Gliclazide Pensa 80 mg compresse 40 compresse divisibili

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Ipoglicemizzante orale nel diabete non insulino-dipendente, anche con complicazioni vascolari.
2. Posologia
Nella maggioranza dei casi sono sufficienti 2 compresse al giorno di GLICLAZIDE PENSA in una o due somministrazioni; 1 compressa (talvolta ½) sarà sufficiente nel diabete lieve; 3 compresse nel diabete più serio.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità alla gliclazide, alle sulfaniluree in genere o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza, allattamento, insufficienza renale grave, diabete giovanile, diabete grave con denutrizione ed acidosi, tendenza al pre-coma o coma, traumi gravi, infezioni, chetosi grave, insufficienza epatica grave, associazione al miconazolo, diabete infantile.
4. Avvertenze
E’ essenziale che i soggetti trattati siano adeguatamente istruiti sull’importanza del regime dietetico da seguire, sulla necessità di evitare fonti di infezioni e di attenersi alla prescrizione del medico per quanto riguarda le prove di laboratorio da eseguire, al fine di segnalare tempestivamente ogni osservazione al di fuori del previsto. In caso di intervento chirurgico o di scompenso metabolico deve essere previsto il ricorso all’insulina. Nel soggetto anziano è tollerato un controllo glicemico meno stretto. Nell’insufficienza renale, surrenale, affezioni epatiche gravi, malnutrizioni e nei soggetti anziani devono essere rispettate le precauzioni abituali dei trattamenti antidiabetici: la posologia dovrà essere ridotta. Il trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficienza di G6PD può portare ad anemia emolitica. La gliclazide deve essere pertanto utilizzata con cautela in tali pazienti e deve essere considerata un’alternativa terapeutica. Il medicinale contiene lattosio non è quindi adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
5. Interazioni
Ipoglicemie, anche di intensità notevole, sono state osservate con l’associazione di alcuni sulfamidici ipoglicemizzanti (glibenclamide) e con la forma orale del miconazolo. L’alcool, i sulfamidici antibatterici, i pirazolici, gli antinfiammatori non steroidei, il diazepam, la tetraciclina, il maleato di perexilina, il cloramfenicolo, il clofibrato, i salicilati, gli I.M.A.O., i beta-bloccanti, i cumarinici possono potenziare l’azione ipoglicemizzante. Occorre tenere presente che i diuretici tiazidici, l’adrenalina, i cortisonici e i contraccettivi orali possono essere iperglicemizzanti. Nel caso sia in corso un trattamento con ipoglicemizzanti di tipo sulfanilurea, occorre interrompere questo trattamento, mentre è possibile l’associazione con biguanidi, dato il diverso meccanismo di azione o con insulina nel caso si voglia sfruttare l’azione emovascolare. I barbiturici possono ridurre l’attività.
6. Effetti indesiderati
Eccezionalmente ipoglicemia che può essere facilitata dai fattori precedentemente richiamati o da eccessivo dosaggio. Analogamente con l’uso di sulfamidici ipoglicemizzanti sono state riferite possibili fotosensibilizzazioni ed effetti disulfiramsimili. Per quanto il prodotto sia molto ben tollerato altri effetti collaterali di minore importanza e transitori possono essere rappresentati da disturbi gastrointestinali e da eruzioni cutanee-mucose di origine allergica. Turbe ematiche generalmente reversibili possono sopravvenire eccezionalmente nei soggetti sulfamidosensibili durante il trattamento con sulfaniluree: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia. Non sono segnalate variazioni dei test di funzionalità epatica.
7. Gravidanza e allattamento
Benché gli studi sugli animali non abbiano mostrato un effetto teratogeno della gliclazide, in mancanza di sufficienti informazioni sull’uomo, se ne controindica l’uso in gravidanza e analogamente durante l’allattamento.
8. Conservazione
Nessuna.
9. Principio attivo
Principio attivo: Gliclazide 80 mg Per gli eccipienti vedere 6.1
10. Eccipienti
Lattosio monoidrato, povidone, glicerolo dibeenato, silice colloidale anidra, magnesio stearato.
11. Sovradosaggio
Il sovradosaggio accidentale o volontario porta essenzialmente a manifestazioni di ipoglicemia. Nei casi gravi, se compaiono turbe della coscienza, somministrazione immediata di soluzione glucosata ipertonica al 10% o 30% per via intravenosa diretta e immediata ospedalizzazione.
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