Palonosetron Tev 250 microgrammi soluzione iniettabile 1 flaconcino in vetro da 5 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Palonosetron Teva è indicato negli adulti per: • la prevenzione della nausea e del vomito acuti associati a chemioterapia oncologica altamente emetogena, • la prevenzione della nausea e del vomito associati a chemioterapia oncologica moderatamente emetogena. Palonosetron Teva è indicato nei pazienti pediatrici di età pari o superiore a 1 mese per: • la prevenzione della nausea e del vomito acuti associati a chemioterapia oncologica altamente emetogena e per la prevenzione della nausea e del vomito associati a chemioterapia oncologica moderatamente emetogena.
2. Posologia
Palonosetron Teva deve essere utilizzato esclusivamente prima della somministrazione della chemioterapia. Questo medicinale deve essere somministrato da un operatore sanitario, sotto opportuna supervisione medica. Posologia Adulti 250 mcg di palonosetron somministrati in un unico bolo endovenoso, circa 30 minuti prima dell’inizio della chemioterapia. Palonosetron Teva deve essere iniettato nell’arco di 30 secondi. L’efficacia di Palonosetron Teva nella prevenzione della nausea e del vomito indotti da chemioterapia altamente emetogena può essere aumentata con l’aggiunta di un corticosteroide somministrato prima della chemioterapia. Popolazione anziana Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti anziani. Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti (da 1 mese a 17 anni di età): 20 mcg /kg (la dose massima totale non deve superare 1.500 mcg ) di palonosetron, somministrati come singola infusione endovenosa di 15 minuti a partire da circa 30 minuti prima dell’inizio della chemioterapia. La sicurezza e l’efficacia di Palonosetron Teva nei bambini di età inferiore a 1 mese non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. I dati sull’uso di Palonosetron Teva nella prevenzione della nausea e del vomito in bambini di età inferiore a 2 anni sono limitati. Compromissione epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica. Danno renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Non sono disponibili dati per i pazienti con insufficienza renale terminale sottoposti a emodialisi. Modo di somministrazione Uso endovenoso.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Dal momento che palonosetron può aumentare il tempo di transito nell’intestino crasso, i pazienti con anamnesi di costipazione o segni di ostruzione intestinale subacuta devono essere tenuti sotto osservazione dopo la somministrazione. Due casi di costipazione con ritenzione fecale che ha reso necessario il ricovero ospedaliero sono stati segnalati in associazione a palonosetron 750 mcg . A tutti i livelli di dosaggio testati, palonosetron non ha indotto un prolungamento clinicamente significativo dell’intervallo QTc. Uno studio specifico approfondito del QT/QTc è stato condotto su volontari sani per ottenere dati definitivi a dimostrazione dell’effetto di palonosetron sul QT/QTc (vedere paragrafo 5.1). Tuttavia, come per gli altri 5–HT3 antagonisti, si raccomanda cautela nell’uso di palonosetron in pazienti che presentano o hanno probabilità di sviluppare un prolungamento dell’intervallo QT. Queste condizioni cliniche comprendono pazienti con anamnesi personale o familiare positiva per prolungamento del QT, anomalie degli elettroliti, insufficienza cardiaca congestizia, bradiaritmie, disturbi della conduzione e pazienti che assumono agenti anti–aritmici o altri medicinali che comportano un prolungamento del QT o anomalie degli elettroliti. L’ipokaliemia e l’ipomagnesiemia devono essere corrette prima della somministrazione di 5–HT3 antagonisti. Sono stati riferiti casi di sindrome serotoninergica con l’uso di 5–HT3 antagonisti, sia in monoterapia che in associazione con altri farmaci serotoninergici (inclusi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina–noradrenalina (SNRI)). Si consiglia un’opportuna osservazione dei pazienti relativamente all’esordio di sintomi simili alla sindrome serotoninergica. Palonosetron Teva non deve essere utilizzato per la prevenzione o il trattamento di nausea e vomito nei giorni successivi alla chemioterapia se non associato alla somministrazione di un’altra chemioterapia. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, ma se viene somministrata la dose massima per i bambini (6 flaconcini), il contenuto di sodio corrisponde a 1,2 mmol di sodio (28 mg).
5. Interazioni
Palonosetron viene metabolizzato principalmente dal CYP2D6, con minore contributo degli isoenzimi CYP3A4 e CYP1A2. Sulla base di studi in vitro, palonosetron a concentrazioni clinicamente rilevanti non inibisce né induce l’isoenzima del citocromo P450. Agenti chemioterapici Negli studi preclinici, palonosetron non ha inibito l’attività antitumorale dei cinque agenti chemioterapici testati (cisplatino, ciclofosfamide, citarabina, doxorubicina e mitomicina C). Metoclopramide In uno studio clinico, non è stata dimostrata alcuna interazione farmacocinetica significativa tra un’unica dose endovenosa di palonosetron e la concentrazione allo stato stazionario di metoclopramide orale, che è un inibitore del CYP2D6. Induttori e inibitori del CYP2D6 In un’analisi farmacocinetica di popolazione, è stata dimostrata l’assenza di effetti significativi sulla clearance di palonosetron quando questo è stato somministrato in concomitanza con induttori (desametasone e rifampicina) e inibitori (tra cui amiodarone, celecoxib, clorpromazina, cimetidina, doxorubicina, fluoxetina, aloperidolo, paroxetina, chinidina, ranitidina, ritonavir, sertralina o terbinafina) del CYP2D6. Corticosteroidi Palonosetron è stato somministrato in modo sicuro con corticosteroidi. Farmaci serotoninergici (per es. SSRI e SNRI) Sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica successivamente all’uso concomitante di 5–HT3 antagonisti e di altri farmaci serotoninergici (compresi SSRI e SNRI). Altri medicinali Palonosetron è stato somministrato in modo sicuro con medicinali analgesici, antiemetici/antinausea, antispastici e anticolinergici.
6. Effetti indesiderati
In studi clinici su adulti ad una dose di 250 mcg (totale 633 pazienti), le reazioni avverse più comunemente osservate, almeno possibilmente collegate a palonosetron, sono state cefalea (9%) e costipazione (5%). Negli studi clinici, sono state osservate le seguenti reazioni avverse (RA) come possibilmente o probabilmente legate a palonosetron. Queste sono state classificate come comuni (≥1/100, <1/10) o non comuni (≥1/1.000, <1/100). Reazioni avverse molto rare (<1/10.000) sono state segnalate nella fase post–marketing. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate qui di seguito in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse comuni (1/100, <1/10) Reazioni avverse non comuni (1/1.000, <1/100) Reazioni avverse molto rare° (<1/10.000)
Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità, anafilassi, reazione anafilattica/anafilattoide e shock
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Iperkaliemia, disturbo metabolico, ipocalcemia, ipokaliemia, anoressia, iperglicemia, appetito ridotto  
Disturbi psichiatrici   Ansia, umore euforico  
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri Sonnolenza, insonnia, parestesia, ipersonnia, neuropatia sensoriale periferica  
Patologie dell’occhio   Irritazione oculare, ambliopia  
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Cinetosi, tinnito  
Patologie cardiache   Tachicardia, bradicardia, extrasistoli, ischemia miocardica, tachicardia sinusale, aritmia sinusale, extrasistoli sopraventricolari  
Patologie vascolari   Ipotensione, ipertensione, alterazione del colore delle vene, vena distesa  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Singhiozzo  
Patologie gastrointestinali Costipazione, diarrea Dispepsia, dolore addominale, dolore addominale superiore, bocca secca, flatulenza  
Patologie epatobiliari   Iperbilirubinemia  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Dermatite allergica, esantema pruriginoso  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Artralgia  
Patologie renali e urinarie   Ritenzione di urina, glicosuria  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Astenia, piressia, affaticamento, sentire caldo, malattia simil–influenzale Reazioni in sede di iniezione*
Esami diagnostici   Aumento delle transaminasi, intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolungato  
° Dall’esperienza post–marketing * Comprende i seguenti: bruciore, indurimento, fastidio e dolorePopolazione pediatrica Negli studi clinici pediatrici per la prevenzione della nausea e del vomito indotti da chemioterapia moderatamente o altamente emetogena, 402 pazienti hanno ricevuto una dose singola di palonosetron (3, 10 o 20 mcg /kg). Le seguenti reazioni avverse comuni o non comuni sono state segnalate per palonosetron, nessuna delle quali con una frequenza > 1%.
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse comuni (≥1/100, <1/10) Reazioni avverse non comuni (≥1/1.000, <1/100)
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri, discinesia
Patologie cardiache   Intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolungato, disturbo di conduzione, tachicardia sinusale
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse, dispnea, epistassi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Dermatite allergica, prurito, patologia della cute, orticaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Piressia, dolore in sede di infusione, reazione in sede di infusione, dolore
Le reazioni avverse sono state valutate nei pazienti pediatrici trattati con palonosetron per un massimo di 4 cicli di chemioterapia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Per Palonosetron non sono disponibili dati clinici relativi all’esposizione in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post–natale. Sono disponibili solo dati limitati ottenuti da studi su animali riguardanti l’attraversamento della barriera placentare (vedere paragrafo 5.3). Non vi sono esperienze di somministrazione di palonosetron durante la gravidanza umana. Pertanto, palonosetron non deve essere utilizzato in donne in stato di gravidanza, a meno che il medico non lo ritenga essenziale. Allattamento Data l’assenza di dati riguardanti l’escrezione di palonosetron nel latte materno, l’allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Fertilità Non vi sono dati riguardanti l’effetto di palonosetron sulla fertilità.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni ml di soluzione contiene 50 mcg di palonosetron (come cloridrato). Ogni flaconcino da 5 ml di soluzione contiene 250 mcg di palonosetron (come cloridrato). Eccipiente con effetto noto: Ogni flaconcino contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Mannitolo (E421) Disodio edetato Sodio citrato (E331) Acido citrico monoidrato (E330) Sodio idrossido (per la regolazione del pH) Acido cloridrico (per la regolazione del pH) (E507) Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Negli studi clinici sono state utilizzate dosi fino a 6 mg. Il gruppo trattato con la dose più elevata ha mostrato un’incidenza di reazioni avverse simile a quella osservata nei gruppi trattati con altri dosaggi, e non sono stati osservati effetti di correlazione dose–risposta. Nell’improbabile eventualità di sovradosaggio con palonosetron, questo deve essere trattato con terapia di supporto. Non sono stati effettuati studi sulla dialisi; tuttavia, a causa del grande volume di distribuzione, è improbabile che la dialisi rappresenti un trattamento efficace per il sovradosaggio con palonosetron.
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