Torasemide Teva 10 mg compresse 14 compresse in blister pvc/pvdc/al

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Edema causato da insufficienza cardiaca congestizia. Edemi di origine epatica, polmonare o renale.
2. Posologia
Posologia. Adulti. Edema: La dose abituale è di 5 mg una volta al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata gradualmente fino a 20 mg una volta al giorno. In casi particolari sono stati somministrati fino a 40 mg di torasemide al giorno. Anziani: Non sono necessari adattamenti speciali del dosaggio. Popolazione pediatrica: Non vi sono esperienze relative all’uso di torasemide nei bambini. Modo di somministrazione: Uso orale. Le compresse vanno assunte al mattino, senza masticarle, con una piccola quantità di liquido.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo, alle sulfoniluree o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Insufficienza renale con anuria. • Coma e precoma epatico. • Ipotensione. • Ipovolemia preesistente. • Gravidanza e allattamento. • Aritmie cardiache. • Terapia simultanea con aminoglicosidi o cefalosporine. • Disfunzione renale a causa di farmaci che causano danno renale.
4. Avvertenze
Ipopotassiemia, iponatremia, ipovolemia e disturbi della minzione devono essere corretti prima del trattamento. Durante il trattamento a lungo termine con torasemide, si raccomanda il monitoraggio regolare dell’equilibrio elettrolitico, del glucosio, dell’acido urico, della creatinina e dei lipidi nel sangue. Si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti con tendenza a iperuricemia e gotta. Il metabolismo dei carboidrati nei pazienti con diabete mellito latente o manifesto deve essere monitorato. Difficoltà nella minzione: Particolare attenzione è necessaria nei pazienti con difficoltà nella minzione, inclusa l'ipertrofia prostatica, perché hanno un rischio maggiore di sviluppare ritenzione urinaria acuta e richiedono un attento monitoraggio. Eccipienti. Lattosio: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.
5. Interazioni
Se usata in concomitanza con glicosidi cardiaci, una carenza di potassio e/o magnesio può accrescere la sensibilità del muscolo cardiaco a questi farmaci. L’effetto kaliuretico di mineralcorticoidi e glucocorticoidi e dei lassativi può risultare aumentato. Come con altri diuretici, l'effetto di farmaci antiipertensivi dati in concomitanza può essere potenziato. Torasemide, specialmente a dosi elevate, può potenziare la tossicità degli antibiotici aminoglicosidici e dei preparati a base di cisplatino, gli effetti nefrotossici delle cefalosporine e l'effetto cardiotossico e neurotossico del litio. L’azione dei miorilassanti contenenti curaro e della teofillina può risultare potenziata. Nei pazienti che ricevono alte dosi di salicilati, la tossicità del salicilato può essere aumentata. L'azione dei farmaci anti-diabetici può essere ridotta. Il trattamento sequenziale o di associazione o l’avvio di una somministrazione in concomitanza con un ACE-inibitore può provocare un’ipotensione transitoria. Questa può essere minimizzata riducendo la dose iniziale dell’ACE-inibitore e/o riducendo o sospendendo temporaneamente la dose di torasemide. Torasemide può ridurre la capacità di risposta arteriosa agli agenti pressori, per esempio adrenalina e noradrenalina. I farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. indometacina) e probenecid possono ridurre l’effetto diuretico e ipotensivo di torasemide. L’uso concomitante di torasemide e colestiramina non è stato studiato nell’uomo, ma in uno studio sugli animali la somministrazione concomitante di colestiramina ha ridotto l’assorbimento di torasemide per via orale.
6. Effetti indesiderati
All’interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate secondo la frequenza (numero di pazienti nei quali è attesa la comparsa della reazione), utilizzando le seguenti categorie: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati: Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: Trombocitopenia, leucopenia, anemia. Disturbi del sistema immunitario . Molto raro: Reazioni cutanee allergiche (ad es. prurito, esantema); Non nota: Reazioni gravi della cute (ad es. sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: Alcalosi metabolica, squilibrio idro-elettrolitico (ad es. ipovolemia, iponatremia). Patologie del sistema nervoso. Comune: Cefalea, capogiro; Non nota: Ischemia cerebrale, parestesia, stato confusionale. Patologie dell'occhio. Non nota: Compromissione della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: Tinnito, sordità. Patologie cardiache. Non nota: Infarto miocardico acuto, ischemia miocardica, angina pectoris, sincope, ipotensione. Patologie vascolari. Non nota: Embolia. Patologie gastrointestinali. Comune: Disturbo gastrointestinale (ad es. perdita di appetito, dolore addominale superiore, nausea, vomito diarrea, stipsi); Non nota: Bocca secca, pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: Enzima epatico aumentato (ad es. Gamma-glutamiltransferasi aumentata). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: Reazione di fotosensibilità. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: Spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: Ritenzione di urina, dilatazione vescicale; Raro: Urea ematica aumentata, creatinina ematica aumentata. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: Stanchezza, astenia. Esami diagnostici. Non comune: Acido urico ematico aumentato, glucosio ematico aumentato, lipidi aumentati (ad es. trigliceridi ematici aumentati, colesterolo ematico aumentato). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Non esistono dati derivanti dall’esperienza sull’uomo riguardanti l’effetto di torasemide sull’embrione e sul feto. Mentre gli studi sui ratti non hanno mostrato alcun effetto teratogeno, sono stati osservati feti malformati in seguito a dosi elevate in conigli femmine gravide. Non sono stati condotti studi sull’escrezione di torasemide nel latte materno. Di conseguenza, torasemide è controindicato in gravidanza e allattamento.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
9. Principio attivo
Ciascuna compressa di Torasemide Teva Italia contiene 10 mg di torasemide. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa da 10 mg contiene 116,88 mg di lattosio (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Lattosio monoidrato, Amido di mais, Sodio amido glicolato di tipo A, Silice colloidale anidra, Magnesio stearato.
11. Sovradosaggio
Sintomi e segni Non è noto un quadro tipico di intossicazione. In caso di sovradosaggio, può manifestarsi una diuresi marcata che può causare la perdita di fluidi ed elettroliti che può sfociare in sonnolenza, confusione, ipotensione, iponatremia, ipopotassiemia, alcalosi ipocloremica, emoconcentrazione seguente a disidratazione e collasso circolatorio. Possono verificarsi disturbi gastrointestinali. Trattamento Non è noto alcun antidoto specifico. In caso di comparsa di sintomi e segni di sovradosaggio, si raccomanda di ridurre la dose o interrompere il trattamento con torasemide e di ripristinare subito fluidi ed elettroliti.
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