Farmasept 0,175% soluzione cutanea 12 flaconi da 1 litro
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Indicazioni terapeutiche
Pulizia e disinfezione della cute anche lesa (ferite, ustioni....); antisepsi delle mani. È utilizzabile per la preparazione del campo operatorio.
Posologia
Applicare sull’area della cute direttamente interessata e su quella circostante mediante tampone di cotone imbevuto o con una garza secondo necessità. Ripetere l’operazione 2–3 volte al giorno. Per l’antisepsi delle mani: lavare ripetutamente con 5–6 ml di prodotto per almeno 1 minuto. Non superare le dosi consigliate.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Avvertenze
Il prodotto è solo per uso esterno. L’uso, specie se prolungato, dei prodotti ad uso locale, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione, in tal caso interrompere il trattamento ed istituire un’idonea terapia. Non usare per trattamenti prolungati. L’ingestione o l’inalazione può portare conseguenze gravi, talvolta fatali. Evitare il contatto con gli occhi. Evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti (sole o sorgenti artificiali) dopo l’applicazione del prodotto.
Interazioni
Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici e/o detergenti.
Effetti indesiderati
È possibile il verificarsi di qualche caso di intolleranza (bruciore o irritazione), peraltro privo di conseguenze, che non richiede modifica del trattamento.
Gravidanza e allattamento
Non risultano limitazioni d’uso durante la gravidanza o l’allattamento.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Principio attivo
100 g di soluzione contengono: Principio Attivo: didecildimetilammonio cloruro 0,175 g. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Alcool etilico 96%, essenza di bergamene, acqua depurata.
Sovradosaggio
Alle normali condizioni d’uso non sono stati riportati danni da sovradosaggio. L’ingestione accidentale può provocare nausea e vomito. I sintomi di intossicazione conseguenti l’ingestione di quantità rilevanti di composti ammonici quaternari comprendono dispnea, cianosi, asfissia, conseguenti alla paralisi dei muscoli respiratori, depressione del SNC, ipotensione e coma. Nell’uomo la dose letale è di ca. 1–3 g. Il trattamento dell’avvelenamento è sintomatico: somministrare se necessario dei lenitivi. Evitare emesi e lavanda gastrica.
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