Amlodipina Bluefish 10 mg compresse 14 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Ipertensione Angina pectoris stabile cronica Angina vasospastica (di Prinzmetal)
2. Posologia
Posologia Adulti Sia per l’ipertensione che per l’angina la dose abituale iniziale consigliata è di 5 mg di Amlodipina Bluefish una volta al giorno, che può essere aumentata fino a una dose massima di 10 mg in funzione della risposta individuale del paziente. Nei pazienti ipertesi, Amlodipina Bluefish è stata usata in associazione con un diuretico tiazidico, un alfa bloccante, un beta bloccante o un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina. Per l’angina, Amlodipina Bluefish può essere impiegata sia in monoterapia o in associazione con altri medicinali antianginosi nei pazienti con angina refrattaria ai nitrati e/o ad adeguate dosi di beta bloccanti. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di Amlodipina Bluefish in caso di somministrazione concomitante di diuretici tiazidici, beta bloccanti ed inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina. Popolazioni speciali Anziani A dosaggi simili, Amlodipina Bluefish risulta ugualmente ben tollerata sia nei pazienti anziani che nei pazienti più giovani. Si raccomandano quindi normali regimi posologici nell’anziano, tuttavia l’aumento del dosaggio deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione della funzionalità epatica Non sono state stabilite raccomandazioni riguardanti la posologia per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata; pertanto, la scelta del dosaggio deve essere effettuata con cautela, utilizzando la dose minima disponibile nell’intervallo di dosaggio (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La farmacocinetica dell’amlodipina non è stata studiata in presenza di funzionalità epatica gravemente compromessa. Il trattamento con amlodipina deve quindi essere iniziato con la dose più bassa e titolato lentamente nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica. Compromissione della funzionalità renale Le variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina non sono correlate con il grado di compromissione renale, pertanto si raccomanda l’impiego del normale dosaggio. L’amlodipina non è dializzabile. Popolazione pediatrica Bambini ed adolescenti ipertesi di età compresa tra 6 e 17 anni La dose orale antiipertensiva raccomandata nei pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e 17 anni è 2,5 mg una volta al giorno come dose iniziale, da aumentare eventualmente a 5 mg una volta al giorno nel caso in cui il controllo pressorio non venga raggiunto dopo 4 settimane. Dosi superiori a 5 mg al giorno non sono state valutate nei pazienti pediatrici (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Dosi di amlodipina da 2,5mg non sono ottenibili con questo prodotto medicinale. Bambini di età inferiore a 6 anni Non sono disponibili dati. Modo di somministrazione Compresse per uso orale
3. Controindicazioni
L’amlodipina è controindicata nei pazienti con: • ipersensibilità ai derivati diidropiridinici, all’amlodipina o ad uno qualsiasi degli eccipienti • grave ipotensione • shock (compreso shock cardiogeno) • ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro (per es. stenosi aortica di grado elevato) • insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto
4. Avvertenze
La sicurezza e l’efficacia di amlodipina nella crisi ipertensiva non sono state stabilite. Uso nei pazienti con insufficienza cardiaca I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela. In uno studio a lungo termine controllato con placebo condotto in pazienti con grave insufficienza cardiaca (classe NYHA III e IV) si è osservato che l’incidenza di edema polmonare era superiore nel gruppo trattato con amlodipina rispetto al gruppo trattato con placebo (vedere paragrafo 5.1). I calcio antagonisti, inclusa l’amlodipina, devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poichè possono aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e la mortalità. Uso nei pazienti con compromissione della funzione epatica L’emivita dell’amlodipina è prolungata ed i valori di AUC sono superiori nei pazienti con funzione epatica compromessa; non sono state stabilite raccomandazioni per il dosaggio. Pertanto il trattamento con amlodipina deve essere iniziato con la più bassa dose disponibile nell’intervallo di dosaggio, esercitando particolare cautela sia all’inizio del trattamento sia quando si procede all’aumento della dose. I pazienti con grave compromissione della funzione epatica possono richiedere una lenta titolazione della dose ed un attento monitoraggio. Uso nei pazienti anziani Nei pazienti anziani l’incremento del dosaggio deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Uso nei pazienti con insufficienza renale In questi pazienti l’amlodipina può essere utilizzata alle dosi abituali. Le variazioni delle concentrazioni plasmatiche di amlodipina non sono correlate al grado di compromissione renale. Amlodipina non è dializzabile.
5. Interazioni
Effetti di altri medicinali sull’amlodipina Inibitori del CYP3A4: L’uso concomitante di amlodipina con inibitori forti o moderati del CYP3A4 (inibitori della proteasi, antifungini azolici, macrolidi come eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) possono aumentare in maniera significativa l’esposizione all’amlodipina portando ad un aumento del rischio di ipotensione. Il significato clinico di queste variazioni farmacocinetiche può essere più pronunciato negli anziani. Pertanto può rendersi necessario un monitoraggio clinico ed un adeguamento della dose. Induttori del CYP3A4: Al momento della somministrazione concomitante di induttori noti del CYP3A4, la concentrazione plasmatica di amlodipina può variare. Pertanto, deve essere monitorata la pressione sanguigna e deve essere valutato un possibile aggiustamento della dose sia durante sia dopo la somministrazione di farmaci concomitanti, in particolare con forti induttori del CYP3A4 (ad es. rifampicina, Hypericum perforatum). La somministrazione di amlodipina con pompelmo o succo di pompelmo non è raccomandata, a causa del possibile aumento della biodisponibilità in alcuni pazienti, con conseguente potenziamento degli effetti ipotensivi. Dantrolene (infusione): Negli animali, dopo somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa, sono stati osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare, in associazione ad iperkaliemia. A causa del rischio di iperkaliemia, si raccomanda di evitare la somministrazione concomitante di calcio antagonisti, come l’amlodipina, nei pazienti predisposti ad ipertermia maligna e nel trattamento dell’ipertermia maligna. Effetti dell’amlodipina sugli altri medicinali Gli effetti di amlodipina sulla diminuzione della pressione arteriosa si sommano agli effetti della diminuzione della pressione esercitata da altri farmaci con proprietà antiipertensive. Tacrolimus Esiste il rischio di aumento dei livelli ematici di tacrolimus in caso di somministrazione concomitante con amlodipina, ma il meccanismo farmacocinetico di questa interazione non è completamente chiaro. Per evitare la tossicità di tacrolimus, la somministrazione di amlodipina ad un paziente trattato con tacrolimus necessita di un monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus e di un aggiustamento della dose di tacrolimus quando appropriato. Ciclosporine Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o altre popolazioni, ad accezione dei pazienti sottoposti a trapianto di rene, nei quali sono stati osservati incrementi variabili della concentrazione di valle (media 0%-40%) di ciclosporina. Occorre prendere in considerazione il monitoraggio dei livelli di ciclosporina nei pazienti sottoposti a trapianto di rene che assumono amlodipina, e ridurre la dose di ciclosporina se necessario. Simvastatina: La co-somministrazione di dosi multiple da 10 mg di amlodipina con 80 mg di simvastatina ha prodotto un aumento del 77% dell’esposizione alla simvastatina rispetto alla simvastatina in monoterapia. Nei pazienti in trattamento con amlodipina la dose di simvastatina deve essere limitata a 20 mg al giorno. In studi clinici di interazione l’amlodipina non ha influenzato le proprietà farmacocinetiche di atorvastatina, digossina o warfarin.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il trattamento sono state sonnolenza, capogiri, cefalea, palpitazioni, arrossamento, dolore addominale, nausea, gonfiore alle caviglie, edema ed affaticamento. Elenco in forma tabellare delle reazioni avverse Durante il trattamento con amlodipina sono state osservate e riportate le seguenti reazioni avverse con le frequenze elencate di seguito: Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, ≤1/100); raro (≥1/10.000, ≤1/1.000); molto raro (≤1/10.000); non noto (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Leucocitopenia, trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Molto raro Reazioni allergiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro Iperglicemia
Disturbi psichiatrici Non comune Insonnia, cambiamenti dell’umore (compresa ansia), depressione
Raro Confusione
Patologie del sistema nervoso Comune Sonnolenza, capogiri, cefalea (specialmente all’inizio del trattamento)
Non comune Tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia
Molto raro Ipertonia, neuropatia periferica
Non noto Disordini extrapiramidali
Patologie dell’occhio Non comune Disturbi visivi (inclusa diplopia)
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito
Patologie cardiache Comune Palpitazioni
Molto raro Infarto miocardico, aritmia (incluse bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale)
Patologie vascolari Comune Arrossamento
Non comune Ipotensione
Molto raro Vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea, rinite
Molto raro Tosse
Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale, nausea
Non comune Vomito, dispepsia, alterazione delle abitudini intestinali (incluse diarrea e stipsi), secchezza delle fauci
Molto raro Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale
Patologie epatobiliari Molto raro Epatite, ittero, aumento degli enzimi epatici*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Alopecia, porpora, decolorazione della pelle, iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, esantema
Molto raro Angioedema, eritema multiforme, orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke, fotosensibilità
Non nota Necrolisi epidermica tossica
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Gonfiore alle caviglie
Non comune Artralgia, mialgia, crampi muscolari, mal di schiena
Patologie renali e urinarie Non comune Disturbi della minzione, nicturia, aumentata frequenza della minzione
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune Impotenza, ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Edema, affaticamento
Non comune Dolore toracico, astenia, dolore, malessere
Esami diagnostici Non comune Aumento di peso, diminuzione di peso
*per la maggior parte compatibili con colestasi Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza dell’amlodipina sulla gravidanza umana non è stata stabilita. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva a dosaggi elevati (vedere paragrafo 5.3). L’uso durante la gravidanza è raccomandato solo in assenza di un’alternativa più sicura e quando la patologia stessa comporta un grave rischio per la salute della madre e del feto. Allattamento L’amlodipina viene escreta nel latte materno. La percentuale della dose materna ricevuta dal neonato è stata stimata con un intervallo interquartile del 3 - 7%, con un massimo del 15%. L'effetto dell’amlodipina sui neonati non è noto La decisione se continuare/interrompere l’allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con amlodipina deve essere presa tenendo conto dei benefici dell’allattamento al seno per il bambino e dei benefici della terapia con amlodipina per la madre. Fertilità In alcuni pazienti trattati con calcio antagonisti sono state riportate alterazioni biochimiche reversibili della testa degli spermatozoi. I dati clinici riguardanti l’effetto potenziale dell’amlodipina sulla fertilità sono insufficienti. In uno studio condotto sui ratti sono stati osservati effetti avversi a carico della fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa contiene 5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato) Ogni compressa contiene 10 mg di amlodipina (come amlodipina besilato) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Compresse: Cellulosa microcristallina Calcio idrogeno fosfato anidro Sodio amido glicolato (Tipo A) Magnesio stearato
11. Sovradosaggio
L’esperienza di sovradosaggio intenzionale nell’uomo è limitata. Sintomi: I dati disponibili suggeriscono che a seguito di sovradosaggio si possono manifestare vasodilatazione periferica eccessiva e possibilmente tachicardia riflessa. È stata riportata ipotensione sistemica marcata e probabilmente prolungata, fino ad includere shock con esito fatale. Trattamento: L’ipotensione clinicamente significativa dovuta a sovradosaggio di amlodipina richiede un supporto cardiovascolare attivo, comprendente un frequente monitoraggio della funzione cardiaca e respiratoria, il sollevamento delle estremità del paziente ed un controllo del volume dei liquidi circolanti e della produzione di urina. L’utilizzo di un vasocostrittore può essere utile per ristabilire il tono vascolare e la pressione arteriosa, purché non vi siano controindicazioni per il suo impiego. Il calcio gluconato per endovena può risultare utile per contrastare gli effetti del blocco dei canali del calcio. La lavanda gastrica può essere utile in alcuni casi. Nei volontari sani l’uso di carbone fino a 2 ore dopo la somministrazione di 10 mg di amlodipina ha mostrato di ridurre il tasso di assorbimento di amlodipina. Poiché il legame dell’amlodipina con le proteine plasmatiche è elevato, è improbabile che la dialisi possa arrecare alcun beneficio.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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