consigliarvi i migliori rimedi per trattare o attenuare il problema.

Sintomi dell’acne

I segni dell'acne e sintomi variano a seconda della gravità della sua condizione:
  • punti bianchi o comedoni chiusi o microcisti: piccola formazione cistica rilevata di circa 1 mm di diametro, cupoliforme, biancastra, spesso localizzata al naso, alla fronte, al mento o alle guance
  • punti neri o comedoni aperti: piccolo rilievo di circa 1 mm centrato da una cavità (l’orifizio follicolare dilatato) piena di materiale corneo, di caratteristico colore nerastro; la sua compressione laterale determina la fuoriuscita di sottili filamenti untuosi e compatti di colorito bianco-giallastro con una estremità nerastra
  • papule rosse e infiammate: lesioni infiammatorie rilevate di circa 1-5 mm di diametro, a consistenza dura, talora dolenti, di colorito roseo-rosso che originano spesso dai comedoni chiusi; possono andare incontro a completo riassorbimento oppure evolvere in pustole
  • pustole (i cosiddetti brufoli): sono piccole raccolte purulente biancastre o bianco-giallastre alla sommità delle papule, spesso dolenti sia spontaneamente che alla palpazione; possono essere sia superficiali che profonde; durano mediamente circa 5-7 giorni regredendo con completa guarigione, preceduta spesso fa lesioni maculari
  • lesioni cistiche: sono lesioni cavitarie rare, rilevate, rotondeggianti, di grandi dimensioni (fino a vari cm), profonde, duro-elastiche e solitamente non dolenti; possono essere infiammate (rosso-cianotiche) o meno (roseo-giallastre)
  • gli esiti delle lesioni infiammatorie sono costituiti da macchie atrofiche, iperpigmentazioni e cicatrici
  • noduli solidi e dolorosi sotto la superficie della pelle: localizzati nel derma medio e profondo sono lesioni infiammatorie che evolvono spesso verso il rammollimento e si presentano come rilievi solidi circoscritti, cupoliformi, a consistenza duro-elastica, di colorito rosso-violaceo e di dimensioni superiori ai 5 mm. Dolenti alla palpazioni, hanno lunga durata, superiore ai due mesi.

Quando consultare un medico

Spesso, i rimedi casalinghi non funzionano o possono peggiorare la sintomatologia. Infatti, la Food and Drug Administration avverte che alcune popolari lozioni, acquistabili senza ricetta medica, detergenti e altri prodotti per la pelle possono causare reazioni infiammatorie e irritazioni alla pelle già provata dall’acne.

Pertanto, è sempre opportuno consultare un dermatologo che, dopo aver valutato la situazione, prescriverà trattamenti appropriati.

Cause dell’acne

Grossolanamente, possiamo dire che i seguenti sono i principali fattori che causano l'acne:
  • produzione di sebo
  • cellule morte della pelle
  • pori ostruiti
  • batteri
  • funghi.
Acne e brufoli

Quali zone del corpo possono essere colpite dall’acne

L'acne di solito appare su viso, collo, torace, schiena e spalle. Queste aree della cute hanno il maggior numero di ghiandole sebacee che, nel caso dell’acne, si infiammano.

Fattori che possono far peggiorare l'acne

I fattori che possono far peggiorare l'acne sono:
  • ormoni. Gli androgeni sono ormoni che aumentano durante la pubertà e contribuiscono ad una maggiore quantità di sebo prodotta dalle ghiandole sebacee. Anche i cambiamenti ormonali legati alla gravidanza e all'uso di contraccettivi orali possono influenzare la produzione di sebo, sia positivamente che negativamente
  • alcuni farmaci. Farmaci contenenti corticosteroidi, androgeni o sali di litio possono peggiorare l'acne
  • dieta. Sembrerebbe da alcuni studi che alcuni fattori dietetici, compresi i prodotti lattiero-caseari, alimenti ricchi di carboidrati, come pane, panini, e cibi grassi come le patatine fritte, possono scatenare l'acne. I pazienti con l'acne dovrebbero seguire restrizioni dietetiche specifiche
  • stress. Lo stress può peggiorare la condizione
  • cosmetici. I cosmetici non necessariamente contribuiscono a far peggiorare l'acne, tuttavia bisogna rimuovere bene il trucco affinché non ostruisca ulteriormente i pori.

Fattori di rischio per l'acne

I fattori di rischio per l'acne sono:
  • i cambiamenti ormonali
  • predisposizione genetica
  • utilizzo di sostanze grasse o oleose spalmate sul viso
  • stress

Trattamenti e farmaci per l'acne

I farmaci per il trattamento dell’acne agiscono sotto diversi fronti anche per evitare che sul viso rimangano cicatrici permanenti:
  • riducono la produzione di sebo
  • accelerano il ricambio cellulare
  • combattono le infezioni batteriche
  • riducono l'infiammazione, che aiuta a prevenire le cicatrici.
Il farmaco che il medico consiglia dipende dal tipo e dalla gravità dell’acne da trattare (vengono utilizzati sia farmaci ad uso topico che farmaci ad uso orale).

I farmaci ad uso topico più comuni per l'acne sono:
  • retinoidi, ovvero derivati ​​dalla vitamina A
  • antibiotici, per combattere le infezioni batteriche
  • gli antibiotici sono spesso combinati con il perossido di benzoile per ridurre la probabilità di sviluppare resistenza agli antibiotici.
I farmaci per via orale più utilizzati includono invece antibiotici, contraccettivi, agenti antiandrogeni e isotretinoina:
  • antibiotici. Per acne da moderata a grave, potrebbe essere necessario l’uso di antibiotici per via orale Le scelte per il trattamento di acne comprendono le tetracicline, come minociclina e doxiciclina
  • contraccettivi orali combinati. I contraccettivi orali combinati sono utili nel trattamento di acne nelle donne e ragazze adolescenti
  • agente anti-androgeni. Quando la terapia antibiotica non funziona, potrebbe essere utile utilizzare lo spironolattone per le donne e le ragazze adolescenti
  • Isotretinoina. Questo farmaco è riservato a soggetti con acne molto grave che non risponde ad altri trattamenti. L’isotretinoina orale è molto efficace. Ma a causa dei suoi potenziali effetti collaterali, i medici devono monitorare attentamente i pazienti trattati. I più gravi effetti collaterali comprendono la colite ulcerosa, un aumento del rischio di depressione e suicidio.
Esistono poi altri trattamenti dell’acne:
  • terapia della luce, sperimentata con successo, la terapia della luce uccide i batteri che causano l’infiammazione
  • peeling chimico. Prevede l’utilizzo di applicazioni ripetute di una soluzione chimica, come l'acido salicilico
  • iniezione di steroidi, prevalentemente in presenza delle lesioni nodulo-cistiche.

Trattamento delle cicatrici da acne

I più diffusi trattamenti delle cicatrici provocate dall'acne sono:
  • riempitivi dei tessuti molli, particolari filler come il collagene o grasso sotto la pelle
  • peeling chimici
  • dermoabrasione
  • laser resurfacing attraverso laser
  • chirurgia della pelle.
Dr. Giuseppe Hautmann Medico Chirurgo
Dr. Giuseppe Hautmann
dermatologopsicoterapeuta

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