Prostigmina 0,5 mg/ml soluzione iniettabile 6 fiale 1 ml

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
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1. Indicazioni terapeutiche
In chirurgia per la profilassi pre-e post-operatoria dell’atonia intestinale. Trattamento sintomatico della miastenia grave. In anestesiologia come antagonista dei curarizzanti (non depola­rizzanti).
2. Posologia
In chirurgia per la profilassi pre- e post-operatoria dell’atonia intestinale, l’iniezione di Prostigmina viene fatta generalmente il giorno seguente l’operazione.  La peristalsi intestinale si manifesta 20 e 30 minuti dopo l’iniezione sottocutanea intramu­scolare o endovenosa lenta di 1 fiala (1 ml). L’evacuazione dell’intestino può essere facilitata da un clistere di 150-200 ml al 15-20% di glicerina, somministrato preferibil­mente circa 30 minuti dopo l’iniezione.   Se l’evacuazione non avviene entro 4-5 ore l’iniezione può essere ripetuta. Nel trattamento sintomatico della miastenia grave il dosaggio me­dio è di 10 compresse (150 mg) nelle 24 ore.  Nello stabilire il dosaggio e l’intervallo delle singole somministrazioni si dovran­no comunque tenere presenti la risposta individuale e le partico­lari esigenze del singolo paziente, nonchè la fase di esacerba­zione o di remissione della malattia.  Qualora la via orale sia impraticabile (ad esempio in caso di crisi miasteniche acute) si può utilizzare la via parenterale (1 fiala da 0,5 mg per via sottocutanea o intramuscolare; le dosi successive andranno stabilite in base alla risposta del paziente), ritornando alla somministra­zione orale non appena possibile. In anestesia, come antagonista ai curarizzanti (per neutralizzare il rilassamento muscolare dovuto al curaro ed ai curaro-simili). In genere 0,5-2 mg somministrati per via endovenosa lenta. N.B.  Prostigmina antagonizza solo l’azione del curaro e dei rilassanti muscolari sintetici curaro-simili, cioè non depolarizzanti.  Invece nel caso di farmaci depolarizzanti si ha effetto sinergico.  L’azione dei rilassanti muscolari a punto di attacco ganglionare non viene sostanzialmente modificata.  Anche nei casi di iperdosaggio di curaro le dosi di Prostigmina sopra indicate non devono essere notevolmente superate.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità già nota verso il farmaco (ed ai bromuri per le compresse) o verso qualcuno degli eccipienti, asma, morbo di Par­kinson, ostruzione meccanica delle vie digestive e genito-urinarie, peritonite.
4. Avvertenze
La neostigmina non deve essere utilizzata congiuntamente a farma­ci muscolorilassanti depolarizzanti (quali la succinilcolina). Il prodotto va usato con cautela in soggetti affetti da bradicar­dia, infarto miocardico recente, vagotonia, ipertiroidismo, arit­mie cardiache, ulcera peptica, bronchite spastica. Quando si somministrano forti dosi è consigliabile una iniezione precedente o simultanea di atropina. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
5. Interazioni
Prostigmina sinergizza con l’effetto dei farmaci depolarizzanti. Alcuni anestetici generali e locali, farmaci antiaritmici, gli antibiotici aminoglicosidici ed altre sostanze che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare devono essere usati con caute­la nel corso del trattamento con il prodotto, specie in soggetti affetti da miastenia grave. Prostigmina può rinforzare l’effetto deprimente l’attività respi­ratoria dei derivati morfinici e dei barbiturici.
6. Effetti indesiderati
Più comunemente si osservano fascicolazioni muscolari, salivazio­ne, coliche addominali, diarrea. Più raramente sono stati ripor­tati i seguenti effetti collaterali: allergici: reazioni di vario tipo ed anafilassi; neurologici: vertigini, convulsioni, perdita della coscienza, sonnolenza, cefalea, disartria, miosi, altera­zioni della vista; cardiovascolari:  aritmie cardiache (bradicar­dia, tachicardia, blocco atrio-ventricolare, ritmo nodale), alte­razioni non specifiche all’ECG, arresto cardiaco, sincope, ipo­tensione; broncopolmonari: aumento delle secrezioni faringee e bronchiali, dispnea, broncospasmo, depressione ed arresto respi­ratorio; dermatologici: orticaria ed eruzioni cutanee; gastroin­testinali: nausea, vomito, flatulenza; genito-urinari: pollachiu­ria; muscolari: crampi e spasmi, artralgie; vari: sudorazione, senso di calore, debolezza. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersen­sibilità.
7. Gravidanza e allattamento
Sebbene il rischio di teratogenesi sia scarso, si eviterà l’uso di Prostigmina nei primi mesi di gravidanza, così come per tutti i farmaci, salvo casi di assoluta necessità. Non è noto se prostigmina venga eliminata anche nel latte; in ogni modo poichè questo si verifica con molti farmaci, l’uso del prodotto è sconsigliato durante l’allattamento, per non esporre il lattante al rischio di subire l’azione del farmaco e dei suoi potenziali gravi effetti collaterali.
8. Conservazione
Condizioni di conservazione ordinarie ambientali (secondo F.U. IX edizione)
9. Principio attivo
Prostigmina soluzione iniettabile Una fiala contiene: Principio attivo: neostigmina metilsolfato                       0,5 mg Prostigmina compresse: Una compressa contiene: Principio attivo: neostigmina bromuro                           15    mg
10. Eccipienti
Una fiala da 0,5 mg contiene: sodio cloruro 8,35 mg; acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 1 ml. Una compressa da 15 mg contiene: lattosio 150 mg; magnesio stearato 0,25 mg; talco 5,5 mg. amido q.b. a 230 mg
11. Sovradosaggio
In caso di iperdosaggio accidentale o volontario, la sintomatolo­gia può essere la seguente: sudorazione, nausea, vomito, scialor­rea, bradicardia, sincope, miosi, crampi addominali, diarrea, fa­scicolazioni e contrazioni muscolari. In casi particolarmente gravi, si può avere una debolezza musco­lare che, coinvolgendo i muscoli respiratori, può arrivare all’a­pnea e comportare una anossia cerebrale. Nel corso del trattamento di soggetti miastenici, è di particola­re importanza distinguere clinicamente le crisi colinergiche da sovradosaggio, dalle crisi miasteniche della malattia in atto, in quanto il trattamento di queste due sindromi differisce radical­mente. Per il trattamento della crisi colinergica da surdosaggio di Pro­stigmina occorre interrompere immediatamente l’uso di farmaci an­ticolinesterasici e somministrare solfato di atropina, in ragione di 0,5 mg per via endovenosa, da ripetere ogni 20 minuti per via sottocutanea o intramuscolare.  E’ inoltre necessario il ricovero in un centro specializzato per l’eventuale assistenza respirato­ria.
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