Pericaina 10 fiale 20 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
È indicata in tutti gli interventi che riguardano: chirurgia generale (piccola chirurgia) ostetricia e ginecologia; urologia; oculistica (blocco retrobulbare, ecc.); dermatologia (asportazione verruche, cisti, dermoidi, ecc.); otorinolaringoiatra (tonsillectomia, rinoplastica, interventi sull'orecchio medio, ecc.); ortopedia (riduzione fratture e lussazioni, ecc.); medicina generale (causalgie, nevralgie, ecc.); medicina sportiva (strappi muscolari, meniscopatie, ecc.).
2. Posologia
La dose massima raccomandata per Pericaina (Mepivacaina alcalinizzata) è di 25 ml (7 mg/kg). La dose totale nelle 24 ore non deve mai superare i 1.000 mg. La posologia deve essereopportunamente ridotta nei bambini (dose massima 5-6 mg/kg) e nei pazienti critici. Dosi consigliate: blocco peridurale toracico, lombare o caudale: fino a 400 mg raggiungibili con 10-20 ml; blocco paravertebrale dei nervi somatici: fino a 400 mg; blocco nervoso periferico brachiale, femorale, sciatico: fino a 500 mg raggiungibili 20-25 ml in relazione all'area da anetetizzare ed al tipo di blocco; blocco punti trigger in terapia antalgica: fino a 40 mg per punto e fino ad un massimo di 300 mg raggiungibili con una dose totale di 15 ml di soluzione; infiltrazione intrarticolare: fino a 100 mg per articolazione da anestetizzare raggiungibili con 5 ml di soluzione; infiltrazione della cute "a barriera": fino a 300 mg raggiungibili con una dose totale di 15 ml di soluzione; blocco paracervicale in ostetricia: fino a 200 mg raggiungibili con una dose totale di 10 ml di soluzione per lato.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità già nota verso i componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Disturbi della conduzione atrioventricolare. Soggetti affetti da porfiria. Antecedenti di ipertermia maligna. Epilettici in trattamento non controllato. L'anestesia locale deve essere evitata nelle zone infette e infiammate.
4. Avvertenze
Attenzione: E' necessario avere la disponibilità immediata dell' equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza poichè in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell' uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell' anamnesi. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciar trascorrere circa due minuti prima di procedere al blocco locoregionale vero e proprio. E' necessario avere la disponibilità immediata dell'equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza poichè in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell'uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell'anamnesi. Il prodotto deve essere usato con assoluta cutela in soggetti in trattamento con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici (es. amitriptilina). Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare mai due dosi massime di quest'ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore, ad esempio quando un blocco periferico fallisce per motivi tecnici. La sicurezza d'impiego della mepivacaina dipende: da un opportuno dosaggio, per cui deve essere usata alla dose minima efficace determinata tenendo conto dell'età, del peso e dello stato fisico del paziente; da una corretta tecnica di utilizzazione, iniettando la soluzione lentamente e con frequenti aspirazioni; dall'adozione di misure precauzionali, che richiedono sempre l'immediata disponibilità di un idoneo equipaggiamento di rianimazione. La somministrazione di dosi ripetute può determinare significativi aumenti del tasso plasmatico dovuto all'accumulo di mepivacaina o dei suoi metaboliti. La sonnolenza rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico che si può verificare anche in casi di rapido assorbimento o di accidentale iniezione intravenosa. Particolari cautele debbono essere adottate: quando il tessuto o la sede di iniezione presentano segni di infiammazione e/o di infezione; quando si effettuano anestesie epidurali, subaracnoidee o caudali soprattutto in pazienti affetti da malattie neurologiche, deformità spinali, sepsi o ipertensione; nei pazienti con affezioni cardiovascolari e specialmente in caso di shock o di turbe della conduzioneatrio-ventricolare.
5. Interazioni
Non sono note eventuali interazioni con altri farmaci. Occorre però usare cautela nei pazienti in trattamento con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici (vedere "Speciali precauzioni per l'uso").
6. Effetti indesiderati
Si possono avere sia reazioni tossiche che reazioni allergiche all' anestetico. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito.
7. Gravidanza e allattamento
In gravidanza il prodotto deve essere usato solo in caso di effettiva necessità. Può essere impiegato con dosaggi opportuni per l'analgesia peridurale in travaglio di parto o per l'anestesia peridurale per taglio cesareo.
8. Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
9. Principio attivo
1 ml di soluzione iniettabile contiene Principio attivo: mepivacaina cloridrato mg 20, pari a mepivacaina mg 17,4; Eccipienti: sodio cloruro mg 6, sodio bicarbonato q.b. per la correzione del pH, acqua p.p.i. q.b. a 1 ml.
10. Eccipienti
Sodio cloruro, sodio bicarbonato e acqua p.p.i.
11. Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio sono caratterizzati da: manifestazioni neuroeccitatorie con tremori, diplopia, convulsioni seguite da depressione, insufficienza respiratoria e coma; alterazioni cardiovascolari con ipotensione e bradicardia. Il trattamento è sintomatico. Eventuali convulsioni possono essere controllate con somministrazione di benzodiazepine ad azione breve (diazepam 10-20 mg e.v.) e con manovre rianimatorie (ossigenoterapia, fluidoterapia, intubazione oro-tracheale, ecc.) .
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