Riassunto del profilo di sicurezza Gli effetti indesiderati più comunemente osservati durante il trattamento con degarelix in studi di conferma di fase III (N=409) sono dovuti agli effetti fisiologici attesi della soppressione di testosterone, e comprendono vampate e aumento di peso (osservati nel 25% e nel 7%, rispettivamente, dei pazienti trattati per un anno), o reazioni avverse al sito di iniezione. E’ stata riportata la comparsa transitoria di brividi, febbre o sintomi simil–influenzali (rispettivamente nel 3%, 2% e 1% dei pazienti) qualche ora dopo la somministrazione. Le reazioni avverse al sito di iniezione riportate sono state soprattutto dolore ed eritema, riportati nel 28% e 17% dei pazienti, rispettivamente, sono stati riportati con minore frequenza gonfiore (6%), indurimento (4%) e formazione di noduli (3%). Questi eventi si sono verificati soprattutto con la dose iniziale mentre durante la terapia di mantenimento alla dose di 80 mg l’incidenza di questi eventi ogni 100 iniezioni è stata: 3 per dolore e <1 per eritema, gonfiore, noduli e indurimento. Gli eventi avversi riportati sono stati per la maggior parte transitori, di intensità da lieve a moderata e hanno portato a pochi casi di interruzione (<1%). Sono state riportate molto raramente reazioni gravi al sito di iniezione quali infezioni al sito di iniezione, ascesso al sito di iniezione o necrosi al sito di iniezione che possono richiedere trattamento chirurgico/drenaggio. Tabella delle reazioni avverse La frequenza degli effetti indesiderati sotto riportati è definita secondo le convenzioni seguenti: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 e < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 e < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000) e molto raro (< 1/10.000). Per ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine discendente di gravità. Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse riportate in 1259 pazienti trattati per un totale di 1781 pazienti in un anno (studi di fase II e III) e dalle segnalazioni post–marketing
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC) | Molto comuni | Comuni | Non comuni | Rare |
Disordini del sistema ematico e linfatico | | Anemia* | | Febbre neutropenica |
Disordini del sistema immunitario | | | Ipersensibilità | Reazioni anafilattoidi |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Aumento di peso* | Iperglicemia/Diabete mellito, aumento del colesterolo, diminuzione di peso, diminuzione dell’appetito, variazioni del calcio ematico | |
Disturbi psichiatrici | | Insonnia | Depressione, diminuzione della libido* | |
Disordini del Sistema Nervoso | | Capogiri, cefalea | Alterazioni psichiche, ipoestesia | |
Disordini dell’occhio | | | Visione offuscata | |
Disturbi cardiaci | | | Aritmia cardiaca (compresa fibrillazione atriale), palpitazioni, prolungamento dell’intervallo QT* (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) | Infarto del miocardio, insufficienza cardiaca |
Disordini vascolari | Vampate* | | Ipertensione, reazioni vasovagali (compresa ipotensione) | |
Disordini dell’apparato respiratorio, toracico e del mediastino | | | Dispnea | |
Disordini gastrointestinali | | Diarrea, nausea | Costipazione, vomito, dolore addominale, disturbi addominali, secchezza della bocca | |
Disordini epatobiliari | | Aumento delle transaminasi epatiche | Aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina | |
Disordini della cute e del tessuto sottocutaneo | | Iperidrosi (compresa sudorazione notturna)*, eruzione cutanea | Orticaria, noduli cutanei, alopecia, prurito, eritema | |
Disordini muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa | | Dolore e disturbi muscoloscheletrici | Osteoporosi/osteopenia, artralgia, debolezza muscolare, spasmi muscolari, edema/rigidità articolare | |
Disordini renali e urinari | | | Pollachiuria, urgenza minzionale, disuria, nicturia, compromissione renale, incontinenza | |
Disordini dell’apparato riproduttivo e della mammella | | Ginecomastia*, atrofia testicolare*, disfunzione erettile* | Dolore testicolare, dolore al seno, dolore pelvico, irritazione genitale, insufficienza eiaculatoria | |
Disordini generali e al sito di somministrazione | Reazioni avverse al sito di iniezione | Brividi, febbre, fatica*, sindrome simil–influenzale | Malessere, edema periferico | |
*Conseguenza fisiologica nota della soppressione di testosterone
Descrizione di reazioni avverse selezionate Variazioni dei parametri di laboratorio Le variazioni dei parametri di laboratorio osservate durante un anno di trattamento nello studio di conferma di fase III (N=409) sono risultate nello stesso intervallo sia nel gruppo trattato con degarelix che in quello trattato con GnRH–agonista (leuprorelina) quale farmaco di confronto. Valori marcatamente anormali (>3*LSN) delle transaminasi epatiche (ALT, AST e GGT) sono stati osservati nel 2–6% dei pazienti con valori normali all’inizio del trattamento dopo terapia con entrambi i farmaci. Nei pazienti con valori normali prima del trattamento, sono state osservate diminuzioni marcate dei valori ematologici, ematocrito (≤0,37) ed emoglobina (≤115 g/l), rispettivamente nel 40% e 13–15% dopo trattamento con entrambi i farmaci. Non è noto in quale misura tale diminuzione dei valori ematologici sia attribuibile alla patologia sottostante oppure sia conseguenza della terapia da deprivazione androgenica. Valori marcatamente anormali di potassio (≥5,8 mmol/l), creatinina (≥177 mcmol/l) e BUN (≥10,7 mmol/l) in pazienti con valori normali prima del trattamento, sono stati osservati rispettivamente nel 6%, 2% e 15% dei pazienti trattati con degarelix e nel 3%, 2% e 14% dei pazienti trattati con leuprorelina.
Variazioni nei valori ECG Le variazioni delle misurazioni ECG osservate durante un anno di trattamento nello studio di conferma di fase III (N=409) sono risultate nello stesso intervallo sia nel gruppo trattato con degarelix che in quello trattato con GnRH–agonista (leuprorelina) quale farmaco di confronto. Tre pazienti (<1%) su 409 nel gruppo degarelix e 4 (2%) su 201 nel gruppo leuprorelina 7,5 mg, hanno avuto un QTcF>500 msec. Dai valori basali alla fine dello studio le variazioni medie del QTcF sono state di 12,0 msec nel gruppo degarelix e di 16,7 msec nel gruppo leuprorelina. La mancanza di effetto intrinseco di degarelix su ripolarizzazione cardiaca (QTcF), frequenza cardiaca, conduzione AV, depolarizzazione cardiaca, o sulla morfologia dell’onda T o U è stata confermata da uno studio approfondito sul QT in soggetti sani (N=80) che ricevevano un’infusione e.v. di degarelix nell’arco di 60 min, raggiungendo una C
max media di 222 ng/ml, approssimativamente 3–4 volte la C
max ottenuta durante il trattamento del cancro prostatico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette dopo che si verificano l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari èrichiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.