Corvalgan 16 mg compresse a rilascio prolungato 30 compresse

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
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1. Indicazioni terapeutiche
Profilassi e trattamento a lungo termine dell’angina pectoris.
2. Posologia
Una compressa al giorno, da assumere al mattino a colazione. Le compresse devono essere deglutite con un po’ d’acqua senza masticare.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Shock cardiogeno, ipotensione arteriosa severa (pressione arteriosa sistolica inferiore a 100 mmHg). Infarto acuto del miocardio ed insufficienza ventricolare sinistra acuta con bassa pressione di riempimento. Gravidanza (vedere paragrafo 4.6). I farmaci utilizzati per il trattamento delle disfunzioni erettili (sildenafil, vardenafil, tadalafil) potenziano gli effetti ipotensivi dei nitrati o dei farmaci che rilasciano ossido d’azoto (NO), pertanto la somministrazione concomitante di molsidomina e sildenafil (o vardenafil o tadalafil) è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
4. Avvertenze
La molsidomina non trova indicazione nel trattamento dell’attacco acuto di angina . Una lieve riduzione della pressione arteriosa è frequente durante il trattamento con molsidomina. Pertanto è necessaria cautela nei pazienti ipotesi, in particolare se anziani e/o ipovolemici o in quelli già trattati con agenti vasodilatatori. L’uso della molsidomina in soggetti con infarto miocardico recente deve essere effettuato sotto stretto controllo medico. In pazienti con alterata funzionalità epatica può essere necessario ridurre il dosaggio giornaliero, rispetto a quello usato in pazienti con funzionalità epatica normale. Insufficienza renale: poiché oltre il 90% dei metaboliti della molsidomina sono eliminati attraverso l’emuntorio renale, possono essere giustificati una riduzione del dosaggio o un prolungamento degli intervalli di somministrazione. Questi interventi, tuttavia, devono essere basati sulla risposta clinica individuale o sulla tollerabilità, piuttosto che su considerazioni farmacocinetiche. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Non esiste interazione tra la molsidomina e la maggior parte dei farmaci ad azione cardiovascolare. I β-bloccanti, i calcio-antagonisti, gli antiipertensivi quali i diuretici e la clonidina e gli anticoagulanti, in caso di necessità, possono essere somministrati contemporaneamente alla molsidomina. Non si è osservata interazione con il diazepam. L’associazione tra β-bloccanti o calcio-antagonisti e molsidomina è spesso vantaggiosa. È sconsigliata invece la somministrazione cronica contemporanea di nitrati, tenuto conto che il meccanismo di azione e gli effetti sono additivi. In corso di trattamento con molsidomina i nitrati possono essere somministrati per via sublinguale in caso di attacco anginoso. I farmaci utilizzati per il trattamento delle disfunzioni erettili (sildenafil, vardenafil, tadalafil) potenziano gli effetti ipotensivi dei nitrati o dei farmaci che rilasciano ossido d’azoto (NO), pertanto la somministrazione concomitante di molsidomina e sildenafil (o vardenafil o tadalafil) è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
6. Effetti indesiderati
All’inizio del trattamento può manifestarsi cefalea che si risolve generalmente nel corso della terapia; in ogni caso questo effetto può essere controllato adattando la posologia al singolo caso clinico. Durante il trattamento può verificarsi abbassamento della pressione arteriosa. Le reazioni di seguito riportate sono indicate in ordine di frequenza decrescente di comparsa: molto comune (>1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota: trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Non nota: Shock anafilattico Patologie del sistema nervoso Comune: Cefalea Non comune: Vertigini Patologie cardiache Comune: Ipotensione ortostatica Raro: Ipotensione ortostatica severa, collasso e shock Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: Asma, broncospasmo Patologie gastrointestinali Non comune: Nausea, disturbi gastro-enterici Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: Reazioni allergiche cutanee
7. Gravidanza e allattamento
Poiché i dati disponibili non sono sufficienti a garantire la totale sicurezza dell’uso della molsidomina in gravidanza nella specie umana, Corvalgan non deve essere somministrato in caso di gravidanza. Non è noto se la molsidomina passi nel latte materno umano: nel caso il trattamento con Corvalgan sia ritenuto indispensabile in questa condizione, l’allattamento al seno dovrà essere interrotto.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
Una compressa contiene: Principio attivo: molsidomina 16 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Idrossipropilmetilcellulosa, lattosio monoidrato, gliceril beenato, mannitolo, polivinilpirrolidone, magnesio stearato, silice colloidale anidra, ferro ossido giallo (E172).
11. Sovradosaggio
La dose tossica di molsidomina nell’uomo è ancora sconosciuta. L’assunzione di dosi elevate (sovraterapeutiche) di molsidomina può indurre ipotensione con senso di malessere, vertigini e sincope. In tale caso far stendere il paziente e tenergli gli arti inferiori sollevati, controllare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. In caso di ipotensione severa il paziente deve essere ospedalizzato e sottoposto a lavanda gastrica, se del caso. Non esiste un antidoto specifico alla molsidomina. Per risolvere la bradicardia possono essere utilizzati farmaci cronotropi positivi (atropina, etc.). L’ipotensione può essere fronteggiata intervenendo con sostituti del plasma, dopamina o altri farmaci vasocostrittori (simpaticomimetici).
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