Raxone 150 mg compresse rivestite con film uso orale flacone (hdpe) 180 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Raxone è indicato per il trattamento della compromissione visiva in pazienti adulti e adolescenti affetti da neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) (vedere paragrafo 5.1).
2. Posologia
Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella LHON. Posologia La dose raccomandata è di 900 mg/die di idebenone (300 mg, 3 volte al giorno). Non sono disponibili dati da studi clinici controllati riguardanti il trattamento continuo con idebenone oltre 6 mesi. Popolazioni speciali Anziani Non è richiesto un particolare aggiustamento della dose per il trattamento della LHON in pazienti anziani. Compromissione epatica o renale I pazienti con compromissione epatica o renale non sono stati studiati. Si consiglia cautela nel trattamento di pazienti con compromissione epatica o renale (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Raxone in pazienti affetti da LHON di età inferiore a 12 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione Raxone compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con acqua. Le compresse non devono essere spezzate o masticate. Raxone deve essere somministrato con il cibo, perché il cibo aumenta la biodisponibilità di idebenone.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Monitoraggio I pazienti devono essere monitorati regolarmente secondo la pratica clinica locale. Compromissione epatica o renale Non sono disponibili dati in queste popolazioni. Pertanto, occorre usare cautela nel prescrivere Raxone a pazienti con compromissione epatica o renale. Cromaturia I metaboliti di idebenone sono colorati e possono causare cromaturia, ossia una colorazione marrone- rossastra delle urine. L’effetto è innocuo, non è associato a ematuria e non richiede un adattamento della dose o l’interruzione del trattamento. Occorre usare cautela per garantire che la cromaturia non mascheri alterazioni del colore dovute ad altri motivi (ad es. patologie renali o ematiche). Lattosio Raxone contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere Raxone. Giallo tramonto Raxone contiene giallo tramonto (E110), che può causare reazioni allergiche.
5. Interazioni
I dati derivati dagli studi in vitro hanno dimostrato che idebenone e il suo metabolita QS10 non esercitano un’inibizione sistemica delle isoforme del citocromo P450 CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4, a concentrazioni clinicamente rilevanti di idebenone o QS10. Inoltre, non è stata osservata un’induzione di CYP1A2, CYP2B6 o CYP3A4. In vivo Idebenone è un inibitore debole del CYP3A4. Dati provenienti da uno studio d’interazione tra medicinali in 32 soggetti volontari sani mostrano come durante il primo giorno di somministrazione di 300 mg di idebenone tre volte al giorno per via orale, il metabolismo di midazolam, un substrato del CYP3A4, non abbia subito modifiche quando i due farmaci sono stati somministrati contemporaneamente. Dopo aver ripetuto la somministrazione, la Cmax e l’AUC di midazolam erano aumentate rispettivamente del 28% e del 34% quando midazolam è stato somministrato in combinazione con 300 mg di idebenone tre volte al giorno. Di conseguenza, i substrati di CYP3A4 noti per avere un ristretto indice terapeutico quali alfentanil, astemizolo, terfenadina, cisapride, ciclosporina, fentanile, pimozide, chinidina, sirolimus, tacrolimus o gli alcaloidi della Claviceps spp. (ergotamina, diidroergotamina) devono essere somministrati con cautela nei pazienti trattati con idebenone. Idebenone può inibire la glicoproteina P (P-gp) con possibile aumento dell’esposizione ad es. di dabigatran etexilato, digossina o aliskiren. Idebenone non è un substrato per la P-gp in vitro.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse a idebenone più comunemente segnalate sono diarrea da lieve a moderata (che di solito non richiede l’interruzione del trattamento), nasofaringite, tosse e dolore dorsale. Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse emerse dagli studi clinici condotti su pazienti con LHON o segnalate dopo l’immissione in commercio per altre indicazioni sono riportate nella tabella di seguito. Le classi di frequenza sono definite in base alla convezione seguente: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Termine preferito Frequenza
Infezioni ed infestazioni Nasofaringite Molto comune
Bronchite Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Agranulocitosi, anemia, leucocitopenia, trombocitopenia, neutropenia Non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento della colesterolemia, aumento della trigliceridemia Non nota
Patologie del sistema nervoso Crisi convulsiva, stato confusionale, allucinazioni, agitazione, discinesia, ipercinesia, poriomania, capogiro, mal di testa, irrequietezza, torpore Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Molto comune
Patologie gastrointestinali Diarrea Comune
Nausea, vomito, anoressia, dispepsia Non nota
Patologie epatobiliari Aumento di alanina aminotransferasi, aumento di aspartato aminotransferasi, aumento di fosfatasi alcalina ematica, aumento di lattato deidrogenasi ematica, aumento di gamma-glutamiltransferasi, aumento di bilirubinemia, epatite Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, prurito Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale Comune
Dolore alle estremità Non nota
Patologie renali e urinarie Iperazotemia, cromaturia Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Malessere Non nota
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza di idebenone nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. Idebenone deve essere somministrato a donne in gravidanza o a donne in età fertile con probabilità di iniziare una gravidanza solo se si ritiene che il beneficio dell’effetto terapeutico superi il potenziale rischio. Allattamento Gli studi condotti nei ratti hanno dimostrato che idebenone è escreto nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non esistono dati sugli effetti dell’esposizione a idebenone sulla fertilità umana.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di idebenone. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 46 mg di lattosio (come monoidrato) e 0,23 mg di giallo tramonto (E110). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina Croscarmellosa sodica Povidone K25 Magnesio stearato Silice colloidale Rivestimento Macrogol 3350 Alcool poli(vinilico) Talco Titanio biossido Giallo tramonto FCF (E110)
11. Sovradosaggio
Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato dallo studio RHODOS. Dosi fino a 2250 mg/die sono state somministrate negli studi clinici, evidenziando un profilo di sicurezza coerente con quello riportato nel paragrafo 4.8. Non esiste un antidoto specifico per idebenone. Se necessario, deve essere istituito un trattamento sintomatico di supporto.
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