Docetaxel Hikma 20 mg/1 ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 6 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Cancro della mammella Docetaxel Hikma in associazione con la doxorubicina e la ciclofosfamide è indicato come trattamento adiuvante di pazienti con:cancro della mammella operabile con linfonodo positivo - cancro della mammella operabile con linfonodo negativo Per pazienti con cancro della mammella operabile con linfonodo negativo, il trattamento adiuvante deve essere limitato a quei pazienti eleggibili alla chemioterapia secondo i criteri stabiliti a livello internazionale per la terapia primaria del cancro precoce della mammella (vedere paragrafo 5.1). Docetaxel Hikma in associazione con la doxorubicina è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico che non sono stati precedentemente trattati con farmaci citotossici per questa malattia. Docetaxel Hikma in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico per i quali è già stata sperimentata senza successo una terapia con farmaci citotossici. I precedenti trattamenti chemioterapici devono aver compreso una antraciclina o un agente alchilante. Docetaxel Hikma in associazione con trastuzumab è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella metastatico con iperespressione del gene HER2 e che non sono stati precedentemente trattati con la chemioterapia per patologie metastatiche. Docetaxel Hikma in associazione con capecitabina è indicato per il trattamento di pazienti con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico per i quali è già stata sperimentata senza successo una terapia con farmaci citotossici. Il precedente trattamento chemioterapico deve aver compreso una antraciclina. Cancro del polmone non a piccole cellule Docetaxel Hikma è indicato per il trattamento di pazienti con cancro del polmone non a piccole cellule in stadio localmente avanzato o metastatico sui quali è già stato sperimentato senza successo un precedente trattamento chemioterapico. Docetaxel Hikma in associazione con cisplatino è indicato per il trattamento di pazienti con cancro del polmone non a piccole cellule, non resecabile, in stadio localmente avanzato o metastatico, che non sono stati precedentemente sottoposti a trattamenti chemioterapici per questa patologia. Cancro della prostata Docetaxel Hikma in associazione con prednisone o prednisolone è indicato per il trattamento di pazienti affetti da cancro della prostata metastatico refrattario alla terapia ormonale. Adenocarcinoma gastrico Docetaxel Hikma in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile è indicato per il trattamento di pazienti con adenocarcinoma gastrico metastatico, compreso l’adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea, che non sono stati precedentemente sottoposti a chemioterapia per patologie metastatiche. Tumore della testa e del collo Docetaxel Hikma in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile è indicato per il trattamento induttivo di pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo in stadio localmente avanzato.
2. Posologia
Il docetaxel deve essere utilizzato solo in unità specializzate nella somministrazione di farmaci chemioterapici citotossici e unicamente sotto la supervisione di un medico qualificato nella somministrazione di trattamenti chemioterapici antineoplastici (vedere paragrafo 6.6). Posologia Per il cancro della mammella, del polmone non a piccole cellule, gastrico e per il tumore della testa e del collo è possibile somministrare un pretrattamento a base di un corticosteroide orale, come desametasone 16 mg al giorno (per esempio in due somministrazioni giornaliere da 8 mg) per 3 giorni a partire dal giorno che precede la somministrazione di docetaxel, salvo controindicazioni (vedere paragrafo 4.4). Per il carcinoma prostatico, a causa dell’uso concomitante di prednisone o prednisolone, il regime raccomandato di pretrattamento è desametasone 8 mg per via orale, 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4). Per limitare il rischio di tossicità ematologiche si può prevedere una profilassi con G-CSF. Docetaxel è somministrato una volta ogni 3 settimane come infusione della durata di un’ora. Cancro della mammella Nel trattamento adiuvante del cancro della mammella operabile, con linfonodo positivo e con linfonodo negativo, la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² somministrata 1 ora dopo doxorubicina 50 mg/m² e ciclofosfamide 500 mg/m², una volta ogni 3 settimane per 6 cicli (vedere anche paragrafo “Aggiustamenti posologici durante il trattamento”). Nel trattamento di pazienti con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico, la dose raccomandata di docetaxel è di 100 mg/m² in monoterapia. Nel trattamento di prima scelta, docetaxel 75 mg/m² è somministrato in associazione a doxorubicina 50 mg/m². In associazione con trastuzumab, la dose raccomandata di docetaxel è 100 mg/m² ogni 3 settimane mentre il trastuzumab è somministrato ogni settimana. Nello studio pilota, l’infusione iniziale di docetaxel è avvenuta il giorno dopo la somministrazione della prima dose di trastuzumab. Le dosi successive di docetaxel sono state somministrate subito dopo l’infusione di trastuzumab (se la precedente dose di trastuzumab è stata ben tollerata). Per la dose e la somministrazione di trastuzumab, vedere il Riassunto delle caratteristiche del prodotto del trastuzumab. In associazione alla capecitabina, la dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m² ogni 3 settimane mentre la capecitabina è somministrata a un dosaggio di 1250 mg/m² due volte al giorno (entro 30 minuti da un pasto) per due settimane seguito da un periodo di interruzione di una settimana. Per il calcolo della dose di capecitabina in base alla superficie corporea, vedere il Riassunto delle caratteristiche del prodotto della capecitabina. Cancro del polmone non a piccole cellule I pazienti naïve trattati con chemioterapia per il cancro del polmone non a piccole cellule, il regime posologico raccomandato è: docetaxel 75 mg/m² seguito immediatamente da cisplatino 75 mg/m² somministrato nell’arco di 30-60 minuti. Nel caso di trattamento successivo al fallimento di una precedente terapia con agenti chemioterapici a base di platino, la dose raccomandata è 75 mg/m² in monoterapia. Cancro della prostata La dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m². Il prednisone o il prednisolone 5 mg sono somministrati per via orale, due volte al giorno, per tutta la durata del trattamento (vedere paragrafo 5.1). Adenocarcinoma gastrico La dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² (infusione della durata di 1 ora) seguita da cisplatino 75 mg/m² (infusione della durata da 1 - 3 ore). Entrambi i farmaci sono somministrati solo il giorno 1, seguiti da 5-fluorouracile 750 mg/m² per giorno, somministrato come infusione continua (24 ore) per 5 giorni, a partire dalla fine dell’infusione di cisplatino. Il trattamento va ripetuto ogni 3 settimane. Prima della somministrazione di cisplatino, i pazienti devono ricevere un pretrattamento con antiemetici e un’appropriata idratazione. Per limitare il rischio di tossicità ematologica si può utilizzare una profilassi con G-CSF (vedere anche paragrafo “Aggiustamenti posologici durante il trattamento”). Tumore della testa e del collo Prima e dopo la somministrazione di cisplatino, i pazienti devono ricevere un pretrattamento con antiemetici e un’appropriata idratazione. Per limitare il rischio di tossicità ematologica si può prevedere una profilassi con G-CSF. Tutti i pazienti randomizzati nel braccio di trattamento con docetaxel negli studi TAX 323 e TAX 324, hanno ricevuto una profilassi antibiotica. • Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323) Per il trattamento di induzione del tumore della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN) non operabile e in stadio localmente avanzato, la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² (infusione da 1 ora) seguito entro 1 ora da cisplatino 75 mg/m² (giorno 1) e da 5-fluorouracile 750 mg/m²/giorno in infusione continua (per 5 giorni). Il regime va ripetuto ogni 3 settimane per 4 cicli. La chemioterapia dovrà essere seguita dalla radioterapia. • Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324) Per il trattamento di induzione del tumore della testa e del collo a cellule squamose in stadio localmente avanzato (tecnicamente non resecabile, con poche probabilità di essere asportato chirurgicamente e mirante alla conservazione dell’organo), la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² somministrato il giorno 1 con un’infusione endovenosa di 1 ora, seguito da cisplatino 100 mg/m² somministrato con un’infusione della durata di 30 minuti - 3 ore e da 5-fluorouracile 1000 mg/m² /giorno, somministrato come infusione continua dal giorno 1 al giorno 4. Questo regime sarà somministrato ogni 3 settimane per 3 cicli. La chemioterapia dovrà essere seguita dalla chemioradioterapia. Per eventuali aggiustamenti della dose del cisplatino e del 5-fluorouracile, fare riferimento ai corrispondenti riassunti delle caratteristiche del prodotto. Aggiustamenti posologici durante il trattamento Principi generali Il docetaxel deve essere somministrato quando la conta dei neutrofili è ≥ 1.500 cellule/mm³. In pazienti che hanno avuto un episodio di neutropenia febbrile, conta dei neutrofili < 500 cellule/mm³ per più di una settimana, reazioni cutanee gravi o successive o una neuropatia periferica grave durante la terapia con docetaxel, la dose del farmaco deve essere ridotta da 100 mg/m² a 75 mg/m² e/o da 75 a 60 mg/m². Se le reazioni si manifestano anche con la dose di 60 mg/m² sarà necessario interrompere il trattamento. Terapia adiuvante per il cancro della mammella Deve essere presa in considerazione una copertura profilattica primaria a base di G-CSF in pazienti che ricevono docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) come terapia adiuvante primaria per il cancro della mammella. I pazienti che hanno manifestato neutropenia febbrile e/o infezioni neutropeniche devono ridurre la dose di docetaxel a 60 mg/m² in tutti i cicli successivi (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). I pazienti che hanno manifestato stomatiti di grado 3 o 4 devono ridurre la dose a 60 mg/m². In associazione con cisplatino Nel caso di pazienti trattati inizialmente con una dose di docetaxel di 75 mg/m² associato a cisplatino e un nadir della conta piastrinica durante il precedente ciclo di terapia < 25.000 cellule/mm³, o in pazienti che hanno manifestato episodi di neutropenia febbrile e pazienti con gravi episodi di tossicità non ematologica, la dose di docetaxel somministrata nei successivi cicli di terapia deve essere ridotta a 65 mg/m². Per eventuali aggiustamenti posologici del cisplatino fare riferimento al corrispondente Riassunto delle caratteristiche del prodotto. In associazione con capecitabina • Per eventuali aggiustamenti posologici della capecitabina fare riferimento al corrispondente Riassunto delle caratteristiche del prodotto. • In pazienti che manifestano la prima comparsa di tossicità di grado 2 che persiste anche al momento del successivo ciclo di trattamento con docetaxel/capecitabina, ritardare il trattamento fino a quando la tossicità non torna al grado 0-1 e ricominciare dal 100% della dose iniziale. • In pazienti che manifestano la seconda comparsa di tossicità di grado 2 o la prima comparsa di tossicità di grado 3, in qualunque momento del ciclo di trattamento, ritardare il trattamento fino a quando la tossicità non torna al grado 0-1 e ricominciare con una dose di docetaxel di 55 mg/m². • Per tutti i successivi episodi di tossicità o per eventuali episodi di grado 4, interrompere il trattamento con docetaxel. Per eventuali aggiustamenti posologici del trastuzumab fare riferimento al corrispondente Riassunto delle caratteristiche del prodotto. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile In caso di comparsa di episodi di neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezioni neutropeniche nonostante il trattamento con G-CSF, ridurre la dose di docetaxel da 75 a 60 mg/m². Se si manifestano episodi successivi di neutropenia complicata la dose di docetaxel deve essere ridotta da 60 a 45 mg/m². Nel caso di trombocitopenia di grado 4 la dose di docetaxel deve essere ridotta da 75 a 60 mg/m². I pazienti possono essere nuovamente sottoposti al trattamento con docetaxel solo quando i neutrofili tornano a livelli > 1.500 cellule/mm³ e le piastrine a livelli > 100.000 cellule/mm³. Se la tossicità persiste interrompere il trattamento. (Vedere paragrafo 4.4). Aggiustamenti posologici raccomandati per motivi tossicologici in pazienti trattati con docetaxel in associazione a cisplatino e 5-fluorouracile (5-FU):
Tossicità Aggiustamento posologico
Diarrea di grado 3 Primo episodio: ridurre del 20% la dose del 5-FU. Secondo episodio: ridurre del 20% la dose di docetaxel.
Diarrea di grado 4 Primo episodio: ridurre del 20% le dosi del docetaxel e del 5FU. Secondo episodio: interrompere il trattamento.
Stomatiti/mucositi di grado 3 Primo episodio: ridurre del 20% la dose del 5-FU. Secondo episodio: interrompere solo il 5-FU per tutti i successivi cicli di trattamento. Terzo episodio: ridurre del 20% la dose del docetaxel.
Stomatiti/mucositi di grado 4 Primo episodio: interrompere solo il 5-FU per tutti i successivi cicli di trattamento. Secondo episodio: ridurre del 20% la dose del docetaxel.
Per eventuali aggiustamenti posologici del cisplatino e del 5-fluorouracile, fare riferimento ai corrispondenti riassunti delle caratteristiche del prodotto. Nel corso degli studi pilota sul tumore della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN), nei pazienti che hanno manifestato episodi di neutropenia complicata (compresi la neutropenia prolungata, neutropenia febbrile o infezioni) è stato raccomandato l’uso di G-CSF come copertura profilattica (ad es. dal giorno 6 al giorno 15) in tutti i cicli successivi. Popolazioni speciali: Pazienti con compromissione epatica In base ai dati di farmacocinetica relativi a docetaxel 100 mg/m² in monoterapia, nei pazienti con un aumento dei livelli di transaminasi (ALT e/o AST) 1,5 volte superiore al limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN) e un valore della fosfatasi alcalina 2,5 superiore all’ULN, si raccomanda di ridurre il dosaggio di docetaxel a 75 mg/m² (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Nel caso di pazienti bilirubina sierica > al limite ULN e/o valori ALT e AST > 3,5 volte il limite ULN associati ad un valore della fosfatasi alcalina > 6 volte il limite ULN, non può essere raccomandata una riduzione della dose e il docetaxel deve essere utilizzato solo se strettamente indicato. Nello studio clinico registrativo in cui il docetaxel è stato usato in associazione con cisplatino e 5fluorouracile nel trattamento di pazienti con adenocarcinoma gastrico, sono stati esclusi i pazienti con valori di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite ULN associati a fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite ULN e bilirubina > del limite ULN; per questi pazienti non può essere raccomandata una riduzione della dose e il docetaxel deve essere utilizzato solo se strettamente indicato. Non sono disponibili dati su pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione ad altri farmaci nelle altre indicazioni. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Docetaxel nel carcinoma nasofaringeo nei bambini da un anno di età a meno di 18 anni non è ancora stata stabilita. Non ci sono dati sull’uso di docetaxel nella popolazione pediatrica nelle indicazioni per il cancro della mammella, cancro del polmone non a piccole cellule, cancro alla prostata, carcinoma gastrico e tumore della testa e del collo, escludendo il carcinoma nasofaringeo di tipo II e III meno differenziato. Anziani In base ai dati emersi da un’analisi di farmacocinetica della popolazione, non ci sono istruzioni particolari per l’uso del farmaco in pazienti anziani. In associazione alla capecitabina in pazienti di età uguale o superiore a 60 anni, si raccomanda una riduzione della dose di capecitabina del 75% (vedere il Riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina). Modo di somministrazione Per istruzioni sulla preparazione e la somministrazione del prodotto vedere paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Docetaxel non deve essere usato in pazienti con conta neutrofila basale < 1500 cellule/mm³ Docetaxel non deve essere usato in pazienti con grave insufficienza epatica poiché non ci sono dati disponibili (vedere paragrafi 4.2 e 4.4) Le controindicazioni relative ad altri medicinali si applicano anche quando utilizzati in associazione al docetaxel.
4. Avvertenze
Nel caso di cancro della mammella e carcinoma del polmone non a piccole cellule, un pretrattamento a base di un corticosteroide orale (ad es. desametasone 16 mg al giorno, in due somministrazioni giornaliere da 8 mg) per 3 giorni a partire dal giorno che precede la somministrazione di docetaxel (salvo controindicazioni) può ridurre l’incidenza e la gravità della ritenzione di liquidi e delle reazioni di ipersensibilità. Per il carcinoma prostatico, il regime raccomandato di pretrattamento è: desametasone orale 8 mg, 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ematologia La neutropenia è la reazione avversa più frequente che si manifesta in seguito a trattamento con docetaxel. Il nadir dei neutrofili è stato registrato a 7 giorni (valore mediano) ma l’intervallo può ridursi in pazienti eccessivamente pretrattati. Su tutti i pazienti trattati con docetaxel devono essere eseguiti frequenti controlli della conta ematica completa. I pazienti possono essere nuovamente trattati con docetaxel quando i neutrofili tornano a livelli ≥1.500 cellule/mm³ (vedere paragrafo 4.2). In caso di neutropenia grave (< 500 cellule/mm³ per 7 giorni o più) durante un ciclo di trattamento con docetaxel, si raccomanda una riduzione della dose del farmaco per i cicli di terapia successivi o l’uso di idonee misure sintomatiche (vedere paragrafo 4.2). In pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (TCF) è stata registrata una riduzione della percentuale di insorgenza di neutropenia febbrile e infezioni neutropeniche quando i pazienti sono stati sottoposti a profilassi con G-CSF. I pazienti trattati con TCF devono essere sottoposti a profilassi con G-CSF per ridurre il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezioni neutropeniche). I pazienti trattati con TCF devono essere strettamente monitorati (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). In pazienti trattati con docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) è stata registrata una riduzione della percentuale di insorgenza di neutropenia febbrile e infezioni neutropeniche quando i pazienti sono stati sottoposti a profilassi con G-CSF. I pazienti trattati con TAC devono essere sottoposti a profilassi con G-CSF per ridurre il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezioni neutropeniche). I pazienti trattati con TAC devono essere tenuti sotto stretta osservazione (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Reazioni gastrointestinali Si raccomanda cautela nei pazienti con neutropenia, particolarmente in quelli a rischio di sviluppare complicazioni gastrointestinali. Sebbene la maggior parte dei casi si sia verificata durante il primo o il secondo ciclo di trattamento con docetaxel, l'enterocolite potrebbe svilupparsi in qualsiasi momento e potrebbe portare alla morte già dal primo giorno di esordio. I pazienti devono essere attentamente monitorati per manifestazioni precoci di tossicità gastrointestinale grave (vedere paragrafi 4.2, 4.4 Ematologia e 4.8). Reazioni di ipersensibilità I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per rilevare l’eventuale insorgenza di reazioni di ipersensibilità, in modo particolare durante la prima e la seconda infusione. Le reazioni di ipersensibilità possono insorgere pochi minuti dopo l’inizio dell’infusione di docetaxel, pertanto è necessario che siano disponibili mezzi per il trattamento di ipotensione e broncospasmo. In caso di reazione di ipersensibilità, la comparsa di sintomi minori quali arrossamento o reazioni cutanee localizzate non richiedono l’interruzione della terapia. Tuttavia, la comparsa di reazioni gravi, quali grave ipotensione, broncospasmo o eruzione cutanea generalizzata/eritema richiedono l’immediata interruzione del trattamento con docetaxel e una terapia appropriata. I pazienti che hanno sviluppato gravi reazioni di ipersensibilità non devono essere esposti nuovamente al docetaxel. I pazienti che hanno precedentemente avuto una reazione di ipersensibilità al paclitaxel possono essere a rischio di sviluppare una reazione di ipersensibilità al docetaxel, compresa una grave reazione di ipersensibilità. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati durante l’inizio della terapia con docetaxel. Reazioni cutanee Sono stati osservati casi di eritema cutaneo localizzato alle estremità (palmo delle mani o pianta dei piedi) con edema seguito da desquamazione. Sono stati riportati sintomi gravi quali eruzioni seguite da desquamazioni che hanno reso necessaria l’interruzione o la sospensione del trattamento con docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ritenzione di liquidi I pazienti affetti da grave ritenzione di liquidi come versamento pleurico, pericardico e ascite devono essere attentamente monitorati. Disturbi respiratori Sono stati riportati sindrome da distress respiratoria acuta, polmonite interstiziale / polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria e possono essere associati ad esito fatale. Sono stati segnalati casi di polmonite da radiazioni in pazienti sottoposti a radioterapia concomitante. Se si sviluppano sintomi polmonari nuovi o se peggiorano, i pazienti devono essere attentamente monitorati, prontamente indagati e trattati in modo appropriato. L'interruzione della terapia con docetaxel è raccomandata fino alla diagnosi. L'uso precoce di misure di supporto può aiutare a migliorare la condizione. Il beneficio di riprendere il trattamento con docetaxel deve essere attentamente valutato. Pazienti affetti da compromissione epatica In pazienti trattati con docetaxel 100 mg/m² in monoterapia, in cui sono stati rilevati livelli di transaminasi sieriche (ALT e/o AST) che superano di 1,5 volte il limite ULN associati a concentrazioni di fosfatasi alcalina sierica che superano di 2,5 volte il limite ULN, è stato evidenziato un maggior rischio di reazioni avverse gravi, fino al decesso per tossicità che può avvenire, ad esempio, per sepsi e emorragia gastrointestinale anche letale, oltre a neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia, stomatiti e astenia. Pertanto, la dose raccomandata di docetaxel nel caso di pazienti con valori elevati dei test di funzionalità epatica (LFT) è 75 mg/m² e i LFT devono essere misurati all’inizio dello studio e prima di ogni ciclo di terapia, (vedere paragrafo 4.2). Nel caso di pazienti con livelli di bilirubina sierica > del limite ULN e/o valori ALT e AST > 3,5 volte il limite ULN associati a livelli di fosfatasi alcalina > 6 volte il limite ULN, non può essere raccomandata una riduzione della dose e il docetaxel deve essere utilizzato solo se strettamente indicato. Nello studio clinico pivotal in cui il docetaxel è stato usato in associazione con cisplatino e 5fluorouracile nel trattamento di pazienti con adenocarcinoma gastrico, sono stati esclusi i pazienti con valori di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite ULN associati a fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite ULN e bilirubina > del limite ULN; per questi pazienti non può essere raccomandata una riduzione della dose e il docetaxel deve essere utilizzato solo se strettamente indicato. Non sono disponibili dati su pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione ad altri farmaci nelle altre indicazioni. Pazienti con compromissione renale Non sono disponibili dati sull’uso del docetaxel in pazienti con una grave compromissione renale. Sistema nervoso La comparsa di una grave neurotossicità periferica richiede una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Tossicità cardiaca Casi di insufficienza cardiaca sono stati osservati in pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab, in modo particolare dopo un trattamento chemioterapico con antracicline (doxorubicina o epirubicina). Questa può essere da moderata a grave ed è stata associata a morte (vedere paragrafo 4.8). Quando i pazienti sono candidati per il trattamento con docetaxel in associazione con trastuzumab, devono essere sottoposti a una valutazione iniziale dell’attività cardiaca. La funzionalità cardiaca dovrà essere tenuta sotto controllo durante tutto il trattamento (ad esempio un controllo ogni tre mesi) per identificare i pazienti che potrebbero sviluppare una disfunzione cardiaca. Per maggiori informazioni fare riferimento al Riassunto delle caratteristiche del prodotto del trastuzumab. L'aritmia ventricolare, inclusa la tachicardia ventricolare (a volte fatale) è stata riportata in pazienti trattati con docetaxel in regimi combinati comprendenti doxorubicina, 5-fluorouracile e / o ciclofosfamide (vedere paragrafo 4.8). È raccomandata la valutazione cardiaca basale. Patologie dell’occhio In pazienti trattati con docetaxel è stato segnalato edema cistoide maculare (CMO). I pazienti con visione compromessa devono essere prontamente sottoposti ad un esame oftalmologico. Nel caso in cui la CMO venga diagnosticata, il trattamento con docetaxel deve essere interrotto ed intrapreso un appropriato trattamento (vedere paragrafo 4.8). Altro Sia gli uomini che le donne devono utilizzare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e, per gli uomini, almeno per altri 6 mesi dopo la sospensione della terapia (vedere paragrafo 4.6). L’uso concomitante di docetaxel con forti inibitori del CYP3A4 (per esempio chetoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo) devono essere evitati (vedere paragrafo 4.5). Ulteriori precauzioni da adottare quando il farmaco è utilizzato nel trattamento adiuvante del cancro della mammella Neutropenia complicata In pazienti con neutropenia complicata (neutropenia prolungata, neutropenia febbrile o infezioni) è necessario prendere in considerazione l’ipotesi di una profilassi con G-CSF e una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Reazioni gastrointestinali Sintomi come dolore e tensione addominale precoce, febbre e diarrea, associati o meno a neutropenia, possono essere manifestazioni precoci di una grave tossicità gastrointestinale e devono essere valutati e trattati tempestivamente. Insufficienza cardiaca congestizia (CHF) Durante il trattamento e nel periodo di follow-up è necessario controllare i pazienti per evidenziare tempestivamente l’eventuale insorgenza di insufficienza cardiaca congestizia. In pazienti trattati con regime TAC per cancro della mammella con linfonodo positivo, il rischio di CHF è stato dimostrato essere più alto durante il primo anno di trattamento (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Leucemia In pazienti trattati con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC), il rischio di mielodisplasia ritardata o leucemia mieloide richiede un follow-up ematologico. Pazienti con almeno 4 linfonodi positivi Dal momento che il beneficio osservato in pazienti con almeno 4 linfonodi positivi non è stato statisticamente significativo sulla sopravvivenza senza malattia (DSF) e sulla sopravvivenza generale (OS), il rapporto beneficio/rischio del trattamento TAC in pazienti con almeno 4 linfonodi positivi non è stato pienamente dimostrato nell’analisi finale (vedere paragrafo 5.1). Anziani Ci sono pochi dati disponibili su pazienti con più di 70 anni trattati con docetaxel associato a doxorubicina e ciclofosfamide. Su 333 pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane nell’ambito di uno studio sul carcinoma prostatico, 209 avevano più di 65 anni e 68 più di 75 anni. In pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, sono stati riportati casi di alterazioni delle unghie correlate al trattamento con un’incidenza ≥ 10% in pazienti di età superiore a 65 anni rispetto ai pazienti più giovani. Sintomi quali febbre, diarrea, anoressia e edema periferico riconducibili al trattamento si sono manifestati con un’incidenza ≥ 10% in pazienti con più di 75 anni rispetto a pazienti con meno di 65 anni. Tra i 300 pazienti che hanno partecipato allo studio sul carcinoma gastrico (221 nella fase III e 79 nella fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile, 74 avevano più di 65 anni e 4 più di 75 anni. L’incidenza di eventi avversi gravi è risultata maggiore nei pazienti più anziani rispetto a quelli più giovani. L’incidenza dei seguenti eventi avversi (di tutti i gradi) è risultata≥10% in pazienti con più di 65 anni rispetto ai pazienti più giovani: letargia, stomatite, infezione neutropenica. I pazienti anziani trattati con TCF devono essere attentamente monitorati. Eccipienti Questo medicinale contiene il 50% in volume di etanolo (alcol) cioè fino a 395 mg (0.5 ml) per flaconcino, equivalente a 10 ml di birra o 4 ml di vino per flaconcino di DOCETAXEL HIKMA 20 mg/1 ml Questo medicinale contiene il 50% in volume di etanolo (alcol) cioè fino a 1580 mg (2 ml) per flaconcino, equivalente a 40 ml di birra o 17 ml di vino per flaconcino di DOCETAXEL HIKMA 80 mg/4 ml Questo medicinale contiene il 50% in volume di etanolo (alcol) cioè fino a 3160 mg (4 ml) per flaconcino, equivalente a 80 ml di birra o 33 ml di vino per flaconcino di DOCETAXEL HIKMA 160 mg/8 ml Pericoloso per coloro che soffrono di alcolismo. Questo è da prendere in considerazione se lei è in gravidanza o se sta allattando, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come pazienti con patologia epatica o epilessia. Va posta attenzione ai possibili effetti sul sistema nervoso centrale.
5. Interazioni
Il quantitativo di alcool in questo medicinale può alterare gli effetti di altri medicinali. In studi condotti in vitro è stato dimostrato che il metabolismo del docetaxel può essere modificato dalla somministrazione concomitante di composti che inducono, inibiscono o sono metabolizzati dal citocromo P450-3A (e che possono inibire l’enzima competitivamente) quali ciclosporina, ketoconazolo ed eritromicina. Pertanto è necessario fare particolare attenzione quando questi farmaci sono utilizzati come terapia concomitante in quanto è possibile che si verifichi una significativa interazione. In caso di associazione con inibitori del CYP3A4, l’insorgenza di reazioni avverse con docetaxel può aumentare come risultato di un metabolismo ridotto. Se l’uso concomitante di un forte inibitore del CYP3A4 (per esempio chetoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo) non può essere evitato, è richiesto uno stretto monitoraggio clinico ed un aggiustamento del dosaggio di docetaxel può essere consigliabile durante il trattamento con forti inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.4). In uno studio di farmacocinetica con 7 pazienti, la co-somministrazione di docetaxel con il forte inibitore del CYP3A4 ketoconazolo ha portato a una significativa riduzione della clearance del 49%. La farmacocinetica del docetaxel in presenza di prednisone è stata studiata in pazienti con cancro della prostata metastatico. Docetaxel è metabolizzato dal CYP3A4 ed il prednisone è noto indurre il CYP3A4. Non è stato osservato alcun effetto statisticamente significativo del prednisone sulla farmacocinetica del docetaxel. Il docetaxel è fortemente legato alle proteine (> 95%). Sebbene la possibile interazione del docetaxel con gli altri farmaci somministrati contemporaneamente non sia stata formalmente valutata in vivo, le interazioni in vitro con agenti ad alta affinità di legame con le proteine come l’eritromicina, la difenidramina, il propranololo, il propafenone, la fenitoina, il salicilato, il sulfametoxazolo e il sodio valproato non sembrano aver modificato la capacità del docetaxel di legarsi alle proteine. Allo stesso modo, anche il desametasone non ha influenzato il legame tra il docetaxel e le proteine. Il docetaxel non ha influenzato il legame della digitossina. Le proprietà farmacocinetiche di docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide non sono state influenzate dalla loro co-somministrazione. I pochi dati derivanti da un unico studio non controllato suggeriscono l’esistenza di un’interazione tra il docetaxel e il carboplatino. Quando somministrato in associazione al docetaxel, la clearance del carboplatino è risultata > 50% rispetto ai valori riportati precedentemente per il carboplatino in monoterapia.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza per tutte le indicazioni Reazioni avverse potenzialmente o probabilmente correlate alla somministrazione del docetaxel sono state ottenute in: • 1312 e 121 pazienti trattati rispettivamente con 100 mg/m² e 75 mg/m² di docetaxel, in monoterapia. • 258 pazienti trattati con docetaxel in associazione con doxorubicina. • 406 pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino. • 92 pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab. • 255 pazienti trattati con docetaxel in associazione con capecitabina. • 332 pazienti trattati con docetaxel in associazione con prednisone o prednisolone (sono stati riscontrati effetti indesiderati clinicamente importanti correlati al trattamento). • 1276 pazienti (744 e 532 in TAX 316 e 9805 GEICAM rispettivamente) trattati con docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide (sono stati riscontrati effetti indesiderati clinicamente importanti correlati al trattamento). • 300 pazienti con adenocarcinoma gastrico (221 pazienti nella fase III e 79 pazienti nella fase II dello studio) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (sono stati riscontrati effetti indesiderati clinicamente importanti correlati al trattamento). • 174 e 251 pazienti con tumore della testa e del collo trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (sono stati riscontrati effetti indesiderati clinicamente importanti correlati al trattamento). Queste reazioni sono state descritte utilizzando i Criteri Comuni di Tossicità (NCI) (grado 3 = G3; grado 3-4 = G3/4; grado 4 = G4) e i termini COSTART e MedDRA. Le frequenze sono definite come: molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100, < 1/10); non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100); rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse del docetaxel in monoterapia, riportate più comunemente sono: neutropenia (reversibile e non cumulativa; il giorno mediano al nadir è 7 giorni e il valore mediano della durata della neutropenia grave (< 500 cellule/mm³) è stato 7 giorni), anemia, alopecia, nausea, vomito, stomatite, diarrea e astenia. La gravità delle reazioni avverse ascrivibili al trattamento con docetaxel può aumentare quando il farmaco è somministrato in associazione con altri agenti chemioterapici. Di seguito sono riportati gli eventi avversi (di tutti i gradi) riportati in più del 10% dei pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab. È stata riscontrata una maggiore incidenza di eventi avversi gravi (SAE) (40% vs. 31%) e di eventi avversi (AE) di grado 4 (34% vs. 23%) nel braccio di trattamento docetaxel più trastuzumab rispetto al docetaxel in monoterapia. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati più frequenti (≥ 5%) correlabili al trattamento con docetaxel in associazione con capecitabina, rilevati in una sperimentazione di fase III in pazienti con cancro della mammella dopo fallimento del trattamento con antracicline (vedere Riassunto delle caratteristiche del prodotto relativo alla capecitabina). Le reazioni avverse riportate di seguito sono osservate frequentemente con docetaxel: Patologie del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità si sono verificate in genere nell’arco di pochi minuti dall’inizio dell’infusione con docetaxel ed sono state solitamente da lievi a moderate. I sintomi più frequentemente segnalati sono stati vampate, esantema pruriginoso e non, senso di costrizione al torace, dolore dorsale, dispnea e febbre o brividi. Reazioni gravi sono state caratterizzate da ipotensione e/o broncospasmo o da eruzione cutanea generalizzata/eritema (vedere paragrafo 4.4) Patologie del sistema nervoso Lo sviluppo di una grave neurotossicità periferica richiede una riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Segni neurosensoriali da lievi a moderati sono caratterizzati da parestesia, disestesia o dolore (compreso il bruciore). Gli eventi neuromotori sono caratterizzati prevalentemente da debolezza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sono state osservate reazioni cutanee reversibili, in genere da lievi a moderate. Tali reazioni erano caratterizzate eruzione cutanea, comprese le eruzioni localizzate prevalentemente su piedi e mani (anche sindromi gravi delle mani e dei piedi), ma anche sulle braccia, sul viso o sul torace, frequentemente associate a prurito. Le eruzioni generalmente si sono manifestate entro una settimana dall’infusione di docetaxel. Meno frequentemente sono stati riportati sintomi gravi (ad esempio eruzioni seguite da desquamazione) che raramente hanno reso necessario l’interruzione o la sospensione del trattamento con docetaxel (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Anomalie gravi delle unghie sono caratterizzate da ipo- o iperpigmentazione e talvolta sono associate a dolore e onicolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Le reazioni al sito di infusione sono risultate generalmente lievi e riconducibili a iperpigmentazione, infiammazione, arrossamento o disidratazione cutanea, flebite o stravaso e gonfiore delle vene. L’accumulo di liquidi comprende eventi quali edema periferico e, meno frequentemente, versamento pleurico, versamento pericardico, asciti e aumento di peso. L’edema periferico generalmente inizia a livello delle estremità inferiori e può diventare generalizzato con un aumento di peso di 3 kg o più. L’accumulo di liquidi è un evento cumulativo in termini di incidenza e gravità (vedere paragrafo 4.4). Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per Docetaxel 100 mg/m² in monoterapia
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 5,7%; comprese sepsi e polmonite, letali nell’1,7% dei casi) Infezioni associate a neutropenia di grado G4 (G3/4: 4,6%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 76,4%); Anemia (G3/4: 8,9%); Neutropenia febbrile Trombocitopenia (G4: 0,2%)  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 5,3%)    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia    
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3: 4,1%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 4%); Disgeusia (grave: 0,07%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,7%) Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari   Ipotensione; Ipertensione; Emorragia  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea (grave: 2,7%)    
Patologie gastrointestinali Stomatite (G3/4: 5,3%); Diarrea (G3/4: 4%); Nausea (G3/4: 4%); Vomito (G3/4: 3%) Stipsi (grave: 0,2%); Dolore addominale (grave: 1%); Emorragia gastrointestinale (grave: 0,3%) Esofagite (grave: 0,4%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; reazione cutanea (G3/4: 5,9%); Anomalie delle unghie (gravi: 2,6%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (grave: 1,4%) Artralgia  
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 5,7%; comprese sepsi e polmonite, letali nell’1,7% dei casi) Infezioni associate a neutropenia di grado G4 (G3/4: 4,6%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 76,4%); Anemia (G3/4: 8,9%); Neutropenia febbrile Trombocitopenia (G4: 0,2%)  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Ritenzione di liquidi 6,5%); Astenia (grave: 11,2%); Dolore Reazione al sito di infusione; Dolore toracico non cardiaco (grave: 0,4%)  
Esami diagnostici   Aumento della bilirubina ematica (< 5%) - G3/4; Aumento della fosfatasi alcalina ematica (< 4%) - G3/4; Aumento AST (< 3%) - G3/4; Aumento ALT (< 2%) - G3/4  
Descrizione di alcune reazioni avverse nel cancro della mammella per Docetaxel 100mg/m² in monoterapia Patologie del sistema emolinfopoietico Rari: Episodi di sanguinamento associati a trombocitopenia di grado 3/4. Patologie del sistema nervoso I dati di reversibilità sono disponibili per il 35,3% dei pazienti che hanno sviluppato episodi di neurotossicità riconducibili al trattamento con docetaxel 100 mg/m² in monoterapia. Gli eventi sono stati reversibili in modo spontaneo entro 3 mesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto rari: un caso di alopecia non reversibile al termine dello studio. Il 73% delle reazioni cutanee sono risultate reversibili entro 21 giorni. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Il valore cumulativo mediano del farmaco assunto fino al termine del trattamento è risultato superiore a 1.000 mg/m² e il valore mediano del tempo necessario per ottenere la reversibilità dell’accumulo di liquidi è stato di 16,4 settimane (intervallo tra 0 a 42 settimane). L’insorgenza di ritenzione da moderata a grave è ritardata in pazienti sottoposti a pretrattamento (valore mediano cumulativo della dose: 818,9 mg/m²) rispetto a pazienti non sottoposti a pretrattamento (valore mediano cumulativo della dose: 489,7 mg/m²); tuttavia, è stata riportata in alcuni pazienti durante i primi cicli di terapia. Tabella delle reazioni avverse nel cancro del polmone non a piccole cellule per Docetaxel 75 mg/m² in monoterapia
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 5%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 54,2%); Anemia (G3/4: 10,8%); Trombocitopenia (G4: 1,7%) Neutropenia febbrile
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (non grave)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 0,8%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2,5%)
Patologie cardiache   Aritmia (non grave)
Patologie vascolari   Ipotensione
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 3,3%); Stomatite (G3/4: 1,7%); Vomito (G3/4: 0,8%); Diarrea (G3/4: 1,7%) Stipsi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Reazione cutanea (G3/4: 0,8%) Anomalie delle unghie (gravi: 0,8%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 12,4%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,8%); Dolore  
Esami diagnostici   Aumento della bilirubina ematica (< 2%) - G3/4
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per Docetaxel 75 mg/m² in associazione con doxorubicina
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 7,8%)    
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 91,7%); Anemia (G3/4: 9,4%); Neutropenia febbrile; Trombocitopenia (G4: 0,8%)    
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 1,2%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia  
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3: 0,4%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0,4%)  
Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca; Aritmia (non grave)  
Patologie vascolari     Ipotensione
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 5%); Stomatite (G3/4: 7,8%); Diarrea (G3/4: 6,2%); Vomito (G3/4: 5%); Stipsi    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Anomalie delle unghie (gravi: 0,4%); Reazione cutanea (non grave)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 8,1%); Ritenzione di liquidi (grave: 1,2%); Dolore Reazione al sito di infusione  
Esami diagnostici   Aumento della bilirubina ematica (< 2,5%) - G3/4; Aumento della fosfatasi alcalina ematica (< 2,5%) - G3/4 Aumento AST (< 1%) - G3/4; Aumento ALT (< 1%) - G3/4
Tabella delle reazioni avverse nel cancro del polmone non a piccole cellule per Docetaxel da 75 mg/m² in associazione con cisplatino
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 5,7%)    
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 51,5%); Anemia (G3/4: 6,9%); Trombocitopenia (G4: 0,5%) Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 2,5%)    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia    
Patologie del sistema Neuropatia sensitiva    
nervoso periferica (G3: 3,7%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,7%) Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari   Ipotensione (G3/4: 0,7%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 9,6%); Vomito (G3/4: 7,6%); Diarrea (G3/4: 6,4%); Stomatite (G3/4: 2%) Stipsi  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Anomalie delle unghie (gravi: 0,7%); Reazione cutanea (G3/4: 0,2%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (grave: 0,5%)    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 9,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,7%); Febbre (G3/4: 1,2%) Reazione al sito di infusione; Dolore  
Esami diagnostici   Aumento della bilirubina ematica (< 2,1%) - G3/4; Aumento ALT (< 1,3%) - G3/4 Aumento AST (< 0,5%) - G3/4; Aumento della fosfatasi alcalina ematica (< 0,3%) - G3/4;
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella con Docetaxel 100 mg/m² in associazione con trastuzumab
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 32%); Neutropenia febbrile (compresa la neutropenia associata a febbre e all’uso di antibiotici) o sepsi neutropenica  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia  
Disturbi psichiatrici Insonnia  
Patologie del sistema nervoso Parestesia; cefalea; disgeusia; ipoestesia  
Patologie dell’occhio Aumento della lacrimazione; Congiuntivite  
Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Linfoedema  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi; Dolore faringolaringeo; Nasofaringite; Dispnea; Tosse; Rinorrea  
Patologie gastrointestinali Nausea; Diarrea; Vomito; Stipsi; Stomatite; Dispepsia; Dolore addominale  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Eritema; Eruzione cutanea; Anomalie delle unghie  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia; Artralgia; Dolore alle estremità; Dolore alle ossa; Mal di schiena  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia; Edema periferico; Piressia; Affaticamento; Infiammazione delle mucose; Dolore; Malessere di tipo influenzale; Dolore toracico; Brividi Letargia
Esami diagnostici Peso aumentato  
Descrizione di selezionate reazioni avverse in cancro della mammella per Docetaxel 100mg/m² in associazione con trastuzumab Patologie cardiache Nel 2,2% dei pazienti trattati con docetaxel più trastuzumab sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca sintomatica rispetto allo 0% riportato in pazienti trattati con docetaxel in monoterapia. Nel braccio di trattamento con docetaxel associato al trastuzumab, il 64% dei pazienti sono stati prima trattati con antraciclina come terapia adiuvante mentre nel braccio di trattamento con docetaxel in monoterapia ne sono stati trattati soltanto il 55%. Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comuni: la tossicità ematologica è aumentata in pazienti trattati con trastuzumab e docetaxel rispetto a quelli trattati con docetaxel in monoterapia (32% di neutropenia di grado 3/4 versus 22%, in base al criterio NCI-CTC). Si noti che il dato potrebbe essere sottostimato in quanto è dimostrato che il docetaxel in monoterapia a una dose di 100 mg/m² induce neutropenia nel 97% dei pazienti con il 76% dei casi di grado 4 (in base alle conte ematiche al nadir). Anche l’incidenza di neutropenia febbrile/sepsi neutropenica è risultata maggiore in pazienti trattati con Herceptin associato a docetaxel (23% versus 17% dei pazienti trattati con docetaxel in monoterapia). Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella con Docetaxel da 75 mg/m² in associazione con capecitabina
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni e infestazioni   Candidosi orale (G3/4: < 1%)
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 63%); Anemia (G3/4: 10%) Trombocitopenia (G3/4: 3%)
Disturbi del metabolismo e della Anoressia (G3/4: 1%); Disidratazione (G3/4: 2%)
nutrizione Appetito ridotto  
Patologie del sistema nervoso Disgeusia (G3/4: < 1%); Parestesia (G3/4: < 1%) Capogiri; Cefalea (G3/4: < 1%); Neuropatia periferica
Patologie dell’occhio Aumento della lacrimazione  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dolore faringolaringeo (G3/4: 2%) Dispnea (G3/4: 1%); Tosse (G3/4: < 1%); Epistassi (G3/4: < 1%)
Patologie gastrointestinali Stomatite (G3/4: 18%); Diarrea (G3/4: 14%); Nausea (G3/4: 6%); Vomito (G3/4: 4%); Stipsi (G3/4: 1%); Dolore addominale (G3/4: 2%); Dispepsia Dolore nella parte alta dell’addome; Secchezza delle fauci
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sindrome delle mani e dei piedi (G3/4: 24%); Alopecia (G3/4: 6%); Alterazioni delle unghie (G3/4: 2%) Dermatite; Esantema eritematoso (G3/4: < 1%); Scolorimento delle unghie; Onicolisi (G3/4: 1%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (G3/4: 2%); Artralgia (G3/4: 1%) Dolore alle estremità (G3/4: < 1%); Dolore dorsale (G3/4: 1%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (G3/4: 3%); Piressia (G3/4: 1%); Affaticamento/debolezza (G3/4: 5%); Edema periferico (G3/4: 1%) Letargia; Dolore
Esami diagnostici   Peso diminuito; Aumento della bilirubina ematica (G3/4: 9%)
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della prostata con Docetaxel 75 mg/m² in associazione con prednisone o prednisolone
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 3,3%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 32%); Anemia (G3/4: 4,9%) Trombocitopenia (G3/4: 0,6%); Neutropenia febbrile
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 0,6%)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 0,6%)  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 1,2%); Disgeusia (G3/4: 0%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%)
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione (G3/4: 0,6%)
Patologie cardiache   Riduzione della funzionalità cardiaca del ventricolo sinistro (G3/4: 0,3%)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Epistassi (G3/4: 0%); Dispnea (G3/4: 0,6%); Tosse (G3/4: 0%)
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 2,4%); Diarrea (G3/4: 1,2%); Stomatite/faringite (G3/4: 0,9%); Vomito (G3/4: 1,2%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Anomalie delle unghie (non gravi) Eruzione esfoliativa (G3/4: 0,3%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Artralgia (G3/4: 0,3%); Mialgia (G3/4: 0,3%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento (G3/4: 3,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,6%)  
Tabella delle reazioni avverse nel cancro della mammella per la terapia adiuvante con Docetaxel 75 mg/m² in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide in pazienti con linfonodo positivo (TAX 316) e linfonodo negativo (GEICAM 9805) dati variabili sul cancro della mammella
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4: 3,2%); Infezione neutropenia (G3/4: 2,6%).    
Patologie del sistema emolinfopoietico Anaemia (G3/4: 3%); Neutropenia (G3/4: 59,2%); Trombocitopenia (G3/4: 1,6%); Neutropenia febbrile (G3/4: NA)    
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 0,6%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 1,5%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia (G3/4: 0,6%); neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 0,1%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%); Sincope (G3/4: 0%) Neurotossicità (G3/4: 0%); Sonnolenza (G3/4: 0%)
Patologie dell’occhio Congiuntivite (G3/4: 0,1%) Aumento della lacrimazione (G3/4: <0,1%);  
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,2%);  
Patologie vascolari Vasodilatazione (G3/4: 0,5%) Ipotensione (G3/4: 0%) Flebite (G3/4: 0%); Linfoedema (G3/4: 0%)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse (G3/4: 0%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 5,0%); Stomatite (G3/4: 6,0%); Vomito (G3/4: 4,2%); Diarrea (G3/4: 3,4%); Stipsi (G3/4: 0,5%) Dolore addominale (G3/4: 0,4%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: <3%); Tossicità cutanea (G3/4: 0,6%); Alterazioni delle unghie (G3/4: 0,4%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (G3/4: 0,7%); Artralgia (G3/4: 0,2%)    
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Amenorrea (G3/4: NA)    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (G3/4: 10%); Piressia (G3/4: NA); Edema periferico (G3/4: 0,2%)    
Esami diagnostici   Peso aumentato (G3/4: 0%); Peso diminuito (G3/4: 0,2%)  
Descrizione di reazioni avverse selezionate per la terapia adiuvante con Docetaxel 75 mg/m² in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide in pazienti con cancro della mammella a linfonodo positivo (TAX316) e linfonodo negativo (GEICAM 9805)Patologie del sistema nervoso Nello studio TAX316 la neuropatia sensoriale periferica è iniziata durante il periodo di trattamento e si è protratta nel periodo di follow-up in 84 pazienti (11,3%) nel braccio TAC e 15 pazienti (2%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up (tempo medio di follow-up di 8 anni), è stata osservata una neuropatia sensoriale periferica in 10 pazienti (1,3%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,3%) nel braccio FAC. Nello studio GEICAM 9805 la neuropatia sensoriale periferica iniziata durante il periodo di trattamento è proseguita nel periodo di follow-up in 10 pazienti (1,9%) nel braccio TAC e 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), è stata osservata una neuropatia sensoriale periferica in 3 pazienti (0,6%) nel braccio TAC e in 1 paziente (0,2%). nel braccio FAC Patologie cardiache Nello studio TAX 316, 26 pazienti (3,5%) nel braccio TAC e 17 pazienti (2,3%) nel braccio FAC hanno evidenziato insufficienza cardiaca congestizia. A tutti i pazienti tranne uno in ogni braccio è stata diagnosticata CHF più di 30 giorni dopo il periodo di trattamento. Due pazienti nel braccio TAC e 4 pazienti nel gruppo FAC sono morti a causa di insufficienza cardiaca. Nello studio GEICAM 9805, 3 pazienti (0.6%) nel gruppo TAC e 3 pazienti (0.6%) nel gruppo FAC hanno sviluppato insufficienza cardiaca congestizia durante il periodo di follow-up. Alla fine del periodo di follow-up (tempo medio di follow-up mediano di 10 anni e 5 mesi), nessun paziente ha avuto CHF nel braccio TAC e 1 paziente nel braccio TAC è morto a causa di cardiomiopatia dilatativa e è stato osservato che CHF è in corso in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Nello studio TAX 316, è stata riportata alopecia persistente nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia in 687 su 744 pazienti TAC e 645 di 736 pazienti FAC. Al termine del periodo di follow-up (effettivo tempo di follow-up mediano di 96 mesi), in 29 pazienti TAC (3,9%) e 16 pazienti FAC (2,2%) l’alopecia era ancora persistente. Nello studio GEICAM 9805, l’alopecia perdurava nel periodo di follow-up (tempo mediano di followup di 10 anni e 5 mesi), ed era ancora corso presente in 49 pazienti (9,2%) nel braccio TAC e 35 pazienti (6,7%) nel braccio FAC. L’alopecia correlata al farmaco è iniziata o peggiorata nel corso del periodo di follow-up in 42 pazienti (7,9%) nel braccio TAC e 30 pazienti (5,8%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), l'alopecia è stata osservata in 3 pazienti (0,6%) nel braccio TAC e in 1 paziente (0,2%) nel FAC braccio. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella In TAX316 l'amenorrea iniziata durante il periodo di trattamento e persistita nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stata riportata in 202 pazienti su 744 TAC (27,2%) e 125 su 736 pazienti con FAC (17,0%). È stato osservato che l'amenorrea è in corso alla fine del periodo di followup (tempo medio di follow-up di 8 anni) in 121 pazienti su 744 TAC (16,3%) e 86 pazienti con FAC (11,7%). Nello studio GEICAM 9805 l'amenorrea che è iniziata durante il periodo di trattamento e si è protratta nel periodo di follow-up è stata osservata in corso in 18 pazienti (3,4%) nel braccio TAC e 5 pazienti (1,0%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), è stato osservato che l'amenorrea è in corso in 7 pazienti (1,3%) nel braccio TAC e in 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Nello studio, l'edema periferico TAX316 iniziato durante il periodo di trattamento e persistito nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stato osservato in 119 pazienti su 744 TAC (16,0%) e 23 su 736 pazienti con FAC (3,1%). Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano effettivo di follow-up di 8 anni), l'edema periferico era in corso in 19 pazienti TAC (2,6%) e 4 pazienti FAC (0,5%). Nello studio il linfedema TAX316 iniziato durante il periodo di trattamento e persistito nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stato riportato in 11 pazienti su 744 TAC (1,5%) e 1 su 736 pazienti con FAC (0,1%). Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano effettivo di followup di 8 anni), è stato osservato che il linfoedema è in corso in 6 pazienti TAC (0,8%) e 1 paziente FAC (0,1%). Nello studio TAX316 l'astenia iniziata durante il periodo di trattamento e persisteva nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia è stata riportata in 236 pazienti su 744 TAC (31,7%) e 180 su 736 pazienti con FAC (24,5%). Alla fine del periodo di follow-up (tempo medio di follow-up mediano di 8 anni), è stata osservata astenia in corso in 29 pazienti TAC (3,9%) e 16 pazienti FAC (2,2%). Nello studio, l'edema periferico di GEICAM 9805 iniziato durante il periodo di trattamento è proseguito nel periodo di follow-up in 4 pazienti (0,8%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up di 10 anni e 5 mesi), nessun paziente (0%) nel braccio TAC presentava edema periferico ed è stato osservato che è in corso in 1 paziente (0,2%) in Braccio FAC. Il linfedema che ha avuto inizio durante il periodo di trattamento è proseguito nel periodo di follow-up in 5 pazienti (0,9%) nel braccio TAC e 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up, il linfedema è stato osservato in 4 pazienti (0,8%) nel braccio TAC e in 1 paziente (0,2%) nel braccio FAC. L'astenia che è iniziata durante il periodo di trattamento e si è protratta nel periodo di follow-up è stata osservata in 12 pazienti (2,3%) nel braccio TAC e 4 pazienti (0,8%) nel braccio FAC. Alla fine del periodo di follow-up, è stata osservata astenia in corso in 2 pazienti (0,4%) nel braccio TAC e in 2 pazienti (0,4%) nel braccio FAC. Leucemia acuta/Sindrome mielodisplasica Dopo 10 anni di follow up nello studio TAX316, leucemia acuta è stata segnalata in 3 su 744 pazienti TAC (0.4%) ed in 1 su 736 pazienti FAC (0.1%). Un paziente TAC (0,1%) e 1 paziente FAC (0,1%) sono deceduti a causa dell'AML durante il periodo di follow-up (tempo medio di follow-up di 8 anni). La sindrome mielodisplasica è stata segnalata in 2 su 744 pazienti TAC (0.3%) ed in 1 su 736 pazienti FAC (0.1%). Dopo 10 anni di follow-up dello studio GEICAM 9805, la leucemia acuta si è verificata in 1 su 532 (0,2%) pazienti nel braccio TAC. Nessun caso è stato segnalato tra i pazienti nel braccio FAC. A nessun paziente è stata diagnosticata la sindrome mielodisplasica in entrambi i gruppi di trattamento. Complicazioni neutropeniche La tabella sottostante mostra che l’incidenza della neutropenia di grado 4, della neutropenia febbrile e dell’infezione neutropenia si è ridotta in pazienti che hanno ricevuto profilassi primaria G-CSF dopo che questa è diventata obbligatoria nel braccio TAC - studio GEICAM. Complicazioni neutropeniche in pazienti che ricevevano TAC con o senza profilassi primaria G-CSF- (GEICAM 9805)
  Senza profilassi primaria G-CSF (n = 111) n (%) Con profilassi primaria G- CSF (n = 421) n (%)
Neutropenia (Grado 4) 104 (93,7) 135 (32,1)
Neutropenia Febbrile 28 (25,2) 23 (5,5)
Infezione Neutropenica 14 (12,6) 21 (5,0)
Infezione Neutropenica (Grado 3-4) 2 (1,8) 5 (1,2)
Tabella delle reazioni avverse nell’adenocarcinoma gastrico per Docetaxel 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni e infestazioni Infezione neutropenica; Infezione (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia (G3/4: 20,9%); Neutropenia (G3/4: 83,2%); Trombocitopenia (G3/4: 8,8%); Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 1,7%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 8,7%) Capogiri (G3/4: 2,3%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 1,3%)
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione (G3/4: 0%)
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Alterazione dell’udito (G3/4: 0%)
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 1,0%)
Patologie gastrointestinali Diarrea (G3/4: 19,7%); Nausea (G3/4: 16%); Stomatite (G3/4: 23,7%); Vomito (G3/4: 14,3%) Stipsi (G3/4: 1,0%); Dolore gastrointestinale (G3/4: 1,0%); Esofagite/disfagia/odinofagia (G3/4: 0,7%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: 4,0%) Esantema pruriginoso (G3/4: 0,7%); Alterazioni delle unghie (G3/4: 0,7%); Esfoliazione cutanea (G3/4: 0%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4: 19,0%); Febbre (G3/4: 2,3%); Ritenzione di liquidi  
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni e infestazioni Infezione neutropenica; Infezione (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia (G3/4: 20,9%); Neutropenia (G3/4: 83,2%); Trombocitopenia (G3/4: 8,8%); Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 1,7%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensitiva periferica (G3/4: 8,7%) Capogiri (G3/4: 2,3%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 1,3%)
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione (G3/4: 0%)
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Alterazione dell’udito (G3/4: 0%)
  (grave/potenzialmente letale 1%)  
Descrizioni di alcune reazioni avverse nell’adenocarcinoma gastrico con Docetaxel 75mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile Patologie del sistema emolinfopoietico Casi di neutropenia febbrile e infezione neutropenica sono stati riportati nel 17,2% e 13,5% di pazienti rispettivamente, indipendentemente dall’uso di G-CSF. Il G-CSF è stato utilizzato per la profilassi secondaria nel 19,3% di pazienti (10,7% dei cicli). Casi di neutropenia febbrile e infezione neutropenia sono stati riportati rispettivamente nel 12,1% e 3,4% di pazienti sottoposti a profilassi con G-CSF e nel 15,6% e 12,9% di pazienti senza profilassi con G-CSF (vedere paragrafo 4.2). Tabella delle reazioni avverse per il trattamento del tumore della testa e del collo con Docetaxel 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile • Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323)
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4; 6,3%); Infezione neutropenica    
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)   Dolore da cancro (G3/4; 0,6%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4; 76,3%); Anemia (G3/4; 9,2%); Trombocitopenia (G3/4; 5,2%) Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (non grave)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4; 0,6%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia/Parosmia; Neuropatia sensitiva periferica (G3/4; 0,6%) Capogiri  
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione; Congiuntivite  
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Alterazione dell’udito  
Patologie cardiache   Ischemia miocardica (G3/4; 1,7%) Aritmia (G3/4; 0,6%)
Patologie vascolari   Patologia venosa (G3/4; 0,6%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4; 0,6%); Stomatite (G3/4; 4,0%); Diarrea (G3/4; 2,9%); Vomito (G3/4; 0,6%) Stipsi; Esofagite/disfagia/odinof agia (G3/4; 0,6%); Dolore addominale; Dispepsia; Emorragia gastrointestinale (G3/4; 0,6%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4; 10,9%) Esantema pruriginoso; Secchezza cutanea; Esfoliazione cutanea (G3/4; 0,6%)  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia (G3/4; 0,6%)  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4; 3,4%); Piressia (G3/4; 0,6%); Ritenzione di liquidi; Edema    
Esami diagnostici   Peso aumentato  
• Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324)
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni e infestazioni Infezioni (G3/4;3,6%) Infezione neutropenica  
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)   Dolore da cancro (G3/4; 1,2%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4; 83,5%); Anemia (G3/4; 12,4%); Trombocitopenia (G3/4;4,0%); Neutropenia febbrile    
Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4; 12,0%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia/Parosmia (G3/4; 0,4%); Neuropatia sensitiva periferica (G3/4; 1,2%) Capogiri (G3/4; 2,0%); Neuropatia motoria periferica (G3/4; 0,4%)  
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione Congiuntivite
Patologie dell’orecchio e del labirinto Alterazione dell’udito (G3/4; 1,2%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4; 2,0%) Ischemia miocardica
Patologie vascolari     Patologia venosa
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4; 13,9%); Stomatite (G3/4; 20,7%); Vomito (G3/4; 8,4%); Diarrea (G3/4; 6,8%); Esofagite/disfagia/odinof agia (G3/4; 12,0%); Stipsi (G3/4; 0,4%) Dispepsia (G3/4; 0,8%); Dolore gastrointestinale (G3/4; 1,2%); Emorragia gastrointestinale (G3/4; 0,4%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4; 4,0%); Esantema pruriginoso Secchezza cutanea; Desquamazione  
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia (G3/4; 0,4%)  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4; 4,0%); Piressia (G3/4; 3,6%); Ritenzione di liquidi (G3/4; 1,2); Edema (G3/4; 1,2%)    
Esami diagnostici Peso diminuito   Peso aumentato
Esperienza post-marketing Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Casi di leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplastica sono stati segnalati in associazione con docetaxel quando usato in associazione con altri agenti chemioterapici e/o radioterapia. Patologie del sistema emolinfopoietico Sono stati riportati casi di soppressione di midollo osseo e altre reazioni avverse di natura ematologica. Sono stati riportati casi di coagulazione intravascolare disseminata (CID), spesso associata a sepsi o insufficienza multiorgano. Disturbi del sistema immunitario Sono stati riportati alcuni casi di shock anafilattico, talvolta letale. Reazioni di ipersensibilità (di frequenza non nota) sono state segnalate con docetaxel in pazienti che hanno precedentemente avuto reazioni di ipersensibilità al paclitaxel. Patologie del sistema nervoso Sono stati riportati casi (rari) di convulsioni o perdita di coscienza transitoria riconducibili alla somministrazione di docetaxel. Talvolta queste reazioni si manifestano durante l’infusione del medicinale. Patologie dell’occhio Sono stati riportati casi molto rari di disturbi transitori della vista (bagliori, lampi di luce, scotoma) che si manifestano durante l’infusione del medicinale e sono associati a reazioni di ipersensibilità. Tali eventi sono solitamente reversibili in seguito a interruzione dell’infusione. Sono stati riportati casi di lacrimazione associata o meno a congiuntivite, oltre a casi di ostruzione del dotto lacrimale con conseguente eccessiva lacrimazione. In pazienti trattati con Docetaxel sono stati riportati casi di edema maculare cistoide (ECM). Patologie dell’orecchio e del labirinto Sono stati riportati casi rari di ototossicità, alterazione dell’udito e/o perdita dell’udito. Patologie cardiache Sono stati riportati casi rari di infarto del miocardio. Aritmia ventricolare compresa tachicardia ventricolare (frequenza non nota), a volte fatale, è stata riportata in pazienti trattati con docetaxel in regime di associazione tra cui doxorubicina, 5-fluorouracile e / o ciclofosfamide. Patologie vascolari Sono stati riportati casi rari di eventi tromboembolici venosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Sono stati riportati casi rari di sindrome da distress respiratorio acuto, polmonite interstiziale e fibrosi polmonare. Sono stati riportati casi rari di polmonite da radiazioni in pazienti trattati contemporaneamente con radioterapia. Patologie gastrointestinali Sono stati riportati rari casi di enterocolite, tra cui colite, colite ischemica e enterocolite neutropenica, con un potenziale esito fatale (frequenza non nota). Rari casi di disidratazione sono stati segnalati come conseguenza di eventi gastrointestinali tra cui enterocolite e perforazione gastrointestinale. Sono stati segnalati rari casi di ileo e ostruzione intestinale.Patologie epatobiliari Sono stati riportati casi (molto rari) di epatite talvolta letale, prevalentemente in pazienti con disturbi epatici pregressi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo In pazienti trattati con docetaxel sono stati riportati casi molto rari di lupus eritematoso cutaneo e eruzioni bollose quali eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. In alcuni casi fattori concomitanti possono aver contribuito allo sviluppo di tali effetti. Durante il trattamento con docetaxel, sono state segnalate manifestazioni simili alla sclerodermia di solito precedute da linfoedema periferico. Sono stati segnalati casi di alopecia permanente (frequenza non nota).Patologie renali ed urinarie Sono stati riportati insufficienza e scompenso renale. In circa il 20% dei casi non c’erano fattori di rischio per l’insufficienza renale acuta come prodotti medicinali nefrotossici concomitanti e disturbi gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Sono stati riportati raramente fenomeni di <> da radiazione. Una reazione di “recall” al sito di iniezione (recidiva della reazione cutanea in un sito di stravaso precedente in seguito alla somministrazione di docetaxel in un altro sito) è stata osservata nel sito di stravaso precedente (frequenza non nota) La ritenzione di liquidi non è stata accompagnata da episodi acuti di oliguria o ipotensione. Sono stati riportati casi rari di disidratazione e edema polmonare. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sono stati segnalati casi di squilibrio elettrolitico. Sono stati riportati casi di iponatriemia, per lo più associati a disidratazione, vomito e polmonite. Sono stati osservati ipokaliemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia, solitamente in associazione con disturbi gastrointestinali e in particolare con diarrea Segnalazione di sospette reazioni avverse La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco - Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalareuna-sospetta-reazione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non vi sono informazioni sull’uso del docetaxel durante la gravidanza. Il docetaxel ha evidenziato un’attività embriotossica e fetotossica in conigli e ratti; il farmaco, inoltre, riduce la fertilità nei ratti. Come altri medicinali citotossici, se assunto durante la gravidanza può danneggiare il feto. Pertanto, tale farmaco non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che questo non sia chiaramente indicato. Alle donne in età fertile trattate con docetaxel deve essere consigliato di evitare eventuali gravidanze e di informare immediatamente il medico che si occupa del loro trattamento qualora ciò si dovesse verificare. Allattamento Il docetaxel è una sostanza lipofila ma non è noto se viene escreto nel latte umano. Di conseguenza, a causa del rischio potenziale di reazioni avverse nei neonati, l’allattamento deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con docetaxel. Contraccezione in maschi e femmine Durante il trattamento è necessario utilizzare un metodo contraccettivo efficace. Fertilità In studi non clinici, il docetaxel ha effetti genotossici e può alterare la fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, si consiglia agli uomini trattati con docetaxel di non concepire figli durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la sospensione della terapia e di chiedere informazioni sulla conservazione dello sperma prima del trattamento.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni ml di concentrato contiene 20 mg di docetaxel. Un flaconcino da 1 ml di concentrato contiene 20 mg di docetaxelUn flaconcino da 4 ml di concentrato contiene 80 mg di docetaxelUn flaconcino da 8 ml di concentrato contiene 160 mg di docetaxel Eccipienti con effetto noto: Ogni flaconcino di concentrato contiene 0,5 ml di etanolo anidro (395 mg) Ogni flaconcino di concentrato contiene 2 ml di etanolo anidro (1,58 g) Ogni flaconcino di concentrato contiene 4 ml di etanolo anidro (3,16 g) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Flaconcino di concentrato: polisorbato 80 etanolo anidro acido citrico
11. Sovradosaggio
Sono stati riportati pochi casi di sovradosaggio. Non è noto un antidoto specifico per il sovradosaggio da docetaxel. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere ricoverato in un’unità specializzata per il controllo delle funzioni vitali. In caso di sovradosaggio, ci si può aspettare l’esacerbazione degli eventi avversi. Le complicazioni primarie attese del sovradosaggio consistono nella soppressione del midollo osseo, neurotossicità periferica e mucosite. I pazienti devono essere sottoposti prima possibile a un trattamento con G-CSF, appena identificato il sovradosaggio. Se necessario, devono essere prese anche altre misure appropriate per il trattamento dei sintomi.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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