Cablivi 10 mg - polvere e solvente per soluzione iniettabile - uso endovenoso, uso sottocutaneo - polvere 10 mg flaconcino (vetro); solvente 1 ml siringa preriempita (vetro) - 1 flaconcino + 1 siringa preriempita con solvente + 1 adattatore per flaconcino + 1 ago + 2 tamponi imbevuti di alcol

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Cablivi è indicato per il trattamento negli adulti degli episodi di porpora trombotica trombocitopenica (PTT) acquisita, in associazione a plasmaferesi (plasma exchange, PE) e immunosoppressione.
2. Posologia
Il trattamento a base di Cablivi deve essere avviato e seguito da medici con esperienza nella gestione di pazienti con microangiopatie trombotiche. Posologia Prima dose Iniezione endovenosa di 10 mg di caplacizumab prima della plasmaferesi. Dosi successive Somministrazione giornaliera di 10 mg di caplacizumab per via sottocutanea dopo il completamento di ciascuna aferesi per tutta la durata del trattamento aferetico quotidiano, seguita da un’iniezione sottocutanea giornaliera di 10 mg di caplacizumab nei 30 giorni successivi all’interruzione del trattamento aferetico quotidiano. Se al termine di questo periodo si riscontrano evidenze di malattia immunologica non risolta, si raccomanda di ottimizzare il regime immunosoppressivo e continuare la somministrazione giornaliera di 10 mg di caplacizumab per via sottocutanea fino a quando i segni della malattia immunologica di base si risolvono (ad es. normalizzazione protratta nel tempo del livello di attività di ADAMTS13). Nel programma di sviluppo clinico, caplacizumab è stato somministrato giornalmente fino a 65 giorni. Non sono disponibili dati su caplacizumab relativi al ritrattamento. Dose dimenticata Nell’eventualità che una dose di Cablivi venga saltata, può essere somministrata entro 12 ore. Se sono trascorse più di 12 ore dall’orario previsto per la somministrazione, NON somministrare la dose dimenticata e somministrare la dose successiva secondo il consueto schema posologico. Popolazioni speciali Insufficienza renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2). Insufficienza epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2). Vedere paragrafo 4.4 per particolari precauzioni nei pazienti con insufficienza epatica grave. Anziani Sebbene l’esperienza sull’uso di caplacizumab negli anziani sia limitata, non vi sono evidenze che suggeriscano la necessità di un aggiustamento della dose o di precauzioni speciali nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di caplacizumab nella popolazione pediatrica non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione La prima dose di Cablivi deve essere somministrata mediante iniezione endovenosa. Le dosi successive devono essere somministrate mediante iniezione sottocutanea in addome. Evitare l’iniezione nell’area circostante l’ombelico e non somministrare iniezioni consecutive nello stesso quadrante addominale. I pazienti, o le persone che li assistono, possono iniettare il medicinale dopo avere ricevuto un’adeguata formazione nella tecnica di iniezione sottocutanea. Per le istruzioni sulla ricostituzione di Cablivi prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Sanguinamento Sanguinamento attivo clinicamente significativo In caso di sanguinamento attivo clinicamente significativo, il trattamento con Cablivi deve essere interrotto. Se necessario, considerare l’uso di concentrati del fattore di von Willebrand per la correzione dell’emostasi. Cablivi deve essere riavviato solo su consiglio di un medico con esperienza nella gestione delle microangiopatie trombotiche. Aumento del rischio di sanguinamento Nel contesto dell’uso concomitante di anticoagulanti orali o eparina ad alto dosaggio A causa del potenziale aumento del rischio di sanguinamento, l’avvio o la continuazione del trattamento con anticoagulanti orali o eparina ad alto dosaggio richiede una valutazione del rapporto rischio/beneficio e un attento monitoraggio clinico. Nel contesto dell’uso concomitante di agenti anti-aggreganti piastrinici e/o eparine a basso peso molecolare (EBPM)Sebbene le sperimentazioni cliniche non abbiano dimostrato un aumento del rischio di sanguinamento, il trattamento concomitante con agenti anti-aggreganti piastrinici e/o EBPM richiede una valutazione del rapporto rischio/beneficio e un attento monitoraggio clinico. Nei pazienti con coagulopatie A causa del potenziale aumento del rischio di sanguinamento, nei pazienti con coagulopatie preesistenti (per es. emofilia, altri deficit dei fattori della coagulazione) l’uso di Cablivi deve essere accompagnato da un attento monitoraggio clinico. Nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico Se un paziente deve essere sottoposto ad un intervento chirurgico elettivo o ad una procedura odontoiatrica, deve essere avvertito della necessità di informare il medico o il dentista dell’uso di Cablivi e il trattamento dovrà essere interrotto almeno 7 giorni prima dell’intervento programmato. Il paziente deve inoltre informare il medico che supervisiona il trattamento con Cablivi della procedura pianificata. Qualora fosse necessario un intervento chirurgico d’urgenza, considerare l’uso di concentrati del fattore di von Willebrand per la correzione dell’emostasi. Insufficienza epatica grave Non è stato condotto alcuno studio formale di caplacizumab in pazienti con grave insufficienza epatica acuta o cronica e non sono disponibili dati sull’uso di caplacizumab in queste popolazioni. L’uso di Cablivi in questa popolazione richiede una valutazione del rapporto rischio/beneficio e un attento monitoraggio clinico.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi d’interazione per la valutazione dell’uso di caplacizumab con anticoagulanti orali (per es. antagonisti della vitamina K, anticoagulanti orali diretti [DOAC o nuovi anticoagulanti orali - NAO] quali gli inibitori della trombina o gli inibitori del fattore Xa) o eparina ad alto dosaggio (vedere paragrafo 4.4 Nel contesto dell’uso concomitante di anticoagulanti orali o eparina ad alto dosaggio).
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequenti osservate nelle sperimentazioni cliniche erano epistassi, cefalea e sanguinamento gengivale. La reazione avversa grave più comune era l’epistassi. Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); rara (≥1/10.000, <1/1.000); molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune
Patologie del sistema nervoso Cefalea Infarto cerebrale
Patologie dell’occhio   Emorragia oculare*
Patologie vascolari   Ematoma*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi* Dispnea, emottisi*
Patologie gastrointestinali Sanguinamento gengivale* Ematemesi*, ematochezia*, melena*, emorragia dell’apparato gastrointestinale superiore*, emorragia emorroidale*, emorragia rettale*, ematoma della parete addominale*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia
Patologie renali e urinarie   Ematuria*
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Menorragia*, emorragia vaginale*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia, stanchezza Emorragia nel sito di iniezione*, prurito nel sito di iniezione, eritema nel sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   Emorragia subaracnoidea*
*Sanguinamento: vedere di seguito Descrizione di reazioni avverse selezionate Sanguinamento Negli studi clinici, si sono verificati sanguinamenti in diversi sistemi corporei, a prescindere dalla durata del trattamento. Sebbene in alcuni casi questi eventi siano risultati gravi e abbiano richiesto assistenza medica, la maggior parte di essi si è autolimitata e tutti si sono risolti. In caso di sanguinamento attivo clinicamente significativo, prendere in considerazione le azioni descritte ai paragrafi 4.4 e 4.9. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non esistono dati relativi all’uso di caplacizumab in donne in gravidanza. Studi sulle cavie non hanno dimostrato effetti di caplacizumab sulle femmine incinte o sui feti (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Cablivi durante la gravidanza. Allattamento Non esistono dati relativi all’uso di caplacizumab nelle donne che allattano. Non è noto se caplacizumab sia escreto nel latte materno. Non può essere escluso un rischio per il bambino. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Gli effetti di caplacizumab sulla fertilità nell’uomo non sono noti. Studi tossicologici condotti su animali non hanno dimostrato alcun impatto di caplacizumab sui parametri della fertilità maschile e femminile (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Cablivi può essere conservato ad una temperatura non superiore a 25 °C per un singolo periodo massimo di 2 mesi, ma non oltre la data di scadenza. Non porre nuovamente Cablivi in frigorifero dopo la conservazione a temperatura ambiente. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni flaconcino di polvere contiene 10 mg di caplacizumab*. Ogni siringa preriempita di solvente contiene 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili. * Caplacizumab è un nano anticorpo bivalente umanizzato ottenuto dall’Escherichia coli con la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Polvere Saccarosio Acido citrico anidro Citrato trisodico diidrato Polisorbato 80 Solvente Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio, l’azione farmacologica di caplacizumab può potenzialmente esporre ad un maggiore rischio di sanguinamento. Si raccomanda un attento monitoraggio per segni e sintomi di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4).
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
icon/chat