Riassunto del profilo di sicurezza Nelle sperimentazioni cliniche, la maggior parte dei pazienti ha manifestato reazioni in sede di iniezione (93%), artralgia (86%) e reazioni da ipersensibilità (75%). Le reazioni da ipersensibilità più significative clinicamente comprendono reazione da ipersensibilità sistemica acuta (6%), angioedema (7%) e malattia da siero (2%) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Nelle sperimentazioni cliniche, i tassi di reazioni avverse erano massimi nelle fasi di induzione e titolazione (periodo precedente al raggiungimento di livelli ematici di fenilalanina inferiori a 600 micromol/L durante la somministrazione di una dose stabile), che sono coincise con il periodo in cui sono stati osservati i titoli di anticorpi IgM e anti-PEG più elevati. I tassi sono diminuiti nel tempo con la maturazione della risposta immunitaria (vedere paragrafo Descrizione di reazioni avverse selezionate).
Elenco tabulare delle reazioni avverse Nella Tabella 2 sono riportate le reazioni avverse manifestatesi nei pazienti trattati con Palynziq. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 2. Reazioni avverse manifestatesi nei pazienti trattati con Palynziq | Classificazione per sistemi e organi | Reazione/i avversa/e | Induzione/Titolazione¹ | Mantenimento |
| Patologie del sistema emolinfopoietico | Linfoadenopatia | Comune (9,8%) | Molto comune (16%) |
| Disturbi del sistema immunitario | Reazione da ipersensibilitಠ| Molto comune (65%) | Molto comune (60%) |
| Reazione da ipersensibilità sistemica acuta³ | Comune (4,6%) | Comune (1,7%) |
| Angioedema ³ | Comune (5,6%) | Comune (2,8%) |
| Malattia da siero³ | Comune (2,1%) | Non comune (0,6%) |
| Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Molto comune (42%) | Molto comune (47%) |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse² | Molto comune (19%) | Molto comune (24%) |
| Patologie gastrointestinali | Dolore addominale2,4 | Molto comune (19%) | Molto comune (30%) |
| Nausea | Molto comune (25%) | Molto comune (28%) |
| Vomito | Molto comune (19%) | Molto comune (27%) |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia | Comune (6,7%) | Molto comune (21%) |
| Orticaria | Molto comune (25%) | Molto comune (24%) |
| Eruzione cutanea | Molto comune (33%) | Molto comune (24%) |
| Prurito | Molto comune (25%) | Molto comune (23%) |
| Eritema | Molto comune (11%) | Comune (6,7%) |
| Esfoliazione cutanea | Non comune (0,4%) | Comune (1,7%) |
| Eruzione maculo-papulare | Comune (3,5%) | Comune (1,79%) |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia³ | Molto comune (79%) | Molto comune (67%) |
| Mialgia | Molto comune (11%) | Molto comune (12%) |
| Tumefazione articolare | Comune (6,0%) | Comune (3,9%) |
| Rigidità muscoloscheletrica | Comune (4,2%) | Comune (5,6%) |
| Rigidità articolare | Comune (6,3%) | Comune (2,2%) |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Reazione in sede di iniezione³ | Molto comune (93%) | Molto comune (66%) |
| Esami diagnostici | Ipofenilalaninemia | Molto comune (15%) | Molto comune (65%) |
| Fattore del complemento C3 ridotto5 | Molto comune (66%) | Molto comune (73%) |
| Fattore del complemento C4 ridotto5 | Molto comune (64%) | Molto comune (39%) |
| Livelli di proteina C reattiva ad alta sensibilità aumentati6 | Molto comune (17%) | Molto comune (13%) |
¹ La fase di induzione e di titolazione riflette il periodo precedente al raggiungimento di livelli ematici di fenilalanina inferiori a 600 micromol/L durante la somministrazione di una dose stabile. Dopo aver raggiunto livelli ematici di fenilalanina inferiori a 600 micromol/L durante la somministrazione di una dose stabile, i pazienti sono stati successivamente considerati nella fase di mantenimento. ² L’espressione reazioni da ipersensibilità copre un gruppo di termini, incluse le reazioni da ipersensibilità sistemica acuta, che possono manifestarsi sotto forma di una gamma di sintomi, tra cui angioedema, malattia da siero, eruzione cutanea e orticaria. ³ Vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego.
4 L’espressione dolore addominale riflette i seguenti termini: dolore addominale, dolore addominale superiore e fastidio addominale.
5 La riduzione del fattore del complemento C3/C4 è definita dal cambiamento da un valore basale normale o elevato del complemento a un valore post-basale basso.
6 Riflette livelli di PCR ad alta sensibilità (hs-PCR) al di sopra del limite superiore della norma (maggiore di 0,287 mg/dL) in un periodo di 6 mesi.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Artralgia e altri segni e sintomi correlati alle articolazioni Nelle sperimentazioni cliniche l’86% dei pazienti ha manifestato episodi compatibili con artralgia (tra cui dolore dorsale, dolore muscoloscheletrico, dolore a un arto e dolore al collo). L’artralgia si è verificata già con la prima dose e può verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento. Il rischio che si verifichi artralgia è 3,1 volte più elevato nella fase di induzione/titolazione rispetto alla fase di mantenimento. Il 5% dei pazienti ha manifestato artralgia grave (dolore grave che limita le attività di cura personale della vita quotidiana). Gli episodi di artralgia sono stati gestiti con medicinali concomitanti (per es. farmaci antinfiammatori non steroidei, glucocorticoidi e/o antipiretici), riduzione della dose, interruzione del trattamento o ritiro dal trattamento e il 97% degli episodi di artralgia si è risolto entro il periodo di completamento dello studio. Si è verificata artralgia persistente (durata almeno 6 mesi) nel 7% dei pazienti. La dose non è stata modificata per il 96% degli episodi e tutti gli episodi di artralgia persistente si sono risolti senza conseguenze.
Reazioni in sede di iniezione Sono state segnalate reazioni in sede di iniezione nel 93% dei pazienti. Le reazioni in sede di iniezione più comuni (verificatisi in almeno il 10% dei pazienti) sono state reazione, eritema, lividura, prurito, dolore, tumefazione, eruzione cutanea, indurimento e orticaria. Il rischio che si verifichino reazioni in sede di iniezione è 5,2 volte più elevato nella fase di induzione/titolazione rispetto alla fase di mantenimento. Le reazioni in sede di iniezione si sono verificate già con la prima dose e possono verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento. La durata media delle reazioni in sede di iniezione è stata di 10 giorni e il 99% delle reazioni in sede di iniezione si è risolto entro il periodo di completamento dello studio. Sono state segnalate tre reazioni in sede di iniezione compatibili con lesioni cutanee granulomatose (ciascuna reazione si è verificata in un paziente): dermatite granulomatosa (verificatasi 15 mesi dopo il trattamento con Palynziq e durata 16 giorni), xantogranuloma (verificatasi 12 mesi dopo il trattamento con Palynziq e durata 21 mesi) e necrobiosi lipoidicadiabeticorum (verificatasi 9 mesi dopo il trattamento con Palynziq e durata 9 mesi). La necrobiosi lipoidica diabeticorum è stata trattata con iniezioni di steroidi ed è stata complicata da infezione da
Pseudomonas. Tutte le reazioni in sede di iniezione si sono risolte. Un paziente ha segnalato infezione del tessuto molle associata a pannicolite mesenterica, che ha determinato la sospensione del trattamento.
Reazioni cutanee (non limitate alla sede di iniezione) di durata ≥14 giorni Nelle sperimentazioni cliniche, il 47% dei pazienti trattati con Palynziq ha manifestato reazioni cutanee (non limitate alla sede di iniezione) durate almeno 14 giorni. Il rischio che si verifichino reazioni cutanee della durata di almeno 14 giorni è 1,5 volte più elevato nella fase di induzione/titolazione rispetto alla fase di mantenimento. Le reazioni cutanee più comuni (almeno il 5% dei pazienti) segnalate sono state prurito, eruzione cutanea, eritema e orticaria. Altre reazioni segnalate hanno incluso esfoliazione cutanea, eruzione cutanea generalizzata, eruzione eritematosa, eruzione maculo-papulare ed esantema pruriginoso. La durata media (DS) di queste reazioni è stata di 63 (76) giorni e l’86% di queste reazioni si è risolto entro il periodo di completamento dello studio.
Immunogenicità Tutti i pazienti trattati con Palynziq hanno sviluppato una risposta sostenuta dell’anticorpo totale anti-pegvaliase (TAb) con quasi tutti i pazienti diventati positivi entro la Settimana 4. I titoli medi di TAb sono stati mantenuti per l’intero trattamento a lungo termine (oltre 3 anni dopo l’inizio del trattamento). Sono state rilevate IgM anti-fenilalanina ammoniaca liasi (PAL) in quasi tutti i pazienti trattati entro 2 mesi dopo l’inizio del trattamento, con incidenza e titoli medi che sono gradualmente diminuiti nel tempo. Sono state rilevate IgG anti-PAL in quasi tutti i pazienti entro 4 mesi e i titoli medi sono rimasti relativamente stabili per l’intero trattamento a lungo termine. In quasi tutti i pazienti sono state rilevate risposte di IgM e IgG anti-PEG indotte da pegvaliase; i titoli medi hanno raggiunto il valore di picco da 1 a 3 mesi dopo l’inizio del trattamento e sono tornati ai livelli basali nella maggior parte dei pazienti da 6 a 9 mesi dopo l’inizio del trattamento. Nella maggioranza dei pazienti, sono stati rilevati anticorpi neutralizzanti (NAb) in grado di inibire l’attività enzimatica di PAL entro un anno dopo l’inizio del trattamento e i titoli medi sono rimasti relativamente stabili per l’intero trattamento a lungo termine. Tutti i 16 pazienti che hanno manifestato reazioni da ipersensibilità sistemica acuta sono risultati negativi alle IgE pegvaliase-specifiche al momento o intorno al momento dell’episodio di reazione da ipersensibilità sistemica acuta. Queste reazioni erano compatibili con un meccanismo di ipersensibilità di tipo III mediata da immunocomplessi e sono state più frequenti nelle prime fasi del trattamento (durante i periodi di induzione e di titolazione), quando la risposta immunitaria iniziale era dominata da risposte PEG IgM, PEG IgG e PAL IgM e i livelli di C3/C4 erano al minimo. Le reazioni da ipersensibilità sono diminuite nel tempo durante il mantenimento, man mano che è diminuita l’incidenza di questi anticorpi, e i livelli di C3/C4 sono tornati verso i valori basali. La presenza di titoli anticorpali non era predittiva di reazioni da ipersensibilità. Nelle sperimentazioni cliniche, è stata osservata una correlazione diretta tra l’esposizione plasmatica a pegvaliase e la riduzione della fenilalanina ematica. L’esposizione plasmatica a pegvaliase dipendeva principalmente dalla risposta immunitaria a pegvaliase. I pazienti con titoli anticorpali inferiori per tutti gli analiti anticorpali, incluso NAb, presentavano concentrazioni di pegvaliase più elevate a causa di una minore clearance immuno-mediata di pegvaliase. Di conseguenza, questi pazienti avevano una maggiore probabilità di sviluppare ipofenilalaninemia. I pazienti con titoli anticorpali più elevati avevano necessità di dosi maggiori per superare la clearance e ottenere una riduzione della fenilalanina ematica. Tuttavia, in considerazione della notevole variabilità dei titoli anticorpali tra i pazienti, nessun titolo anticorpale specifico era predittivo della dose di pegvaliase necessaria per raggiungere una riduzione sostanziale della fenilalanina ematica o per lo sviluppo di ipofenilalaninemia. Durante le fasi iniziali del trattamento (meno di 6 mesi dalla somministrazione di Palynziq), quando la clearance immuno-mediata era elevata e le dosi erano basse, i pazienti con titoli anticorpali più elevati hanno ottenuto una riduzione inferiore della fenilalanina ematica. Dopo la maturazione della risposta immunitaria iniziale (oltre 6 mesi dopo la somministrazione di Palynziq) e l’aggiustamento posologico per la gestione del controllo della fenilalanina ematica nel trattamento a lungo termine, i livelli ematici medi di fenilalanina hanno continuato a diminuire nei pazienti che hanno proseguito il trattamento (vedere paragrafo 5.1). I titoli anticorpali sono rimasti stabili con il trattamento a lungo termine e gli incrementi della dose non sono stati associati a un aumento dei titoli anticorpali. Quindi, anche i livelli posologici medi si sono stabilizzati con il trattamento a lungo termine, con un effetto terapeutico duraturo.
Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili relativi a pazienti pediatrici di età inferiore ai 16 anni. Dodici pazienti (11 pazienti dello Studio 301) di età compresa tra 16 e 18 anni sono stati trattati con Palynziq. Le reazioni avverse sono state simili, per tipo e frequenza, a quelle dei pazienti adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.