La sicurezza d’impiego degli ovuli vaginali a base di clindamicina è stata valutata in donne non in stato di gravidanza nel corso di studi clinici. Le frequenze sono riportate come segue: comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100).
| Classificazione per sistemi e organi | Comune (≥1/100 a <1/10) | Non comune (≥1/1.000 a <1/100) |
| Infezioni ed infestazioni | Infezione fungina, infezione da Candida | |
| Patologie del sistema nervoso | Cefalea | |
| Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, diarrea, nausea | Vomito |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito (sito diverso da quello di applicazione) | Rash |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Dolore al fianco |
| Patologie renali ed urinarie | | Pielonefrite, disuria |
| Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Candidiasi vulvovaginale, dolore vulvovaginale, patologia vulvovaginale | Infezione vaginale, secrezione vaginale, disturbo mestruale |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Dolore al sito di applicazione, prurito (sito di applicazione topica), edema localizzato, dolore, febbre |
La colite pseudomembranosa è un effetto di classe per gli antibatterici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.