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Tisane: effetti collaterali e controindicazioni

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 06 Marzo, 2024

Teiera trasparente contenente un infuso

Le tisane, prodotte da ingredienti naturali come erbe medicinali, piante e spezie, frutti e altri componenti vegetali, possono essere la fonte di numerosi benefici per la salute, associate a proprietà digestive, drenanti, lassative, calmanti, etc. 

Tuttavia, come in tanti altri casi, è importante mantenerne un consumo moderato perché il superamento del dosaggio consigliato può avere controindicazioni e causare effetti collaterali indesiderati, se consumate in eccesso o se contenenti determinate erbe.

Vediamo quali effetti collaterali e controindicazioni potrebbero derivare dall'uso eccessivo di queste bevande note per i loro effetti benefici.

Cos'è la tisana

Il termine "tisana" deriva dalla parola greca 'ptisánē', originariamente riferendosi a un decotto di orzo, non specificamente a un "infuso di erbe"

La pratica dell'erboristeria e la preparazione di tisane hanno origini molto antiche e continuano a essere praticate in diverse culture in tutto il mondo.

La tisana, nel contesto moderno, è un infuso o un decotto realizzato facendo bollire per alcuni minuti in acqua una miscela di diverse piante, che possono essere medicinali, aromatiche o entrambe, selezionate per le loro proprietà terapeutiche, nutritive o per il loro aroma piacevole.

Il metodo di preparazione della tisana può variare: in genere si utilizzano infusi per le parti meno resistenti delle piante, come foglie o fiori, e decotti per le parti più dure, come radici o cortecce. 


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In genere, la tisana contiene tre elementi diversi, ovvero la base (anche chiamata remedium cardinale). Le piante cardinali sono quelle con le principali proprietà curative; i rimedi ausiliari (remedium adjuvants) che migliorano l'assorbimento del remedium cardinale, e le piante correttive (remedium costituens) che migliorano il mix vegetale dal punto di vista aromatico e olfattivo.

Le piante usate sono accuratamente selezionate e preparate dall'erborista. La tisana può essere formata utilizzando fino a un massimo di sei piante officiali, le quali vengono sminuzzate in piccoli pezzi e poi lasciate in infusione in acqua bollente per circa cinque minuti.

Effetti collaterali e controindicazioni delle tisane

Tra gli effetti collaterali è possibile riscontrare un'interferenza con l'assorbimento di ferro, ansia e irrequietezza, bruciori di stomacoreflusso gastrico, mal di testa, nausea, disturbi del sonno. Alcune tisane possono avere effetti tossici e allergenici.

Bere tisane fa male in alcune circostanze, ma è soprattutto il consumo eccessivo di tisane che può causare una serie di effetti collaterali indesiderati, tra questi:

  • disturbi gastrointestinali: eccessive quantità di tisane possono portare a nausea, diarrea, crampi addominali e altri problemi digestivi;
  • effetti sul sistema nervoso: alcune erbe e piante possono avere effetti stimolanti sul sistema nervoso, causando nervosismo, ansia, insonnia e agitazione, se consumate in eccesso;
  • interferenza con farmaci: alcune tisane a base di erbe o piante possono interferire con i farmaci. Per questa ragione si consiglia di consultare uno specialista prima di iniziare un consumo regolare;
  • reazioni allergiche: possono manifestarsi reazioni allergiche a specifiche erbe presenti nelle tisane;
  • effetti sul sistema cardiovascolare: tisane a base di liquirizia possono alterare la pressione sanguigna;
  • effetti diuretici e stimolanti della tiroide: a causa dei loro ingredienti attivi alcune tisane come quelle contenenti fucus (che contiene iodio) possono essere diuretiche e stimolare anche la tiroide, dunque sconsigliate per le persone affette da ipertiroidismo;
  • problemi renali: alcune erbe possono avere un effetto diuretico, aumentando la produzione di urina. Un consumo eccessivo di tisane diuretiche può mettere sotto stress i reni e causare disidratazione;
  • interferenze con la gravidanza e l'allattamento: alcune erbe o piante contenute nelle tisane possono essere controindicate durante la gravidanza e l'allattamento. È importante rivolgersi a un medico prima di consumare tisane se si è in queste fasi della vita;
  • effetti sulla coagulazione del sangue: alcune erbe o piante possono influenzare la coagulazione del sangue. Un consumo eccessivo può aumentare il rischio di sanguinamento o interferire con farmaci anticoagulanti.

Quante tisane al giorno si possono bere?

Il numero di tisane che si possono bere al giorno dipende da diversi fattori. 

L'ideale sarebbe non andare oltre le 2-3 tazze al giorno, ma poi in realtà sarebbe il caso di analizzare la situazione sotto vari punti di vista. 

Oltre alle condizioni cliniche sottostanti e alle terapie farmacologiche in corso, ci sono altri aspetti da considerare come la composizione chimica delle tisane, lo stato di gravidanza e l'allattamento.

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Alcune erbe possono avere effetti collaterali o interagire con farmaci specifici, quindi è importante consultare un esperto o un medico per determinare la quantità di tisane da consumare. 

Inoltre, quelle contenenti erbe stimolanti come il tè verde o il tè nero possono influire sul sonno se consumate in grandi quantità, quindi è consigliabile limitarne l'assunzione durante la sera.

Le donne in gravidanza o in fase di allattamento dovrebbero prestare particolare attenzione alle tisane che consumano. Alcune erbe possono essere controindicate durante in questa fase della vita o possono influenzare la produzione di latte materno.

Consigli per un consumo sicuro delle tisane

Esistono tante tisane con diverse proprietà. Tra le più apprezzate, quelle con effetto drenante per eliminare il gonfiore, le tisane lassative contro la stitichezza, le tisane anticellulite, le tisane per abbassare il colesterolo, le tisane per la cistite.

Per beneficiarne senza rischiare effetti collaterali, è importante tenere a mente che sebbene le tisane siano preparate utilizzando ingredienti naturali, contengono pur sempre principi attivi che possono avere effetti sul nostro corpo

Ecco perché è essenziale prestare attenzione alle dosi e alle modalità di preparazione per evitare intossicazioni o altri effetti indesiderati.

Ecco alcuni suggerimenti per un consumo sicuro delle tisane:

  • seguire le istruzioni: è bene leggere attentamente le istruzioni sulla confezione della tisana o seguire le indicazioni di un esperto di erboristeria per quanto riguarda la quantità di erbe da utilizzare e il tempo di infusione. Seguire correttamente le istruzioni può aiutare a evitare dosi eccessive o tempi di infusione troppo lunghi;
  • conoscere le controindicazioni: alcune erbe possono interagire con farmaci o avere controindicazioni per determinate condizioni mediche. Anche in questo caso è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto di erboristeria prima di consumare tisane, soprattutto se si è in terapia farmacologica, se si hanno problemi di salute specifici o se si soffre di allergie;
  • evitare l'abuso: anche se le tisane sono considerate sicure, è importante evitare l'abuso o il consumo eccessivo. Bere tisane in quantità ragionevoli e non superare le dosi consigliate può contribuire a prevenire eventuali effetti indesiderati;
  • prestare attenzione alle reazioni: ogni individuo può reagire in modo diverso alle tisane. Se si nota qualsiasi reazione avversa, come allergie, disturbi gastrointestinali o altri sintomi, è consigliabile interrompere l'uso e consultare un medico.
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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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