Altiazem 120 mg compresse rilascio prolungato 24 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
ALTIAZEM 60 mg compresse, ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato, ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato : • Trattamento dell’angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (angina di Prinzmetal). • Trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato. ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile : Protezione del miocardio in corso di ischemia acuta da spasmo coronarico o da occlusione coronarica non funzionale. Protezione del miocardio in corso di chirurgia cardiaca in circolazione extracorporea. Tachicardia giunzionale parossistica. Fibrillazione e flutters atriali rapidi.
2. Posologia
ALTIAZEM 60 mg compresse : Angina pectoris : 1 compressa tre volte al giorno, ad intervalli regolari. Se necessario, la dose potrà essere aumentata fino a due compresse tre volte al giorno in base al parere del Medico. Ipertensione : Da mezza ad una compressa tre volte al giorno. Nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale od epatica o che necessitano di due farmaci anti–ipertensivi la dose iniziale sarà di mezza compressa tre volte al giorno. ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato : Angina pectoris e ipertensione : Una compressa ogni dodici ore. ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato : Angina pectoris e ipertensione : La dose è di una capsula al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità, dopo aver iniziato la terapia con dosaggi più bassi di diltiazem. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che necessitano di due farmaci anti–ipertensivi, occorre iniziare con dosaggi più bassi. L’ora di assunzione nel corso della giornata è indifferente, ma deve rimanere costante per lo stesso paziente; l’ideale è l’assunzione prima o durante un pasto.Le capsule e le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un pò di liquido. ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato e ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate per la terapia di mantenimento. ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile : Ischemia acuta del miocardio : 0,15 mg/kg per via endovenosa diretta (in 1–2 minuti). In caso di necessità il trattamento può essere seguito da infusione endovenosa continua a velocità costante. In questo caso la posologia massima sarà di 10 mg/h per 24 ore. La somministrazione dovrà essere condotta sotto controllo elettrocardiografico continuo e diluendo il prodotto in soluzione fisiologica o glucosata al 5%. In ogni caso non dovrà essere superata la dose totale di 240 mg di diltiazem al giorno. Chirurgia cardiaca in circolazione extracorporea : Aggiungere da 0,05 a 0,2 mg/kg (dose totale) alle soluzioni comunemente usate in cardioplegia. La dose consigliata è di 0,1 mg/kg, somministrata come infusione endovenosa a velocità costante a partire da 30 minuti prima dell’induzione dell’anestesia. Il trattamento deve proseguire durante il periodo post–operatorio, in particolare quando il paziente riprende i sensi e ritorna alla temperatura normale. Nel caso di bypass delle arterie coronarie, l’infusione va mantenuta per almeno 24 ore dopo l’interruzione della circolazione extra–corporea. Il trattamento endovenoso dovrebbe essere mantenuto finchè non si può riprendere la precedente terapia antianginosa. Tachicardia giunzionale : Da 0,25 a 0,30 mg/kg per via endovenosa diretta (in 1–2 minuti). Fibrillazione e flutters atriali rapidi : Una dose da 0,25 a 0,30 mg/kg per via endovenosa diretta (in 1–2 minuti) è spesso sufficiente per rallentare la frequenza cardiaca al di sotto di 100 battiti/minuto. Per la continuazione della terapia oltre le 24 ore si raccomanda di usare la forma orale. Popolazioni speciali : Età pediatrica Non sono state accertate la sicurezza di impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini. Pazienti Anziani Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4.).
3. Controindicazioni
Per le formulazioni orali : • Ipersensibilità al diltiazem o a uno qualsiasi degli eccipienti • Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg) • Infarto miocardico acuto con congestione polmonare • Sindrome del nodo del seno, disturbi della conduzione (blocco seno–atriale, blocco atrio ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker ventricolare funzionante), bradicardia grave (meno di 40 bpm) • Insufficienza cardiaca congestizia • Insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare • Associazione con amiodarone e dantrolene (infusione) (vedere paragrafo 4.5.) • Gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in età fertile (vedere paragrafo 4.6.) • Generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2.) · Combinazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5) Per la formulazione iniettabile : • Ipersensibilità al diltiazem o a uno qualsiasi degli eccipienti • Disfunzioni sinusali senza pacemaker funzionante • Blocco atrio–ventricolare di secondo o terzo grado senza pacemaker ventricolare funzionante • Fibrillazione atriale o flutter con sindrome da pre–eccitazione ventricolare, in particolare quando il periodo refrattario della via accessoria è breve • Bradicardia grave • Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg), associata a ipovolemia e/o a insufficienza cardiaca • Tachicardia ventricolare a complessi larghi (QRS ≥ 0,12 sec.) • Shock cardiogeno • Insufficienza cardiaca congestizia • Insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare • Associazione con amiodarone e dantrolene (vedere paragrafo 4.5.) • Gravidanza accertata o presunta, allattamento, donne in età fertile (vedere paragrafo 4.6.) • Generalmente controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2.) • Combinazione con ivabradina (vedere paragrafo 4.5) Diltiazem e.v. non deve essere somministrato a pazienti con un bypass accessorio (sindrome Wolf–Parkinson–White o sindrome del PR corto) e che sviluppano fibrillazione o flutter atriale.
4. Avvertenze
Non sono state accertate la sicurezza d’impiego e l’efficacia nei bambini. L’uso di diltiazem non è raccomandato nei bambini (vedere paragrafo 4.3.). Per le formulazioni orali : È necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio–ventricolare di primo grado evidenziato da ECG (rischio di esacerbazione e raramente di blocco completo). Durante il trattamento è opportuno eseguire periodici controlli della funzione epatica e renale. Negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica si può osservare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem. La somministrazione concomitante di altri antiipertensivi può potenziare l’effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, può essere necessaria una modifica della posologia. Le controindicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all’inizio del trattamento. La brusca interruzione del trattamento può essere associata ad un peggioramento dell’angina. I calcioantagonisti, come diltiazem, possono essere associati a cambiamenti dell’umore, inclusa depressione. Come altri calcioantagonisti, diltiazem ha un effetto inibitore sulla motilità intestinale. Pertanto deve essere utilizzato con cautela in pazienti a rischio di sviluppare un blocco intestinale. Nelle feci dei pazienti possono essere presenti residui delle formulazioni a rilascio prolungato; tuttavia questo fatto non ha rilevanza clinica. In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio. Poiché le formulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocità di dissoluzione differenti, è improbabile che abbiano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un’altra. Le compresse di ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato sono rivestite da una membrana polimerica insolubile che permette il rilascio controllato del principio attivo; tale membrana non viene modificata dal passaggio nel tratto gastrointestinale, il suo eventuale ritrovamento nelle feci non è quindi da interpretarsi come un segno di non efficacia del prodotto.ALTIAZEM 60 mg compresse contiene lattosio, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale. ALTIAZEM 60 mg compresse contiene olio di ricino idrogenato pertanto può causare disturbi gastrici e diarrea. ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato contiene saccarosio, quindi se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale. Per la formulazione iniettabile : Si raccomanda di utilizzare ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile in ambiente ospedaliero; questa raccomandazione è da ritenersi obbligatoria per quanto riguarda l’uso perfusionale. La formulazione iniettabile di diltiazem va impiegata con cautela nei pazienti con blocco atrio–ventricolare di primo grado. In caso di cardiomegalia o di insufficienza cardiaca o ipotensione (quando non associata con ipovolemia e/o con insufficienza cardiaca) il trattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero. La formulazione iniettabile non è raccomandata nei casi di grave bradicardia, a meno che il beneficio non superi il rischio. In ogni caso il paziente deve venire strettamente monitorato. Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale o epatica: non sono disponibili informazioni sull’uso di diltiazem iniettabile in tali pazienti. Comunque è possibile un aumento del livelli plasmatici di diltiazem in tali pazienti, dopo somministrazione orale. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci antipertensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela è richiesta all’inizio del trattamento. In caso di anestesia generale, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilità, della conduttività e dell’automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati dai farmaci bloccanti i canali del calcio. Durante l’anestesia, in relazione all’effetto ipotensivo del diltiazem, l’uso contemporaneo dei nitrati richiede cautela. Se anestetici alogenati e diltiazem vengono utilizzati contemporaneamente, la dose di diltiazem deve essere adattata alla risposta emodinamica. Nei pazienti trattati contemporaneamente con diltiazem e curaro durante l’anestesia, si può osservare una riduzione della velocità di decurarizzazione.
5. Interazioni
Associazioni controindicate Per tutte le formulazioni : DANTROLENE (infusione) Quando verapamil e dantrolene vengono somministrati per via endovenosa contemporaneamente nell’animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale. L’associazione di un calcio–antagonista e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa (vedere paragrafo 4.3.). AMIODARONE Diltiazem è controindicato in pazienti che ricevono amiodarone (rischio di bradicardia e blocco atrioventricolare) (vedere paragrafo 4.3.). IVABRADINA L’uso concomitante con ivabradina è controindicato a causa dell’effetto bradicardizzante addizionale di diltiazem rispetto a ivabradina (vedere paragrafo 4.3). Associazioni che richiedono cautela Per tutte le formulazioni : ANTIIPERTENSIVI: aumento dell’effetto ipotensivo, in particolare degli alfa–antagonisti. L’associazione di diltiazem con un alfa–antagonista richiede una stretta sorveglianza della pressione arteriosa. BETA–BLOCCANTI: possibilità di disturbi del ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno–atriale e atrio–ventricolare, scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni non devono essere impiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all’inizio del trattamento. GLICOSIDI CARDIOATTIVI: aumento della concentrazione plasmatica di digossina; aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e se vengono impiegate dosi elevate. Gli effetti elettrofisiologici del diltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio–ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale. ANTIARITMICI: Poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co–prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell’aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo. Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica. NITRODERIVATI: aumento dell’effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deve essere effettuata a dosi gradualmente crescenti. CICLOSPORINA: aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera. Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalità renale, misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione. CARBAMAZEPINA: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera. Si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, se necessario. FENITOINA: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l’effetto del diltiazem. ANTIDEPRESSIVI: aumento della concentrazione plasmatica dell’imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici. ANTIPSICOTICI: aumento dell’effetto ipotensivo. TEOFILLINA: aumento dei livelli ematici di teofillina libera. ANTI–H2 (cimetidina, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem. I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci anti–H2. Può essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. RIFAMPICINA: rischio di riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l’inizio del trattamento con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento con rifampicina. LITIO: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio. ANESTETICI: vedere paragrafo 4.4 Associazioni da considerare con attenzione Per tutte le formulazioni : A causa dei potenziali effetti additivi, sono necessari cautela e attenta titolazione in pazienti che ricevono diltiazem insieme ad altri farmaci che modificano la contrattilità o la conduzione cardiaca. Diltiazem è metabolizzato dal CYP3A4. È stato documentato un aumento moderato (meno di 2 volte) delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem in caso di co–somministrazione con un più potente inibitore del CYP3A4. Diltiazem è anche un inibitore dell’isoforma CYP3A4. La co–somministrazione con altri substrati del CYP3A4 può risultare in un aumento delle concentrazioni plasmatiche di uno dei due farmaci co–somministrati. La co–somministrazione di diltiazem con un induttore del CYP3A4 può risultare in una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem. BENZODIAZEPINE (midazolam, triazolam): Diltiazem aumenta significativamente le concentrazioni plasmatiche di midazolam e triazolam e ne aumenta l’emivita plasmatica. È necessaria particolare cautela quando si prescrivono benzodiazepine a breve durata d’azione metabolizzate dal CYP3A4 in pazienti che assumono diltiazem. CORTICOSTEROIDI (metilprednisolone): Inibizione del metabolismo del metilprednisolone (CYP3A4) e inibizione della glicoproteina P. I pazienti devono essere monitorati quando si inizia un trattamento con metilprednisolone. Può essere necessario modificare la dose di metilprednisolone. STATINE: Diltiazem è un inibitore del CYP3A4 ed è stato visto che aumenta significativamente l’AUC di alcune statine. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi conseguente alle statine metabolizzate dal CYP3A4 può essere aumentato dall’uso concomitante di diltiazem. Se possibile, con diltiazem dovrebbe essere utilizzata una statina non metabolizzata dal CYP3A4, altrimenti è richiesto uno stretto monitoraggio di segni e sintomi di una potenziale tossicità della statina.
6. Effetti indesiderati
La frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito è definita attraverso la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per Sistemi e Organi Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico       Epistassi Leucopenia Trombocitopenia allungamento del tempo di emorragia
Disturbi psichiatrici     Nervosismo, insonnia Amnesia, depressione, cambiamento della personalità, allucinazioni, sonnolenza   Cambiamenti dell’umore (inclusa depressione)
Patologie del sistema nervoso   Cefalea, capogiri   Parestesie, tinnito, tremore   Sindrome extrapiramidale (disturbi dell’andatura), vertigini
Patologie cardiache   Blocco atrio–ventricolare (di primo, secondo o terzo grado; blocco di branca), palpitazioni Bradicardia Aritmia, asistolia, sincope, angina   Blocco seno–atriale, insufficienza cardiaca congestizia, anomalie elettrocardiografiche. In caso di somministrazione endovenosa o per infusione: ipotensione scarsamente tollerata, bradicardia o blocco atrioventricolare a livello nodo
Patologie vascolari   Vampate di calore Ipotensione ortostatica     Vasculiti (inclusa vasculite leucocitoclastica), edema (soprattutto agli arti inferiori)
Patologie gastrointestinali   Stipsi, dispepsia, dolore gastrico, nausea Vomito, diarrea Secchezza della bocca, alterazione del gusto, dolori addominali   Iperplasia gengivale
Patologie epatobiliari     Aumento degli enzimi epatici (AST, ALT, LDH, ALP)     Epatiti
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eritema   Orticaria, prurito, eritema generalizzato (caratterizzato da vasculite leucocito clastica), petecchie   Fotosensibilità (inclusa cheratosi lichenoide nelle aree cutanee esposte al sole), angioedema, eruzione, eritema multiforme (inclusa sindrome di Steven–Johnson’s e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell), sudorazione, dermatite esfoliativa, dermatite esantematica pustolare generalizzata acuta, occasionalmente eritema desquamativo con o senza febbre.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella       Impotenza   Ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema periferico Malessere       Astenia
Patologie dell’occhio       Ambliopia, irritazione oculare    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche       Dispnea    
Patologie renali e urinarie       Nicturia, poliuria Nefrite interstiziale  
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo       Dolore osteoarticolare    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione       Anoressia, aumento ponderale    
Esami diagnostici       Aumento dell’enzima creatininfosfochinasi   Iperglicemia
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’uso del diltiazem è controindicato in gravidanza.Il diltiazem ha mostrato tossicità riproduttiva in alcune specie animali (ratto, topo, coniglio). Nell’uomo sono disponibili, ad oggi, dati molto limitati sull’uso del diltiazem in gravidanza. In donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale. Allattamento Poiché il diltiazem viene escreto nel latte materno, l’allattamento durante l’assunzione di questo medicinale deve essere evitato. Se l’utilizzo di Altiazem è considerato clinicamente essenziale, deve essere utilizzato un metodo alternativo per nutrire il bambino.
8. Conservazione
ALTIAZEM 60 mg compresse : Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato :Conservare a temperatura non superiore a 25° C. ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato : Conservare a temperatura non superiore a 30° C. ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso : Dopo aver sciolto la polvere liofilizzata, il contenuto del flacone deve essere utilizzato entro 24 ore.
9. Principio attivo
ALTIAZEM 60 mg compresse Ogni compressa contiene: Principio attivo : diltiazem cloridrato 60 mg. Eccipienti : lattosio, olio di ricino idrogenato. ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene: Principio attivo : diltiazem cloridrato 120 mg. Eccipienti : saccarosio. ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato Ogni capsula contiene una miscela di microgranuli a rilascio immediato e a rilascio prolungato Ogni capsula contiene: Principio attivo: diltiazem cloridrato 300 mg. ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso Ogni flacone contiene: Principio attivo: diltiazem cloridrato 50 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
ALTIAZEM 60 mg compresse : lattosio, olio di ricino idrogenato, macrogol 6000, magnesio stearato. ALTIAZEM 120 mg compresse a rilascio prolungato :Nucleo: citrato monosodico, saccarosio, povidone, magnesio stearato, macrogol 6000; Rivestimento: saccarosio, polimero di rivestimento, acetiltributilcitrato, olio di ricino polimerizzato, sodio bicarbonato, etilvanillina, titanio diossido (E171). ALTIAZEM 300 mg capsule rigide a rilascio prolungato : cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, copolimero acrilico e metacrilico esteri, etilcellulosa, monogliceridi diacetilati, magnesio stearato. Composizione della capsula: gelatina, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172). ALTIAZEM 50 mg/5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso : mannite. La fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Gli effetti clinici del sovradosaggio acuto possono includere grave ipotensione, fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrioventricolare. Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consisterà in lavanda gastrica e diuresi osmotica. I disturbi dell’automaticità e della conduzione possono essere risolti con una induzione elettrosistolica temporanea. I trattamenti farmacologici consigliati sono: atropina, agenti vasopressori quali l’adrenalina, agenti inotropi, glucagone e calcio gluconato per infusione.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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