Tamiflu 45 mg capsule rigide - uso orale - blister (pvc/pe/pvdc/alu) 10 capsule

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento dell’influenza Tamiflu è indicato negli adulti e nei bambini, compresi i neonati a termine, che manifestano i sintomi tipici dell’influenza, quando il virus dell’influenza sta circolando nella comunità. Il trattamento si è dimostrato efficace quando iniziato entro due giorni dalla comparsa dei primi sintomi. Prevenzione dell’influenza - Prevenzione post-esposizione negli individui di 1 anno di età o più dopo un contatto con un caso di influenza diagnosticato clinicamente quando il virus dell’influenza sta circolando nella comunità. - L’uso appropriato di Tamiflu per la prevenzione dell’influenza deve essere definito caso per caso in base alle circostanze e alla popolazione che necessita della protezione. In condizioni eccezionali (per esempio, in caso di discrepanza tra il ceppo virale circolante e quello presente nel vaccino, e in presenza di una pandemia) si può prendere in considerazione una prevenzione stagionale negli individui di 1 anno di età o più. - Tamiflu è indicato per la prevenzione post-esposizione dell’influenza nei lattanti al di sotto di 1 anno di età nel corso di una pandemia influenzale (vedere paragrafo 5.2). Tamiflu non è un sostituto della vaccinazione antinfluenzale. L’uso di antivirali per il trattamento e la prevenzione dell’influenza deve essere basato sulle raccomandazioni ufficiali. Decisioni che riguardano l’uso di oseltamivir per il trattamento e la profilassi devono tenere in considerazione ciò che si conosce circa le caratteristiche dei virus influenzali circolanti, le informazioni disponibili sui quadri di suscettibilità ai farmaci per ogni stagione e l’impatto della malattia nelle diverse aree geografiche e nelle varie popolazioni di pazienti (vedere paragrafo 5.1).
2. Posologia
Posologia Tamiflu capsule rigide e Tamiflu sospensione orale sono formulazioni bioequivalenti. Le dosi di 75 mg possono essere somministrate nei modi seguenti: - con una capsula da 75 mg oppure - con una capsula da 30 mg più una capsula da 45 mg oppure - con una dose di sospensione orale da 30 mg più una dose di sospensione orale da 45 mg. Tamiflu polvere per sospensione orale (6 mg/mLmL) pronto per l’uso rappresenta la formulazione preferita per i pazienti pediatrici e adulti che hanno difficoltà a deglutire le capsule o laddove siano necessarie dosi inferiori. Adulti e adolescenti a partire da 13 anni di età Trattamento : la dose di oseltamivir raccomandata per via orale è di 75 mg due volte al giorno per 5 giorni per gli adolescenti (da 13 a 17 anni di età) e per gli adulti.
Peso corporeo Dose raccomandata per 5 giorni Dose raccomandata per 10 giorni*
    Pazienti immunocompromessi
> 40 kg 75 mg due volte al giorno 75 mg due volte al giorno
*La durata raccomandata del trattamento negli adulti e negli adolescenti immunocompromessi è di 10 giorni. Per maggiori informazioni, vedere Popolazioni particolari, Pazienti immunocompromessi. Il trattamento deve essere iniziato il prima possibile, entro i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi influenzali. Prevenzione post-esposizione : la dose raccomandata per la prevenzione dell’influenza dopo stretto contatto con un individuo infetto è di 75 mg di oseltamivir una volta al giorno per 10 giorni per gli adolescenti (da 13 a 17 anni di età) e per gli adulti.
Peso corporeo Dose raccomandata per 10 giorni Dose raccomandata per 10 giorni
    Pazienti immunocompromessi
> 40 kg 75 mg una volta al giorno 75 mg una volta al giorno
Il trattamento deve iniziare il prima possibile, entro due giorni dall’esposizione ad un individuo infetto. Prevenzione durante un'epidemia di influenza nella comunità: La dose raccomandata per la prevenzione dell'influenza durante un’epidemia nella comunità è di 75 mg di oseltamivir una volta al giorno per un massimo di 6 settimane (o un massimo di 12 settimane nei pazienti immunocompromessi; vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Popolazione pediatrica Bambini di età compresa tra 1 e 12 anni Tamiflu 30 mg, 45 mg e 75 mg capsule e sospensione orale sono disponibili per bambini con età pari o superiore a 1 anno. Trattamento : si raccomandano i seguenti regimi posologici rapportati al peso per il trattamento dei bambini con età pari o superiore a 1 anno:
Peso corporeo Dose raccomandata per 5 giorni Dose raccomandata per 10 giorni*
    Pazienti immunocompromessi
10 kg - 15 kg 30 mg due volte al giorno 30 mg due volte al giorno
> 15 kg - 23 kg 45 mg due volte al giorno 45 mg due volte al giorno
> 23 kg - 40 kg 60 mg due volte al giorno 60 mg due volte al giorno
> 40 kg 75 mg due volte al giorno 75 mg due volte al giorno
*La durata raccomandata del trattamento nei bambini immunocompromessi (di età ≥ 1 anno) è di 10 giorni. Per maggiori informazioni, vedere Popolazioni particolari, Pazienti immunocompromessi. Il trattamento deve essere iniziato il prima possibile, entro i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi influenzali. Prevenzione post-esposizione : la dose raccomandata di Tamiflu per la prevenzione post-esposizione è:
Peso corporeo Dose raccomandata per 10 giorni Dose raccomandata per 10 giorni
    Pazienti immunocompromessi
10 kg - 15 kg 30 mg una volta al giorno 30 mg una volta al giorno
> 15 kg - 23 kg 45 mg una volta al giorno 45 mg una volta al giorno
> 23 kg - 40 kg 60 mg una volta al giorno 60 mg una volta al giorno
> 40 kg 75 mg una volta al giorno 75 mg una volta al giorno
Prevenzione durante un'epidemia di influenza nella comunità: la prevenzione durante un’epidemia influenzale non è stata studiata nei bambini al di sotto di 12 anni di età. Lattanti di età compresa tra 0 e 12 mesi Trattamento: La dose raccomandata per i lattanti di età compresa tra 0 e 12 mesi è di 3 mg/kg due volte al giorno. Questa è basata su dati di farmacocinetica e di sicurezza indicanti che tale dose, nei lattanti di età compresa tra 0 e 12 mesi, produce concentrazioni plasmatiche di pro-farmaco e metabolita attivo che si prevede siano clinicamente efficaci, con un profilo di sicurezza paragonabile a quello osservato nei bambini più grandi e negli adulti (vedere paragrafo 5.2). Si raccomanda il seguente regime posologico per il trattamento dei lattanti di età compresa tra 0 e 12 mesi:
Peso corporeo* Dose raccomandata per 5 giorni Dose raccomandata per 10 giorni**
    Pazienti immunocompromessi
3 kg 9 mg due volte al giorno 9 mg due volte al giorno
4 kg 12 mg due volte al giorno 12 mg due volte al giorno
5 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg due volte al giorno
6 kg 18 mg due volte al giorno 18 mg due volte al giorno
7 kg 21 mg due volte al giorno 21 mg due volte al giorno
8 kg 24 mg due volte al giorno 24 mg due volte al giorno
9 kg 27 mg due volte al giorno 27 mg due volte al giorno
10 kg 30 mg due volte al giorno 30 mg due volte al giorno
* La presente tabella non è da intendersi come comprensiva di ogni possibile peso corporeo di questa popolazione. Per tutti i pazienti di età inferiore a 1 anno, deve essere usata la dose di 3 mg/kg indipendentemente dal peso del paziente. **La durata raccomandata del trattamento nei lattanti immunocompromessi (di età compresa tra 0 e 12 mesi) è di 10 giorni. Per maggiori informazioni, vedere Popolazioni particolari, Pazienti immunocompromessi. Il trattamento deve essere iniziato il prima possibile, entro i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi influenzali. Questa raccomandazione posologica non è applicabile ai bambini prematuri, ossia quelli con un’età post-concepimento inferiore a 36 settimane. Sono disponibili dati insufficienti per questi pazienti, nei quali può essere richiesto un differente dosaggio a causa dell’immaturità delle funzioni fisiologiche. Prevenzione post-esposizione: La dose raccomandata per la profilassi nel corso di una pandemia influenzale dei lattanti di età inferiore a 1 anno è la metà della dose giornaliera di trattamento. Questa è basata su dati clinici riferiti ai bambini con età pari o superiore a 1 anno e agli adulti che mostrano come una dose per la profilassi equivalente alla metà della dose giornaliera di trattamento è clinicamente efficace per la prevenzione dell’influenza. Si raccomanda il seguente regime posologico rapportato all’età per la profilassi dei lattanti di età compresa tra 0 e 12 mesi (vedere paragrafo 5.2 per la simulazione all’esposizione):
Età Dose raccomandata per 10 giorni Dose raccomandata per 10 giorni
    Pazienti immunocompromessi
0 - 12 mesi 3 mg/kg una volta al giorno 3 mg/kg una volta al giorno
Questa raccomandazione posologica non è applicabile ai bambini prematuri, ossia quelli con un’età post-concepimento inferiore a 36 settimane. Sono disponibili dati insufficienti per questi pazienti, nei quali può essere richiesto un differente dosaggio a causa dell’immaturità delle funzioni fisiologiche. Prevenzione durante un'epidemia di influenza nella comunità: la prevenzione durante un’epidemia influenzale non è stata studiata nei bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi. Per istruzioni sulla preparazione della formulazione estemporanea, vedere paragrafo 6.6. Popolazioni particolari Insufficienza epatica Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio per i pazienti con disfunzione epatica sia per il trattamento che per la prevenzione. Non sono stati effettuati studi in pazienti pediatrici con alterazioni della funzionalità epatica. Insufficienza renale Trattamento dell’influenza : la modifica del dosaggio è raccomandata per gli adulti e per gli adolescenti (da 13 a 17 anni di età) con insufficienza renale moderata o severa. I dosaggi raccomandati sono descritti nella tabella sottostante.
Clearance della creatinina Dose raccomandata per il trattamento
> 60 (mLmL/min) 75 mg due volte al giorno
> 30 - 60 (mLmL/min) 30 mg (sospensione orale o capsule) due volte al giorno
> 10 - 30 (mLmL/min) 30 mg (sospensione orale o capsule) una volta al giorno
≤ 10 (mLmL/min) Non raccomandato (dati non disponibili)
Pazienti in emodialisi 30 mg dopo ciascuna sessione emodialitica
Pazienti in dialisi peritoneale* 30 mg (sospensione orale o capsule) in dose singola
* Dati derivanti da studi in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD); quando si utilizza la dialisi peritoneale automatizzata (APD), è possibile una clearance di oseltamivir carbossilato più elevata. Se il nefrologo lo ritiene necessario, la modalità di trattamento può essere cambiata da APD a CAPD. Prevenzione dell’influenza : la modifica del dosaggio è raccomandata per gli adulti e per gli adolescenti (da 13 a 17 anni di età) con insufficienza renale moderata o severa come descritto nella tabella sottostante.
Clearance della creatinina Dose raccomandata per la prevenzione
> 60 (mLmL/min) 75 mg una volta al giorno
> 30 - 60 (mLmL/min) 30 mg (sospensione orale o capsule) una volta al giorno
> 10 - 30 (mLmL/min) 30 mg (sospensione orale o capsule) a giorni alterni
≤ 10 (mLmL/min) Non raccomandato (dati non disponibili)
Pazienti in emodialisi 30 mg dopo ogni seconda sessione emodialitica
Pazienti in dialisi peritoneale* 30 mg (sospensione orale o capsule) una volta alla settimana
* Dati derivanti da studi in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD); quando si utilizza la dialisi peritoneale automatizzata (APD), è possibile una clearance di oseltamivir carbossilato più elevata. Se il nefrologo lo ritiene necessario, la modalità di trattamento può essere cambiata da APD a CAPD. Non sono disponibili sufficienti dati clinici nei lattanti e nei bambini (di 12 anni di età e più giovani) con insufficienza renale per poter fornire raccomandazioni relative al dosaggio. Anziani Non è richiesta alcuna modifica del dosaggio, a meno che non vi sia evidenza di insufficienza renale moderata o severa. Pazienti immunocompromessi Trattamento: la durata raccomandata della terapia per il trattamento dell’influenza nei pazienti immunocompromessi è di 10 giorni (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Non sono necessari aggiustamenti della dose. Il trattamento deve essere iniziato il prima possibile entro i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi influenzali. Profilassi stagionale: è stata valutata una più lunga durata della profilassi stagionale fino a 12 settimane in pazienti immunocompromessi (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Modo di somministrazione Uso orale. I pazienti che non sono in grado di deglutire le capsule possono assumere dosi appropriate di Tamiflu sospensione orale.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Oseltamivir è efficace solo contro le malattie causate dal virus dell’influenza. Non c’è dimostrazione dell’efficacia di oseltamivir in malattie causate da agenti diversi dai virus dell’influenza (vedere paragrafo 5.1). Tamiflu non è un sostituto della vaccinazione antinfluenzale. L'uso di Tamiflu non deve modificare la valutazione degli individui per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale annuale. La protezione dall'influenza permane solo finché Tamiflu viene somministrato. Tamiflu deve essere usato per il trattamento e la prevenzione dell'influenza solo quando dati epidemiologici attendibili indicano che il virus dell'influenza sta circolando nella comunità. È dimostrato che la suscettibilità dei ceppi di virus influenzale circolante a oseltamivir è altamente variabile (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, i medici prescrittori devono prendere in considerazione le più recenti informazioni disponibili sui quadri di suscettibilità a oseltamivir dei virus circolanti in quel momento in modo da decidere l’uso appropriato di Tamiflu. Condizione medica severa concomitante Non è disponibile alcuna informazione riguardo alla sicurezza e all’efficacia di oseltamivir in pazienti con una condizione medica sufficientemente severa o instabile da essere ritenuta a rischio imminente di ospedalizzazione. Pazienti immunocompromessi Nei pazienti immunocompromessi l’efficacia di oseltamivir, sia per il trattamento che per la profilassi dell’influenza, non è stata definita con certezza (vedere paragrafo 5.1). Cardiopatie / pneumopatie L’efficacia di oseltamivir nel trattamento di soggetti affetti da cardiopatie e/o pneumopatie croniche non è stata definita. In questa popolazione di pazienti non è stata osservata alcuna differenza nell’incidenza delle complicanze tra il gruppo di trattamento e il gruppo placebo (vedere paragrafo 5.1). Popolazione pediatrica Non sono attualmente disponibili dati che permettano una raccomandazione sulla dose per i bambini prematuri (età post-concepimento < 36 settimane). Insufficienza renale severa Si raccomanda la modifica del dosaggio sia per il trattamento che per la prevenzione negli adolescenti (da 13 a 17 anni di età) e negli adulti con insufficienza renale severa. Non sono disponibili sufficienti dati clinici nei lattanti e nei bambini (con età pari o superiore a 1 anno) con insufficienza renale per poter fornire raccomandazioni relative al dosaggio (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Eventi neuropsichiatrici Sono stati segnalati eventi neuropsichiatrici durante il trattamento con Tamiflu nei pazienti con influenza, in particolare nei bambini e adolescenti. Questi eventi si sono verificati anche in pazienti con influenza non trattati con oseltamivir. I pazienti devono essere attentamente monitorati per la comparsa di modificazioni dell’umore e i benefici e i rischi di continuare il trattamento devono essere attentamente valutati per ogni paziente (vedere paragrafo 4.8).
5. Interazioni
Le proprietà farmacocinetiche di oseltamivir, come il basso legame con le proteine e un metabolismo indipendente dal CYP450 e dai sistemi glucuronidasi (vedere paragrafo 5.2), suggeriscono che interazioni farmacologiche clinicamente significative attraverso questi meccanismi sono improbabili. Probenecid Non è richiesta alcuna modifica del dosaggio durante la co-somministrazione di probenecid in pazienti con normale funzionalità renale. La somministrazione contemporanea di probenecid, un potente inibitore della via anionica della secrezione tubulare renale, fa aumentare di circa 2 volte l’esposizione al metabolita attivo di oseltamivir. Amoxicillina Oseltamivir non ha interazioni cinetiche con l'amoxicillina, che viene eliminata per la stessa via, suggerendo che l'interazione di oseltamivir con questa via è debole. Eliminazione renale Interazioni clinicamente significative tra farmaci che competono per la secrezione tubulare renale sono improbabili per il noto margine di sicurezza della maggior parte di queste sostanze, per le caratteristiche di eliminazione del metabolita attivo (filtrazione glomerulare e secrezione tubulare anionica) e per la capacità d’escrezione di queste vie. Tuttavia, occorre agire con cautela nella somministrazione di oseltamivir ai soggetti che assumono molecole con ristretto intervallo terapeutico escrete per la stessa via (ad esempio clorpropamide, metotressato, fenilbutazone). Informazioni aggiuntive Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra oseltamivir, o il suo principale metabolita, quando somministrati contemporaneamente con paracetamolo, acido acetilsalicilico, cimetidina, antiacidi (idrossidi di magnesio e alluminio, e carbonati di calcio), rimantadina o warfarin (in soggetti stabili con warfarin e senza influenza).
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza complessivo di Tamiflu è basato sui dati relativi a 6049 pazienti adulti/adolescenti e 1473 pazienti in età pediatrica trattati con Tamiflu o placebo per l’influenza, e sui dati relativi a 3990 pazienti adulti/adolescenti e 253 pazienti in età pediatrica in trattamento con Tamiflu o placebo/nessun trattamento per la profilassi dell'influenza nell'ambito di studi clinici. Inoltre, 245 pazienti immunocompromessi (inclusi 7 adolescenti e 39 bambini) hanno ricevuto Tamiflu per il trattamento dell’influenza e 475 pazienti immunocompromessi (inclusi 18 bambini, di questi 10 trattati con Tamiflu e 8 con placebo) hanno ricevuto Tamiflu o placebo per la profilassi dell'influenza. Negli adulti/adolescenti le reazioni avverse più frequentemente segnalate sono state nausea e vomito negli studi sul trattamento, e nausea negli studi sulla prevenzione. La maggior parte di queste reazioni avverse è stata segnalata in una singola occasione al primo o al secondo giorno di trattamento e si è risolta spontaneamente entro 1 o 2 giorni. Nei bambini la reazione avversa segnalata con maggiore frequenza è stata il vomito. Per la maggior parte dei pazienti la comparsa di queste reazioni avverse non ha determinato la sospensione della terapia con Tamiflu. Le seguenti reazioni avverse gravi sono state segnalate raramente da quando oseltamivir è stato commercializzato: reazioni anafilattiche o anafilattoidi, patologie epatiche (epatite fulminante, disturbi della funzione epatica e ittero), edema angioneurotico, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sanguinamento gastrointestinale e disturbi neuropsichiatrici (per quanto riguarda i disturbi neuropsichiatrici vedere paragrafo 4.4). Elenco in forma tabulare delle reazioni avverse Le reazioni avverse elencate nella tabella sottostante rientrano nelle seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). Le reazioni avverse sono state inserite nella categoria appropriata nelle tabelle in base all'analisi dei dati aggregati condotta sugli studi clinici. Trattamento e prevenzione dell’influenza negli adulti e negli adolescenti: In studi di trattamento e di prevenzione negli adulti/adolescenti le reazioni avverse riferite più frequentemente con l’assunzione della dose raccomandata (75 mg due volte al giorno per 5 giorni di trattamento e 75 mg una volta al giorno per un massimo di 6 settimane per la profilassi) sono elencate nella Tabella 1. Il profilo di sicurezza riferito in soggetti che sono stati trattati con la dose raccomandata di Tamiflu per la profilassi (75 mg una volta al giorno per un massimo di 6 settimane) era qualitativamente simile a quello osservato negli studi di trattamento, nonostante negli studi di profilassi la dose fosse stata somministrata per un periodo di tempo più lungo. Tabella 1 Reazioni avverse negli studi con Tamiflu nel trattamento e nella prevenzione dell'influenza negli adulti e negli adolescenti o derivanti da segnalazioni successive alla commercializzazione
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse in base alla frequenza
Molto comune Comune Non Comune Raro
Infezioni ed infestazioni   Bronchite, Herpes simplex, Rinofaringite, Infezioni del tratto respiratorio superiore, Sinusite    
Patologie del sistema emolinfopoietico       Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario     Reazioni di ipersensibilità Reazioni anafilattiche, Reazioni anafilattoidi
Disturbi psichiatrici       Agitazione, Comportamento anomalo, Ansia, Confusione, Delirio, Vaneggiamento, Allucinazioni, Incubi, Autolesionismo
Patologie del sistema nervoso Cefalea Insonnia Alterazione del livello di coscienza, Convulsioni  
Patologie dell’occhio       Alterazione della vista
Patologie cardiache     Aritmia  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse Mal di gola, Rinorrea    
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito, Dolore addominale (incluso dolore all’addome superiore), Dispepsia.   Sanguinamento gastrointestinale, Colite emorragica
Patologie epatobiliari     Aumento degli enzimi epatici Epatite fulminante, Insufficienza epatica, Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo     Eczema, Dermatite, Rash, Orticaria Edema angioneurotico, Eritema multiforme, Sindrome di Stevens-Johnson, Necrolisi epidermica tossica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Dolore, Capogiro (incluse vertigini), Stanchezza, Piressia, Dolore agli arti    
Trattamento e prevenzione dell'influenza nei bambini: Un totale di 1473 bambini (inclusi bambini sani di età compresa tra 1-12 anni e bambini asmatici di età compresa tra 6-12 anni) sono stati arruolati in studi clinici con oseltamivir somministrato per il trattamento dell’influenza. Di questi, 851 bambini sono stati trattati con oseltamivir sospensione. A un totale di 158 bambini è stata somministrata la dose raccomandata di Tamiflu una volta al giorno in uno studio di profilassi post-esposizione all’interno dei nuclei familiari (n=99), in uno studio stagionale di profilassi della durata di 6 settimane (n=49) e in uno studio stagionale di profilassi della durata di 12 settimane in soggetti pediatrici immunocompromessi (n=10). La tabella 2 mostra le reazioni avverse più frequentemente riportate negli studi clinici sulla popolazione pediatrica. Tabella 2 Reazioni avverse negli studi con Tamiflu per il trattamento e la prevenzione dell’influenza nei bambini (dosaggio basato su rapporto età/peso corporeo [da 30 mg a 75 mg una volta al giorno])
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse in base alla frequenza
Molto comune Comune Non comune Raro
Infezioni ed infestazioni   Otite media    
Patologie del sistema nervoso   Cefalea    
Patologie dell’occhio   Congiuntivite (inclusi occhi rossi, secrezioni degli occhi e dolore degli occhi)    
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Mal di orecchie Patologie della membrana timpanica  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse, Congestione nasale Rinorrea    
Patologie gastrointestinali Vomito Dolore addominale (incluso dolore all’addome superiore), Dispepsia, Nausea    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo     Dermatiti (incluse dermatiti allergiche e atopiche)  
Descrizione di una selezione di reazioni avverse Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso L’influenza può essere associata a una varietà di sintomi neurologici e comportamentali che possono includere eventi quali allucinazioni, vaneggiamento e comportamento anomalo, in alcuni casi con esito fatale. Questi eventi possono manifestarsi nel contesto di una encefalite o di una encefalopatia ma senza una patologia severa evidente. Nei pazienti con influenza che hanno ricevuto Tamiflu ci sono state delle segnalazioni successive alla commercializzazione relative a convulsioni e vaneggiamento (compresi sintomi quali alterato livello di coscienza, confusione, comportamento anomalo, delirio, allucinazioni, agitazione, ansia, incubi), che in casi rari hanno comportato autolesionismo o esiti fatali. Questi eventi sono stati segnalati principalmente tra i pazienti pediatrici e adolescenti e spesso hanno avuto un’insorgenza improvvisa e una risoluzione rapida. Non è noto il contributo di Tamiflu alla comparsa di questi eventi. Tali eventi neuropsichiatrici sono stati segnalati anche in pazienti con influenza che non avevano assunto Tamiflu. Patologie epatobiliari Patologie del sistema epatobiliare, compresi epatite ed enzimi epatici elevati in pazienti con malattia simil-influenzale. Questi casi includono epatite fulminante fatale/ insufficienza epatica. Altre popolazioni particolari Popolazione pediatrica (lattanti di età inferiore a 1 anno) In due studi volti a caratterizzare il profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di sicurezza della terapia a base di oseltamivir in 135 bambini di età inferiore a 1 anno con infezione influenzale, il profilo di sicurezza è risultato simile tra le coorti di età, con vomito, diarrea ed eritema da pannolino quali eventi avversi segnalati con maggiore frequenza (vedere paragrafo 5.2). Per i lattanti di età post-concepimento inferiore a 36 settimane i dati a disposizione non sono sufficienti. Le informazioni disponibili sulla sicurezza di oseltamivir somministrato per il trattamento dell’influenza nei lattanti di età inferiore a 1 anno, provenienti da studi osservazionali prospettici e retrospettivi (nell’insieme più di 2.400 lattanti di questa fascia di età), da ricerche in database epidemiologici e da segnalazioni post-marketing, suggeriscono che il profilo di sicurezza nei lattanti di età inferiore a 1 anno è comparabile con il profilo di sicurezza stabilito nei bambini di 1 anno di età o più. Pazienti anziani e pazienti con cardiopatia cronica e/o patologia respiratoria cronica La popolazione inclusa negli studi di trattamento per l’influenza comprendeva adulti/adolescenti sani e pazienti “a rischio” (pazienti esposti a un maggiore rischio di sviluppare complicanze associate all’influenza, per es. i pazienti anziani e i pazienti con patologie cardiache o respiratorie croniche). In generale, il profilo di sicurezza nei pazienti “a rischio” è risultato qualitativamente simile a quello osservato nei pazienti adulti/adolescenti sani. Pazienti immunocompromessi Il trattamento dell’influenza nei pazienti immunocompromessi è stato valutato in due studi nei quali i soggetti sono stati trattati con regimi a dose standard o ad alte dosi (doppia o tripla dose) di Tamiflu (vedere paragrafo 5.1). Il profilo di sicurezza di Tamiflu osservato in questi studi è risultato in linea con quello riscontrato nelle precedenti sperimentazioni cliniche, nelle quali Tamiflu è stato somministrato per il trattamento dell’influenza a pazienti non immunocompromessi in tutte le fasce d’età (pazienti sani o “a rischio” [ad esempio, pazienti con comorbidità respiratorie e/o cardiache]). La reazione avversa segnalata con maggiore frequenza nei bambini immunocompromessi è stato il vomito (28%). In uno studio di profilassi di 12 settimane, su 475 pazienti immunocompromessi, in cui erano stati arruolati anche 18 bambini di età compresa tra 1 e 12 anni e superiore, il profilo di sicurezza nei 238 pazienti trattati con oseltamivir era simile a quello precedentemente osservato negli studi clinici per la profilassi con Tamiflu. Bambini con asma bronchiale preesistente In generale, il profilo delle reazioni avverse nei bambini con asma bronchiale preesistente è stato qualitativamente simile a quello dei bambini sani. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Lo stato influenzale è associato a complicazioni per la gravidanza e lo sviluppo fetale, con un rischio di malformazioni congenite maggiori, inclusi difetti cardiaci congeniti. Un’elevata quantità di dati sull’assunzione di oseltamivir da parte di donne in gravidanza, provenienti da report post-marketing e studi osservazionali (più di 1000 esposte nel primo trimestre), non indicano malformazioni, né tossicità feto/neonatale indotte da oseltamivir. Tuttavia, in uno studio osservazionale, mentre non erano aumentati la maggior parte dei rischi dimalformazioni, i risultati per difetti cardiaci congeniti maggiori diagnosticati entro 12 mesi dalla nascita non erano conclusivi. In questo studio, l’incidenza di difetti cardiaci congeniti maggiori conseguenti a somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza di oseltamivir era 1,76% (7 neonati su 397 gravidanze) confrontato al 1,01% di donne non esposte al farmaco della popolazione generale (Odds ratio 1.75, 95% Intervallo di Confidenza 0.51 a 5.98, non statisticamente significativo). Il significato clinico di questo risultato non è chiaro, in quanto lo studio ha una potenza limitataIn aggiunta, tale studio era troppo piccolo per valutare affidabilmente la variabilità individuale di malformazioni maggiori; inoltre donne trattate con oseltamivir e donne non trattate non possono essere ritenute completamente comparabili, in particolare se queste avevano o no, uno stato influenzale. Gli studi sugli animali non mostrano una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L’uso di Tamiflu, può essere considerato durante la gravidanza se necessario e dopo che siano state valutate le informazioni di sicurezza ed efficacia disponibili (per i dati relativi al beneficio in donne in gravidanza, vedere il paragrafo 5.1 “Trattamento dell’influenza nelle donne in gravidanza”), e la patogenicità del ceppo di virus influenzale circolante. Allattamento Nei ratti femmina che allattano, oseltamivir e il metabolita attivo sono escreti nel latte materno. Sono disponibili informazioni molto limitate riguardo ai bambini allattati al seno da madri che hanno assunto oseltamivir e sull’escrezione di oseltamivir nel latte materno. I pochi dati disponibili hanno dimostrato che oseltamivir e il metabolita attivo sono stati individuati nel latte materno, ma i livelli erano tanto bassi da determinare un dosaggio sub-terapeutico nel lattante. Tenendo conto di queste informazioni, della patogenicità del ceppo circolante di virus influenzale e delle condizioni di base della donna in allattamento, la somministrazione di oseltamivir può essere presa in considerazione, qualora si osservino dei chiari benefici potenziali per le madri in allattamento. Fertilità Sulla base dei dati preclinici non sono stati evidenziati effetti di Tamiflu sulla fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Per le condizioni di conservazione della sospensione preparata in farmacia, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Tamiflu 30 mg capsule rigide Ciascuna capsula rigida contiene oseltamivir fosfato equivalente a 30 mg di oseltamivir. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Tamiflu 45 mg capsule rigide Ciascuna capsula rigida contiene oseltamivir fosfato equivalente a 45 mg di oseltamivir. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Tamiflu 75 mg capsule rigide Ciascuna capsula rigida contiene oseltamivir fosfato equivalente a 75 mg di oseltamivir. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Tamiflu 30 mg capsule rigide Contenuto della capsula Amido pregelatinizzato (derivato da amido di mais) Talco Povidone Croscarmellosa sodica Sodio stearil fumarato Involucro della capsula Gelatina Ossido di ferro giallo (E172) Ossido di ferro rosso (E172) Titanio diossido (E171). Inchiostro per la stampa Gommalacca Titanio diossido (E171) FD e C Blue 2 (indigotina, E132). Tamiflu 45 mg capsule rigide Contenuto della capsula Amido pregelatinizzato (derivato da amido di mais) Talco Povidone Croscarmellosa sodica Sodio stearil fumarato. Involucro della capsula Gelatina Ossido di ferro nero (E172) Titanio diossido (E171). Inchiostro per la stampa Gommalacca Titanio diossido (E171) FD e C Blue 2 (indigotina, E132). Tamiflu 75 mg capsule rigide Contenuto della capsula Amido pregelatinizzato (derivato da amido di mais) Talco Povidone Croscarmellosa sodica Sodio stearil fumarato. Involucro della capsula Gelatina Ossido di ferro giallo (E172) Ossido di ferro rosso (E172) Ossido di ferro nero (E172) Titanio diossido (E171). Inchiostro per la stampa Gommalacca Titanio diossido (E171) FD e C Blue 2 (indigotina, E132).
11. Sovradosaggio
Sono state raccolte segnalazioni di sovradosaggio con Tamiflu negli studi clinici e durante l’esperienza post-marketing. Nella maggior parte dei casi di sovradosaggio riportati non sono stati segnalati eventi avversi. Gli eventi avversi segnalati a seguito di sovradosaggio erano simili per natura e distribuzione a quelli osservati a dosi terapeutiche di Tamiflu descritti nel paragrafo 4.8 “Effetti indesiderati”. Non si conosce un antidoto specifico. Popolazione pediatrica Sono stati riportati casi di sovradosaggio più frequentemente nei bambini che negli adulti e negli adolescenti. È necessario prestare attenzione quando si prepara Tamiflu sospensione orale e quando si somministra Tamiflu ai bambini.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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