Emistop 2 mg/ml soluzione iniettabile 5 fiale in vetro da 4 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Emistop 2mg/ml soluzione iniettabile è indicato per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia e radioterapia citotossica e per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito post-operatori (PONV). Popolazione pediatrica : Ondansetrone è indicato per il trattamento della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia (CINV) nei bambini di età ≥ di 6 mesi, e per la prevenzione e il trattamento di PONV nei bambini di età ≥ di 1 mese.
2. Posologia
Per iniezione endovenosa, infusione endovenosa dopo diluizione o somministrazione intramuscolare. Per le istruzioni sulla diluizione del prodotto prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. I medici prescrittori che intendono utilizzare ondansetrone nella prevenzione della nausea ritardata e del vomito associato alla chemioterapia e alla radioterapia negli adulti, negli adolescenti o nei bambini, devono tener conto delle pratiche mediche correnti e delle appropriate linee guida. Nausea e Vomito indotti da Chemioterapia e Radioterapia Adulti: Il potenziale emetogeno del trattamento per il cancro varia in base alle dosi e alle combinazioni dei regimi di chemioterapia e di radioterapia utilizzati. L’intervallo di dose di Emistop 2mg/ml soluzione iniettabile o per infusione è di 8-32 mg/die e selezionato come descritto di seguito. Chemioterapia e Radioterapia con potere altamente emetogeno : Per i pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia con potere altamente emetogeno, devono essere somministrati 8mg di ondansetrone come lenta iniezione endovenosa, infusione endovenosa di 15 minuti o iniezione intramuscolare immediatamente prima del trattamento, seguita da 8 mg per via orale ogni 12 ore. Per proteggere contro l’emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamento orale o rettale con l’ondansetrone deve essere continuato fino a 5 giorni dopo un ciclo di trattamento. La dose raccomandata per la somministrazione orale è 8 mg due volte al giorno o 16 mg per via rettale una volta al giorno. Per la somministrazione orale o rettale fare riferimento all’RCP di ondansetrone compresse e supposte, rispettivamente. Chemioterapia con potere altamente emetogeno : Per i pazienti sottoposti a chemioterapia altamente emetogena, ad esempio, cisplatino ad alte dosi, ondansetrone può essere somministrato sia per via rettale, endovenosa o intramuscolare. È stato dimostrato che l’ondansetrone è ugualmente efficace dopo le prime 24 ore di chemioterapia nei seguenti regimi posologici: Una dose singola di 8 mg attraverso una lenta iniezione endovenosa o intramuscolare immediatamente prima della chemioterapia. Una dose di 8 mg attraverso una lenta iniezione endovenosa o intramuscolare o una breve infusione nell’arco di 15 minuti immediatamente prima della chemioterapia, seguita da due ulteriori dosi per via endovenosa o intramuscolare di 8 mg a intervalli da due a quattro ore o da una infusione costante di 1 mg/ora fino a 24 ore. Una dose singola di 32 mg diluita in 50-100 m1 di sodio cloruro 9mg/ml (0,9% w/v) o un’altra infusione liquida compatibile (vedere la compatibilità con le soluzioni per infusione al paragrafo 6.6) e infusa per non meno di 15 minuti immediatamente prima della chemioterapia. Dosi superiori a 8 mg e fino a 32mg di ondansetrone possono essere somministrate so1o per infusione endovenosa diluita in 50-100ml di soluzione salina o altra infusione liquida compatibile (vedere le precauzioni farmaceutiche) e infusa per non meno di 15 minuti. La selezione del regime posologico deve essere determinata in base alla gravità della prova emetogena. L’efficacia dell’ondansetrone nella chemioterapia altamente emetogena può essere aumentata dall’aggiunta di una singola dose endovenosa di desametasone sodio fosfato, 20 mg somministrati prima della chemioterapia. Per proteggere contro l’emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamento con l’ondansetrone in forma diversa da quella endovenosa deve essere continuato dopo un ciclo di trattamento. La somministrazione orale raccomandata è di 8 mg due volte al giorno. Popolazione pediatrica : CINV nei bambini di età ≥ di 6 mesi e negli adolescenti La dose per CINV può essere calcolata sulla base della superficie corporea (BSA) o del peso - vedere qui di seguito. La dose calcolata sul peso risulta essere più alta della dose totale giornaliera rispetto a quella basata sul BSA (paragrafi 4.4. e 5.1). Ondansetrone iniezione deve essere diluito in destrosio al 5% o sodio cloruro allo 0,9% o in altri liquidi per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.6) ed infuso per via endovenosa con un tempo non inferiore a 15 minuti. Non ci sono dati clinici provenienti da studi controllati sull’uso di ondansetrone nella prevenzione della ritardata o prolungata CINV. Non ci sono dati provenienti da studi clinici controllati sull’uso di ondansetrone per il trattamento della nausea e del vomito nei bambini indotti dalla radioterapia. Dosaggio in base al BSA: Ondansetrone deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come una singola dose endovenosa di 5 mg/m². La dose per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. La somministrazione orale può cominciare dodici ore dopo e può essere prolungata per un massimo di 5 giorni (Tabella 1). Tabella 1: dosaggio per la chemioterapia basato sul BSA - Bambini di età ≥ di 6 mesi ed adolescenti
BSA Giorno 1 (a,b) Giorno 2-6 (b)
<0.6 m² 5 mg/m²e.v. più 2 mg sciroppo dopo 12 ore 2 mg sciroppo ogni 12 ore
≥0.6 m² 5 mg/m²e.v. più 4 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
a La dose per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. b La dose totale giornaliera non deve superare la dose per adulti di 32 mg Dosaggio per peso corporeo: La dose calcolata sul peso risulta essere più alta della dose totale giornaliera rispetto a quella basata sul BSA (paragrafi 4.4. e 5.1). Ondansetrone deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia, come una singola dose per via endovenosa di 0,15 mg / kg. La dose per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. Due ulteriori dosi per via endovenosa possono essere somministrate a intervalli di 4 ore. La dose totale giornaliera non deve superare la dose per adulti di 32 mg. La somministrazione orale può cominciare dodici ore dopo e può essere prolungata per un massimo di 5 giorni (Tabella 2). Tabella 2: Dosaggio per la chemioterapia basato sul peso - Bambini di età ≥ di 6 mesi ed adolescenti
Peso Giorno 1(a,b) Giorno 2-6(b)
≤10 kg Fino a 3 dosi di 0.15 mg/kg ogni 4 ore 2 mg sciroppo ogni 12 ore
>10 kg Fino a 3 dosi di 0.15 mg/kg ogni 4 ore 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
a La dose per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. b La dose totale giornaliera non deve superare la dose per adulti di 32 mg Anziani: L’ondansetrone è ben tollerato dai pazienti al di sopra dei 65 anni e non è richiesta alcuna modifica della dose, della sequenza o della via di somministrazione. Vedere anche paragrafo "Popolazioni speciali". Nausea e Vomito Post-Operatori (PONV) Prevenzione del PONV Adulti: Per la prevenzione del PONV, l’ondansetrone può essere somministrato per iniezione endovenosa o intramuscolare o per altre forme di dosaggio. L’ondansetrone può essere somministrato come singola dose di 4 mg per iniezione intramuscolare o lenta iniezione endovenosa al momento dell’anestesia. Trattamento del PONV Si raccomanda una dose singola di 4-8 mg attraverso iniezione intramuscolare o una lenta iniezione endovenosa. Popolazione pediatrica: PONV nei bambini di età ≥ di 1 mese ed adolescenti Per la prevenzione del PONV in pazienti pediatrici che hanno subito un intervento sotto anestesia generale, può essere somministrata una singola dose di ondansetrone attraverso una lenta iniezione endovenosa (non meno di 30 secondi) alla dose di 0,1 mg/kg fino ad un massimo di 4 mg sia prima, durante, che dopo l’induzione dell’anestesia. Per il trattamento del PONV già instaurato in pazienti pediatrici che hanno subito un intervento chirurgico sotto anestesia generale può essere somministrata, una singola dose di ondansetrone attraverso lenta iniezione endovenosa (non meno di 30 secondi) alla dose di 0,1 mg/kg fino ad un massimo di 4 mg. Non ci sono dati sull’uso di ondansetrone nel trattamento del PONV nei bambini al di sotto dei 2 anni di età. Anziani: Vi è un’esperienza limitata sull’uso dell’ondansetrone nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito post-operatori (PONV) negli anziani, tuttavia l’ondansetrone è ben tollerato in pazienti di età superiore a 65 anni sottoposti a chemioterapia. Vedere anche paragrafo "Popolazioni Speciali ". Popolazioni speciali Pazienti con insufficienza renale: Non è richiesta nessuna alterazione della dose giornaliera o della frequenza delle dosi o della via di somministrazione. Pazienti con insufficienza epatica: La clearance dell’ondansetrone è significativamente ridotta e l’emivita sierica è significativamente prolungata in soggetti con insufficienza epatica da moderata a grave. In questi pazienti non si deve superare il dosaggio giornaliero totale di 8 mg. Pazienti con ridotto metabolismo della sparteina e della debrisochina: L’emivita di eliminazione dell’ondansetrone non è alterata in soggetti classificati come scarsi metabolizzatori della sparteina e della debrisochina. Di conseguenza, in questi pazienti una dose ripetuta fornirà dei livelli di esposizione al farmaco non differenti da quelli della popolazione generale. Non è richiesta alcuna modifica della dose giornaliera o della frequenza delle dosi.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità all’ondansetrone o agli altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT3 (per esempio granisetrone, dolasetrone) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
4. Avvertenze
Sono state riferite reazioni di ipersensibilità in pazienti che hanno mostrato ipersensibilità ad altri antagonisti selettivi del recettore 5HT3. Il medicinale non deve essere usato nei bambini al di sotto dei due anni di età perché in questi pazienti l’esperienza è limitata. Poiché è noto che l’ondansetrone aumenta il tempo di transito nell’intestino crasso, i pazienti con segni di ostruzione intestinale sub-acuta devono essere monitorati dopo la somministrazione. Poichè finora c’è scarsa esperienza sull’uso di ondansetrone, nei pazienti cardiopatici, occorre esercitare cautela quando ondansetrone viene somministrato in concomitanza con anestetici in pazienti con aritmie o disturbi della conduzione cardiaca o in pazienti in trattamento con agenti anti-aritmici o beta-bloccanti. L’equilibrio rischio-beneficio della prescrizione di ondansetrone deve essere valutato in pazienti con precedente alterazione dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.8). In pazienti con chirurgia adenotonsillare, la prevenzione della nausea e del vomito con l’ondansetrone può mascherare un sanguinamento occulto. Pertanto, questi pazienti devono essere monitorati con attenzione dopo la somministrazione dell’ondansetrone. Popolazione pediatrica: I pazienti pediatrici che ricevono ondansetrone con agenti chemioterapici epatotossici devono essere strettamente monitorati per la funzionalità epatica compromessa. CINV Quando viene calcolata la dose su base mg/kg e quando vengono somministrate tre dosi ad intervalli di 4 ore, la dose giornaliera totale sarà superiore a una singola dose di 5mg/m²se seguita da una dose orale. L’efficacia comparata di questi due differenti regimi di dosaggio non è stata studiata in studi clinici. Il confronto incrociato tra diversi studi clinici indica un’efficacia simile per entrambi i regimi (paragrafo 5.1). Ondansetrone contiene 2,52 mmol (57,6 mg) di sodio per la dose massima giornaliera di 32 mg. Ciò deve essere tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta per il controllo del sodio.
5. Interazioni
Effetti di ondansetrone su altre specialità medicinali Non ci sono evidenze che l’ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci comunemente ad esso co-somministrati. Studi specifici hanno mostrato che l’ondansetrone non interagisce con alcool, temazepam, furosemide, tramadolo, alfentanil, propofol e tiopental. Tramadolo I dati provenienti da studi limitati indicano che l’ondansetrone può ridurre l’effetto analgesico del tramadolo. Effetti di altri prodotti medicinali su ondansetrone L’ondansetrone è metabolizzato da diversi enzimi epatici multipli del citocromo P450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. A causa della molteplicità degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l’ondansetrone, l’inibizione enzimatica o la ridotta attività di un enzima (per esempio deficienza genetica del CYP2D6) viene normalmente compensata da altri enzimi e deve avere come risultato un piccolo o poco significativo cambiamento della clearance globale dell’ondansetrone o delle dosi necessarie. Fenitoina Carbamazepina e Rifampicina: In pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (ad esempio Fenitoina, Carbamazepina e Rifampicina), la clearance orale dell’ondansetrone risultava aumentata e le concentrazioni ematiche diminuite. L’uso di ondansetrone con farmaci che prolungano l’intervallo QT può causare un ulteriore prolungamento dell’intervallo QT. L’uso concomitante di ondansetrone con farmaci cardiotossici (es. antracicline) può aumentare il rischio di aritmie (paragrafo 4.4).
6. Effetti indesiderati
Gli eventi avversi sono elencati qui sotto secondo una classificazione per sistemi e organi e secondo la frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1,000, < 1/100), raro (da ≥ 1/10,000 a <1/1,000) e molto raro (< 1/10,000 e casi isolati). Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati dai dati degli studi clinici. E’ stata presa in considerazione l’incidenza nel placebo. Gli eventi rari e molto rari sono stati generalmente determinati da dati spontanei di post-commercializzazione. Le seguenti frequenze sono state stimate alle dosi standard raccomandate di ondansetrone secondo l’indicazione e la formulazione. Disturbi del sistema immunitario: Raro: reazioni immediate di ipersensibilità, a volte gravi, che includono anafilassi. L’anafilassi può essere fatale. Reazioni di ipersensibilità sono state inoltre osservate in pazienti ipersensibili ad altri antagonisti selettivi del 5HT3. Patologie del sistema nervoso: Raro: Sono stati riportati casi che indicano movimenti involontari, come reazioni extrapiramidali, ad es. crisi oculogiriche/reazioni distoniche senza evidenza definitiva di postumi clinici persistenti; raramente sono stati osservati attacchi epilettici, benchè nessun meccanismo farmacologico noto possa essere ritenuto riconducibile all’ondansetrone nel causare questi effetti. Patologie cardiache: Raro: Dolore toracico con o senza depressione del segmento ST, aritmie cardiache, ipotensione e bradicardia. In casi individuali, il dolore toracico e le aritmie cardiache possono essere fatali. Molto raro: Sono stati osservati cambiamenti transitori dell’elettrocardiogramma, incluso prolungamento dell’intervaIlo QT, principalmente dopo la somministrazione endovenosa di ondansetrone. Patologie gastrointestinali: Comune: è noto che ondansetrone aumenta il tempo di transito nell’intestino crasso e può causare costipazione in alcuni pazienti. Patologie epatobiliari: Non comune: Aumenti asintomatici nei valori della funzione epatica*. *Questi eventi sono stati osservati di frequente in pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Non comune: Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità intorno al sito di iniezione (ad es. rash, orticaria, prurito), che a volte si estendono lungo la vena di somministrazione del prodotto. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione: Comune: cefalea, sensazione di vampata o di calore, singhiozzo. Raro: Disturbi visivi transitori (ad es. visione offuscata) e vertigini durante la somministrazione endovenosa rapida di ondansetrone. In casi individuali è stata riferita cecità transitoria in pazienti trattati con agenti chemioterapici incluso il cisplatino. La maggior parte dei casi riportati si è risolto entro 20 minuti. Popolazione pediatrica Il profilo degli eventi avversi nei bambini e negli adolescenti è paragonabile a quello osservato negli adulti.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcun evento avverso di ondansetrone sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Fino ad ora, non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Gli studi animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Tuttavia gli studi animali non sempre sono predittivi della risposta umana. Deve essere esercitata cautela nella prescrizione a donne in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre. Deve essere eseguita un’attenta valutazione del rischio/beneficio. Allattamento I test hanno dimostrato che ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, si raccomanda alle madri che prendono ondansetrone di non allattare i loro bambini.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede una particolare temperatura di conservazione. Tenere le fiale nel cartone esterno per proteggerle dalla luce. Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni ml di soluzione contiene 2 mg di ondansetrone come ondansetrone cloridrato diidrato. Ogni fiala in vetro da 2 ml di soluzione contiene 4 mg di ondansetrone (come ondansetrone cloridrato diidrato). Ogni fiala in vetro da 5 ml di soluzione (contenente 4 ml di soluzione) contiene 8 mg di ondansetrone (come cloridrato diidrato). Ogni ml di soluzione contiene 3,6 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Acido citrico monoidrato; sodio citrato; sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Al momento si sa poco in merito al sovradosaggio dell’ondansetrone tuttavia, ad un numero limitato di pazienti sono stati somministrati sovradosaggi. Le manifestazioni che sono state riportate includono disturbi visivi, grave stipsi, ipotensione e un episodio vasovagale con un transitorio blocco AV di secondo grado. In molti casi, tali eventi si sono risolti completamente. Non c’è un antidoto specifico per l’ondansetrone, pertanto in tutti i casi di sospetto sovradosaggio, deve essere somministrata una terapia sintomatica e di supporto in modo appropriato.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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