Nimesulide Ranb 100 mg granulato per sospensione orale 30 bustine

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
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1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore acuto (vedere paragrafo 4.2) Dismenorrea primaria. Nimesulide deve essere prescritto solo come trattamento di seconda linea. La decisione di prescrivere nimesulide deve basarsi su una valutazione dei rischi complessivi del singolo paziente (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
2. Posologia
Nimesulide Ranbaxy deve essere usato per il minor tempo possibile, in base alle esigenze cliniche. Inoltre, gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo possibile a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4.). La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide è di 15 giorni. Adulti Granulato per sospensione orale: 100 mg due volte al giorno dopo i pasti. Anziani Nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere paragrafo 5.2). Bambini (< 12 anni) Nimesulide Ranbaxy è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3). Adolescenti (da 12 a 18 anni) Sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti. Insufficienza renale Sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30–80 ml/min), Nimesulide Ranbaxy è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30ml/min) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Insufficienza epatica L’uso di Nimesulide Ranbaxy è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 5.2.).
3. Controindicazioni
– Ipersensibilità a nimesulide o ad uno qualsiasi degli eccipienti. – Precedenti reazioni di ipersensibilità (ad esempio, broncospasmo, rinite, orticaria, polipi nasali) in risposta all’acido acetilsalicilico o ad altri farmaci anti–infiammatori non steroidei. – Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide. – Esposizione concomitante ad altre sostanze potenzialmente epatotossiche. – Alcolismo, dipendenza da droghe. – Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con FANS. – Emorragia/ulcera peptica ricorrente attiva (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). – Emorragia cerebrovascolare o altra emorragia o patologie emorragiche in corso. – Disturbi gravi della coagulazione. – Scompenso cardiaco grave. – Insufficienza renale grave. – Insufficienza epatica. – Pazienti con febbre e/o sintomi influenzali. – Bambini al di sotto dei 12 anni. – Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).
4. Avvertenze
L’uso di Nimesulide Ranbaxy deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi–2. Inoltre, ai pazienti durante la terapia deve essere consigliato di astenersi dall’assumere altri analgesici concomitanti. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi (vedere 4.2) Sospendere il trattamento se non si osservano benefici. Effetti epatici In rari casi è stata riportata un’associazione tra Nimesulide Ranbaxy e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni casi fatali molto rari (vedere anche paragrafo 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con Nimesulide Ranbaxy (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, affaticamento, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non devono più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco. I pazienti che assumono nimesulide e sviluppano febbre o sintomi simil–influenzali, devono interrompere il trattamento. Effetti gastrointestinali Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. La terapia combinata con agenti protettori (ad esempio misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerata per questi pazienti e anche per coloro che, in concomitanza, assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, specialmente se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali. Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, si deve sospendere il trattamento con nimesulide. Nimesulide deve essere usato con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti di ulcera peptica, di emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn. Cautela deve essere consigliata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Nimesulide Ranbaxy il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Di conseguenza, è consigliato un adeguato monitoraggio clinico. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché sono stati riportati ritenzione idrica ed edema in associazione alla terapia con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono sufficienti dati per escludere tale rischio con Nimesulide Ranbaxy. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per esempio ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, deve essere usato con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche paragrafo 4.3). Nimesulide Ranbaxy non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare. Effetti renali Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l’uso di Nimesulide Ranbaxy può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, il trattamento deve essere sospeso (vedere anche paragrafo 4.5). Effetti cutanei Reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a più alto rischio di queste reazioni nelle prime fasi della terapia: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nimesulide Ranbaxy deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Effetti sulla fertilità L’uso di Nimesulide Ranbaxy può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato in donne che tentano di avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con Nimesulide Ranbaxy (vedere paragrafo 4.6). Nimesulide Ranbaxy 100 mg granulato per sospensione orale contiene saccarosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, deficit di saccarosio–isomaltasi.
5. Interazioni
Interazioni farmacodinamiche Altri farmaci antinfiammatori non–steroidei (FANS):L’uso contemporaneo di Nimesulide Ranbaxy (vedere paragrafo 4.4) con altri farmaci antinfiammatori non–steroidei, incluso l’acido acetilsalicilico somministrato a dosi antinfiammatorie (≥ 1 g come dose singola o ≥ 3 g come quantitativo giornaliero totale) non è raccomandato. Corticosteroidi Aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). I pazienti che ricevono warfarin o agenti anticoagulanti simili presentano un più alto rischio di complicanze emorragiche se trattati con Nimesulide Ranbaxy. L’associazione non è pertanto raccomandata (vedere anche paragrafo 4.4) ed è controindicata in pazienti con disturbi gravi della coagulazione (vedere anche paragrafo 4.3). Se non si può evitare l’associazione, l’attività anticoagulante deve essere monitorata attentamente. Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (SSRIs): aumentato rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE Inibitori) e antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (AIIA): i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e quella di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzionalità renale ridotta (per esempio pazienti disidratati o soggetti anziani con funzionalità renale ridotta), la somministrazione concomitante di un ACE–inibitore e di inibitori della ciclo–ossigenasi può accentuare la compromissione della funzionalità renale, inclusa la possibilità d’insufficienza renale acuta, che generalmente è reversibile. Queste interazioni devono essere prese in considerazione in pazienti che devono assumere Nimesulide Ranbaxy in associazione con ACE inibitori o AIIA. Pertanto la somministrazione di questi farmaci in associazione deve essere effettuata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere idratati in modo adeguato e si deve valutare la possibilità di monitorare la funzionalità renale dopo l’inizio del trattamento concomitante e successivamente su base periodica. Interazioni farmacocinetiche: effetto di nimesulide sulla farmacocinetica di altri farmaci Furosemide: Nei soggetti sani, nimesulide riduce transitoriamente l’effetto di furosemide sull’escrezione di sodio e, in misura minore, sull’escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica. La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione dell’AUC (di circa il 20%) e dell’escrezione totale di furosemide, senza comprometterne la clearance renale di quest’ultima. L’uso concomitante di furosemide e di Nimesulide Ranbaxy richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache, come descritto al paragrafo 4.4. Litio: È stato riportato che i farmaci anti–infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicità da litio. Se si prescrive Nimesulide Ranbaxy a un paziente in terapia con litio, si devono monitorare attentamente i livelli di litio. Sono anche state studiate in vivo potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarin, digossina, cimetidina e un preparato antiacido (una combinazione di idrossido di alluminio e magnesio). Non sono state osservate interazioni clinicamente significative. Nimesulide inibisce il CYP2C9. Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzati da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con Nimesulide Ranbaxy. Occorre cautela se nimesulide viene assunta meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexato perché i livelli sierici di metotrexato possono aumentare quindi la tossicità di questo farmaco può essere maggiore. Dato il loro effetto sulle prostaglandine renali, gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicità delle ciclosporine. Interazioni farmacocinetiche: effetti di altri farmaci sulla farmacocinetica di nimesulide Studi in vitro hanno dimostrato che tolbutamide, acido salicilico e acido valproico spiazzano la nimesulide dai siti di legame. Comunque, nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.
6. Effetti indesiderati
a) Descrizione generale Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione con trattamenti con FANS. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni bollose incluse Sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica. Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4.). Dopo la somministrazione di Nimesulide Ranbaxy sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4"Avvertenze speciali e precauzioni di impiego"). Meno frequentemente sono state osservate gastriti b) Tabella degli effetti indesiderati Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su circa 7.800 pazienti) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi i casi isolati.
Patologie del sistema emolinfopoietico Rari Anemia*, eosinofilia*
Molto rari Trombocitopenia, pancitopenia, porpora
Disturbi del sistema immunitario Rari Ipersensibilità*
Molto rari Anafilassi
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Rari Iperkaliemia*
Disturbi psichiatrici Rari Ansia*, nervosismo*, incubi*
Patologie del sistema nervoso Non comuni Capogiri*
Molto rari Mal di testa, sonnolenza, encefalopatia (sindrome di Reye)
Patologie dell’occhio Rari Visione annebbiata*
Molto rari Disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto Molto rari Vertigini
Patologie cardiache Rari Tachicardia*
Patologie vascolari Non comuni Ipertensione*
Rari Emorragia*, fluttuazione della pressione arteriosa*, vampate di calore*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comuni Dispnea*
Molto rari Asma, broncospasmo
Patologie gastrointestinali Comuni Diarrea*, nausea*, vomito*
Non comuni Stipsi*, flatulenza*, sanguinamento gastrointestinale, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica
Molto rari Gastrite*, dolori addominali, dispepsia, stomatite, melena
Patologie epatobiliari (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego) Comune Aumento dei livelli degli enzimi epatici
Molto rari Epatite, epatite fulminante (inclusi casi letali), ittero, colestasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni Prurito*, eruzioni*, aumento della sudorazione*
Rari Eritema*, dermatite*
Molto rari Orticaria, edema angioneurotico, edema del viso, eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica
Patologie renali e urinarie Rari Disuria*, ematuria*
Molto rari Ritenzione urinaria*, insufficienza renale, oliguria, nefrite interstiziale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comuni Edema*
Rari Malessere*, astenia*
Molto rari Ipotermia
* dati di frequenza ricavati dalle sperimentazioni cliniche
7. Gravidanza e allattamento
L’uso di Nimesulide Ranbaxy è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Come per gli altri FANS, l’uso di Nimesulide Ranbaxy non è raccomandato nelle donne che tentano di avere una gravidanza (vedere paragrafo 4.4.). L’inibizione della sintesi di prostaglandine può avere un impatto negativo sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un più alto rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso, nella prima fase della gravidanza, di un inibitore della sintesi delle prostaglandine. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. E’ stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrione/fetale. Inoltre, un’aumentata incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stata riportata in animali a cui durante il periodo di organogenesi erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine. Studi sui conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di Nimesulide Ranbaxy nelle donne in gravidanza. Di conseguenza, il rischio potenziale per l’essere umano è sconosciuto e non è raccomandata la prescrizione del farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza, se non in casi strettamente necessari. Se Nimesulide Ranbaxy 100 mg granulato per sospensione orale è usato da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre • il feto a: – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios; • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: – un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e un effetto antiaggregante piastrinico che può presentarsi anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, Nimesulide Ranbaxy è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Non è noto se nimesulide viene secreto nel latte umano. Nimesulide Ranbaxy è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafo 4.3).
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni bustina di granulato per sospensione orale contiene 100 mg di nimesulide Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Granulato per sospensione orale: saccarosio; saccarina sodica; polietilenglicole 1000 monocetiletere; acido citrico; aroma arancio.
11. Sovradosaggio
I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto. Si possono manifestare emorragie gastrointestinali. Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma. Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche dopo sovradosaggio. In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Non esistono antidoti specifici. Non sono disponibili informazioni sull’eliminazione di nimesulide tramite emodialisi: dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5%), è improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio. L’emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide. La diuresi forzata, l’alcalinizzazione delle urine, l’emodialisi o l’emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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