Levovent 12 microgrammi polvere per inalazione, capsule rigide 100 capsule + erogatore

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Prevenzione e trattamento del broncospasmo in pazienti con broncopneumopatie ostruttive, quali asma bronchiale e bronchite cronica, con o senza enfisema, come pure del broncospasmo indotto da allergeni, da sforzo o da freddo. Dal momento che il farmaco è dotato di una azione molto protratta nel tempo (sino alle 12 ore), una terapia di mantenimento di due somministrazioni quotidiane è in grado di controllare quelle forme broncospastiche di frequente riscontro nelle broncopneumopatie croniche, sia di giorno che di notte.
2. Posologia
La terapia con LEVOVENT capsule per inalazione è riservata agli adulti e ai bambini oltre 5 anni di età. Le capsule sono solo per uso inalatorio. Terapia di mantenimento e profilassi Adulti La dose suggerita è di 1 capsula per via inalatoria due volte al giorno (mattina e sera). Nei casi più gravi è raccomandabile il dosaggio di due capsule al mattino e due alla sera. Se necessario, i pazienti adulti possono assumere per il sollievo dei sintomi una o due capsule aggiuntive al giorno, oltre quelle prescritte per la terapia di mantenimento. Bambini oltre i 5 anni di età 1 capsula per via inalatoria due volte al giorno (mattina e sera). Nei bambini, l’eventuale somministrazione di dosi aggiuntive è da riservare al giudizio del medico. La dose giornaliera totale non dovrà comunque superare i 48 mg (pari a 4 capsule). In ogni caso, se la necessità di dosi aggiuntive è più che occasionale (p. es. più di due giorni alla settimana), deve essere richiesto un ulteriore parere medico per rivedere la terapia, in quanto questo può significare che si sta verificando un peggioramento della malattia di base. Profilassi del broncospasmo da sforzo o prima di un’inevitabile esposizione ad allergene noto Adulti Deve essere somministrata una capsula per inalazione con circa 15 minuti d’anticipo. La dose di due capsule viene raccomandata nei casi più gravi. Bambini oltre i 5 anni di età S consiglia di somministrare una capsula per via inalatoria con circa 15 minuti d’anticipo. Modalità di somministrazione Togliere il cappuccio dall’erogatore, aprire l’erogatore, inserire la capsula nell’apposito alloggiamento e richiudere. È importante che la capsula venga tolta dal flacone solo immediatamente prima della somministrazione. Premere a fondo e poi rilasciare i pulsanti rossi una sola volta, tenendo l’erogatore in posizione verticale, per consentire la rottura della capsula. Quando la capsula si rompe, piccoli frammenti di gelatina possono andare in bocca o in gola. Poichè si tratta di gelatina per uso alimentare, non è pericolosa. Espirare completamente, mettere in bocca il boccaglio e reclinare leggermente all’indietro la testa. Chiudere le labbra intorno al boccaglio ed inspirare rapidamente, ma costantemente, il più profondamente possibile. TRATTENERE IL RESPIRO il più a lungo possibile, rimuovere l’erogatore indi espirare. Se nell’erogatore fosse ancora presente polvere nella capsula, ripetere le operazioni precedenti (espirare, inspirare dal boccaglio, trattenere il respiro, espirare). Dopo l’uso, togliere la capsula vuota dall’erogatore, e rimettere il cappuccio.
3. Controindicazioni
Ipersensibilitàa formoterolo o al lattasio (che contiene piccole quantità di proteine del latte), ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tachiaritmie, blocco atrioventricolare di terzo grado, stenosi subaortica ipertrofica idiopatica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, sindrome del QT lungo idiopatica o indotta da farmaci (intervallo QTc > di 0,44 secondi), tireotossicosi. Generalmente controindicato in gravidanza, nell’allattamento (vedere 4.6) e nei bambini al di sotto dei 5 anni di età.
4. Avvertenze
Sebbene LEVOVENT possa essere prescritto come terapia aggiuntiva quando i corticosteroidi inalatori non forniscono un adeguato controllo dei sintomi dell’asma, i pazienti non devono iniziare la terapia con LEVOVENT durante un episodio acuto grave di riacutizzazione dell’asma, o se hanno un significativo peggioramento o un’asma che peggiora acutamente. Durante il trattamento con LEVOVENT possono verificarsi seri eventi avversi correlati all’asma ed esacerbazioni, episodi di riacutizzazione. I pazienti devono essere informati di proseguire il trattamento ma di consultare il medico se i sintomi dell’asma rimangono non controllati o peggiorano dopo l’inizio della terapia con LEVOVENT. LEVOVENT non deve essere usato (e non è sufficiente) come trattamento iniziale dell’asma. Una volta che i sintomi dell’asma sono sotto controllo,, si può considerare una graduale riduzione della dose di LEVOVENT È importante eseguire controlli regolari dei pazienti che hanno ridotto la dose. Deve essere impiegata la più bassa dose efficace di LEVOVENT. Non superare la dose massima giornaliera. Non è stata stabilita la sicurezza a lungo termine del trattamento di mantenimento a dosi superiori a 36 mcg /die nei pazienti adulti asmatici, a dosi superiori a 18 mcg /die nei bambini asmatici e a dosi superiori a 18 mcg /die nei pazienti con BPCO. Un ricorso frequente al farmaco numerose volte alla settimana (cioè un trattamento di profilassi, ad esempio corticosteroidi e β2-agonisti a lunga durata di azione) per la prevenzione del broncocostrizione indotta da esercizio fisico, può essere segno di un controllo non ottimale dell’asma, nonostante un’adeguata terapia di mantenimento e richiede una rivalutazione della terapia antiasmatica unitamente alla valutazione dell’adesione del paziente al trattamento. Terapia antinfiammatoria I pazienti asmatici, che richiedono una terapia con con β2-agonisti a lunga durata d’azione, devono anche assumere una terapia di mantenimento anti-infiammatoria ottimale con corticosteroidi. Si deve consigliare ai pazienti di continuare la terapia antinfiammatoria, dopo l’introduzione di LEVOVENT, anche in caso di miglioramento dei sintomi. Se i sintomi persistono o se è necessario aumentare il trattamento con i β2-agonisti, ciò indica un peggioramento della malattia di base e che è necessaria una nuova valutazione della terapia di mantenimento. Nonostante il LEVOVENT possa essere introdotto come terapia aggiuntiva quando i corticosteroidi inalatori non assicurano un controllo adeguato dei sintomi dell’asma, i pazienti non devono iniziare ad assumere il LEVOVENT durante una riacutizzazione grave o se manifestano un significativo peggioramento o un’asma che deteriora in modo acuto. Si raccomanda cautela nel trattare i pazienti con tireotossicosi, feocromocitoma, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, ipertensione grave, aneurisma o altri gravi disordini cardiovascolari quali ischemia cardiaca, tachiaritmia,o grave insufficienza cardiaca. Il formoterolo può indurre un prolungamento dell’intervallo QTC. Si raccamanda cautela quando il medicinale viene somministrato a pazienti con prolungamento dell’intervallo QTC e a pazienti trattati con farmaci che influiscono sull’intervallo QTC (vedere paragrafo 4.5) Malattie concomitanti Deve essere posta particolare cautela, soprattutto per ciò che riguarda la dose di LEVOVENT, nei pazienti che presentino in concomitanza le seguenti condizioni patologiche: •  cardiopatia ischemica •  infarto miocardico •  ipertensione grave •  aritmie cardiache •  scompenso cardiaco •  diabete mellito. A causa dell’effetto iperglicemizzante dei β2-agonistii, nei pazienti diabetici si raccomanda un ulteriore monitoraggio iniziale della glicemia. Ipokaliemia La terapia con farmaci β2-agonisti può provocare una potenzialmente grave ipokaliemia (ipopotassiemia). Si raccomanda particolare attenzione nei casi di asma grave acuto, poichè i rischi correlati possono essere aumentati dall’ipossia e da trattamenti concomitanti con derivati xantinici, steroidi, e diuretici. In tali situazioni, pertanto, si devono controllare i livelli sierici di potassio. Broncospasmo paradosso Come per altre terapie inalatorie, deve essere presa in considerazione l’eventualità di un broncospasmo paradosso. Se si verifica, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafo 4.8).. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alla posologia consigliata per evitare l’insorgenza di gravi effetti collaterali, soprattutto di tipo cardiovascolare. Il medicinale contiene lattosio: in caso di accertata intolleranza agli zuccheri contattare il medico curante prima di assumere il medicinale. I pazienti affetti da problemi ereditari rari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. I bambini fino all’età di 6 anni non devono essere trattati con LEVOVENT poiché non è disponibile una adeguata esperienza in questa fascia di età.
5. Interazioni
Non sono stati condotti studi specifici di interazione con LEVOVENT. Il trattamento con altri simpatico-mimetici, quali altri β2-agonisti o efedrina, può potenziare gli effetti indesiderati di LEVOVENT e può richiedere una titolazione del dosaggio. Esiste il rischio teorico che il trattamento concomitante con altri farmaci noti per prolungare l’intervallo QTC possa causare interazione farmacodinamica con il formoterolo ed aumentare il possibile rischio di aritmie ventricolari. Esempi di tali farmaci includono alcuni antistaminici (per es. terfenadina, astemizolo, mizolastina), alcuni antiaritmici (per es. chinidina, disopiramide, procainamide), eritromicina e antidepressivi triciclici. La somministrazione contemporanea di altri farmaci ad azione adrenergica non è raccomandabile, a causa della possibilità di un potenziamento degli effetti collaterali cardiovascolari. La contemporanea somministrazione di LEVOVENT a pazienti in trattamento con inibitori delle MAO o con antidepressivi triciclici, deve essere effettuata con cautela, perchè può risultare potenziata l’azione dei β2-agonisti sul sistema cardiovascolare. Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici quali tiazidici e diuretici dell’ansa può potenziare un raro evento avverso ipopotassiemico dei β2 agonisti. i. L’ipopotassiemia può aumentare la possibilità di insorgenza di aritmie cardiache nei pazienti trattati con glicosidi digitalici. Esiste un rischio elevato di aritmia nei pazienti che ricevono contemporaneamente un’anestesia con idrocarburi alogenati. Gli effetti broncodilatatori del formoterolo possono essere potenziati da farmaci anticolinergici I beta-bloccanti adrenergici possono ridurre o inibire l’effetto di LEVOVENT. Pertanto LEVOVENT non deve quindi essere somministrato contemporaneamente a farmaci beta-bloccanti adrenergici (inclusi i colliri) tranne nei casi di assoluta necessità.
6. Effetti indesiderati
Gli eventi avversi più comunemente riferiti della terapia con β2-agonisti, quali tremori e palpitazioni, tendono ad essere lievi e a scomparire entro pochi giorni dall’inizio del trattamento. Le reazioni avverse associate al formoterolo sono indicate di seguito, elencate per classe organo - sistema e frequenza. La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e < 1/10), non comune (≥1/1.000 e < 1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000) e molto raro (<1/10.000) Patologie cardiache Comune: palpitazioni. Non comune: tachicardia. Raro: aritmie cardiache per es. fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli. Molto raro: angina pectoris, prolungamento dell’intervallo QTc. Patologie gastrontestinali Raro: nausea. Disturbi del sistema immunitario Raro: reazione da ipersensibilitàper es. broncospasmo, esantema, orticaria, prurito. Distrurbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipopotassiemia. Moto raro: iperglicemia. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Occasionali: tremori. Non comune: crampi muscolari. Raro: mialgia. Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea, tremori. Occasionali: mal di testa. Rari: agitazione, capogiri, ansia, nervosismo, insonnia. Molto raro: disturbi del gusto, capogiri. Distrurbi psichiatrici non comune: agitazione, irrequietezza, disturbi del sonno. Patologie vascolari Molto raro: variazione della pressione arteriosa. Apparato Respiratorio Occasionali: dispnea, tosse. Rari: broncospasmo paradosso. Irritazione locale Rari: irritazione del cavo orofaringeo. Altri Occasionali: stanchezza. In casi isolati si sono verificati: prurito, irritazione congiuntivale ed edema delle palpebre, disgeusia, esantema, nausea. Come per tutte le terapie per via inalatoria, possono presentarsi casi molto rari di broncospasmo paradosso (vedere paragrafo 4.4) I trattamenti con β2 agonisti possono determinare un aumento dei livelli ematici di insulina, acidi grassi liberi, glicerolo, e corpi chetonici. L’eccipiente lattosio contiene piccole quantità di proteine del latte. Queste potrebbero causare reazioni allergiche.
7. Gravidanza e allattamento
La sicurezza di LEVOVENT durante la gravidanza e l’allattamento non è ancora stata stabilita. Non ci sono dati adeguati riguardanti l’uso di formoterolo in donne in gravidanza. In studi condotti sugli animali, il formoterolo ha causato perdita degli impianti embrionali, riduzione della sopravvivenza subito dopo la nascita ed una riduzione del peso corporeo alla nascita. Tali manifestazioni sono state osservate a livelli di eposizione sistemica considerevolmente più elevati di quelli raggiunti durante l’utilizzo clinico di LEVOVENT. Il trattamento con LEVOVENT può essere preso in considerazione in tutti gli stadi di gravidanza, se necessario per ottenere il controllo dell’asma e se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il feto. Il rischio potenziale nell’uomo non è noto. L’uso in gravidanza dovrebbe essere evitato per quanto possibile. Come per altri farmaci β2-stimolanti, il formoterolo può inibire il travaglio a causa dell’effetto rilassante sulla muscolatura liscia uterina. Non è noto se il formoterolo passi nel latte materno. Studi condotti sui ratti hanno evidenziato che piccole quantità di formoterolo sono rintracciabili nel latte materno. La somministrazione di LEVOVENT a donne in allattamento al seno deve essere presa in considerazione solo se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il bambino.
8. Conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 25°C.
9. Principio attivo
Una capsula contiene: Principio attivo: formoterolo fumarato12 mcg Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Lattosio anidro; lattosio monoidrato.
11. Sovradosaggio
I dati clinici relativi alla gestione del sovradosaggio sono limitati. Un sovradosaggio potrebbe provocare effetti che sono tipici dei β2-agonisti:, tremori, cefalea, e palpitazioni. I sintomi rilevati in casi isolati sono: tachicardia, iperglicemia, ipopotassiemia, prolungamento dell’intervallo QTc, aritmia,nausea e vomito. È indicata una terapia sintomatica e di supporto. Ospedalizzazione nei casi più gravi. Può essere preso in considerazione l’uso di beta-bloccanti cardioselettivi, ma solo con estrema cautela dal momento che i β-bloccanti adrenergici possono provocare broncospasmo. Il potassio sierico deve essere controllato.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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