Riepilogo del profilo di sicurezza La reazione avversa segnalata più comunemente è stato il dolore addominale, che si è presentato in oltre il 10% delle pazienti degli studi clinici. Raramente (meno di 1 caso ogni 1.000 pazienti) possono verificarsi eventi tromboembolici venosi seri.
Elenco in formato tabulare delle reazioni avverse La tabella che segue riporta le reazioni avverse osservate con EC/BZA (n = 3.168) durante studi clinici controllati con placebo. Le reazioni avverse sono state classificate come molto comuni (≥ 1/10); comuni (≥ 1/100, < 1/10), non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100) o rare (≥ 1/10.000, <1/1.000).
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza della comparsa delle reazioni avverse |
| Molto comune | Comune | Non comune | Rara |
| Infezioni ed infestazioni | | Candidiasi vulvovaginale | | |
| Patologie vascolari | | | | Eventi tromboembolici venosi (comprese embolia polmonare, trombosi della vena retinica, trombosi venosa profonda e tromboflebite). |
| Patologie gastrointestinali | Dolore addominale | Costipazione; diarrea; nausea | | |
| Patologie epatobiliari | | | Colecistite | |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Spasmi muscolari | | |
| Esami diagnostici | | Trigliceridi ematici aumentati | | |
Descrizione di determinate reazioni avverse Rischio di cancro della mammella Il rischio di cancro della mammella associato all’impiego di soli estrogeni è segnalato in diversi studi. L’aumento delrischio per coloro che utilizzano una terapia a base di soli estrogeni è inferiore rispetto a quello che si osserva in coloro che impiegano associazioni di estrogeno-progestinico. Il livello del rischio dipende dalla durata di utilizzo (vedere paragrafo 4.4). Sono presentate le stime del rischio assoluto sulla base dei risultati del maggiore studio randomizzato controllato con placebo (studio WHI) e della maggiore metanalisi di studi epidemiologici prospettici. Braccio con trattamento con soli estrogeni (ET) dello studio WHI negli Stati Uniti - rischio aggiuntivo di cancro della mammella dopo 5 anni di utilizzo
| Intervallo di età (anni) | Incidenza su 1.000 donne nel braccio del placebo in un periodo di 5 anni | Rapporto di rischio e IC al 95% | Casi aggiuntivi su 1.000 donne nel braccio ET in un periodo di 5 anni (IC al 95%) |
| Solo estrogeni coniugati equini |
| 50-79 | 21 | 0,8 (0,7-1,0) | -4 (-6-0)* |
| *Studio WHI in donne isterectomizzate, che non hanno mostrato un aumento del rischio di cancro della mammella |
La più ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici Rischio aggiuntivo stimato di cancro della mammella dopo 5 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea 27 (kg/m²)
| Età all’inizio della TOS (anni) | Incidenza su 1.000 donne mai trattate con terapia ormonale sostitutiva in un periodo di 5 anni (50-54 anni di età)* | Rapporto di rischio | Casi aggiuntivi su 1.000 donne trattate con TOS dopo 5 anni |
| Solo estrogeni |
| 50 | 13,3 | 1,2 | 2,7 |
| *Dato trattodai tassi basali di incidenza in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indice di massa corporea 27 |
| Nota: poiché l’incidenza attesa del cancro della mammella è diversa nei vari paesi dell’UE, anche il numero di casi supplementari di tale tipo di cancro varierà proporzionalmente. |
Rischio aggiuntivo stimato di cancro della mammella dopo 10 anni di utilizzo nelle donne con indice di massa corporea 27 (kg/m²)
| Età all’inizio della TOS (anni) | Incidenza su 1.000 donne mai trattate con TOS in un periodo di 10 anni (50-59 anni di età)* | Rapporto di rischio | Casi aggiuntivi su 1.000 donne trattate con TOS dopo 10 anni |
| Solo estrogeni |
| 50 | 26,6 | 1,3 | 7,1 |
| *Dato tratto dai tassi basali di incidenza in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indice di massa corporea 27 |
| Nota: poiché l’incidenza attesa del cancro della mammella è diversa nei vari paesi dell’UE, anche il numero di casi supplementari di tale tipo di cancro varierà proporzionalmente. |
Rischio di cancro dell’endometrio Donne postmenopausali non isterectomizzate Il rischio di cancro dell’endometrio è di circa 5 casi su 1.000 donne non isterectomizzate che non utilizzano una terapia ormonale sostitutiva. Nelle donne non isterectomizzate, l’impiego di terapia ormonale sostitutiva a base di soli estrogeni non è raccomandato perché determina un aumento del rischio di cancro dell’endometrio (vedere paragrafo 4.4). A seconda della durata della terapia con solo estrogeno e della dose impiegata, l’aumento del rischio di cancro dell’endometrio negli studi epidemiologici variava tra i 5 e i 55 casi supplementari diagnosticati ogni 1.000 donne di età compresa tra 50 e 65 anni. EC/BZA contiene bazedoxifene, che riduce il rischio di iperplasia dell’endometrio, che si può presentare con l’impiego di soli estrogeni (vedere paragrafo 4.4). L’iperplasia dell’endometrio potrebbe essere un precursore del cancro dell’endometrio.
Cancro dell’ovaio L’impiego di terapia ormonale sostitutiva a base di soli estrogeni è stato associato a un leggero aumento del rischio di diagnosi di cancro dell’ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riscontrato un aumento del rischio di cancro dell’ovaio nelle donne in trattamento con una terapia ormonale sostitutiva rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni, l’assunzione di un trattamento ormonale sostitutivo di 5 anni determina circa 1 diagnosi aggiuntiva su 2.000 donne trattate. Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una terapia ormonale sostitutiva, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell’ovaio nell’arco di 5 anni.
Rischio di tromboembolia venosa Nello studio sul trattamento dell’osteoporosi con bazedoxifene (età media = 66,5 anni), il tasso di TEV su 1.000 anni-donna durante il periodo dello studio della durata di 3 anni è stato di 2,86 nel gruppo del bazedoxifene (20 mg) e di 1,76 nel gruppo del placebo; durante il periodo dello studio della durata di 5 anni è stato di 2,34 nel gruppo del bazedoxifene (20 mg) e 1,56 nel gruppo del placebo. Dopo7 anni il tasso di TEV su 1.000 anni-donna è stato di 2,06 nel gruppo del bazedoxifene (20 mg) e di 1,36 nel gruppo del placebo. È noto che gli estrogeni determinano un aumento del rischio di TEV (vedere paragrafo 4.4). La comparsa di tale reazione è più probabile nel primo anno di trattamento. Di seguito sono riassunti i dati provenienti dai maggiori studi randomizzati: Studi WHI, braccio di trattamento con soli estrogeni - rischio aggiuntivo di TEV su 5 anni di utilizzo
| Intervallo di età (anni) | Incidenza su 1.000 donne nel braccio del placebo in un periodo di 5 anni | Rapporto di rischio e IC al 95% | Casi aggiuntivi su 1.000 donne nel braccio ET |
| Solo estrogeni orali* |
| 50-59 | 7 | 1,2 (0,6-2,4) | 1 (-3-10) |
| *studio su donne isterectomizzate |
Rischio di ictus ischemico La terapia a base di soli estrogeni è associata a un rischio relativo di ictus ischemico fino a 1,5 volte superiore. Tale rischio relativo non è dipendente dall’età o dalla durata di utilizzo, ma poiché il rischio al basale dipende fortemente dall’età, il rischio globale di ictus nelle donne che assumono una terapia a base di estrogeni aumenterà con l’età (vedere paragrafo 4.4). Il rischio aggiuntivo di ictus ischemico su un periodo di cinque anni di utilizzo è stato valutato nel corso del più grande studio randomizzato su donne isterectomizzate (WHI) di età compresa tra 50 e 59 anni. Studi WHI combinati - rischio aggiuntivo di ictus ischemico* in 5 anni di utilizzo
| Intervallo di età (anni) | Incidenza su 1.000 donne nel braccio del placebo in un periodo di 5 anni | Rapporto di rischio e IC al 95% | Casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di terapia ormonale sostitutiva in un periodo di 5 anni |
| 50-59 | 8 | 1,3 (1,1-1,6) | 3 (1-5) |
*
non è stata effettuata alcuna differenziazione tra ictus ischemico ed emorragico.
Reazioni avverse segnalate durante il trattamento con EC e/o bazedoxifene in monoterapia Le reazioni avverse sono state classificate come molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100, < 1/10), non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100), rare (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto rare (< 1/10.000), non note (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Reazioni avverse osservate durante il trattamento con EC in monoterapia | Classificazione per sistemi e organi | Frequenza della comparsa delle reazioni avverse |
| Comune | Non comune | Rara | Molto rara |
| Infezioni ed infestazioni | | Vaginite | | |
| Tumori benigni, maligni e non specificati (compresi cisti e polipi) | | | Potenziamento della crescita di meningioma benigno; mastopatia fibrocistica | Ingrandimento di emangioma epatico |
| Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità | Angioedema; reazioni anafilattiche/anafilattoidi; orticaria | |
| Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | | Intolleranza al glucosio | Esacerbazione della porfiria; ipocalcemia (in pazienti con malattia che può predisporre a grave ipocalcemia) |
| Disturbi psichiatrici | | Demenza; depressione; umore alterato; variazioni della libido | Irritabilità | |
| Patologie del sistema nervoso | | Emicrania; cefalea; capogiro; nervosismo | Esacerbazione dell’epilessia | Esacerbazione della corea |
| Patologie dell’occhio. | | Intolleranza a lenti a contatto | | |
| Patologie cardiache | | | Infarto miocardico | |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Esacerbazione dell’asma | |
| Patologie gastrointestinali | | Nausea | Pancreatite; colite ischemica; vomito | |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia | Irsutismo; eruzione cutanea; prurito; cloasma | | Eritema multiforme; eritema nodoso |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia; crampi alla gamba | | | |
| Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Dolore, dolorabilità, ingrandimento e secrezioni mammarie; leucorrea | Variazioni dell’ectropion e delle secrezioni della cervice | Dolore pelvico | |
| Esami diagnostici | Variazioni ponderali (aumento o diminuzione) | | | Aumenti della pressione arteriosa |
Reazioni avverse osservate durante il trattamento con bazedoxifene in monoterapia
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza della comparsa delle reazioni avverse |
| Molto comune | Comune | Non comune | Non nota |
| Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità | | |
| Patologie del sistema nervoso | | Sonnolenza | | |
| Patologie dell’occhio. | | | Trombosi della vena retinica | Acuità visiva ridotta, visione offuscata, fotopsia, riduzione del campo visivo, alterazione della vista, secchezza oculare, edema delle palpebre, blefarospasmo, dolore oculare e tumefazione oculare |
| Patologie cardiache | | | | Palpitazioni |
| Patologie vascolari | Vampata di calore | | Trombosi venosa profonda, tromboflebite superficiale | |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Embolia polmonare | |
| Patologie gastrointestinali | | Bocca secca | | |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Orticaria, eruzione cutanea, prurito | | |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari (compresi crampi alla gamba) | | | |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema periferico | | | |
| Esami diagnostici | | Trigliceridi ematici aumentati, alanina amminotransferasi aumentata, aspartato amminotransferasi aumentata | | |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse