Dopamina Cloridr 10 mg/2 ml concentrato per soluzione per infusione fiala 2 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Stati di shock di qualsiasi natura: shock cardiogenico post-infartuale, shock chirurgico, shock ipovolemico o emorragico, shock tossi-infettivo, shock anafilattico. L’impiego del farmaco non esime dalle altre misure dirette a ripristinare la volemia o da interventi diretti sulla patogenesi dello shock.
2. Posologia
Diluendo la fiala di Dopamina Cloridrato Galenica Senese 5 volte (portando Dopamina Cloridrato Galenica Senese 10 mg/2 ml concentrato per soluzione per infusione a 10 ml o Dopamina Cloridrato Galenica Senese 50 mg/10 ml concentrato per soluzione per infusione a 50 ml con sodio cloruro 0,9% (soluzione fisiologica) o Glucosio 5% o Ringer lattato), si ottiene una soluzione che contiene 1 mg (1000 mcg ) di dopamina per ml. Poiché, impiegando i normali deflussori, un ml corrisponde a 20 gocce, ogni goccia conterrà circa 50 mcg di dopamina. In genere sono sufficienti dosi di 5-15 mcg /kg/min, ma in qualche caso può essere necessario raggiungere i 20 o più mcg /kg/min. Raggiunto un aumento soddisfacente della diuresi, dei valori pressori e un miglioramento delle condizioni circolatorie generali, l’infusione deve essere continuata con il dosaggio rivelatosi efficace. A livello indicativo, la tabella seguente riporta il numero di gocce di soluzione diluita come sopra descritto per somministrazioni da 5 a 15 mcg /kg/min.
dosaggio 5 mcg/kg/min 10 mcg/kg/min 15 mcg/kg/min
Peso (kg) mcg/min n.gitt/min mcg/min n.gitt/min mcg/min n.gitt/min
40 200 4 400 8 600 12
50 250 5 500 10 750 15
60 300 6 600 12 900 18
70 350 7 700 14 1050 21
80 400 8 800 16 1200 24
90 450 9 900 18 1350 27
Il medicinale va sempre somministrato per infusione endovenosa lenta. Popolazioni pediatriche La sicurezza e l’efficacia di Dopamina Cloridrato Galenica Senese nei bambini non sono state stabilite.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità alla dopamina o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. Non deve essere usato in pazienti con feocromocitoma o con ipertiroidismo e non può essere somministrato in presenza di tachiaritmie non trattate e di fibrillazione ventricolare. Il ciclopropano e gli anestetici idrocarburi alogenati non devono essere usati insieme alla dopamina.
4. Avvertenze
La somministrazione eccessiva di soluzioni prive di potassio può causare una ipokaliemia importante. La somministrazione endovenosa di queste soluzioni può causare un sovraccarico di liquidi e/o di soluti con risultante diluizione delle concentrazioni degli elettroliti sierici, iperidratazione, stati congestizi oppure edema polmonare. Prima del trattamento con dopamina cloridrato, l’ipovolemia deve essere corretta con opportune quantità di sangue o di plasma secondo l’indicazione. Durante la terapia con dopamina cloridrato è necessario tenere sotto controllo il flusso urinario, la gittata cardiaca, la pressione sanguigna. Qualora si verifichi un aumento sproporzionato della pressione diastolica (cioè una notevole diminuzione del polso), l’infusione deve essere ridotta ed il paziente deve essere osservato con cura al fine di evitare che divenga predominante un’indesiderata attività vasocostrittrice. Dopamina cloridrato deve essere infusa nelle vene più grosse, qualora possibile, al fine di evitare stravasi nei tessuti adiacenti. Stravasi possono provocare necrosi e piaghe. È necessario, pertanto, che venga controllata la regolarità dell’infusione. Pazienti con precedenti malattie occlusive vascolari (aterosclerosi, embolismo arterioso, morbo di Raynaud, lesioni da freddo, endoartrite diabetica e morbo di Buerger) devono venire attentamente osservati per qualsiasi variazione di colore o temperatura della pelle alle estremità. Se si osserva qualche variazione in tal senso e si ritiene che ciò possa essere il risultato di una compromissione della circolazione nelle estremità, occorre valutare i benefici derivanti dal continuare l’infusione con dopamina cloridrato e i rischi di possibile necrosi. Questa condizione può essere invertita sia diminuendo che fermando l’infusione. L’ischemia è reversibile tramite l’infiltrazione della zona affetta con 10 ml - 15 ml di soluzione salina contenente dai 5 mg ai 10 mg di fentolamina mesilato. Al manifestarsi dello stravaso deve essere utilizzata una siringa con un ago ipodermico di piccolo diametro per permettere la libera infiltrazione della fentolamina nella zona ischemica. Pazienti trattati con inibitori della monoaminossidasi (IMAO) richiedono una sostanziale riduzione del dosaggio (almeno 1/10 del dosaggio normale). Non aggiungere a DOPAMINA soluzioni alcaline. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Dopamina cloridrato Galenica Senese contiene potassio metabisolfito. Raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo. Dopamina cloridrato Galenica Senese contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè essenzialmente ’senza sodio’. Le soluzioni di destrosio devono essere usate con cautela nei pazienti con anamnesi positiva di diabete mellito subclinico o conclamato. Non essendo noto l’effetto della dopamina in caso di funzionalità renale ed epatica ridotta, in questi pazienti, è necessario un monitoraggio attento. Per evitare un inopportuno stato di ipotensione, l’infusione di dopamina deve essere interrotta gradualmente.
5. Interazioni
Poiché la dopamina è metabolizzata dalle monoaminoossidasi (MAO), l’inibizione di questo enzima per somministrazione di MAO-inibitori, prolunga e potenzia l’effetto della dopamina. La dopamina deve essere usata con estrema cautela in pazienti che inalano ciclopropano o anestetici derivati da idrocarburi alogenati a causa del pericolo di aritmie. Alfa e Beta Bloccanti: gli effetti cardiaci della dopamina sono antagonizzati dagli agenti bloccanti β-adrenergici come il propanololo e il metoprololo, mentre la vasocostrizione periferica secondaria agli alti dosaggi di dopamina è antagonizzata dagli agenti bloccanti α-adrenergici. La vasodilatazione renale e mesenterica indotta dalla dopamina non è antagonizzata né dai bloccanti α- né da quello β-adrenergici, tuttavia, negli animali, è antagonizzata dall’aloperidolo e dagli altri butirrofenoni, fenotiazinici e oppiacei. Fenitoina: La somministrazione endovenosa di fenitoina in pazienti trattati con dopamina ha causato ipotensione e bradicardia; alcuni clinici raccomandano di usare la fenitoina, se proprio necessario, con molta cautela nei pazienti in trattamento con dopamina. La dopamina può incrementare l’effetto dei diuretici. Gli alcaloidi dell’ergot devono essere evitati per il rischio di una eccessiva vasocostrizione. Gli antidepressivi triciclici e la guanetidina possono potenziare la risposta pressoria della dopamina.
6. Effetti indesiderati
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di dopamina cloridrato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache : battiti ectopici, tachicardia, dolore anginoso, palpitazioni, conduzione aberrante, bradicardia, ampliamento del complesso QRS Patologie gastrointestinali : nausea, vomito Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche : dispnea Patologie del sistema nervoso : cefalea Esami diagnostici : azotemia elevata Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo : piloerezione Patologie vascolari : ipotensione, ipertensione, vasocostrizione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
La somministrazione di Dopamina Cloridrato Galenica Senese durante la gravidanza e l’allattamento con latte materno deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il feto o il bambino.
8. Conservazione
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
Dopamina cloridrato Galenica Senese 10 mg/2 ml concentrato per soluzione per infusione 1 fiala contiene: Principio attivo: dopamina cloridrato 10 mg Dopamina Cloridrato Galenica Senese 50 mg/10 ml concentrato per soluzione per infusione 1 fiala contiene: Principio attivo: dopamina cloridrato 50 mg Eccipienti con effetti noti: potassio e sodio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedi sezione 6.1.
10. Eccipienti
Potassio metabisolfito, Sodio cloruro, Acqua per preparazioni inettabili.
11. Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio accidentale, evidenziato da elevazione eccessiva della pressione del sangue, ridurre la velocità di infusione o sospendere temporaneamente la somministrazione finché le condizioni si stabilizzano. Poiché l’attività di dopamina cloridrato è estremamente breve, normalmente non sono necessari altri provvedimenti. Qualora le misure adottate non fossero sufficienti, si può usare un bloccante dei recettori adrenergici alfa a vita breve quale la fentolamina. La dopamina può causare vasocostrizione locale nel sito di infusione, pertanto è opportuno scegliere una vena di grosso calibro per l’infusione. L’ischemia risultante è reversibile tramite l’infiltrazione della zona affetta con 10 ml - 15 ml di soluzione salina contenente dai 5 mg ai 10 mg di fentolamina mesilato. Al manifestarsi dello stravaso deve essere utilizzata una siringa con ago ipodermico di piccolo diametro per permettere la libera infiltrazione della fentolamina nella zona ischemica.
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