Trimonase 500 mg compresse 8 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Infezioni da Trichomonas vaginalis del tratto urogenitale in pazienti di ambo i sessi. Infezioni da organismi come Lamblia intestinalis e Entamoeba histolica. Si raccomanda il trattamento contemporaneo del partner, onde evitare infezioni.
2. Posologia
Infezioni da Trichomonas vaginalis: 4 compresse prese in una sola volta con poco liquido. In genere basta una sola somministrazione. In caso di reinfezione ripetere il trattamento a distanza di 8 giorni. Amebiasi e lambliasi: 1-3 compresse al giorno secondo la natura dell’infezione e secondo giudizio medico. In genere il trattamento è di 5 giorni. La posologia sopra descritta è solo indicativa: è comunque in rapporto alla gravità dell’infezione e quindi va secondo indicazione medica.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Come tutti i medicamenti analoghi, il Trimonase è controindicato nei pazienti con discrasie sanguigne o anomalie del sangue, antecedenti o in corso, o affezioni organiche del sistema nervoso centrale. Poiché questi farmaci superano la barriera placentare, il Trimonase è controindicatodurante i primi 3 mesi di gravidanza e per le donne che allattano
4. Avvertenze
Come altri farmaci analoghi il Trimonase può determinare una leggera leucopenia di carattere transitorio. Nel giorno del trattamento con il Trimonase e nei giorni seguenti si dovrà evitare il consumo di bevande alcoliche per evitare possibili crampi addominali, vomito, arrossamenti del viso e tachicardia. Il consumo di alcool deve essere evitato per le successive 72 h dal termine del trattamento. Medicinali chimicamente analoghi possono talvolta dar luogo a disturbi neurologici quali capogiri, vertigini, incoordinazione ed atassia, neuropatia periferica e in rari casi convulsioni. Carcinogenicità è stata osservata con metronidazolo, un altro agente nitroimidazolico, sebbene i dati di cancerogenicità non siano disponibili per tinidazolo, i due farmaci sono strutturalmente correlati ed esiste un potenziale per effetti biologici simili, la necessità di trattamenti prolungati e ripetuti con tinidazolo deve essere attentamente valutata. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi (una carenza osservata in alcune popolazioni della Lapponia) o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Alcool: L’uso concomitante di tinidazolo e alcool può provovare reazioni disulfiram-simili e deve essere evitato (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego) Anticoagulanti: Medicinali con struttura chimica simile hanno mostrato di potenziare l’attività di anti coagulanti orali. Il tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato e se necessario, si deve aggiustare il dosaggio del medicinale anticoagulante.
6. Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico: Leucopenia. Disturbi del sistema immunitario: Ipersensibiltà. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Diminuzione dell’appetito. Patologie del sistema nervoso: Cefalea, convulsioni, neuropatia periferica, parestesia, ipoestesia, disturbi sensoriali, atassia, capogiro, disgeusia. Patologie dell’orecchio e del labirinto: Vertigine. Patologie vascolari: Vampate di calore. Patologie gastrointestinali: Diarrea, nausea, dolore addominale, glossite, stomatite, alterazione del colore della lingua. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Dermatite allergica, prurito, angioedema, orticaria. Patologie renali e urinarie: Cromaturia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Piressia, affaticamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
7. Gravidanza e allattamento
Il tinidazolo non ha mostrato effetti teratogeni su due specie (ratto, topo). In assenza di uno studio epidemiologico, il basso numero di gravidanze esposte non consente di concludere la sua innocuità sul piano malformativo. Il tinidazolo attraversa la barriera placentare. Il Trimonase è controindicato nel primo trimestre di gravidanza; nel secondo e nel terzo trimestre deve essere utilizzato solo nel caso di assoluta necessità sotto il diretto controllo del medico. Dato che il tinidazolo viene escreto nel latte materno ed è presente nel latte materno fino a 72 ore dopo la somministrazione, l’allattamento deve essere interrotto durante la terapia e fino a tre giorni dopo l’interruzione del trattamento con Trimonase.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa da 500 mg contiene: principio attivo: Tinidazolo mg 500.
10. Eccipienti
Lattosio monoidrato, Lattosio anidro, Cellulosa microcristallina, Povidone, Croscarmellosa sodica, Magnesio stearato.
11. Sovradosaggio
Non sono noti casi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio accidentale o volontario, praticare al più presto lavanda gastrica e tenere il paziente in osservazione in idoneo ambiente ospedaliero. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Il tinidazolo è facilmente dializzabile.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
icon/chat