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Bipolarismo

Psichiatria
Bipolarismo

Cos’è il bipolarismo

Il disturbo bipolare, noto anche come bipolarismo o psicosi maniaco-depressiva, è un disturbo dell'umore, caratterizzato da episodi di mania (o innalzamento dell'umore) e da episodi di depressione (ossia calo dell'umore), intervallati da periodi del tutto asintomatici (noti come normotimia).

Il bipolarismo costituisce una malattia mentale con incidenza sulla popolazione mondiale tra l’1 e il 2% e colpisce indistintamente sia gli uomini che le donne; generalmente, il primo episodio si verifica tra i 18 e i 30 anni, per poi ricorrere successivamente con sempre maggiore frequenza e forza invalidante. 

Tipi di disturbo bipolare

I tipi di disturbo bipolare più comuni e scientificamente accettati sono:

  • Disturbo bipolare di tipo I – Tale disturbo prevede l’alternanza, nell’arco della vita del soggetto, di episodi maniacali, ipomaniacali e depressivi. Tale diagnosi prevede la rilevazione nel paziente di almeno un episodio maniacale; il paziente presenta inoltre scarsa consapevolezza della malattia.
  • Disturbo bipolare di tipo II – La presenza in un soggetto di numerosi episodi ipomaniacali alternati da episodi depressivi (ma senza la presenza di episodi pienamente maniacali) potrebbe far propendere per una diagnosi di disturbo bipolare di tipo II. Il paziente, inoltre, presenta un maggior livello di consapevolezza del disturbo.
  • Disturbo ciclotimico o ciclotimia – Tale disturbo si compone di alternanza di episodi di depressione e ipomaniacali con elevatissima frequenza, che portano ad una sostanziale lunga e ininterrotta fase oscillatoria dell'umore pari ad almeno due anni.
 In base alla rapidità con cui si verificano le oscillazioni di umore, vi è un'altra classificazione dei disturbi bipolari:

  • Disturbo bipolare rapido – Sperimentano un disturbo bipolare rapido quei pazienti bipolari che vivono almeno 4 cicli per anno; ciascun ciclo risulta rapido quando ha una durata che va dai 3 ai 12 giorni.
  • Disturbo bipolare a ciclo misto –  La fase mista si verifica quando, durante un episodio maniacale o depressivo, si abbinano sintomi della fase contropolare: ovvero si ha la contemporanea presenza di entrambe. Ad esempio, durante una depressione, la motricità (invece che rallentare come da manuale) accelera, abbinandosi a irrequietezza, inquietudine, difficoltà ad addormentarsi; oppure c’è maggiore loquacità o logorrea. 
In base al tipo e alla durata della malattia, il paziente incontrerà problemi significativi in termini di adattatività: le oscillazioni del suo umore, cioè, saranno tali da provocare malfunzionamento sociale, relazionale e lavorativo del soggetto. 

Sintomi del bipolarismo

Un paziente con disturbo bipolare I presenta, oltre ai sintomi depressivi, almeno un episodio maniacale. I sintomi della mania devono durare almeno una settimana e devono comprendere almeno tre dei seguenti sintomi:

  • Umore espansivo
  • Irritabilità
  • Pensieri frenetici
  • Parlantina rapida
  • Bisogno di sonno diminuito
  • Convinzioni grandiose
  • Discorso tangenziale, che prevede cioè repentini salti di argomenti in argomenti che difficilmente sono correlati
  • Impulsività
  • Scarsa capacità di giudizio
  • Aumento delle attività focalizzate a un obiettivo (ad esempio, aumento del tempo lavorato o delle ore di studio)
  • Eccessiva partecipazione ad attività che possono portare a gravi conseguenze (come folli spese o rischiosi investimenti di capitale).
I sintomi dell'episodio maniacale agli esordi del disturbo bipolare tendono a includere scoppi d'ira e di rabbia, così come irritabilità, in contrasto con l'umore eccessivamente elevato ed espansivo osservato negli adulti.

L'adolescente con disturbo bipolare mostrerà più probabilmente sintomi di depressione ed episodi misti, con rapidi cambiamenti di umore

Nonostante le differenze nei sintomi del disturbo bipolare nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti, molti giovani a cui vengono diagnosticati alcuni tipi di disturbo bipolare prima dell'età adulta continuano ad avere questi sintomi crescendo.

Cause del disturbo bipolare

Per quanto riguarda le cause del disturbo bipolare, una domanda frequente riguarda l'ereditarietà. Come la maggior parte degli altri disturbi mentali, il bipolarismo non è trasmesso direttamente da una generazione all'altra geneticamente.

Studi sui gemelli identici hanno mostrato, ad esempio, che il gemello di una persona con disturbo bipolare non sempre sviluppa la malattia. Questo è importante perché i gemelli identici condividono tutti gli stessi geni. I risultati dello studio suggeriscono dunque che vi sono anche altri fattori oltre ai geni

È pertanto ragionevole supporre che le cause di tale disturbo siano il risultato di un gruppo complesso di fattori: genetici, psicologici, e ambientali.

Per quanto riguarda le cause psico-sociali, è stato determinato che lo stress contribuisce significativamente allo sviluppo della maggior parte delle malattie mentali, tra cui il disturbo bipolare. 

Per esempio, si pensa che le persone omosessuali e bisessuali sperimentino lotte emotive maggiori associate ai fattori di stress multipli sociali nell'affrontare le reazioni alla propria omosessualità o bisessualità nella società.

Diagnosi di bipolarismo

Come per qualsiasi diagnosi di salute mentale, non esiste alcun test che possa indicare definitivamente che una persona sia o meno affetta da disturbo bipolare.

Pertanto, gli operatori sanitari diagnosticano questo disturbo raccogliendo informazioni mediche, famigliari e di salute mentale. La visita medica comprende, di solito, i test di laboratorio per valutare la salute generale della persona e per esplorare se l'individuo ha una patologia medica che potrebbe presentare sintomi simili.

Nel fare domande sui sintomi di salute mentale, i medici spesso indagano se la persona soffre di depressione o presenta sintomi quali:
Gli operatori possono fornire questionari o test ai loro pazienti come strumenti di screening. Dal momento che alcuni dei sintomi possono ricorrere anche in altre malattie mentali, lo screening di salute mentale serve per determinare se l'individuo soffre di:
  • Disturbo bipolare
  • Disturbo d'ansia
  • Schizofrenia
  • Disturbo schizo-affettivo
  • Altri disturbi psicotici
  • Disturbi dovuti ad un abuso di sostanze
  • Disturbi della personalità
  • Disturbi comportamentali
Oltre a fornire un trattamento che sia appropriato per la diagnosi, è importante determinare la presenza di malattie mentali che possono co-verificarsi con il disturbo bipolare, per evitare esiti negativi.

Cure per il disturbo bipolare

Il trattamento del disturbo bipolare prevede un'azione congiunta di farmaci e psicoterapia; la terapia farmacologica prescritta dallo specialista tende ad alleviare i sintomi già esistenti di mania o depressione ed evitare che i sintomi ritornino. I farmaci impiegati appartengono al gruppo dei neurolettici, e sono noti per avere la capacità di agire velocemente rispetto a molti altri psicofarmaci; per questo gruppo di farmaci, gli effetti collaterali che si verificano più spesso includono sonnolenza, vertigini e aumento dell'appetito.

I farmaci antidepressivi sono anch'essi molto utilizzati nel trattamento medico per alleviare i sintomi depressivi del disturbo bipolare.

La psicoterapia gioca un ruolo importante nell'aiutare gli individui affetti da disturbo bipolare. Anche se i farmaci risultano essenziali per il trattamento di questo disturbo, l'associazione di un trattamento psicoterapeutico può essere molto utile per i molti complessi problemi sociali e psicologici che possono svolgere un ruolo importante nel modo in cui una persona con questa patologia riesce a funzionare sul lavoro, a casa e nelle proprie relazioni.

Poiché circa il 60% delle persone con disturbo bipolare assume meno del 30% dei farmaci prescritti, qualunque sostegno che possa promuovere il rispetto della cura o la salute degli individui è prezioso.

Le psicoterapie per il trattamento del disturbo bipolare comprendono:

  • Terapia familiare focalizzata – Implica l'educazione dei familiari alla patologia. 
  • Psico-educazione – Prevede l'educazione della persona con bipolarismo e dei suoi familiari sui sintomi depressivi e maniacali della patologia.
  • Terapia cognitiva – Il professionista della salute mentale lavora per aiutare la persona affetta da bipolarismo a identificare, sfidare e diminuire il pensiero negativo.
  • Terapia interpersonale – Identificazione e gestione dei problemi che coloro che soffrono di bipolarismo possono avere nei rapporti con gli altri.
  • Terapia del ritmo sociale – Favorisce la stabilità dei cicli di sonno-veglia, con l'obiettivo di prevenire o alleviare i disturbi del sonno spesso associati con questa malattia.
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Dr.ssa Flavia Panunzio Psicologo
Dr.ssa Flavia Panunzio
psicologo

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