Potassio Asp Mo 3 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 20 flaconcini da 250 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Ipopotassiemia di qualsiasi origine. Iperammoniemie.
2. Posologia
DILUIRE PRIMA DELLA SOMMINISTRAZIOEN: MORTALE SE INFUSO NON DILUITO Agitare bene durante la preparazione e prima dell’uso. La posologia deve essere valutata caso per caso dal medico e deve essere in rapporto al grado dell’ipopotassiemia da correggere. La somministrazione deve essere fatta: – per fleboclisi lenta, previa diluizione in fisiologica, in proporzione approssimativa di 100 ml di soluzione fisiologica per 10 mEq di potassio; – per ipodermoclisi, previa diluizione in fisiologica, in proporzione approssimativa di 100 ml di soluzione fisiologica per 10 mEq di potassio:
3. Controindicazioni
La somministrazione di alte dosi di aspartato di potassio è controindicata in presenza di grave insufficienza renale o di grave insufficienza surrenalica nelle forme di adinamia episodica ereditaria, nelle forme caratterizzate da disidratazione acuta e da iperpotassiemia qualunque sia la causa.
4. Avvertenze
Se la funzionalità renale è buona, la somministrazione di sali di potassio non è seguita da effetti non desiderati perché un eventuale eccesso di concentrazione viene subito corretto dal rene. E’ importante comunque assicurarsi che l’apporto alimentare non sia eccessivo e che non sia instaurata contemporaneamente una terapia con saluretici attivi sul tubulo distale e quindi potassio risparmiatori (vedere paragrafo 4.5). Per evitare gli effetti dell’iperpotassiemia, il prodotto va somministrato seguendo attentamente le modalità indicate al punto 4.2 e monitorando la potassiemia. Nei bambini la sicurezza e l’efficacia non sono state determinate.
5. Interazioni
Nei soggetti sottoposti a terapia con saluretici attivi sul tubulo distale diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene, da soli o in associazione) la somministrazione del prodotto non è consigliata. Somministrare con cautela nei pazienti trattati con medicinali che possono indurre iperkaliemia, quali ad es.: – suxametonio – inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE–i) – tacrolimus, ciclosporina – eparina
6. Effetti indesiderati
Se il prodotto viene somministrato seguendo le istruzioni riportate nel punto 4.2, gli effetti indesiderati sono in genere legati alla comparsa di iperpotassiemia e sono caratterizzati da disturbi gastrointestinali (dolori addominali, nausea e vomito), disturbi neuromuscolari, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale; a carico dell’apparato cardiovascolare: ipotensione, aritmie, disturbi della conduzione, scomparsa dell’onda P, allargamento del QRS nel tracciato elettrocardiografico e arresto cardiaco. Possono comparire risposte febbrili, brividi e reazioni nella sede di iniezione. In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione e conservare la parte non somministrata per eventuali esami.
7. Gravidanza e allattamento
Studi di teratogenesi hanno dimostrato che il farmaco non influisce negativamente sulla gravidanza e sullo sviluppo del feto. In gravidanza e allattamento somministrare solo in caso di effettiva necessità, sotto il giudizio del medico.
8. Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25° C. Non refrigerare o congelare.
9. Principio attivo
1 ml di soluzione contiene: Principio attivo: d,l–aspatato di potassio 513,3 mg. Pari a 399,3 mg di acido aspartico e 117,0 mg (3mEq) di potassio. Per gli eccipienti vedi paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Gli effetti di un eventuale sovradosaggio sono quelli classici dell’iperpotessiemia da trattare nel modo appropriato. Il trattamento di emergenza è necessario se la concentrazione sierica di potassio è superiore a 6,5 mmol / L. Il trattamento prevede la somministrazione di calcio per contrastare gli effetti dell’iperkaliemia sull’eccitabilità cardiaca, l’uso di insulina e/o di sodio bicarbonato per promuovere il trasferimento del potassio dai compartimenti extracellulari in quelli intracellulari e l’aumento dell’escrezione del potassio con resine a scambio cationico o con emodialisi. La procedura da attuare dipende in larga misura dalla gravità dell’iperkaliemia e dalle condizioni cliniche del paziente. Se sono presenti anche le manifestazioni cardiache dell’iperkaliemia la terapia prevede la somministrazione di calcio gluconato al 10% per via endovenosa per almeno due minuti per stabilizzare il muscolo cardiaco, da ripetere se necessario, in base all’ ECG. Inoltre, è necessario abbassare rapidamente la potassiemia somministrando insulina solubile in soluzione glucosata per prevenire l’ipoglicemia. Se necessario devono essere fornite appropriate misure sintomatiche e di supporto.
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