Taxceus 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino in vetro da 4 ml monodose

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Cancro della mammella TAXCEUS in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide è indicato per il trattamento adiuvante di pazienti con: • tumore della mammella operabile linfonodo positivo. • tumore della mammella operabile linfonodo negativo. Nelle pazienti con tumore della mammella operabile linfonodo negativo, il trattamento adiuvante deve essere limitato alle pazienti candidate alla chemioterapia secondo i criteri stabiliti a livello internazionale per il trattamento primario del tumore della mammella nelle fasi iniziali. (vedere paragrafo 5.1). TAXCEUS in associazione con doxorubicina è indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico che non hanno ricevuto una precedente terapia citotossica per questa patologia. TAXCEUS in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di una terapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina o un agente alchilante. TAXCEUS in associazione con trastuzumab è indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella metastatico, con iperespressione di HER2 e che non hanno ricevuto in precedenza un trattamento chemioterapico per malattia metastatica. TAXCEUS in associazione con capecitabina è indicato per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico dopo fallimento di una chemioterapia citotossica. La precedente chemioterapia deve aver compreso una antraciclina. Carcinoma polmonare non a piccole cellule TAXCEUS è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico, dopo fallimento di un precedente trattamento chemioterapico. TAXCEUS in associazione con cisplatino è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule non operabile, localmente avanzato o metastatico che non hanno ricevuto precedenti chemioterapie per questa patologia. Carcinoma della prostata TAXCEUS in associazione con prednisone o prednisolone è indicato per il trattamento dei pazienti con carcinoma della prostata metastatico ormono-refrattario. Adenocarcinoma gastrico TAXCEUS in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile è indicato per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico metastatico, compreso l'adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea, che non hanno in precedenza ricevuto chemioterapia per la malattia metastatica. Tumore della testa e del collo TAXCEUS in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile è indicato per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato della testa e del collo.
2. Posologia
L'utilizzo di docetaxel deve essere limitato ai reparti specializzati nella somministrazione di terapie citotossiche e la sua somministrazione deve essere effettuata solo sotto il controllo di un medico specializzato nell'utilizzo di chemioterapia antitumorale (vedere paragrafo 6.6). Posologia: Per il tumore della mammella, il tumore del polmone non a piccole cellule, l’adenocarcinoma gastrico e tumore della testa e del collo, può essere utilizzata, se non controindicata, una premedicazione con un corticosteroide orale, quale desametasone 16 mg/die (es. 8 mg BID) per 3 giorni iniziando 1 giorno prima della somministrazione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4). La profilassi con G-CSF può essere utilizzata per ridurre il rischio di tossicità ematologica. Per il carcinoma della prostata, dato l’utilizzo contemporaneo di prednisone o prednisolone, il regime di premedicazione raccomandata è desametasone 8 mg per via orale 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.4). Docetaxel viene somministrato in infusione della durata di 1 ora ogni tre settimane. Cancro della mammella Per la terapia adiuvante del tumore della mammella operabile linfonodo positivo e linfonodo negativo la dose di docetaxel raccomandata è di 75 mg/m² somministrata 1-ora dopo doxorubicina 50 mg/m² e ciclofosfamide 500 mg/m² ogni 3 settimane per 6 cicli (regime TAC) (vedere anche Adattamento della dose durante il trattamento). Per il trattamento di pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico la dose raccomandata di docetaxel in monoterapia è 100 mg/m². Nel trattamento di prima linea, docetaxel 75 mg/m² è somministrato in associazione con doxorubicina (50 mg/m²). In associazione con trastuzumab la dose raccomandata di docetaxel è 100 mg/m² ogni 3 settimane, con trastuzumab somministrato settimanalmente. Nello studio registrativo l’infusione iniziale di docetaxel è stata iniziata il giorno dopo la prima somministrazione di trastuzumab. Le successive dosi di docetaxel sono state somministrate immediatamente dopo il completamento dell’infusione di trastuzumab se la precedente dose di trastuzumab era stata ben tollerata. Per la dose e la somministrazione di trastuzumab vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto del trastuzumab. In associazione con capecitabina la dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m² ogni tre settimane, in associazione con capecitabina alla dose di 1250 mg/m² due volte al giorno (entro 30 minuti dopo il pasto) per 2 settimane seguite da un intervallo di 1 settimana. Per il calcolo della dose di capecitabina secondo la superficie corporea, vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di capecitabina. Cancro del polmone non a piccole cellule In pazienti che non hanno mai ricevuto chemioterapia per il carcinoma del polmone non a piccole cellule, la dose raccomandata è docetaxel 75 mg/m² seguita immediatamente da cisplatino 75 mg/m² in 30 - 60 minuti. Per il trattamento dopo fallimento di precedente chemioterapia contenente platino la dose raccomandata è di 75 mg/m² in monoterapia. Carcinoma della prostata La dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m². Prednisone o prednisolone 5 mg per via orale due volte al giorno viene somministrato in maniera continua (vedere paragrafo 5.1). Adenocarcinoma gastrico La dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² in infusione della durata di 1 ora, seguita da cisplatino 75 mg/m², in infusione della durata di 1 - 3 ore (entrambe solo al giorno 1), seguita da 5-fluorouracile 750 mg/m² al giorno somministrato in infusione continua di 24 ore per 5 giorni, a partire dalla fine dell'infusione di cisplatino. Il trattamento è ripetuto ogni tre settimane. I pazienti devono ricevere una premedicazione con antiemetici ed un’adeguata idratazione per la somministrazione del cisplatino. Deve essere fatta la profilassi con G-CSF in modo tale da attenuare il rischio di tossicità ematologiche (vedere inoltre Adattamento della dose durante il trattamento). Tumore della testa e del collo I pazienti devono ricevere antiemetici come premedicazione ed un’idratazione adeguata (prima e dopo la somministrazione del cisplatino). La profilassi con G-CSF può essere fatta in modo tale da attenuare il rischio di tossicità ematologiche. Tutti i pazienti trattati con docetaxel degli studi TAX 323 e TAX 324 hanno ricevuto una profilassi antibiotica. - Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323) Per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma a cellule squamose localmente avanzato e non operabile della testa e del collo (SCCHN), la dose raccomandata di docetaxel è di 75 mg/m² come infusione di 1 ora seguita dal cisplatino 75 mg/m² per oltre 1 ora, il giorno 1, seguito da 5-fluorouracile 750 mg/m² al giorno somministrato in infusione continua di 24 ore per 5 giorni. Questo schema posologico viene somministrato ogni 3 settimane per 4 cicli. A seguito della chemioterapia, i pazienti devono ricevere la radioterapia. - Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324) Per il trattamento di induzione dei pazienti con carcinoma localmente avanzato della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN) (tecnicamente inoperabile, con una bassa probabilità di riuscita chirurgica, e nell’ottica di una conservazione dell’organo) la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² in infusione endovenosa della durata di 1 ora, il giorno 1, seguito dal cisplatino 100 mg/m² somministrato in infusione della durata di 30 minuti fino a 3 ore, seguito da 5-fluorouracile 1.000 mg/m² al giorno, somministrato in infusione continua dal giorno 1 al giorno 4. Questo schema posologico viene somministrato ogni 3 settimane per 3 cicli. Dopo la chemioterapia, i pazienti devono ricevere la chemio-radioterapia. Per le modifiche della dose di 5-fluorouracile e cisplatino, vedere gli specifici Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Adattamento della posologia durante il trattamento Generale Il docetaxel deve essere somministrato quando la conta dei neutrofili è ≥ 1.500 cellule/mm≥. In pazienti che abbiano manifestato, durante la terapia con docetaxel, neutropenia febbrile, conta dei neutrofili < 500 cellule/mm≥ per più di una settimana, reazioni cutanee gravi o cumulative, o neuropatia periferica grave, la dose di docetaxel deve essere ridotta da 100 mg/m² a 75 mg/m² e/o da 75 a 60 mg/m². Se, a 60 mg/m², il paziente continua a manifestare queste reazioni, il trattamento deve essere interrotto. Terapia adiuvante per il tumore della mammella Una profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata per i pazienti che ricevono una terapia adiuvante con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) per il tumore della mammella. Nei pazienti che presentano neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica la dose di docetaxel deve essere ridotta a 60 mg/m² in tutti i cicli successivi (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Nei pazienti che manifestano una stomatite di Grado 3 o 4 la dose deve essere ridotta a 60 mg/m². In associazione con cisplatino Per i pazienti trattati inizialmente con docetaxel alla dose di 75 mg/m² in associazione con cisplatino ed il cui nadir della conta piastrinica nel precedente ciclo di terapia è stato < 25.000 cellule/mm≥, o in pazienti che manifestano neutropenia febbrile, o in pazienti con grave tossicità non ematologica, la dose di docetaxel nei cicli successivi deve essere ridotta a 65 mg/m². Per gli aggiustamenti della dose di cisplatino, vedere il corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. In associazione con capecitabina • Per l’adattamento della dose di capecitabina, si veda il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di capecitabina. • Nei pazienti che sviluppano la prima comparsa di una tossicità di Grado 2 che permane al momento della somministrazione successiva di docetaxel / capecitabina, il trattamento deve essere rimandato fino a risoluzione al Grado 0 - 1, e successivamente ripreso con il 100% della dose iniziale. • Nei pazienti che sviluppano la seconda comparsa di una tossicità di Grado 2, oppure la prima comparsa di una tossicità di Grado 3 in qualsiasi momento del ciclo di terapia, il trattamento deve essere rimandato fino a risoluzione al Grado 0 - 1 e successivamente ripreso con docetaxel 55 mg/m². • Per una qualsiasi comparsa successiva di tossicità o per una qualsiasi tossicità di Grado 4, sospendere la terapia con docetaxel. Per le modifiche della dose di trastuzumab, vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di trastuzumab. In associazione con cisplatino e 5 - fluorouracile Se si verifica un episodio di neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica malgrado l’uso di G-CSF, la dose di docetaxel deve essere ridotta da 75 a 60 mg/m². Se si verificano ulteriori episodi di neutropenia complicata la dose di docetaxel deve essere ridotta da 60 a 45 mg/m². Nel caso di trombocitopenia di Grado 4 la dose di docetaxel deve essere ridotta da 75 a 60 mg/m². I pazienti non devono essere ritrattati con altri cicli di docetaxel fino a che i neutrofili non ritornino ad un livello > 1.500 cellule/mm≥ e le piastrine non ritornino ad un livello > 100.000 cellule/mm≥. Interrompere il trattamento se queste tossicità persistono (vedere paragrafo 4.4). Modifiche della dose raccomandata a causa della tossicità in pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (5-FU):
Tossicità Aggiustamento della dose
Diarrea di grado 3 Primo episodio: ridurre la dose del 5-FU del 20%.
Secondo episodio: ridurre la dose di docetaxel del 20%.
Diarrea di grado 4 Primo episodio: ridurre le dosi del docetaxel e del 5-FU del 20%.
Secondo episodio: interrompere il trattamento.
Stomatiti/mucositi di grado 3 Primo episodio: ridurre la dose del 5-FU del 20%.
Secondo episodio: interrompere il solo 5-FU, in tutti i cicli successivi.
Terzo episodio: ridurre la dose del docetaxel del 20%.
Stomatiti/mucositi di grado 4 Primo episodio: interrompere il solo 5-FU, in tutti i cicli successivi.
Secondo episodio: ridurre la dose del docetaxel del 20%.
Per le modifiche della dose del cisplatino e del 5-fluorouracile, vedere i corrispondenti Riassunti delle Caratteristiche dei Prodotti. Nei pazienti degli studi registrativi SCCHN che hanno manifestato neutropenia complicata (comprendente neutropenia prolungata, neutropenia febbrile, o infezione), è stato raccomandato l’uso di G-CSF per fornire una copertura profilattica (es. giorni 6-15) in tutti i cicli successivi. Popolazioni speciali Pazienti con compromissione epatica Sulla base dei dati di farmacocinetica con docetaxel a 100 mg/m² somministrato come unico trattamento, nei pazienti con aumenti delle transaminasi (ALT e/o AST) maggiori di 1,5 volte il limite superiore normale (ULN) e della fosfatasi alcalina maggiore di 2,5 volte il limite superiore normale, la dose di docetaxel raccomandata è 75 mg/m² (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Per i pazienti con bilirubina sierica oltre il limite superiore normale e/o ALT e AST > 3,5 volte il limite superiore normale associati con fosfatasi alcalina maggiore di 6 volte il limite superiore normale, non può essere raccomandata alcuna riduzione della dose e il docetaxel non deve essere somministrato se non nei casi in cui sia strettamente indicato. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico, lo studio clinico registrativo ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associato a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina > 1 volta il limite superiore normale; per questi pazienti, nessuna riduzione della dose può essere raccomandata ed il docetaxel non deve essere usato a meno che non sia strettamente indicato. Non sono disponibili dati in pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione nelle altre indicazioni. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di TAXCEUS nel carcinoma nasofaringeo nei bambini di età da 1 mese a meno di 18 anni non sono state stabilite. Non vi è un uso significativo di TAXCEUS nella popolazione pediatrica nelle indicazioni del tumore della mammella, tumore del polmone non a piccole cellule, carcinoma prostatico, carcinoma gastrico e tumore della testa e del collo, escludendo il carcinoma nasofaringeo tipo II e III meno differenziato. Pazienti anziani Sulla base di un’analisi farmacocinetica di popolazione, non vi sono speciali istruzioni per l'uso negli anziani. In associazione con capecitabina per i pazienti di età di 60 anni e oltre, si raccomanda una riduzione della dose iniziale al 75% (vedere il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto di capecitabina).
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pazienti con una conta di neutrofili al basale < 1.500 cellule/mm≥. Pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Anche le controindicazioni per gli altri medicinali si applicano quando utilizzati in associazione con docetaxel.
4. Avvertenze
Salvo controindicazioni, per i tumori della mammella e del polmone non a piccole cellule la premedicazione con corticosteroidi orali, come desametasone 16 mg al dì (es. 8 mg BID) per 3 giorni, iniziando 1 giorno prima della somministrazione di docetaxel, può ridurre l'incidenza e la gravità della ritenzione di liquidi così come la gravità delle reazioni di ipersensibilità. Per il carcinoma della prostata, la premedicazione è costituita da desametasone orale 8 mg, 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ematologia La neutropenia è la più frequente delle reazioni avverse osservate con docetaxel. I nadir dei neutrofili sono comparsi dopo 7 giorni (valore mediano) ma nei pazienti pesantemente pretrattati questo intervallo può essere abbreviato. In tutti i pazienti in trattamento con docetaxel deve essere eseguito frequentemente un controllo dell'emocromo completo. I pazienti non devono essere trattati di nuovo con docetaxel finché il valore dei neutrofili non ritorni a ≥ 1.500 cellule/mm≥ (vedere paragrafo 4.2). Nel caso di neutropenia grave (< 500 cellule/mm≥ per 7 o più giorni) durante un ciclo di trattamento con docetaxel si raccomanda una riduzione della dose nei cicli successivi di terapia o l’uso di appropriate misure sintomatiche (vedere paragrafo 4.2). In pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (TCF), la neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono verificate con un’incidenza più bassa quando i pazienti hanno ricevuto G-CSF in profilassi. I pazienti trattati con TCF devono ricevere il G-CSF come profilassi per attenuare il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica). I pazienti che ricevono TCF devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Nei pazienti trattati con docetaxel in combinazione con doxorubicina e ciclofosfamide (regime TAC), neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica si sono verificate con un’incidenza più bassa quando i pazienti hanno ricevuto profilassi primaria con G-CSF. La profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata nei pazienti che ricevono terapia adiuvante con TAC per il tumore della mammella per attenuare il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica). I pazienti che ricevono TAC devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Reazioni di ipersensibilità I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per la possibile comparsa di reazioni di ipersensibilità, specialmente durante la prima e la seconda infusione. Entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel possono verificarsi reazioni di ipersensibilità perciò devono essere tenuti a disposizione mezzi per il trattamento della ipotensione e del broncospasmo. Se si verificano reazioni di ipersensibilità, sintomi minori come vampate o reazioni cutanee localizzate non richiedono che si interrompa la terapia. Tuttavia reazioni gravi, come ipotensione grave, broncospasmo o eruzione/eritema generalizzati richiedono l'immediata sospensione del trattamento con docetaxel ed un trattamento appropriato. I pazienti in cui comparissero gravi reazioni di ipersensibilità non devono più assumere docetaxel. I pazienti che hanno precedentemente manifestato una reazione di ipersensibilità a paclitaxel possono essere a rischio di sviluppare una reazione di ipersensibilità a docetaxel, anche più grave. Tali pazienti devono essere monitorati all’inizio della terapia con docetaxel. Reazioni cutanee Sono stati osservati eritema cutaneo localizzato alle estremità (palmo della mano e pianta del piede) con edema seguito da desquamazione. Sono stati riportati sintomi gravi quali eruzioni cutanee seguite da desquamazione che hanno condotto alla interruzione o alla sospensione del trattamento con docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ritenzione di liquidi I pazienti con grave ritenzione di liquidi, come versamento pleurico, pericardico e ascite, devono essere monitorati attentamente. Patologie respiratorie Sono stati segnalati casi di sindrome da distress respiratorio acuto, polmonite interstiziale/polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria che possono essere associati a esito fatale. In pazienti trattati in concomitanza con radioterapia sono stati riferiti casi di polmonite da radiazioni. Se si manifestano nuovi sintomi polmonari o se i sintomi già presenti dovessero peggiorare, i pazienti devono essere monitorati attentamente, sottoposti tempestivamente ad accertamenti e trattati adeguatamente. Si raccomanda di interrompere la terapia con docetaxel fino alla formulazione della diagnosi. L’impiego tempestivo di misure di supporto può contribuire a migliorare il quadro clinico. Occorre valutare attentamente il beneficio derivante dalla ripresa della terapia con docetaxel. Pazienti con compromissione epatica In pazienti trattati con docetaxel a 100 mg/m² in monoterapia e aventi livelli di transaminasi sieriche (ALT e/o AST) maggiori di 1,5 volte il limite superiore normale in concomitanza con livelli di fosfatasi alcalina sierica maggiori di 2,5 volte il limite superiore normale, c’è un rischio più elevato di sviluppare reazioni avverse gravi come morte tossica comprendente sepsi ed emorragia gastrointestinale che possono essere fatali, neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia, stomatite ed astenia. Perciò, in questi pazienti con test di funzionalità epatica elevati, la dose raccomandata di docetaxel è 75 mg/m² e i test di funzionalità epatica devono essere eseguiti al basale e prima di ogni ciclo di terapia (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti che abbiano valori sierici di bilirubina maggiori del limite superiore normale e/o valori di ALT e AST superiori di 3,5 volte il limite superiore normale con contemporanei livelli sierici di fosfatasi alcalina superiori di 6 volte il limite superiore normale non si può raccomandare una riduzione della dose e il docetaxel non deve essere usato se non strettamente indicato. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma gastrico, lo studio clinico registrativo ha escluso i pazienti con un valore di ALT e/o AST > 1,5 volte il limite superiore normale associato a un valore di fosfatasi alcalina > 2,5 volte il limite superiore normale e a un valore di bilirubina > 1 volta il limite superiore normale; per questi pazienti, nessuna riduzione della dose può essere raccomandata ed il docetaxel non deve essere usato a meno che non sia strettamente indicato. Non sono disponibili dati su pazienti con compromissione epatica trattati con docetaxel in associazione nelle altre indicazioni. Pazienti con compromissione renale Non vi sono dati disponibili nei pazienti con funzione renale gravemente compromessa sottoposti a terapia con docetaxel. Sistema nervoso La comparsa di neurotossicità periferica grave richiede una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Tossicità cardiaca Insufficienza cardiaca è stata osservata in pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab, in particolare dopo chemioterapia contenente antracicline (doxorubicina o epirubicina). Questa può essere da moderata a grave ed è stata associata a decessi (vedere paragrafo 4.8). Quando i pazienti sono candidati al trattamento di docetaxel in associazione con trastuzumab devono essere sottoposti al basale ad una valutazione cardiaca. La funzione cardiaca deve essere ulteriormente monitorata durante il trattamento (es. ogni tre mesi) per identificare i pazienti che possono sviluppare disfunzioni cardiache. Per maggiori dettagli vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di trastuzumab. Aritmia ventricolare, inclusa tachicardia ventricolare (talvolta fatale) è stata segnalata in pazienti trattati con docetaxel in regimi di associazione che includono doxorubicina, 5-fluorouracile e/o ciclofosfamide (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di effettuare una valutazione cardiaca iniziale. Patologie dell’occhio In pazienti trattati con docexatel sono stati segnalati casi di edema maculare cistoide (EMC). I pazienti con compromissione della vista devono essere sottoposti ad un tempestivo e completo esame oftalmologico. Nel caso in cui venga diagnosticata la EMC, il trattamento con docetaxel deve essere interrotto ed iniziato un appropriato trattamento (vedi paragrafo 4.8). Altro Devono essere adottate misure contraccettive, sia per gli uomini sia per le donne, durante il trattamento e per gli uomini per almeno 6 mesi dopo la sua sospensione della terapia (vedere paragrafo 4.6). L’uso concomitante di docetaxel con forti inibitori del CYP3A4 (ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo), deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Ulteriori precauzioni per l’uso nel trattamento adiuvante del tumore della mammella Neutropenia complicata Per i pazienti che presentano una neutropenia complicata (neutropenia prolungata, neutropenia febbrile o infezione) si deve considerare la terapia con G-CSF e riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Reazioni gastrointestinali Sintomi come dolore addominale e dolorabilità, febbre, diarrea con o senza neutropenia, possono essere manifestazioni precoci di tossicità gastrointestinale grave e devono essere valutati e trattati immediatamente. Insufficienza cardiaca congestizia (CHF) I pazienti, durante la terapia ed il periodo di follow-up, devono essere monitorati per sintomi che possono ricondurre a insufficienza cardiaca congestizia. Nei pazienti trattati con il regime TAC per tumore della mammella linfonodo positivo è stato dimostrato che il rischio di insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è più elevato nel primo anno dopo la terapia (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Leucemia In pazienti trattati con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) il rischio di mielodisplasia ritardata o leucemia mieloide richiede un follow-up ematologico. Pazienti con 4 o più linfonodi positivi Poiché il beneficio osservato nei pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato statisticamente significativo in termini di sopravvivenza libera da malattia (DFS) e sopravvivenza globale (OS), il rapporto positivo rischio-beneficio della terapia con TAC in pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato completamente dimostrato all’analisi finale (vedere paragrafo 5.1). Pazienti anziani Sono disponibili dati limitati su pazienti di età superiore a 70 anni trattati con docetaxel in associazione a doxorubicina e ciclofosfamide. In uno studio sul carcinoma della prostata, dei 333 pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, 209 avevano un’età uguale o superiore a 65 anni e 68 pazienti superiore ai 75 anni. Nei pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, l’incidenza di alterazioni ungueali correlate al farmaco, nei pazienti di età uguale o superiore ai 65 anni, risultava superiore di oltre il 10% rispetto ai pazienti più giovani. L’incidenza di febbre, diarrea, anoressia ed edema periferico correlati al farmaco nei pazienti di età uguale o superiore ai 75 anni risultava superiore di oltre il 10% rispetto ai pazienti di età inferiore ai 65 anni. Fra i 300 pazienti (221 nello studio di fase III e 79 nello studio di fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile nello studio del carcinoma gastrico, 74 avevano 65 o più anni e 4 avevano 75 o più anni. L'incidenza degli eventi avversi gravi è stata più elevata nei pazienti anziani in confronto a quelli più giovani. L’incidenza dei seguenti eventi avversi (di tutti i gradi): letargia, stomatite ed infezione neutropenica si è verificata con una frequenza ≥ 10% nei pazienti con 65 o più anni rispetto ai pazienti più giovani. I pazienti anziani trattati con TCF devono essere attentamente monitorati. Eccipienti Questo medicinale contiene 50 vol% etanolo anidro (alcool), cioè fino a 395 mg di etanolo anidro per flaconcino da 1 ml, equivalenti a 10 ml di birra o 4 ml di vino. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia. Devono essere considerati possibili effetti sul sistema nervoso centrale.
5. Interazioni
La quantità di alcool in questo medicinale può modificare gli effetti di altri medicinali. Studi in vitro hanno dimostrato che il metabolismo del docetaxel può essere modificato dalla somministrazione contemporanea di composti inducenti o inibenti il citocromo P450-3A o che vengano da questo metabolizzati (e possano perciò inibire competitivamente l’enzima), quali ciclosporine, ketoconazolo e eritromicina. Di conseguenza, deve essere usata cautela nel trattamento di pazienti in terapia concomitante con tali medicinali per il rischio potenziale di interazioni significative. In caso di associazione con inibitori del CYP3A4, l’insorgenza di reazioni avverse a docetaxel può aumentare, come conseguenza di un ridotto metabolismo. Se l’uso concomitante di un forte inibitore del CYP3A4 (per esempio ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo) non può essere evitato, è necessario uno stretto controllo clinico ed un aggiustamento della dose di docetaxel può essere appropriato durante il trattamento con un forte inibitore del CYP3A4 (vedi paragrafo 4.4). In uno studio di farmacocinetica con 7 pazienti, la co-somministrazione di docetaxel con ketoconazolo, un forte inibitore del CYP3A4, ha portato ad una significativa diminuzione della clearance del docetaxel del 49%. La farmacocinetica di docetaxel in presenza di prednisone è stata studiata nei pazienti con carcinoma metastatico della prostata. Docetaxel è metabolizzato da CYP3A4 ed il prednisone causa induzione del CYP3A4. Non è stato osservato alcun effetto statisticamente significativo del prednisone sulla farmacocinetica di docetaxel. Il docetaxel è altamente legato alle proteine (> 95%). Anche se non è stata studiata specificatamente la possibile interazione in vivo tra docetaxel e medicinali somministrati contemporaneamente, le interazioni in vitro con farmaci strettamente legati alle proteine quali eritromicina, difenidramina, propranololo, propafenone, fenitoina, salicilati, sulfametoxazolo e sodio valproato non hanno evidenziato influenze sul legame di docetaxel alle proteine. Inoltre il desametasone non modifica il legame proteico di docetaxel. Il docetaxel non ha influenzato il legame della digitossina. Le farmacocinetiche di docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide non sono risultate condizionate dalla loro co-somministrazione. Dati limitati da un singolo studio non controllato sembrano indicare un’interazione tra docetaxel e carboplatino. Quando utilizzato in associazione con docetaxel, la clearance di carboplatino è stata superiore di circa il 50% rispetto ai valori precedentemente riportati per l’utilizzo del carboplatino in monoterapia.
6. Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza per tutte le indicazioniLe reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione di docetaxel sono state ottenute in: • 1312 e 121 pazienti che hanno ricevuto 100 mg/m² e 75 mg/m² di docetaxel rispettivamente come monoterapia • 258 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con doxorubicina • 406 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con cisplatino • 92 pazienti trattati con docetaxel in associazione con trastuzumab • 255 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con capecitabina • 332 pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con prednisone o prednisolone (si sono verificati eventi avversi clinicamente importanti correlati al trattamento) • 1276 pazienti (744 e 532 rispettivamente in TAX 316 e GEICAM 9805) che hanno ricevuto docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide (si sono verificati eventi avversi clinicamente importanti correlati al trattamento) • 300 pazienti con adenocarcinoma gastrico (221 nello studio di fase III e 79 nello studio di fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (si sono verificati eventi avversi clinicamente importanti correlati al trattamento) • 174 pazienti e 253 pazienti con tumore della testa e del collo trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (si sono verificati eventi avversi clinicamente importanti correlati al trattamento). Tali reazioni sono state descritte con i criteri NCI Common Toxicity Criteria (grado 3 = G3; grado 3 - 4 = G3/4; grado 4 = G4) e le terminologie COSTART e MEDRA. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse del solo docetaxel riportate più comunemente sono: neutropenia (reversibile e non cumulativa; il giorno mediano al nadir era il giorno 7 e la durata mediana della neutropenia grave (< 500 cellule/mm≥) era di 7 giorni), anemia, alopecia, nausea, vomito, stomatiti, diarrea ed astenia. La gravità degli eventi avversi di docetaxel può essere aumentata quando docetaxel è somministrato in associazione con altri agenti chemioterapici. Per l’associazione con trastuzumab sono mostrati gli eventi avversi (tutti i gradi) riportati in percentuale ≥ 10%. Vi è stato un aumento dell’incidenza di eventi avversi gravi (40% versus 31%) e di eventi avversi di grado 4 (34% versus 23%) nel gruppo trattato in associazione con trastuzumab rispetto alla monoterapia con docetaxel. Per l’associazione con capecitabina, vengono riportati gli effetti indesiderati correlati al trattamento più frequenti (≥ 5%) osservati in uno studio clinico di fase III in pazienti con tumore della mammella dopo fallimento di una terapia con antracicline (vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di capecitabina). Con docetaxel sono osservate frequentemente le seguenti reazioni avverse. Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità si sono verificate generalmente entro pochi minuti dall'inizio dell'infusione di docetaxel e sono state generalmente di grado da lieve a moderato. I sintomi riportati più frequentemente sono stati rossore, eruzione cutanea con o senza prurito, oppressione toracica, dolore alla schiena, dispnea e febbre o brividi. Le reazioni gravi sono state caratterizzate da ipotensione e / o broncospasmo o eruzione cutanea/eritema generalizzati (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema nervoso Lo sviluppo di neurotossicità periferica grave richiede la riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). I segni neurosensoriali da lievi a moderati sono caratterizzati da parestesia, disestesia o dolore incluso bruciore. Gli eventi neuromotori sono prevalentemente caratterizzati da debolezza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sono state osservate reazioni cutanee reversibili considerate in genere di grado da lieve a moderato. Le reazioni sono state caratterizzate da esantema, incluse le eruzioni localizzate principalmente ai piedi ed alle mani (compresa la sindrome mano-piede grave), ma anche alle braccia, al viso o al torace, frequentemente associate a prurito. Le eruzioni si sono manifestate generalmente entro una settimana dall’infusione di docetaxel. Meno frequentemente sono stati riportati sintomi gravi come eruzioni seguite da desquamazione che raramente hanno richiesto l’interruzione o la sospensione del trattamento con docetaxel (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Gravi alterazioni a carico dell’unghia sono caratterizzate da ipopigmentazione o iperpigmentazione e talvolta dolore e onicolisi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Le reazioni nel sito di infusione sono state in genere lievi e sono state caratterizzate da iperpigmentazione, infiammazione, arrossamento o secchezza della pelle, flebite o stravaso, rigonfiamento della vena. La ritenzione di liquidi comprende eventi quali edema periferico e meno frequentemente versamento pleurico, pericardico, ascite e aumento di peso. L’edema periferico di solito si manifesta iniziando alle estremità inferiori e può divenire generalizzato con un aumento di peso di 3 o più kg. La ritenzione idrica è cumulativa per incidenza e gravità (vedere paragrafo 4.4). Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 100 mg/m² in monoterapia:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 5,7%; comprese sepsi e polmonite, letali nell’1,7%) Infezione associata a neutropenia G4 (G3/4: 4,6%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 76,4%); Anemia (G3/4: 8,9%); Neutropenia febbrile Trombocitopenia (G4: 0,2%)  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 5,3%)    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia    
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3: 4,1%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 4%) Disgeusia (grave 0,07%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,7%) Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari   Ipotensione; Ipertensione; Emorragie  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea (grave: 2,7%)    
Patologie gastrointestinali Stomatite (G3/4: 5,3%); Diarrea (G3/4: 4%); Nausea (G3/4: 4%); Vomito (G3/4: 3%) Costipazione (grave: 0,2%); Dolore addominale (grave: 1%); Emorragia gastrointestinale (grave: 0,3%) Esofagite (grave: 0,4%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Reazioni cutanee (G3/4: 5,9%); Anomalie ungueali (gravi: 2,6%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (grave: 1,4%) Artralgia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Ritenzione di liquidi (grave: 6,5%); Astenia (grave: 11,2%); Dolore Reazioni al sito di infusione; Dolore toracico di tipo non cardiaco (grave 0,4%)  
Esami diagnostici   Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 5%); Aumento della fosfatasi alcalina ematica G3/4 (< 4%); Aumento di AST G3/4 (< 3%); Aumento di ALT G3/4 (< 2%)  
Descrizione di reazioni avverse selezionate osservate nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 100 mg/m² in monoterapia Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: episodi di sanguinamento associati a trombocitopenia di grado 3/4. Patologie del sistema nervoso Dati di reversibilità sono disponibili nel 35,3% dei pazienti che hanno sviluppato neurotossicità dopo trattamento con docetaxel a 100 mg/m² in monoterapia. Gli eventi sono stati reversibili in maniera spontanea entro i 3 mesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro: un caso di alopecia non reversibile alla fine dello studio. Il 73% delle reazioni cutanee è stato reversibile entro 21 giorni. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione La dose cumulativa mediana alla sospensione del trattamento è stata di più di 1.000 mg/m² e il tempo mediano di reversibilità della ritenzione di liquidi è stato di 16,4 settimane (range da 0 a 42 settimane). La comparsa di ritenzione di grado da moderato a grave (dose cumulativa mediana: 818,9 mg/m²) è ritardata nei pazienti che hanno ricevuto la premedicazione rispetto ai pazienti senza premedicazione (dose mediana cumulativa: 489,7 mg/m²); tuttavia, in alcuni pazienti, è stata riportata durante i primi cicli di terapia. Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule con docetaxel 75 mg/m² in monoterapia:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 5%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 54,2%); Anemia (G3/4: 10,8%); Trombocitopenia (G4: 1,7%) Neutropenia febbrile
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (non grave)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: 0,8%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2,5%)
Patologie cardiache   Aritmia (non grave)
Patologie vascolari   Ipotensione
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 3,3%); Stomatite (G3/4: 1,7%); Vomito (G3/4: 0,8%); Diarrea (G3/4: 1,7%) Stipsi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Reazioni cutanee (G3/4: 0,8%) Alterazioni ungueali (grave 0,8%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 12,4%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,8%); Dolore  
Esami diagnostici   Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 2%);
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 75 mg/m² in associazione a doxorubicina:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 7,8%)    
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 91,7%); Anemia (G3/4: 9,4%); Neutropenia febbrile; Trombocitopenia (G4: 0,8%)    
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 1,2%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Anoressia  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3: 0,4%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0,4%)  
Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca; Aritmia (non grave)  
Patologie vascolari     Ipotensione
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 5%); Stomatite (G3/4: 7,8%); Diarrea (G3/4: 6,2%); Vomito (G3/4: 5%); Stipsi    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Alterazioni ungueali (grave 0,4%); Reazioni cutanee (non grave)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 8,1%); Ritenzione di liquidi (grave: 1,2%); Dolore Reazioni al sito di infusione  
Esami diagnostici   Aumento di bilirubina ematica G3/4 (< 2,5%); Aumento di fosfatasi alcalina ematica G3/4 (< 2,5%) Aumento di AST G3/4 (< 1%); Aumento di ALT G3/4 (< 1%)
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule con docetaxel 75 mg/m² in associazione a cisplatino:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 5,7%)    
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 51,5%); Anemia (G3/4: 6,9%); Trombocitopenia (G4: 0,5%) Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 2,5%)    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia    
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3: 3,7%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 2%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,7%) Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari   Ipotensione (G3/4: 0,7%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 9,6%); Vomito (G3/4: 7,6%); Diarrea (G3/4: 6,4%); Stomatite (G3/4: 2%) Stipsi  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Alterazioni ungueali (grave 0,7%); Reazioni cutanee (G3/4: 0,2%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (grave: 0,5%)    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (grave: 9,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,7%); Febbre (G3/4: 1,2%) Reazioni al sito di infusione; Dolore  
Esami diagnostici   Aumento di bilirubina ematica G3/4 (2,1%); Aumento di ALT G3/4 (1,3%) Aumento di AST G3/4 (0,5%); Aumento di fosfatasi alcalina ematica G3/4 (0,3%)
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 100 mg/m² in associazione a trastuzumab:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G4: 32%); Neutropenia febbrile (che include neutropenia associata a febbre e uso di antibiotici) o sepsi neutropenica;  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia  
Disturbi psichiatrici Insonnia  
Patologie del sistema nervoso Parestesia; cefalea; disgeusia; ipoestesia  
Patologie dell’occhio Aumento della lacrimazione; Congiuntivite  
Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Linfoedema  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi; Dolore faringolaringeo; Nasofaringite; Dispnea; Tosse; Rinorrea  
Patologie gastrointestinali Nausea; Diarrea; Vomito; Stipsi; Stomatite; Dispepsia; Dolore addominale  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Eritema; Eruzione cutanea; Alterazioni ungueali  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia; Artralgia; Dolore alle estremità; Dolore osseo; Dolore alla schiena  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede somministrazione Astenia; Edema periferico; Piressia; Fatica; Infiammazione delle mucose; Dolore; Sindrome parainfluenzale; Dolore al petto; Brividi Letargia
Esami diagnostici Aumento di peso  
Descrizione di reazioni avverse selezionate osservate nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 100 mg/m² in associazione a trastuzumab Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune: la tossicità ematologica era aumentata nei pazienti trattati con trastuzumab e docetaxel rispetto a quelli trattati con il solo docetaxel (neutropenia di grado 3/4 32% versus 22%, secondo i criteri NCI-CTC). Si noti che questa è probabilmente una sottovalutazione poiché è risaputo che docetaxel, da solo, ad una dose di 100 mg/m² porta a neutropenia nel 97% dei pazienti, di grado 4 nel 76%, basato sulla conta ematica al nadir. L’incidenza della neutropenia febbrile/sepsi neutropenica era anche aumentata nei pazienti trattati con Herceptin e docetaxel (23% versus 17% dei pazienti trattati con solo docetaxel). Patologie cardiache Insufficienza cardiaca sintomatica è stata riportata nel 2,2% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in associazione con trastuzumab, rispetto allo 0% dei pazienti che hanno ricevuto docetaxel in monoterapia. Nel gruppo docetaxel e trastuzumab il 64% dei pazienti aveva ricevuto precedentemente antracicline come terapia adiuvante rispetto al 55% dei pazienti trattati con docetaxel in monoterapia. Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del tumore della mammella con docetaxel 75 mg/m² in associazione a capecitabina:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni ed infestazioni   Candidiasi orale (G3/4: < 1%)
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 63%); Anemia (G3/4: 10%) Trombocitopenia (G3/4: 3%)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 1%); Diminuzione dell’appetito Disidratazione (G3/4: 2%)
Patologie del sistema nervoso Disgeusia (G3/4: < 1%); Parestesia (G3/4: < 1%) Capogiri; Cefalea (G3/4: < 1%); Neuropatia periferica
Patologie dell’occhio Aumento della lacrimazione  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dolore faringolaringeo (G3/4: 2%) Dispnea (G3/4: 1%); Tosse (G3/4: < 1%); Epistassi (G3/4: < 1%)
Patologie gastrointestinali Stomatite (G3/4: 18%); Diarrea (G3/4: 14%); Nausea (G3/4: 6%); Vomito (G3/4: 4%); Stipsi (G3/4: 1%); Dolore addominale (G3/4: 2%); Dispepsia Dolore all’addome superiore; Secchezza delle fauci
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sindrome mano-piede (G3/4: 24%); Alopecia (G3/4: 6%); Alterazioni ungueali (G3/4: 2%) Dermatite; Esantema eritematoso (G3/4: < 1%); Scolorimento delle unghie; Onicolisi (G3/4: 1%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (G3/4: 2%); Artralgia (G3/4: 1%) Dolore alle estremità corporee (G3/4: < 1%); Dolore alla schiena (G3/4: 1%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (G3/4: 3%); Piressia (G3/4: 1%); Fatica/debolezza (G3/4: 5%); Edema periferico (G3/4: 1%) Letargia; Dolore
Esami diagnostici   Diminuzione di peso, aumento di bilirubina ematica (G3/4: 9%)
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del carcinoma della prostata con docetaxel 75 mg/m² in associazione a prednisone o prednisolone:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni ed infestazioni Infezione (G3/4: 3,3%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 32%); Anemia (G3/4: 4,9%) Trombocitopenia; (G3/4: 0,6%); Neutropenia febbrile
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 0,6%)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 0,6%)  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: 1,2%); Disgeusia (G3/4: 0%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%)
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione (G3/4: 0,6%)
Patologie cardiache   Diminuzione della funzionalità cardiaca ventricolare sinistra (G3/4: 0,3%)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Epistassi (G3/4: 0%); Dispnea (G3/4: 0,6%); Tosse (G3/4: 0%)
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 2,4%); Diarrea (G3/4: 1,2%); Stomatite/Faringite (G3/4: 0,9%); Vomito (G3/4: 1,2%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia; Alterazioni ungueali (non grave) Eruzione esfoliativa (G3/4: 0,3%)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Artralgia (G3/4: 0,3%); Mialgia (G3/4: 0,3%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Fatica (G3/4: 3,9%); Ritenzione di liquidi (grave: 0,6%)  
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del tumore della mammella per la terapia adiuvante con docetaxel 75 mg/m² in associazione a doxorubicina e ciclofosfamide nei pazienti con tumore della mammella linfonodo positivo (TAX 316) e linfonodo negativo (GEICAM 9805) - dati cumulativi
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezione (G3/4: 2,4%); Infezione neutropenica (G3/4: 2,6%)    
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia (G3/4: 3%); Neutropenia (G3/4: 59,2%); Trombocitopenia (G3/4: 1,6%); Neutropenia febbrile (G3/4: NA)    
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (G3/4: 0,6%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 1,5%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia (G3/4: 0,6%); Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: < 0,1%) Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0%) Sincope (G3/4: 0%); Neurotossicità (G3/4: 0%); Sonnolenza (G3/4: 0%)
Patologie dell’occhio Congiuntivite (G3/4: < 0,1%) Aumento della lacrimazione (G3/4: < 0,1%)  
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 0,2%)  
Patologie vascolari Vampate di calore (G3/4: 0,5%) Ipotensione (G3/4: 0%); Flebite (G3/4: 0%) Linfoedema (G3/4: 0%)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse (G3/4: 0%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 5,0%); Stomatite (G3/4: 6,0%); Vomito (G3/4: 4,2%); Diarrea (G3/4: 3,4%); Stipsi (G3/4: 0,5%) Dolore addominale (G3/4: 0,4%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: < 0,1%); Alterazioni cutanee (G3/4: 0,6%); Alterazioni ungueali (G3/4: 0,4%)    
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia (G3/4: 0,7%); Artralgia (G3/4: 0,2%)    
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Amenorrea (G3/4: NA)    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia (G3/4: 10,0%); Piressia (G3/4: NA); Edema periferico (G3/4: 0,2%)    
Esami diagnostici   Aumento ponderale (G3/4: 0%); Calo ponderale (G3/4: 0,2%)  
Descrizione di reazioni avverse selezionate correlate alla terapia adiuvante con docetaxel 75 mg/m² in associazione a doxorubicina e ciclofosfamide in pazienti con tumore della mammella linfonodo positivo (TAX 316) e linfonodo negativo (GEICAM 9805) Patologie del sistema nervoso Nello studio TAX 316, la neuropatia sensoriale periferica è comparsa durante il periodo di trattamento e ha persistito nel periodo di follow-up in 84 pazienti del gruppo TAC (11,3%) e in 15 pazienti del gruppo FAC (2%). Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 8 anni), è stato osservato che la neuropatia sensoriale periferica era in corso in 10 pazienti del gruppo TAC (1,3%) e in 2 pazienti del gruppo FAC (0,3%). Nello studio GEICAM 9805, la neuropatia sensoriale periferica comparsa durante il periodo di trattamento ha persistito nel periodo di follow-up in 10 pazienti del gruppo TAC (1,9%) e in 4 pazienti del gruppo FAC (0,8%). Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 10 anni e 5 mesi), è stato osservato che la neuropatia sensoriale periferica era in corso in 3 pazienti del gruppo TAC (0,6%) e in 1 paziente del gruppo FAC (0,2%). Patologie cardiache Nello studio TAX 316, 26 pazienti (3,5%) del gruppo TAC e 17 pazienti (2,3%) del gruppo FAC hanno presentato insufficienza cardiaca congestizia. A più di 30 giorni dalla fine del trattamento tutti i pazienti tranne uno per ciascun gruppo hanno ricevuto diagnosi di CHF. Due pazienti del gruppo TAC e 4 pazienti del gruppo FAC sono deceduti per insufficienza cardiaca. Nello studio GEICAM 9805, 3 pazienti (0,6%) del gruppo TAC e 3 pazienti (0,6%) del gruppo FAC hanno sviluppato insufficienza cardiaca congestizia nel periodo di follow-up. Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano reale di follow-up 10 anni e 5 mesi), nessun paziente del gruppo TAC ha presentato CHF e 1 paziente del gruppo TAC è deceduto per cardiomiopatia dilatativa, mentre è stato osservato che era in corso insufficienza cardiaca congestizia in 1 paziente (0,2%) del gruppo FAC. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Nello studio TAX 316, in 687 pazienti dei 744 (92,3%) del gruppo TAC e 645 pazienti dei 736 (87,6%) del gruppo FAC che avevano sviluppato alopecia alla fine della chemioterapia, è stato osservato che l’alopecia persisteva durante il follow-up. Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 8 anni) 29 pazienti del gruppo TAC (3,9%) e 16 pazienti del gruppo FAC (2,2%) presentavano ancora alopecia. Nello studio GEICAM 9805, è stato osservato che l’alopecia comparsa durante il periodo di trattamento e che persisteva nel periodo di follow-up era in corso in 49 pazienti del gruppo TAC (9,2%) e 35 pazienti del gruppo FAC (6,7%). Alopecia correlata allo studio del farmaco è iniziata o peggiorata durante il periodo di follow-up in 42 pazienti (7,9%) del gruppo TAC e in 30 pazienti del gruppo FAC (5,8%). Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 10 anni e 5 mesi) è stato osservato che l’alopecia era in corso in 3 pazienti del gruppo TAC (0,6%) e in 1 paziente del gruppo FAC (0,2%). Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Nello studio TAX 316, l’amenorrea comparsa durante il periodo di follow-up e che persisteva nel periodo di follow-up alla fine della chemioterapia era presente in 202 pazienti dei 744 (27,2%) del gruppo TAC e in 125 pazienti dei 736 (17,0%) del gruppo FAC. È stato osservato che l’amenorrea era in corso al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 8 anni) in 121 pazienti dei 744 (16,3%) del gruppo TAC e in 86 pazienti (11,7%) del gruppo FAC. Nello studio GEICAM 9805, è stato osservato che l’amenorrea che era comparsa durante il periodo di trattamento e persisteva nel periodo di follow-up era in corso in 18 pazienti del gruppo TAC (3,4%) e 5 pazienti del gruppo FAC (1,0%). Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 10 anni e 5 mesi) è stato osservato che l’amenorrea era in corso in 7 pazienti del gruppo TAC (1,3%) e in 4 pazienti del gruppo FAC (0,8%). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Nello studio TAX 316, è stato osservato edema periferico comparso durante il periodo di trattamento e che persisteva nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia in 119 pazienti dei 774 (16,0%) del gruppo TAC e in 23 pazienti dei 736 (3,1%) del gruppo FAC. Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano reale di follow-up 8 anni), l’edema periferico era in corso in 19 pazienti del gruppo TAC (2,6%) e in 4 pazienti del gruppo FAC (0,5%). Nello studio TAX316, il linfoedema comparso durante il periodo di follow-up e che persisteva nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia era presente in 11 pazienti su 774 (1,5%) del gruppo TAC e in 1 paziente su 736 (0,1%) del gruppo FAC. Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano reale di follow-up 8 anni), è stato osservato che il linfoedema era in corso in 6 pazienti del gruppo TAC (0,8%) e in 1 paziente del gruppo FAC (0,1%). Nello studio TAX316, l’astenia comparsa durante il periodo di trattamento e che persisteva nel periodo di follow-up dopo la fine della chemioterapia era presente in 236 pazienti su 744 (31,7%) del gruppo TAC e in 180 pazienti su 736 (24,5%) del gruppo FAC. Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano reale di follow-up 8 anni), è stato osservato che l’astenia era in corso in 29 pazienti del gruppo TAC (3,9%) e in 16 pazienti del gruppo FAC (2,2%). Nello studio GEICAM 9805, l’edema periferico comparso durante il periodo di trattamento ha persistito nel periodo di follow-up in 4 pazienti del gruppo TAC (0,8%) e in 2 pazienti del gruppo FAC (0,4%). Al termine del periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 10 anni e 5 mesi), nessun paziente (0%) del gruppo TAC presentava edema periferico, che era invece in corso in 1 paziente del gruppo FAC (0,2%). Il linfoedema comparso durante il periodo di trattamento persisteva nel periodo di follow-up in 5 pazienti del gruppo TAC (0,9%) e in 2 pazienti del gruppo FAC (0,4%). Al termine del periodo di follow-up è stato osservato che il linfoedema era in corso in 4 pazienti del gruppo TAC (0,8%) e in 1 paziente del gruppo FAC (0,2%). È stato osservato che l’astenia comparsa durante il periodo di trattamento e che persisteva nel periodo di follow-up era in corso in 12 pazienti del gruppo TAC (2,3%) e 4 pazienti del gruppo FAC (0,8%). Al termine del periodo di follow-up, è stato osservato che l’astenia era in corso in 2 pazienti del gruppo TAC (0,4%) e in 2 pazienti del gruppo FAC (0,4%). Leucemia acuta / Sindrome mielodisplastica Dopo un follow-up di 10 anni nello studio TAX 316, 3 pazienti su 744 (0,4%) del gruppo TAC e 1 paziente su 736 (0,1%) del gruppo FAC hanno presentato leucemia acuta. Un paziente del gruppo TAC (0,1%) e 1 paziente del gruppo FAC (0,1%) sono deceduti a causa di leucemia mieloide acuta durante il periodo di follow-up (tempo mediano di follow-up 8 anni). Due pazienti su 744 (0,3%) del gruppo TAC e 1 paziente su 736 (0,1%) del gruppo FAC hanno presentato una sindrome mielodisplastica. Dopo un follow-up di 10 anni nello studio GEICAM 9805, si è verificata leucemia acuta in 1 dei 532 (0,2%) pazienti del gruppo TAC. Nessun caso è stato riportato nei pazienti del gruppo FAC. In nessuno dei gruppi di trattamento sono stati diagnosticati casi di sindrome mielodisplastica. Complicanze neutropeniche La tabella sottostante mostra che l’incidenza di neutropenia di Grado 4, neutropenia febbrile e infezione neutropenica sono risultate ridotte nei pazienti che hanno ricevuto profilassi primaria con G-CSF dopo che questa è diventata obbligatoria nel braccio di trattamento TAC - studio GEICAM. Complicanze neutropeniche nei pazienti che hanno ricevuto TAC con o senza profilassi primaria con G-CSF (GEICAM 9805)
  Senza profilassi primaria con G-CSF (n = 111) n (%) Con profilassi primaria con G-CSF (n = 421) n (%)
Neutropenia (Grado 4) 104 (93,7) 135 (32,1)
Neutropenia febbrile 28 (25,2) 23 (5,5)
Infezione neutropenica 14 (12,6) 21 (5,0)
Infezione neutropenica (Grado 3-4) 2 (1,8) 5 (1,2)
Tabella delle reazioni avverse nel trattamento dell’adenocarcinoma gastrico con docetaxel 75 mg/m² in associazione a cisplatino e 5-fluorouracile
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni neutropeniche; Infezioni (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia (G3/4: 20,9%); Neutropenia (G3/4: 83,2%); Trombocitopenia (G3/4: 8,8%); Neutropenia febbrile.  
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità (G3/4: 1,7%)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 11,7%)  
Patologie del sistema nervoso Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: 8,7%) Capogiri (G3/4: 2,3%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 1,3%)
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione (G3/4: 0%)
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Udito compromesso (G3/4: 0%)
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 1,0%)
Patologie gastrointestinali Diarrea (G3/4: 19,7%); Nausea (G3/4: 16%); Stomatite (G3/4: 23,7%); Vomito (G3/4: 14,3%) Stipsi (G3/4: 1,0%); Dolore gastrointestinale (G3/4: 1,0%); Esofagiti/disfagia/odinofagia (G3/4: 0,7%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: 4,0%) Esantema pruriginoso (G3/4: 0,7%); Alterazioni ungueali (G3/4: 0,7%); Esfoliazione cutanea (G3/4: 0%)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4: 19,0%); Febbre (G3/4: 2,3%); Ritenzione di liquidi (grave/pericolo di vita: 1%)  
Descrizione di reazioni avverse selezionate osservate nel trattamento dell’adenocarcinoma gastrico con docetaxel 75 mg/m² in associazione a cisplatino e 5-fluorouracile Patologie del sistema emolinfopoietico La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono manifestate rispettivamente nel 17,2% e nel 13,5% dei pazienti indipendentemente dall'uso del G-CSF. Il G-CSF è stato usato per la profilassi secondaria nel 19,3% dei pazienti (10,7% dei cicli). La neutropenia febbrile e l'infezione neutropenica si sono manifestate rispettivamente nel 12,1% e nel 3,4% dei pazienti sottoposti a profilassi con G-CSF e nel 15,6% e nel 12,9% dei pazienti non sottoposti a profilassi con G-CSF (vedere paragrafo 4.2). Tabella delle reazioni avverse nel trattamento del carcinoma della testa e del collo con docetaxel 75 mg/m² in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile • Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia (TAX 323)
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 6,3%); infezione neutropenica    
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)   Dolore da cancro (G3/4: 0,6%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 76,3%) Anemia (G3/4: 9,2%) Trombocitopenia (G3/4: 5,2%) Neutropenia febbrile  
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità (non grave)  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 0,6%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia/Parosmia Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: 0,6%); Capogiri  
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione Congiuntiviti  
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Udito compromesso  
Patologie cardiache   Ischemia miocardica (G3/4: 1,7%) Aritmia (G3/4: 0,6%)
Patologie vascolari   Patologie venose (G3/4: 0,6%)  
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 0,6%); Stomatiti (G3/4: 4,0%); Diarrea (G3/4: 2,9%); Vomito (G3/4: 0,6%) Stipsi Esofagiti/disfagia/ odinofagia (G3/4: 0,6%); Dolore addominale; Dispepsia; Emorragia gastrointestinale (G3/4: 0,6%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: 10,9%) Esantema pruriginoso; Pelle secca; Esfoliazione della cute (G3/4: 0,6%)  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia (G3/4: 0,6%)  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4: 3,4%) Piressia (G3/4: 0,6%) Ritenzione di liquidi; Edema    
Esami diagnostici   Aumento ponderale  
• Chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia (TAX 324)
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse molto comuni Reazioni avverse comuni Reazioni avverse non comuni
Infezioni ed infestazioni Infezioni (G3/4: 3,6%) infezione neutropenica  
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)   Dolore da cancro (G3/4: 1,2%)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia (G3/4: 83,5%); Anemia (G3/4: 12,4%) Trombocitopenia (G3/4: 4,0%) Neutropenia febbrile    
Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia (G3/4: 12,0%)    
Patologie del sistema nervoso Disgeusia/Parosmia (G3/4: 0,4%); Neuropatia sensoriale periferica (G3/4: 1,2%) Capogiri (G3/4: 2,0%); Neuropatia motoria periferica (G3/4: 0,4%)  
Patologie dell’occhio   Aumento della lacrimazione Congiuntiviti
Patologie dell’orecchio e del labirinto Udito compromesso (G3/4: 1,2%)    
Patologie cardiache   Aritmia (G3/4: 2,0%) Ischemia miocardica
Patologie vascolari     Patologie venose
Patologie gastrointestinali Nausea (G3/4: 13,9%); Stomatiti (G3/4: 20,7%); Vomito (G3/4: 8,4%); Diarrea (G3/4: 6,8%); Esofagiti/disfagia/odino fagia (G3/4: 12,0%); Stipsi (G3/4: 0,4%) Dispepsia (G3/4: 0,8%); Dolore gastrointestinale (G3/4: 1,2%); Emorragia gastrointestinale (G3/4: 0,4%)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia (G3/4: 4,0%); Esantema pruriginoso Pelle secca; Desquamazione  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia (G3/4: 0,4%)  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Letargia (G3/4: 4,0%) Piressia (G3/4: 3,6%) Ritenzione di fluidi (G3/4: 1,2%) Edema (G3/4: 1,2%)    
Esami diagnostici Calo ponderale   Aumento ponderale
Esperienza post-marketing: Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Sono stati segnalati casi di leucemia mieloide acuta e sindrome mielodisplastica in associazione a docetaxel quando è utilizzato in combinazione con altri agenti chemioterapici e/o radioterapia. Patologie del sistema emolinfopoietico Sono state segnalate soppressione midollare e altre reazioni avverse di tipo ematologico. È stata segnalata coagulazione intravascolare disseminata (CID) spesso in associazione con sepsi o insufficienza multiorgano. Disturbi del sistema immunitario Sono stati segnalati alcuni casi di shock anafilattico, talvolta fatali. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità (con frequenza non nota) a docetaxel in pazienti che avevano precedentemente manifestato reazioni di ipersensibilità a paclitaxel. Patologie del sistema nervoso Dopo somministrazione di docetaxel sono stati osservati rari casi di convulsioni o perdita temporanea di coscienza. Tali reazioni talvolta compaiono durante l’infusione del medicinale. Patologie dell’occhio Si sono manifestati tipicamente durante l’infusione del medicinale casi molto rari di alterazioni visive transitorie (bagliori, luci lampeggianti, scotomi) e in associazione con reazioni di ipersensibilità. Queste sono risultate reversibili dopo interruzione dell’infusione. Raramente sono stati riportati casi di lacrimazione con o senza congiuntivite, come casi di ostruzione del dotto lacrimale come conseguenza di una eccessiva lacrimazione. In pazienti trattati con docetaxel sono stati riportati casi di edema maculare cistoide (EMC). Patologie dell’orecchio e del labirinto Sono stati segnalati casi rari di ototossicità, udito compromesso e/o perdita dell’udito. Patologie cardiache Sono stati segnalati casi rari di infarto del miocardio. Aritmia ventricolare, inclusa tachicardia ventricolare (con frequenza non nota), talvolta fatale, è stata segnalata in pazienti trattati con docetaxel in regimi di associazione che includono doxorubicina, 5-fluorouracile e/o ciclofosfamide. Patologie vascolari Sono stati segnalati raramente eventi tromboembolici venosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raramente sono stati segnalati sindrome da sofferenza respiratoria acuta e casi di polmonite interstiziale/polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria talvolta fatale Sono stati segnalati rari casi di polmoniti causate da radiazioni in pazienti sottoposti a radioterapia concomitante. Patologie gastrointestinali Sono stati segnalati rari episodi di disidratazione in conseguenza di disturbi gastrointestinali, perforazione gastrointestinale, colite ischemica, colite e enterocolite neutropenica. Sono stati riportati casi rari di occlusione ileale ed intestinale. Patologie epatobiliari Sono stati segnalati casi molto rari di epatite, talvolta fatali prevalentemente nei pazienti con patologie epatiche pre-esistenti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sono stati segnalati con docetaxel casi molto rari di lupus eritematosus cutaneo e di eruzioni bollose come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. In alcuni casi fattori concomitanti possono aver contribuito allo sviluppo di tali effetti. Con docetaxel, sono state segnalate modificazioni sclerodermia-simili di solito precedute da linfo-edema periferico. Sono stati riferiti casi di alopecia permanente (con frequenza non nota). Patologie renali e urinarie Sono stati riferiti danno renale e insufficienza renale. Nel 20% circa di questi casi non sono stati osservati fattori di rischio per l’insufficienza renale acuta quali l’assunzione concomitante di medicinali nefrotossici e la presenza di patologie gastrointestinali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raramente sono stati segnalati fenomeni di recall, tra cui recall di irradiazione e recall da esposizione solare. È stata osservata una reazione di recall in sede di iniezione (comparsa di una reazione cutanea nella sede di un precedente stravaso in seguito a somministrazione di docetaxel in una sede diversa) nella sede di un precedente stravaso (con frequenza non nota) La ritenzione di liquidi non era associata a episodi acuti di oliguria o ipotensione. Raramente sono stati riportati disidratazione ed edema polmonare. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sono stati segnalati casi di squilibrio elettrolitico. Sono stati segnalati casi di iponatriemia per lo più associati a disidratazione, vomito e polmonite. Sono state osservate ipokaliemia, ipomagnesemia e ipocalcemia, solitamente associate a disturbi gastrointestinali e in particolare a diarrea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non ci sono informazioni sull’uso di docetaxel nella donna in gravidanza. In ratti e conigli, docetaxel è risultato essere embriotossico e fetotossico e riduce la fertilità nel ratto. Come per altri medicinali citotossici, il docetaxel può provocare danno fetale se somministrato a donne in gravidanza. Per questo motivo docetaxel non deve essere somministrato a donne gravide a meno che non sia chiaramente indicato. Le donne in età fertile in trattamento con docetaxel devono essere avvertite di evitare di rimanere incinte e di avvisare immediatamente il medico nel caso in cui ciò avvenga. Allattamento Docetaxel è una sostanza lipofila ma non è noto se sia escreto nel latte materno. Di conseguenza, data la potenziale insorgenza di reazioni avverse nel lattante, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con docetaxel. Contraccezione in maschi e femmine Durante il trattamento deve essere usato un efficace metodo contraccettivo. Fertilità In studi non clinici, docetaxel ha effetti genotossici e può alterare la fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, agli uomini in trattamento con docetaxel si raccomanda di non procreare durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di informarsi sulla conservazione dello sperma prima del trattamento.
8. Conservazione
Conservare a temperatura inferiore ai 25 °C. Non refrigerare o congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo l’apertura del flacone e del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni flaconcino monodose da 1 ml contiene 20 mg di docetaxel. Ogni flaconcino monodose da 4 ml contiene 80 mg di docetaxel. Ogni flaconcino monodose da 7 ml contiene 140 mg di docetaxel. Ogni flaconcino monodose da 8 ml contiene 160 mg di docetaxel. Eccipiente con effetti noti: etanolo anidro 395 mg/ml Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Acido citrico anidro Povidone Polisorbato 80 Etanolo anidro
11. Sovradosaggio
Sono stati riportati alcuni casi di sovradosaggio. Non esiste antidoto noto per il sovradosaggio da docetaxel. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere tenuto in un’unità specializzata e le funzioni vitali strettamente monitorate. In caso di sovradosaggio, ci si può aspettare un’esacerbazione degli eventi avversi. Le complicazioni principali attese in caso di sovradosaggio consistono in soppressione del midollo osseo, neurotossicità periferica e mucosite. I pazienti devono ricevere G-CSF terapeutico al più presto dopo evidenza di sovradosaggio. Devono essere intraprese altre misure sintomatiche appropriate, secondo necessità.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
icon/chat