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Montelukast Aur 10 mg compresse rivestite con film 28 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Montelukast è indicato per il trattamento dell’asma come terapia aggiuntiva negli adulti e adolescenti dai 15 anni di età con asma persistente di lieve/moderata entità che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e nei quali gli agonisti beta– adrenergici a breve durata d’azione assunti "al bisogno" forniscono un controllo clinico inadeguato dell’asma. In quei pazienti asmatici per i quali è indicato Montelukast per l’asma, questo può fornire anche un sollievo sintomatico della rinite allergica stagionale. Montelukast è anche indicato per la profilassi dell’asma laddove la componente predominante è la broncocostrizione indotta dall’esercizio.
2. Posologia
La dose per gli adulti dai 15 anni di età in su con asma, o con asma e rinite allergica stagionale concomitante, è una compressa da 10 mg al giorno, assunta alla sera. Modo di somministrazione: Per uso orale La compressa deve essere inghiottita con una quantità sufficiente di liquido (ad esempio un bicchiere d’acqua). Raccomandazioni generali L’effetto terapeutico di Montelukast sui parametri di controllo dell’asma si rende evidente entro un giorno. Montelukast può essere assunto con o senza cibo. I pazienti devono essere avvisati di continuare ad assumere Montelukast anche quando l’asma è sotto controllo, così come durante i periodi di peggioramento dell’asma. Montelukast non deve essere usato in concomitanza con altri prodotti contenenti il medesimo principio attivo, montelukast. Non sono necessari aggiustamenti della dose in anziani o pazienti con insufficienza renale o con compromissione da lieve a moderata della funzione epatica. Non ci sono dati su pazienti con compromissione epatica grave. La dose è la stessa per i pazienti di entrambi i sessi. Terapia con Montelukast in relazione ad altri trattamenti per l’asma. Montelukast può essere aggiunto al regime terapeutico in atto del paziente. Corticosteroidi per via inalatoria Il trattamento con Montelukast può essere usato come terapia aggiuntiva nei pazienti nei quali i corticosteroidi per via inalatoria più gli agonisti beta–adrenergici ad azione rapida da usare "al bisogno" forniscono un controllo clinico inadeguato. Montelukast non deve essere sostituito bruscamente ai corticosteroidi per via inalatoria (vedere paragrafo 4.4). Sono disponibili altri dosaggi/forme farmaceutiche: Compresse masticabili da 4 mg sono disponibili per pazienti pediatrici dai 2 ai 5 anni di età. Compresse masticabili da 5 mg sono disponibili per pazienti pediatrici dai 6 ai 14 anni di età.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
I pazienti devono essere avvisati di non usare montelukast orale per il trattamento degli attacchi acuti di asma e di tenere a portata di mano i farmaci appropriati di pronto intervento comunemente usati in tali condizioni. Nel caso di un attacco acuto si deve usare un agonista beta– adrenergico a breve durata d’azione per via inalatoria. I pazienti devono rivolgersi al medico curante non appena possibile, se hanno bisogno di più inalazioni di agonista beta–adrenergico a breve durata d’azione rispetto al solito. Montelukast non deve essere sostituito bruscamente ai corticosteroidi per via inalatoria o per via orale. Non ci sono dati che dimostrino che la dose orale di corticosteroidi possa essere ridotta dalla concomitante somministrazione di montelukast. In rari casi i pazienti in terapia con farmaci anti–asma che includono il montelukast possono manifestare una eosinofilia sistemica, che talvolta si presenta con le caratteristiche cliniche della vasculite analoga a quella della sindrome di Churg–Strauss, una condizione spesso trattata con la terapia sistemica corticosteroidea. Questi casi in genere, ma non sempre, sono stati associati con la riduzione o l’interruzione della terapia orale con corticosteroidi. La possibilità che gli antagonisti recettoriali dei leucotrieni possano essere associati con la comparsa della sindrome di Churg–Strauss non può essere esclusa né stabilita. I medici devono tenere sotto controllo i pazienti per la comparsa di eosinofilia, rash di natura vasculitica, peggioramento dei sintomi polmonari, complicanze cardiache e/o neuropatia. I pazienti che sviluppano questi sintomi devono essere riconsiderati e i loro regimi di trattamento valutati. Nei pazienti asmatici sensibili all’aspirina, il trattamento con montelukast non modifica la necessità di evitare l’assunzione di aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Montelukast può essere somministrato con altri farmaci comunemente impiegati nella profilassi e nel trattamento cronico dell’asma. In studi di interazione farmacologica, la dose clinica raccomandata di montelukast non ha presentato effetti clinicamente importanti sulla farmacocinetica dei seguenti medicinali: teofillina, prednisone, prednisolone, contraccettivi orali (etinilestradiolo/noretindrone 35/1), terfenadina, digossina e warfarin. L’area sotto la curva di concentrazione plasmatica (AUC) di montelukast è risultata diminuita approssimativamente del 40% nei soggetti in cui veniva somministrato contemporaneamente fenobarbital. Dato che montelukast viene metabolizzato dal CYP 3A4, 2C8 e 2C9 si deve usare cautela, specie nei bambini, qualora si somministri montelukast in concomitanza ad induttori del CYP 3A4, 2C8 e 2C9 come la fenitoina, il fenobarbital e la rifampicina. Studi in vitro hanno mostrato che montelukast è un potente inibitore del CYP 2C8. Dati provenienti da uno studio clinico di interazione farmacologica con montelukast e rosiglitazone (un substrato utilizzato come test rappresentativo dei medicinali metabolizzati principalmente dal CYP 2C8) hanno tuttavia dimostrato che montelukast non inibisce il CYP 2C8 in vivo. Non si prevede pertanto che montelukast alteri notevolmente il metabolismo dei medicinali metabolizzati da questo enzima (es.: paclitaxel, rosiglitazone e repaglinide). Studi in vitro hanno mostrato che montelukast è un substrato del CYP 2C8, e in misura minore di 2C9 e 3A4. In uno studio clinico di interazione farmaco–farmaco con montelukast e gemfibrozil (un inibitore di CYP 2C8 e 2C9) il gemfibrozil ha aumentato l’esposizione sistemica di montelukast di 4,4 volte. Non è necessario alcun aggiustamento di dose di montelukast nel corso della somministrazione concomitante con gemfibrozil e altri potenti inibitori di CYP 2C8, ma il medico deve essere consapevole del potenziale aumento delle reazioni avverse. Sulla basi di dati provenienti da studi in vitro, non sono previste interazioni farmacologiche clinicamente significative con inibitori meno potenti di CYP 2C8 (ad es. trimetoprim). La somministrazione concomitante di montelukast con itraconazolo, un forte inibitore di CYP 3A4 non ha causato aumenti significativi nell’esposizione sistemica di montelukast.
6. Effetti indesiderati
Montelukast è stato valutato negli studi clinici in pazienti con asma persistente come segue: Compresse rivestite con film da 10 mg su circa 4.000 pazienti adulti asmatici di età ≥ 15 anni Compresse rivestite con film da 10 mg su circa 400 pazienti adulti asmatici con rinite allergica stagionale, di età ≥ 15 anni. Compresse masticabili da 5 mg in circa 1.750 pazienti pediatrici asmatici dai 6 ai 14 anni. Le seguenti reazioni avverse correlate al farmaco sono state segnalate comunemente (da ≥1/100 a <1/10) negli studi clinici in pazienti asmatici trattati con montelukast e con un’incidenza superiore a quella segnalata con il placebo:
Classificazione per organi e sistemi Pazienti Adulti da 15 anni in su (due studi di 12 settimane; n=795) Pazienti pediatrici da 6 a 14 anni (uno studio di 8 settimane; n=201) (due studi di 56 settimane n=615)
Patologie del sistema Nervoso Cefalea Cefalea
Patologie Gastrointestinali dolore addominale  
Con il proseguimento della terapia in studi clinici fino a 2 anni su di un numero limitato di pazienti adulti e fino a 12 mesi su pazienti pediatrici di età compresa tra 6 e 14 anni, il profilo di sicurezza non si è modificato. Esperienza post–marketing: Le reazioni avverse segnalate post–marketing sono elencate in base alla classificazione per organi e sistemi e con specifico termine relativo alla reazione avversa, nella seguente tabella. Le categorie di frequenza sono state stimate sulla base di rilevanti studi clinici.
Classificazione per organi e sistemi Termine dell’Esperienza Avversa Frequenza Categoria*
Infezioni ed infestazioni Infezione del tratto respiratorio superiore.† Molto comune
Patologie del sistema emolinfopoietico Aumentata tendenza al sanguinamento Raro
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità inclusa anafilassi Non comune
Infiltrazione eosinofila epatica Molto raro
Disturbi psichiatrici Alterazione dell’attività onirica inclusi incubi, insonnia, sonnambulismo, ansia, agitazione comprendente comportamento aggressivo o ostilità, depressione, iperattività psicomotoria (inclusi irritabilità, irrequietezza, tremore§) Non comune
disturbo dell’attenzione, compromissione della memoria Raro
Allucinazioni, disorientamento, pensiero e comportamento suicidi (tendenza al suicidio) Molto raro
Patologie del sistema nervoso Capogiri, sonnolenza, parestesia/ipoestesia, convulsioni Non comune
Patologie cardiache Palpitazioni Raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi Non comune
Sindrome di Churg– Strauss (CSS) (vedere paragrafo 4.4) Molto raro
Patologie gastrointestinali Diarrea‡ , nausea‡ , vomito‡ Comune
Bocca secca, dispepsia Non comune
Patologie epatobiliari Livelli elevati delle transaminasi sieriche (ALT, AST) Comune
Epatite (compreso il danno epatico colestatico, epatocellulare, e di tipo misto) Molto raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea ‡ Comune
Contusione, orticaria, prurito Non comune
Angioedema Raro
Eritema nodoso, eritema multiforme Molto raro
Patologie del sistema muscolo scheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa Artralgia, mialgia inclusi crampi muscolari Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia ‡ Comune
Astenia/affaticamento, malessere, edema Non comune
*Frequenza Categoria: Definita per ogni Termine di Esperienza Avversa dall’incidenza riportata nel data base degli studi clinici: Molto comune ( 1/10), Comune (da 1/100 a < 1/10), Non comune (da 1/1000 a < 1/100), Raro (da 1/10.000 a < 1/1000), Molto raro (< 1/10.000).
†Questareazione avversa, segnalata come Molto comune nei pazienti che hanno ricevuto montelukast, e stata segnalata anche come Molto comune nei pazienti che hanno ricevuto placebo durante gli studi clinici.
‡ Questa reazione avversa, segnalata come Comune nei pazienti che hanno ricevuto montelukast, e stata segnalata anche come Comune nei pazienti che hanno ricevuto placebo durante gli studi clinici.
§ Frequenza Categoria: Raro
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Uso durante la gravidanza Gli studi sugli animali non indicano la presenza di effetti dannosi sulla gravidanza o sullo sviluppo embrionale/fetale. I dati limitati disponibili nelle banche dati sulla gravidanza non suggeriscono l’esistenza di una relazione causale fra montelukast e le malformazioni (per es. difetti agli arti) raramente segnalati nell’esperienza post–marketing mondiale. Montelukast può essere usato in gravidanza solo se ritenuto chiaramente essenziale. Uso durante l’allattamento Gli studi nei ratti hanno mostrato che montelukast viene escreto nel latte materno (vedere paragrafo 5.3). Non è noto se montelukast venga escreto nel latte delle donne. Montelukast può essere usato durante l’allattamento al seno solo se ritenuto chiaramente essenziale. Fertilità Vedere paragrafo 5.3.
8. Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25° C. Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall’umidità.
9. Principio attivo
Ogni compressa rivestita con film contiene: montelukast sodico, equivalente a 10 mg di montelukast. Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato 88,62 mg per compressa. Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Nucleo: Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina (E460) Croscarmellosa sodica Idrossipropil cellulosa (E 463) Magnesio stearato. Rivestimento: Idrossipropil cellulosa (E 463) Ipromellosa 6cP (E464) Titanio diossido (E 171) Ferro ossido giallo (E 172) Cera carnauba (E903) Ferro ossido rosso (E 172)
11. Sovradosaggio
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento del sovradosaggio con montelukast. In studi sull’asma cronica, montelukast è stato somministrato ai pazienti a dosaggi fino a 200 mg/die per 22 settimane ed in studi a breve termine fino a 900 mg/die per circa una settimana, senza eventi indesiderati clinicamente importanti. Vi sono state segnalazioni di sovradosaggio acuto nell’esperienza post– marketing ed in studi clinici con montelukast. Esse includono segnalazioni in adulti e bambini con dosaggi fino 1000 mg (circa 61mg/kg in un bambino di 42 mesi). I referti clinici e di laboratorio osservati sono risultati in linea con il profilo di sicurezza negli adulti e nei pazienti pediatrici. Non ci sono state esperienze avverse nella maggior parte dei casi di sovradosaggio. Le esperienze avverse osservate più di frequente sono state in linea con il profilo di sicurezza di montelukast e hanno incluso dolore addominale, sonnolenza, sete, cefalea, vomito ed iperattività psicomotoria. Non è noto se montelukast sia dializzabile mediante dialisi peritoneale o emodialisi.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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