Rupatadina Aur 10 mg compresse 30 compresse in blister pvc/pvdc/al

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico della rinite allergica e dell’orticaria negli adulti e negli adolescenti (al di sopra dei 12 anni di età).
2. Posologia
Posologia Adulti e adolescenti (al di sopra dei 12 anni di età) La dose raccomandata è di 10 mg (una compressa) una volta al giorno, con o senza cibo. Anziani La rupatadina deve essere impiegata con cautela negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica L’uso delle compresse di Rupatadina Aurobindo 10 mg non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini di età compresa tra 2 e 11 anni è raccomandata la somministrazione di rupatadina 1 mg/ml soluzione orale. Pazienti con insufficienza renale o epatica Poiché non esiste esperienza clinica nei pazienti con funzione renale o epatica compromessa, attualmente non è raccomandato l’uso di Rupatadina Aurobindo da 10 mg a questi pazienti.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Non è raccomandata la somministrazione di rupatadina con il succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5). Deve essere evitata l’associazione di rupatadina con potenti inibitori del CYP3A4, mentre deve essere somministrata con cautela con gli inibitori moderati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Può essere necessaria la modifica della dose di substrati sensibili del CYP3A4 (ad es. simvastatina, lovastatina) e substrati del CYP3A4 con una stretta finestra terapeutica (ad es. ciclosporina, tacrolimus, sirolimus, everolimus, cisapride) in quanto la rupatadina può aumentare le concentrazioni plasmatiche di questi farmaci (vedere paragrafo 4.5). La sicurezza cardiaca della rupatadina è stata valutata in uno studio approfondito QT/QTc. La rupatadina fino a dieci volte la dose terapeutica non ha prodotto alcun effetto sull’ECG e quindi non ha evidenziato alcuna preoccupazioone circa la sicurezza cardiaca. Tuttavia, la rupatadina deve essere usata con cautela nei pazienti con prolungamento noto dell’intervallo QT, nei pazienti con un’ipopotassiemia non corretta, nei pazienti con condizioni proaritmiche in corso, come bradicardia clinicamente significativa, ischemia miocardica acuta. Rupatadina Aurobindo 10 mg compresse deve essere usata con cautela nei pazienti anziani (65 anni di età o più). Sebbene durante i test clinici non siano state osservate differenze globali a livello di efficacia o di sicurezza, non è possibile escludere una maggiore sensibilità da parte di alcuni soggetti in età avanzata dato il ridotto numero di pazienti anziani arruolati (vedere paragrafo 5.2). Per l’impiego nei bambini al di sotto dei 12 anni di età e nei pazienti con funzione renale od epatica compromessa, vedere paragrafo 4.2. Lattosio Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti e negli adolescenti (di età superiore a 12 anni) con Rupatadina Aurobindo 10 mg compresse. Effetti di altri farmaci sulla rupatadina La co-somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, voriconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell’HIV, claritromicina, nefazodone) deve essere evitata e la cosomministrazione con inibitori moderati del CYP3A4 (eritromicina, fluconazolo, diltiazem) deve essere effettuata con cautela. La somministrazione concomitante di 20 mg di rupatadina e ketoconazolo o eritromicina aumenta l’esposizione sistemica alla rupatadina di 10 volte e di 2-3 volte, rispettivamente. Tali alterazioni non sono state associate a un effetto sull’intervallo QT o ad un aumento delle reazioni avverse rispetto a quando i farmaci venivano somministrati separatamente. Interazione con il succo di pompelmo: la somministrazione concomitante di succo di pompelmo ha aumentato di 3,5 volte l’esposizione sistemica della rupatadina. Perciò non si deve effettuare una somministrazione concomitante di rupatadina con succo di pompelmo. Effetti della rupatadina su altri farmaci Si deve prestare attenzione quando la rupatadina viene somministrata insieme ad altri farmaci metabolizzati con strette finestre terapeutiche in quanto le conoscenze dell’effetto della rupatadina su altri farmaci sono limitate. Interazione con l’alcol: dopo la somministrazione di alcol, una dose di 10 mg di rupatadina ha prodotto effetti marginali in alcuni test psicomotori, nonostante tali effetti non risultassero significativamente diversi da quelli provocati dall’assunzione di alcol da solo. Una dose di 20 mg ha aumentato la compromissione causata dall’assunzione di alcol. Interazione con agenti ad azione depressiva sul SNC: come per altri antistaminici, non sono da escludere interazioni con sostanze ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale. Interazione con statine: aumenti asintomatici del CPK sono stati segnalati non comunemente negli studi clinici condotti con la rupatadina. Il rischio di interazioni con le statine, alcune delle quali sono anche metabolizzate dall’isoenzima CYP3A4 del citocromo P450, non è noto. Per questo motivo, la rupatadina deve essere usata con cautela quando viene somministrata in concomitanza con le statine.
6. Effetti indesiderati
Rupatadina 10 mg compresse è stata somministrata ad oltre 2025 pazienti adulti e adolescenti nel corso degli studi clinici, 120 dei quali hanno ricevuto rupatadina per almeno 1 anno. Le reazioni avverse più comuni negli studi clinici controllati sono state sonnolenza (9,5%), cefalea (6,9%) e affaticamento (3,2%). La maggior parte delle reazioni avverse osservate nel corso degli studi clinici sono state di intensità lievemoderata e generalmente non hanno richiesto l’interruzione della terapia. Le reazioni avverse che si sono verificate durante le sperimentazioni cliniche o riferite da segnalazioni spontanee nell’esperienza post-marketing sono elencate in base alla frequenza nella tabella sottostante. La frequenza di segnalazione è classificata come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze delle reazioni avverse riferite nei pazienti trattati con le compresse di rupatadina da 10 mg durante le sperimentazioni cliniche e le segnalazioni spontanee erano le seguenti:
Classificazione per sistemi e organisecondo MedDRA Comune Non comune Rara
Infezioni ed infestazioni   Faringite, rinite  
Disturbi del sistema immunitario     Reazioni di ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche, angioedema e orticaria)*
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Aumento dell’appetito  
Patologie del sistema nervoso Sonnolenza, cefalea, capogiro Disturbo dell’attenzione  
Patologie cardiache     Tachicardia e palpitazioni*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Epistassi, secchezza nasale, tosse, gola secca, dolore orofaringeo  
Patologie gastrointestinali Bocca secca Nausea, dolore addominale superiore, diarrea, dispepsia, vomito, dolore addominale, stipsi  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore alla schiena, artralgia, mialgia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, astenia Sete, malessere, piressia, irritabilità  
Esami diagnostici   Creatinfosfochinasi ematica aumentata, alanina amminotrasferasi aumentata, aspartato amminotrasferasi aumentata, prova di funzione epatica anormale, aumento del peso  
*Tachicardia, palpitazioni e reazioni di ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche, angioedema e orticaria) sono state segnalate nell’esperienza post-marketing con rupatadina 10 mg compresse. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazioneavversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati disponibili sull’uso della rupatadina in donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti in relazione a gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). A titolo precauzionale, è preferibile evitare l’uso della rupatadina durante la gravidanza. Allattamento La rupatadina è escreta nel latte degli animali. Non è noto se la rupatadina venga escreta nel latte materno. Deve essere presa in considerazione la decisione di sospendere l’allattamento al seno o sospendere/cessare la terapia a base di rupatadina tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non sono disponibili dati clinici sulla fertilità. Gli studi sugli animali hanno mostrato una significativa riduzione della fertilità a livelli di esposizione superiori a quelli osservati nell’uomo alla dose terapeutica massima (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Conservare il blister nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
Ogni compressa contiene 10 mg di rupatadina (come fumarato). Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa contiene 60 mg di lattosio come lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina Amido pregelatinizzato (mais) Ossido di ferro rosso (E 172) Ossido di ferro giallo (E 172) Magnesio stearato
11. Sovradosaggio
Non è stato segnalato alcun caso di sovradosaggio. In uno studio di sicurezza clinica, la rupatadina ad una dose giornaliera di 100 mg per una durata di 6 giorni è stata ben tollerata. La reazione avversa più comune è stata la sonnolenza. Se dovesse verificarsi un’ingestione accidentale di dosi molto elevate deve essere istituito un trattamento sintomatico associato alle necessarie misure di supporto.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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